CAPITOLO 8 - MAMMA JENNY -
Questa non ci voleva proprio. Quella Analise lo ha convinto ad andare con lei in Italia. Ma quanto è vero che mi chiamo Jenny lui non se la sposa. No. No. No. Intanto preparo la colazione per la mia famiglia. Ho quattro figli e dovrei gridare all' Hallelujah. Biologicamente sono riuscita solo a procreare una bimba magnifica, gli altri li abbiamo tutti adottati. Ho una storia un po' particolare alle spalle. Dopo la nascita di Meredith, mi hanno riscontrato un tumore al seno, un tumore che viaggiava alla velocità della luce - carcinoma lobulare infiltrante, che può comparire contemporaneamente in più punti, sia nello stesso seno sia nei due seni - ed ovviamente con la fortuna che mi ritrovavo, da un seno si è spostato anche all'altro. Piano, piano sembrava che la mia voglia di vivere andasse sciamando.
Una lunga trafila di visite, per capire che, il tumore era solo alla fase IIA. Ogni giorno versavo lacrime, pregavo per far si che mi passasse. Volevo una vita senza malattia, senza preoccupazioni. Dio, avevo una bimba piccola. Come potevo fare la madre e sorridere se dentro avevo qualcosa che marciva giorno dopo giorno? Parlo poco volentieri di questa fetta della mia vita. La cosa che so è che sono guarita. Ma dopo quell'esperienza è stato deciso di chiudermi le tube. Niente figli, niente pancione, niente nausee da donna incinta. Ma se avessi voluto avrei potuto adottare. Ed infatti cosi è stato. Prima con Aaron e Colton e poi grazie a Colton ho adottato anche Chad.
<< Mamma scappo, non arrivo a fare colazione. E' tardissimo. >>
<< Ma tesoro ti ho preparato il pranzo da portare, non correre via! Hai saputo di Colt che finalmente vuole mettere radici con Analise in Italia? >>
<< In che senso radici mamma? Ma sai che c'è, non m'interessa! Dai qui che scappo! >>
<< Va bene tesoro! >>
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