Capitolo 10: Elisha, la nostra Charlene...

Narratore: Simon'cartone

<<Va tutto bene...>>
Continuò a consolarmi il mio Alvin, abbracciandomi da dietro, mentre io continuavo a piangere sul volante.
<<Tranquillo Simon, tranquillo... Ti prego...>>
Alvin continuava ad abbracciarmi da dietro, nel tentativo di calmarmi, ma senza successo.
<<Non parte! Non parte!>>
Esclamai, piangendo disperatamente, mentre il mio Alvin mi stringeva più forte.
<<Calmati, ti prego, calmati...>>
Piansi per un po', stretto tra le braccia di Alvin, finché non iniziai a calmarmi un po'.

Narratore: Alvin cartone

<<Ecco, bravo... Bravo>>
Sussurrai, accarezzandogli la schiena, poi mi voltai verso gli altri, dato che sentivo dei mormorii.
<<Che succede?>>
Domandai a bassa voce, senza lasciare il mio Simon un secondo, ma sentendomi disorientato.
Alzai un sopracciglio, sentendomi costretto ad avvicinarmi a loro, dovendo tuttavia staccarmi dal mio Simon.
I Simon e le Jeanette mi guardarono, erano tutti pallidi, mentre sussurravano e analizzavano...
Un capello?
Alzai un sopracciglio di nuovo e presi il capello tra le mani.
<<Un capello?...>>
Mormorai in confusione, mentre constatavo che il capello fosse molto lungo e scuro, difficilmente appartenente ad un chipmunk o ad una chipettes.
Dopo un po' sentii il mio Simon avvicinarsi, ancora con le lacrime agli occhi, ma con lo sguardo determinato.
Rimasi colpito ed intenerito da quello sguardo...
Era lo sguardo di una persona ferita, ma allo stesso tempo determinata, con un forte senso di protezione nel cuore.
Era palese che volesse proteggere Alvin'80... ehm Elijah... O come caspita si chiama...

Narratore: Simon cartone

Ricambiai lo sguardo del mio Alvin, notando che quest'ultimo mi guardava con preoccupazione, ma allo stesso tempo con stupore.
Credo che abbia capito quello che io stia pensando.
Ebbene si...
Voglio assolutamente andare a fondo in questa storia, voglio proteggere Elijah, voglio salvarlo!
Del resto...
È il mio figliastro, no?
Fratellastro, cugino...
O quello che è, non ha importanza, sta di fatto che lui fa parte della famiglia!
Ed è il figlio del Simon originale...
Quindi è come se fosse un figlio anche per me.
Sospirai e controllai un attimo la macchina del tempo, per essere sicuro che abbiano bloccato solo la dimensione 80, ma scoprii che era bloccata pure quella 60.
Chiusi gli occhi un secondo, riflettendo, ma cercando di mantenere la calma...
Mi alzai e mi avvicinai agli altri, cercando di captare qualcosa del discorso.

