salvataggio

Mi svegliai da qualche parte, sapevo solo che era un sotterraneo, dato il continuo scroscio di acqua piovana che pendeva da un tombino.
L'unica fonte di luce era una lampadina semi bruciata che sfavillava felicemente dal soffitto.
I riflessi venivano impressi sui muri delle pareti, muri fatti con mattoni di sorbo e cemento, si sentiva il suo odore pungente.
Ero legato ad una sedia, davanti a me c'era una scrivania, dall'altra parte un uomo anziano...
"Si è svegliato signorino Mikealson, bene, possiamo iniziare"
"Siamo nel sotterraneo degli Argent, vero Gerard?"
"È un intelligente osservatore, le dico già di evitare di scappare... Si trova in un cerchio di sale, lei sa cosa vuol dire"
"E chi le dice che io non possa o non voglia scappare?" dissi a mia volta.
Iniziai a fare degli strattoni sulle catene che mi trattenevano.
"Mi dica, era proprio necessario legarmi?"
"Per la nostra sicurezza si"
"Signore... Qualcuno sta cercando di entrare nel perimetro"
"Beh, fermateli"
"È questo il punto, non riusciamo a ferirli"
Ghignai, erano arrivati...
"Mi dica chi sono signorino o dovremmo farle del male"
"Dico solo di lasciarmi andare, dopotutto la vostra sicurezza prima di tutto" e mi misi a ridere.
Un soldato mi puntó un fucile addosso; lo guardai e lui iniziò a contorcersi nell'agonia; tutti rimasero immobili. Il sig. Argent iniziò a battere nervosamente le dita sulla superficie della scrivania.
"La prossima volta che volete incatenarmi, assicuratevi che io non possa controllare il Sovrannaturale; a proposito, credo che queste non servano più" e feci cadere le catene d'argento.
Subito iniziarono a spararmi, ma le armi si polverizzarono
"Dolore" dissi, e tutti si piegarono tra gli spasmi.
Aprii il portone e mi ritrovai davanti un padre abbastanza arrabbiato
"Tu... Sei... Nei... Guai... Signorino, lo sai almeno cosa abbiamo dovuto fare perrecuperarti?"
"No, illuminami"

24 ore prima

Viaggiammo a folle velocità fino a raggiungere il confine di Beacon Hills.
Scendemmo dalla macchina...
"Che ci facciamo qua fratello?"
"Si da il caso Elijah, che chi ha rapito Axel è da queste parti e loro ci aiuteranno a trovarlo" finii di parlare quando dal bosco spuntarono Scott e il suo Branco
"È arrivato più presto del previsto"
"Zitto Theo, è qui per aiutare"
"I patti sono questi: voi ci aiutate a trovare Axel e noi non spezziamo il collo a nessuno"
"Ok"
...
Il Bunker degli Argent si ergeva davanti a noi, sentivo tanti battiti. Ne sentivo altri sotto terra...
Ci arrivò un colpo di avvertimento
"Che si aprino le danze" scherò Elijah.
Freya e Davina ci resero immuni agli spari.
Iniziammo a spargere sangue di molti soldati.
Entrammo nella struttura, era un vero labirinto. Ci orientammo grazie ai battiti...
Ci trovammo davanti ad una porta in argento battuto; la aprii e mi ritrovai davanti Axel e dei soldati agonizzanti.
Era strano... I suoi occhi erano totalmente neri, le sue mani lasciavano un alone di magia oscura. Mi vide e mi sorrise, poi ritornò il solito Axel.
"Sei nei guai" gli dissi soltanto, prima di tirarlo fuori dalla struttura...
Ritornammo a New Orleans, la gente era ritornata la solita...
Il problema iniziò quando Axel si risvegliò il mattino successivo... Gli oggetti e gli animali iniziarono a comportarsi in modo strano.
Convocammo Vincent che ci diede la più brutta delle notizie: Il Vuoto si era impossessato di Axel e che mio figlio lo stava sconfiggendo dall'interna, ma il processo sarebbe stato lento e ci potevano esere delle volte in cui per qualche ora o qualche giorno il Vuoto poteva avere la meglio.

___________Axel's POV____

Mi risvegliai. La mia famiglia era tutta intorno al mio letto.
Fu mia madre a darmi la notizia
"Senti Axel... Ti comporti in modo strano, l'hai notato anche tu. Il problema è più grave del solito"
"Non ci girare attorno"
"Ok. Come vuoi tu... Il Vuoto è tornato, ma tu lo stati gestendo, dico solo che ci vorrà del tempo ma ti riprenderai, ma per sicurezza non potrai uscire da villa Mikealson finché non saremo sicuri che tu ce l'abbia fatta"
Finì di dirmi quello che avrva da dire che uscirono tutti tranne mio padre e zio Kol.
"Come lo gestiremo? Axel, voglio dire, dovevamo tornare ad essere una famiglia tranquilla"
"Da quando Mikealson è sinonimo di Famiglia tranquilla. Ora per favore uscite"
"Rimarremo qui, finchè non riuscirai a farcela" mi disse zio Kol...

Iniziava a scoppiarmi la testa, i Bisbigli non tardarono ad arrivare...
"USCITE DA QUIIIII"
gridai a Klaus e Kol, e loro vennero sbalzati da un onda di magia.
Crollai in un sonno psichico... Non ricordo quanto durò, ricordo solo che riuscii a cavarmela anche in questa situazione, dopotutto... Sono un Mikealson

...

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