CAPITOLO 9 - MEREDITH -
Cosa? Non mi dice altro? Non si spiega? Maremma di San Crespino pane e vino, no quello era San Martino. O forse no? Mia madre si ostina a dirci tutte le feste della sua infanzia italiana. Aspetta forse era castagne e vino. Boh.
- Stai mettendo radici lì? -
- Non ti seguo. Che vuoi? -
- Se non capisci la tua lingua, come pensi di capire l'italiano? -
- Non sono affari tuoi -
- Hai ragione. -
- Bene, l'hai capito. -
- Perciò vuoi mettere radici là? -
- Vuoi davvero una risposta? -
- Sì. -
-Sì! -
- Ok. -
- Ok? -
- Volevo solo sapere. -
- Sei andata a letto con lui? -
- Sì. -
Poso il telefono. Una bugia fa sempre bene. Ancora mi domando cosa io stia facendo. Non lo so mica. Sembra che dentro di me una forza decida cosa debba fare prima ancora che io lo sappia. Sono patetica lo so! Devo sentirmi con le mie amiche!
Meredith: " In un tempo in cui le mie amiche si facevano sentire giornalmente, ed in un tempo in cui Blake non veniva a dormire per due notti di fila in camera mia, ed in un tempo in cui non mi piaceva mio fratello Colton, io avevo Viole e Morgan su cui contare!"
Morgan:" Sei andata a letto con Blake. Lo sapevo"
Viole: " Ti piace tuo fratello?"
Meredith: " Vedo che non vi siete focalizzate sul fatto che vi siete date alla macchia"
Viole: "Ripeto: Ti piace tuo fratello?"
Morgan:" Me lo farei a tuo fratello, è ovvio che se sei eterosessuale ti piaccia. Ma cosa più importante non scorre lo stesso sangue nelle vostre vene"
Meredith: " Ma è sbagliato. Quando ci vediamo? Ah e parte tra una settimana per l' Italia con Analise"
Viole: " Merda"
Viole: " Una scopata d'addio?"
Viole: " Forse meglio di no"
Viole: " Parlo sola?"
Meredith: " No... stavo pensando che non ci devo pensare più. Andiamo a ballare con Aaron e Blake stase?"
Morgan: " Yessssss"
Morgan: " Meno male che Colton ha un gemello"
Viole: " Undici e mezza davanti al Juleps?"
Meredith: " A più tardi Baby"
Morgan:" Viole passami a prendere"
Mi organizzo con mio fratello e Blake e finalmente inizia la mia giornata lavorativa. Stranamente stamattina c'è calma piatta. Mi guardo intorno e vedo la desolazione. La mia scrivania è bianca, le sedie della sala d' aspetto sono bianche, c'è qualche rivista posizionata su di un tavolino vicino la finestra. Le pareti sono bianche. Qui è tutto molto bianco. Almeno entra la luce solare. Mi fossilizzerò qui. Veramente è quello che voglio fare nella vita? Ho sempre sognato di aspirare a qualcosa per cambiare in meglio. Magari potrei organizzare un viaggio di due mesi con le mie amiche, giusto per cambiare aria.
Mi connetto ad un sito di viaggi ed è cosi che passo la mia mattinata, fino a quando non squilla il telefono interno.
<< Dottore mi dica. >>
<< Mer ti ho detto molte volte di chiamarmi Jeffry, puoi passare da me per favore? >> Quando mai m'ha detto di chiamarlo per nome? O forse non l'ho mai preso sul serio? Chiudo la conversazione e mi dirigo verso il suo ufficio. Entrando mi accorgo di tutto quello che mi sta intorno. Il bianco predilige su tutto. Il lettino però è blu. Lui è alla finestra, mi dice di accomodarmi. La situazione mi puzza. E' un omaccione sui sessantanni con i capelli bianchi e la barbetta lunga. Alto e magrolino. Sarà stato un bel ragazzo da giovane. Tralasciando ciò mi concentro su ciò che ha da dirmi.
<< Piccola Mer, veniamo al dunque, lo studio dovrà chiudere per un tempo momentaneamente indefinito. Mi devo spostare fuori zona e non mi sognerei mai di chiederti di spostarti. Perciò fin quando non tornerò qui, sarai momentaneamente licenziata! >>
ALT! Spostamenti? Licenziamento?
<< Dottore Jeffry, ma spostamento per quanto? E poi non mi posso permettere di essere licenziata. Posso pensare a questa sua proposta non proposta di seguirla per farle da assistente?>>
Silenzio.
Doppio Silenzio.
Triplo Silenzio.
<< Piccola ma veramente vorresti spostarti? Io lavorerò per tutto lo Stato. Non so quando farò ritorno. Forse mesi o addirittura mi stabilirò fuori da qui! >>
<< Ok, ci penso. Quanto tempo ho? >>
<< Un mese! Dopo parto, e se volessi salire sul battello quello sarà il termine ultimo! Adesso va a casa! >>
Proprio prima pensavo di viaggiare e adesso mi si presenta quest' opportunità. Un mese e poi spluff... si cambia. Sempre che accetti mi sembra ovvio!
Chiamo mia madre! Anzi no, vado direttamente a casa e le parlo faccia a faccia.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top