<<Che... Che intendete con "un capello"?>>
Cercai di riprendere compostezza, mentre Alvin mi mostrò il capello in questione, era castano scuro.
Lo presi tra le mani, iniziando ad analizzarlo e poi guardai gli altri, con sguardo serio.
<<È un capello molto lungo, più lungo di quelli di tutti noi...
È anche molto scuro, più scuro dei nostri...
Devo essere sincero, non ho la più pallida idea di chi possa appartenere, ma è bene fare un'accurata analisi del DNA, prima che possiamo trarre conclusioni.>>
Affermai, sistemando gli occhiali con compostezza e tutti annuirono determinati.
Improvvisamente, Alvin film prese il capello tra le mani e lo analizzò.
<<È molto difficile che appartenga ad un chipmunk o ad una chipette, è fin troppo lungo...
A prima vista, direi che appartenga ad un'umana...
O umano, dato che non possiamo escludere nulla , tuttavia...>>
Si fermò un attimo dal suo discorso ed iniziò ad annusare il capello, nel tentativo di captare qualcosa.
<<Shampoo... Una quantità eccessiva di profumo... Noccioline? Mhm... Eppure quest'odore...>>
Si fermò un attimo e si rivolse a me, guardandomi con sguardo serio.
<<Simon... Ma saresti in grado di togliere tutti gli odori da questo capello e lasciargli l'odore naturale?
No perché, io avrei un sospetto...
La marcatura dello shampoo somiglia troppo a quelli anni 60 ed io avrei un ipotesi, ma non ne sono certo...
Se riuscissi a togliere gli odori che ostacolano quello naturale, te ne sarei grato>>
Alvin mi restituì il capello e tutti lo guardammo con un accenno di stupore, ma non più di tanto...
Gli Alvin, negli anni, nonostante continuino ad essere delle pesti e non particolarmente brillanti,  hanno dimostrato un'acuta intelligenza, soprattutto nell'investigare.
Infatti, qualche anno fa, ero scettico nel constatare che Alvin sarebbe diventato un poliziotto, mentre adesso...
Adesso, a parte po' di stupore, posso confermare che il lavoro sia perfetto per lui.
Annuii alle sue parole, prendendo il capello, molto curioso dei suoi sospetti, ma non chiedendo nulla.
Ad essere completamente onesto, Alvin film continua ad attrarmi, forse perché è quello più somigliante ad Alvin originale, non lo so...
Sta di fatto che mi attrae, ma non ditelo ad Alvin, vi prego, mi mangerebbe l'anima se lo sapesse.
<<Grazie Alvin, se tu riuscissi a confermare che il capello provenga dalla dimensione 60, grazie all'aiuto della mia invenzione che identifica il DNA, scopriremo il colpevole in men che non si dica...
E va bene, voglio fidarmi, vado a togliere l'odore dal capello!
Qualcuno vuole aiutarmi?>>
Chiesi, guardando i miei altereghi e le Jeanette, che accettarono all'istante.
Io sorrisi immediatamente, commentando con un "benissimo" e mi diressi verso il laboratorio insieme a loro.
Mi chiedo se il piano di Alvin funzionerà...

Ci vollero ben 2 ore per togliere l'odore e tutti erano in salotto a passarsi il tempo; nonostante l'acuta preoccupazione che si leggeva nei loro volti.
Tuttavia, sentivo anche un po' di speranza dietro tutta quell'agitazione, era palese che si fidassero sia di noi Simon, che delle Jeanette e si, anche di Alvin film .
Tornai dagli altri con il capello in mano e lo porsi ad Alvin film, che iniziò ad annusare, ma improvvisamente spalancò gli occhi.
<<Shon? Però no... È una femmina... Una chipette di preciso... Una chipette di all'incirca 40 anni, che ama lo shampoo anni 60...>>
Alvin si fermò, mi guardò un secondo e mi porse il capello.
<<Se il mio naso non mi inganna, si tratta di una chipette proveniente dagli anni 60, oppure che ama i profumi degli anni 60.
Tuttavia, dal momento in cui l'odore è quasi uguale a quello di Shon, ma femminile, ho il sospetto che abbiamo a che fare con una... Shania?
Non ne sono sicuro, quindi fai quello che devi fare>>
Io iniziai a riflettere ed annuii, poi dissi:
<<Se la memoria non mi inganna, Shania dovrebbe essere la sorella del padre di Simon'60, di cui onestamente non conosco il nome.
Tuttavia, modestamente, sono riuscito a procurarmi una fialetta del suo sangue, tempo fa...
Se il DNA coincide con quello del padre di Simon'60 e si scopre che hanno una parentela stretta, con gli stessi ipotetici genitori, allora ci troviamo davanti ad una Shania.>>
Affermai, poi guardai Alvin film, sorridendogli con gratitudine e con un filo di speranza.
<<Grazie Alvin, il tuo aiuto è stato prezioso>>
Notai un lieve rossore formarsi sulle guance di Alvin film, mentre ricambiava il sorriso e ricevette un caloroso applauso.
<<Grazie, grazie... Non esagerate però, basta con gli applausi...>>
Disse con un accenno di timidezza, continuando a sorridere, ma nessuno osò negargli neanche un singolo battito di mani.
L'applauso durò per un po', finché non si fermarono tutti, sorridendo di gioia.
Sorrisi anch'io e poi mi rivolsi agli altri con serietà, mentre pulivo le lenti dei miei occhiali.
<<Allora...adesso vado a fare il test del DNA nel capello... Poi vi ricordate ancora delle siringhe?
In quelle dovrei analizzare le impronte digitali, quindi dovrei starci molto tempo.
Ma non vi preoccupate, per ora penso che mi soffermerò sul capello, perché ritengo che sia più utile al momento.>>
Tutti annuirono determinati, finché non vidi il volto di Brittany cartone impallidire, chiaramente turbata da qualcosa.
<<Ma ragazzi...non stiamo sottovalutando un frammento di storia, di vitale importanza?>>
Domandò preoccupata, lasciandoci tutti perplessi, infatti si sentivano sussurri.
<<Che intendi Brittany?>>
Le domandai, grattando la nuca, mentre lei prese un respiro, nel tentativo di calmarsi.
La vedevo parecchio turbata, ho paura...
<<Ragazzi, voi vi ricordate di Charlene, vero?>>

