CAPITOLO 8 - MEREDITH -
- Maledetto il giorno in cui hanno inventato la sincerità -
- Stronzo, spero che ti affoghi -
- Ciao -
- Sei anche educato -
- Ancora mi mandi sms? Basta, Analise si sta infastidendo -
- Ops... -
- Si come no -
- Vorrei credere che ti dia fastidio messaggiare con me, ma c'è qualcosa di contorto che non ti vuol far smettere -
- Ok è l' ultimo, FINISCILA davvero. Ne ho i coglioni pieni. -
- Non avete scopato? -
- Che domande sono? -
- Siamo fidanzati, sai non si scopa solo con chi si conosce appena -
- Sai che quando dici le bugie ti cresce il naso? Se fai promesse che non puoi mantenere, NON le fare. Comunque lo chiedevo perché mi hai detto che ne hai i coglioni pieni, beh se hai fatto sesso ti sarai svuotato sicuramente. Adesso ho io le scatole piene di TE! -
- Ma senti cosa avrei dovuto dirle? Non andiamo a letto insieme perché mia sorella non vuole? -
- Guarda meno male che me ne vado -
Poso il telefono in borsa, è la seconda volta che perdo il filo del discorso con Aaron, diceva qualcosa a proposito di macchine e cartelli, o forse anche di colazione. Ma chi se ne frega. La cena finisce molto velocemente e ci ritiriamo a casa. Appena entrati mi fiondo direttamente nella mia stanza, sono già le ventitré e quarantacinque e domani mi devo alzare presto per il lavoro. Metto il mio pigiamino, stavolta con gli orsetti e mi copro fino sotto al mento.
00.30 ancora niente sonno. Passo e chiudo.
01.00 ho contato mille pecorelle, adesso passo agli angioletti.
01.37 già contati pecore, angioletti, diavoletti, asini, mucche e tutti i mammiferi e non.
Intanto che nella mia mente ho la fattoria di Zio Tom, un quarto di paradiso, due terzi di inferno e la radice quadrata che moltiplico per i pensieri, in maniera tale che, mi rendo conto di come ho fatto ad avere tutto questo affollamento nella testa, qualcuno bussa e apre leggermente la porta.
<< Mer sei sveglia? >> Bisbiglia Blake.
Blake?
Ma cosa ci fa sveglio a quest'ora ma soprattutto perché bussa alla mia porta?
<< Zitto che sono alla conta di tutte le foto in cui ho visto i Capezzoli del santo Gandy e se non vuoi che mi confonda o chiudi la porta e te ne vai, oppure chiudi la porta e stai in silenzio! >> Quatto quatto si leva scarpe e jeans e si mette nuovamente, e sottolineo il nuovamente, sotto le coperte con me. Dopo circa dieci minuti di silenzio mi parla. << Hai finito di contare? Posso parlare? >>
<< Senti orsetto abbraccia tutti sono le 02.15 ti consiglio di fare silenzio, tra quattro ore e quindici minuti mi dovrò alzare e la vedo durissima! >>
<< Scusami come fai a vederla durissima? E' sotto le coperte a più di mezzo metro di distanza da te. >>
Ma di che sta parlando? Oddio ma come gli riescono male le battute a questo. Chi cazzo me l'ha fatto fare a farlo entrare?
<< Guarda pistolero dei miei stivali, lascia dove sta la tua mini sciabola e dormi prima che con un colpo alla karate kid ti butto fuori, prima dal mio letto e poi dalla mia stanza. Ora silenzio in sala. Si spengono le luci, e anche i telefoni ma soprattutto spegniti tu e buona notte! >>
***
<< Pazza di manicomio che stanotte non mi hai fatto dormire con tutte quelle spinte di culo, muovilo, alzati e spegni quella sveglia prima che la butti dalla finestra! >>
Cosa ho fatto di male nella vita? Forse qualcosina, ma dico, questa punizione divina? Con voce impastata cerco di esprimermi. << A: questa è la mia stanza. B: tu sei un profugo venuto da fuori e ti attieni alle mie regole. C: se non ti piace dormi nella tua di stanza. D: ma cosa ci fai qui se hai un mega letto al piano di sopra. Ma soprattutto cosa hai contro la mia sveglia? >>
<< Razza di imbecille ora se ti salgo addosso per spegnerla non cominciare a rompere le palle! >> Ora voi mi direste, bella mia ma te lo sei messo tu dentro il letto, ma soprattutto sei single che ti importa se si trova a cavalcioni su di te. O anche, sei così smaliziata che non dovresti avere problemi. Ma i problemi si stanno appunto creando, mentre si susseguono tutti questi pensieri, appena sotto la cintola del mio bacino. << Se non vuoi che ti taglio sto masso che hai in mezzo alle gambe ti conviene scendere Blake. Non è un avvertimento è una minaccia. >> E lui che fa? Ride!
