CAPITOLO 5 - COLTON -

≪ Analise! Sono a casa! ≫ Finalmente ritorno alla mia normalità. Non comprendo il motivo per il quale mi sento come se fossi nel braccio della morte. Vuoto dentro e di pietra fuori.

≪ Tesoro, finalmente sei tornato. Come è andato il viaggio? Mi sembri decisamente provato. Tutto bene, piccolo? ≫

No, non sto bene per niente. Mi passerà lo so.

Lo spero.

≪ Sì, Ana tutto ok. Sono solo stanco e poi mi sei mancata. Mi è mancato anche portare a spasso i cani, passare del tempo con Allison e Julius. Insomma mi siete mancati. Tutto qui. ≫ Cerco di convincermi e di convincerla.

A scuola ero quello che si intortava i professori, il ragazzo ganzo che fingeva di avere parecchi anni in più per portarsi a letto le ragazze dell'università. Ed ora a ventinove anni non so dire una misera bugia?

So che credendo in noi comincerò a convincermi del tutto che questa sia la cosa più giusta. Io voglio un'infinità di bene ad Analise.

Imparerò ad amarla... per sempre.

≪ Bene. Perché ho una bella ed una cattiva notizia. Quale vuoi per prima? Fa lo stesso te le dico tutte e due. Sono eccitatissima. Mentre eri via è arrivata la lettera dal collegio quello italiano a cui avevo fatto domanda per i bambini. Indovina? Li hanno accettati, perciò per tre mesi faranno un gemellaggio con alcuni studenti. Mentre la cattiva notizia è che per questi tre mesi io dovrò andare a insegnare l'inglese agli studenti italiani. E' un nuovo progetto e non posso rifiutare, altrimenti non avrò punteggio e verrò trasferita in continuazione da un paese all'altro. Se noi vogliamo sistemarci e sposarci allora dobbiamo fare in modo che le cose vadano bene! ≫

Sposarci?

Forse sposarmi con Ana è la scelta giusta.

<< Colt, stai bene? Sei pallido. Anzi sei più bianco di un lenzuolo. Ho detto qualcosa che non va? Ho capito. Non vuoi che vada a lavorare lì, la distanza per te è troppa. ≫

≪ No, Ana. È che... ≫

≪ Colt, qual è il problema? ≫

Tu.

≪ Io. ≫

≪ Tu? Non capisco! ≫

≪ Hai detto che dobbiamo sposarci. Perché? ≫ La mia domanda la sconvolgerà. Ma ho bisogno di sentirmi dire qualcosa di importante che mi faccia credere per davvero alla nostra storia.

Meredith mi ha nuovamente scombussolato l'esistenza.

≪ Ma sei impazzito? Secondo te dopo otto mesi che conviviamo, credevi che non ci saremmo mai sposati? Cos'è hai paura che la tua vita cambi? Non vuoi me con tutto il pacchetto? Hai detto che ti siamo mancati, hai detto che ci ami. Ed ora che fai ti tiri indietro? Cazzo, Colt, mi ami? Ci ami? Rispondi! ≫

Non so cosa dirle, davvero non lo so quello che provo. Mi passo le mani fra i capelli, e inizio a camminare avanti e indietro nel mio piccolo soggiorno.

Sto sudando freddo.

Ana mi fissa con uno sguardo vitreo e colmo di lacrime. Ma non piange. Soffre in silenzio.

Farla soffrire è l'ultima cosa che voglio.

Purtroppo però, continuo a stare in silenzio.

≪ Colt. Adesso vado a dormire. Io partirò sabato. E tornerò fra tre mesi. Magari mentre sono via possiamo prenderci una pausa. Forse sono pazza ma credo che il tuo cuore sia impegnato da un'altra persona. Lo sento, anzi l'ho sentito appena ti ho visto rientrare oggi. Non mi hai mai guardata negli occhi. Io ti amo. Ma se è del tempo che ti serve, questa situazione cade a pennello. Io... ≫

Mi abbraccia e sale in camera.

Mi rendo conto di quanto è piccola e di quanto il suo odore sia così familiare. È una piccola donna che mi ama. Io, forse, sto buttando tutto all'aria per qualcosa che non potrò avere.

Questo tempo mi farà bene.

Afflitta non ha nemmeno lottato per sapere quello che mi passa per la mente. Come se sapesse ma non volesse sapere in realtà. La mia distanza è il deterrente del nostro allontanamento.

Stanco mi accomodo sul divano e il telefono segna tre messaggi di Mer.

- Stronzo.-

- Ti odio.-

- Anzi sai? Lo sapevo che avresti fatto in modo di farti odiare per tutto. Te ne sei andato come sei venuto. Senza una parola.-

- Mer ci sei?-

- Rispondimi.-

- Sì -

- Scusa. -

- ..? -

- Per non averti salutato. -

- Per essere venuto senza una parola e per essermene andato ancora una volta senza una parola. Ma tu hai detto di odiarmi. Mentre io...-

- Mentre tu?-

Vorrei dirle mentre io credo di amarti, ma mi trattengo e le scrivo altro.

- Che stai facendo? -

- Non mi vuoi rispondere? -

- Comunque sono seduta in cucina con mamma, papà, Blake e Aaron. Tu? -

- Vorrei prendere un altro aereo per tornare lì. Oggi vi siete baciati? -

- Finiscila di fare il fratello geloso. Non ti si addice proprio. -

- Infatti in questo momento non sono tuo fratello. Sono solo Colton. -

-Sì!!-

- Ti è piaciuto? -

- Non me lo dire. -

- Ma perché parliamo di Blake? -

- Mi perdoni? -

- Ti odio, ho bisogno di odiare qualcuno oltre me stessa per ciò che ho fatto -

- Sabato torno. -

- Buonanotte Colt. -

- Buonanotte -

- Dio quanto mi sei mancato. -

- Mi sei mancata da morire anche tu. -

- Davvero? -

- Lascia stare. -

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