...

...

...

...

Charlene...

<<Oh no...Hai ragione... Charlene, Alvy'80...>>
Mormorai, mentre nella stanza si era creato il panico più totale, pieno di mormorii agitati.
Il panico stava diventando padrone di noi, ma io rimasi immobile, pietrificato, iniziando a tremare un po'.
Non posso lasciarmi prendere dal panico, non in questo momento delicato, non è il caso...
Per il bene di Elijah dobbiamo cercare di mantenere la calma, tutti noi, anche se adesso regna il caos.
<<Basta!>>
Esclamai turbato, cercando di rimanere calmo, nel tentativo di calmare il caos.
<<Ragazzi, lo so quello che state pensando, lo so!
Charlene è stata violentata da Shon, oltre ad essere stata rinchiusa e colpita da una maledizione...
Tuttavia, non è il caso di agitarsi, dobbiamo mantenere la calma!
Dobbiamo farlo per Elijah ragazzi, vi prego, calmiamoci un attimo...>>
Erano tutti spaventati, tremarono, ma iniziarono a calmarsi un po', nonostante i continui sussurri.
<<Ragazzi... Non è detto che Shania abbia violentato Elijah, dobbiamo avere fede in questo.
Soprattutto perché non sappiamo ancora il motivo per cui l'abbia rapito, quindi calmatevi per favore!
Questa è la prima cosa...
Seconda cosa...
Andiamo nella dimensione di Charlene, dobbiamo parlare con lei, potrebbe darci informazioni utili...>>
Affermai e tutti annuirono, erano determinati nella missione.
<<Ma Charlene di quanti anni?>>
Domandò Theodore'80 ed io iniziai a pensarci, prima di decidere che doveva avere 15 anni.
<<15 anni, meglio se andiamo da quella di 15 anni, però...
Prima di andare da lei, è giusto ricordarci una cosa fondamentale...
Come sapete, sia i chipmunk degli anni 60, che quelli degli anni 80, rimangono senza capelli sino agli 11 o i 12 anni.
Le femmine, invece, è molto probabile che abbiano i capelli biondi, oppure che abbiano già i capelli del colore naturale, sin da piccole.
Poi i capelli diventano deboli ed iniziano a crescere quelli definitivi.
Il punto è che...
Potremmo trovare una Charlene diversa da quella che ci ricordiamo, magari non bionda, ma che ne so...
Bionda scura?
Castana?
Sta di fatto, che quei capelli forzatamente biondi, mi sembravano decolorati, non so a voi>>
Affermai e tutti annuirono, comprendendo il senso delle mie parole.
<<Benissimo, quindi non ci dobbiamo traumatizzare invano, qualsiasi capello abbia adesso, va bene? >>
Domandai e tutti i annuirono, fortemente determinati, sapendo che Charline potrebbe aiutarci a comprendere meglio la situazione
<<Bene... Ma prima vado ad analizzare il DNA del capello, aspettatemi>>

Andai nel mio laboratorio ed analizzai il capello...
<<Lo sapevo...>>
Mormorai, tornando dagli altri, che mi stavano aspettando da ben due ore.
<<Ci ritroviamo davanti ad una Shania, non c'è alcun dubbio...
Dobbiamo andare da Charlene, o meglio...
Come si dice Elijah al femminile?
Non lo so diamine...
Però non ha importanza adesso, andiamo?>>
Domandai e tutti annuirono con determinazione, così sorrisi e iniziammo a dirigerci verso la mia più fidata invenzione, quella per viaggiare nel dimensioni.