<< Ascoltami donna pudica dei miei calzoni, mi sono appena svegliato e non credere che mi ecciti, o forse un po' sì, ma è una cosa fisiologica. Magari mi potresti... >>
<< Non ti lascio nemmeno finire, ancora non capisco cosa ci fai sopra di me. Scendi? >> Eh mamma mia, è un ottuso di prim'ordine. Ora chi è che mi chiama al telefono alle sette meno dieci? Ecco ritardo assicurato!
<< Pronto? >> San Fotino ti prego fa che non sia come penso e che Blake non abbia risposto al mio telefono. Io l'ammazzo! Forse non ha capito con chi ha a che fare.
Grrrrrr! Intanto la conversazione al telefono prosegue e sento solo quello che dice Blake.
<< Ah Colton, ciao. Alla buon ora anche tu? Io mi sono svegliato perché tua sorella mette la sveglia troppo distante e non la sopportavo più! >>
<< Sì, sì tutto benissimo. Sì aspetta che te la passo! >>Ho pregato più santi io in questo periodo che un fedele fedelissimo. Però Bello mio che siedi alla destra del Padre, anzi guarda per la gravità della situazione mi prostro direttamente al Padre. Aiutami tu. Ti dico solo questo! Mi schiarisco la voce e rispondo a Colton. << Sì? Dimmi Colton. >>
Ruggiti di Leone, guaiti di ghepardo, sibili di vipera. Ci sono forse animali più pericolosi? Comunque fatto sta che il tono della voce del mio interlocutore fa letteralmente cacare addosso. Lasciatemi passare il termine, quando ci vuole, ci vuole!
<< Come mai ha risposto Blake al tuo telefono? >> Che domanda stupida!
<< Beh perché era qui e l'ha preso prima che smettesse di squillare! >> A volte i maschi sono cosi stupidi da voler spiegato le cose più ovvie. Ma come ben avete capito le mie risposte non sono sempre ponderate, per cui da questa frase è un continuo battibeccare senza sosta. Ma prima di tutto mi scrollo Blake di dosso. (Si era ancora a cavalcioni su di me, tutto soddisfatto!)
<< Blake levati da sopra di me, devo parlare un attimino con mio fratello! >>
<< Sì piccola, mi vado a sistemare che anch'io lavoro. >>
<< Che vuol dire levati da sopra di me Blake? Che... >> Keep calm and talk with Colton incazzato.
<< No, ma che hai capito, cioè mi era salito addosso per spegnere la sveglia che era caduta dal mio letto, e siccome era a letto con me... >>
<< A letto con te? Di nuovo? >>
<< Ho detto proprio a letto con me? Avrai capito male, comunque che vuoi? Perché mi chiami? >> Ma tu guarda se di mattina devo risolvere queste situazioni!
<< Ho capito. Niente ti volevo dire che vado con Ana in Italia la prossima settimana. >>
Avete presente quando i terremoti creano quel movimento delle zolle e causano disastri? Immaginate il crollo di un palazzo. Fatto? Ok, adesso immaginate tutto quel polverone che ne scaturisce. Fatto? Bene, adesso pensate a me sotto quel palazzo. Fatto? Mi sento molto Art Attak. Fatto? Comunque la sensazione è quella di trauma da schiacciamento.
<< Ci sei ancora al telefono, sorellina? >> Sorellina? Mi ha chiamato sorellina?
<< Mer! >> Lo freddo.
<< Perché mi ripeti il tuo nome? >> Ottuso!
<< Mi chiamo Mer! >>
<< Si lo so, sorellina! >> E ci ritorna.
<< Ok. Che vuoi? Se non ti spiace si è fatto tardi e per questo oggi non farò colazione. Quindi mi devo sistemare per andare in studio. Ciao! >>
<< Ti volevo solo dire che ritorno questa settimana, abbiamo deciso di trasferirci almeno per un anno. E non torneremo prima di allora! >>
Crak - Crak
L'avete sentito? Il telefono si è spezzato. Ma ancora è funzionante. Misteri della fede!
<< La stai sposando non è vero? >>
<< Per ora no. Stiamo vedendo come andranno le cose in Italia! >>
Gli chiudo il telefono senza salutare.
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