Narratrice: Elisha

Stavo facendo i compiti tranquillamente, mentre Jane mi stava pettinando i capelli con cura, chiaramente determinata e non farmi avere neanche un nodo.
Eeeh, buona fortuna tesoro, con questi ricci voglio proprio vedere...
Improvvisamente sentii un rumore dalla finestra, qualcuno aveva appena bussato...
Guardai Jane un secondo, come a domandarle chi potesse essere e poi guardai la finestra.
<<Chi c'è? .... Non vi conviene entrare, sono armata!>>
Esclamò, alzandosi dalla sedia ed armandosi con un dizionario.

Narratore: Simon cartone

Bussai, ma non sentendo alcuna risposta, provai a forzare la serratura, finché non mi accorsi che la finestra in questione fosse aperta.
<<Oh è aperta>>
Affermai, aprendo la finestra, finendo tuttavia per pentirmene amaramente, dal momento in cui un dizionario mi volò dritto in fronte.
<<Ahi!!!>>
Urlai, portandomi una mano in fronte, dolorante.
<<Ma sei pazza?!! Volevi uccidermi?!!>>
Urlai, ma poi rimasi quasi incantato, sorpreso dalla vista della ragazza che avevo di fronte.
<<...ma.... Sei tu?>>
Chiesi incredulo, entrando nella stanza, seguito dal alcuni, ma non tutti.
Mi avvicinai a lei, le presi il viso con le mani per guardarla meglio, poi analizzai i suoi ricci castani.
<<Ma... Sei bellissima... Davvero...>>
Qualche istante dopo, Jeanette cartone si avvicinò a lei, facendo la stessa cosa che ho fatto io, anche lei parecchio colpita.
Fece un sorriso a tutti i denti, guardandola dalla testa ai piedi.
<<Ma sei adorabile! Sei stupenda! Come ti chiami?>>
<<Io... Elisha...>>

Ecco Elisha

<<Scusate, ma nessuno pensa a me? I complimenti solo a lei?>>
Domandò Jane, portando le mani sui fianchi, chiaramente gelosa e con un senso di superiorità interiore.
Tutti ci voltammo a guardare anche lei, eravamo colpiti, si...
Ma è più bella Elisha.
<<Tu... Sei James? Cioè...Jane? Simona?>>
Domandai, avvicinandomi a lei, incredulo, guardandola dalla testa ai piedi.
Jane fece un sorriso d'orgoglio, mettendosi bella dritta con il corpo, nel tentativo di vantarsi.
Si, va bene, è stupenda pure lei, però...
Non ci posso fare nulla, preferisco Elisha, è più forte di me.
Finsi di non avere preferenze, avvicinandomi a lei sorridente e controllando i suoi capelli biondi.
<<Bionda? Davvero? Cavoli, non me l'aspettavo>>
Dissi, mentre lei continuava a mettersi drittissima, con un'espressione d'orgoglio.
Si notava chiaramente che amava essere elogiata ed essere al centro dell'attenzione.

Ecco Jane

<<Grazie, grazie, lo so... Sono bellissima modestamente>>
Disse Jane, vantandosi con orgoglio, mentre tutti iniziammo ad entrare nella stanza.
<<Ma... Perché siete qui?>>
Domandò Elisha, rivolgendosi un po' a tutti, chiaramente in confusione.
Mi schiarii la voce, pronto a fare il mio discorso, mascherando lo stupore provato nel vederla.
<<Allora, la situazione è delicata e vorrei che tu ti sedessi, va bene?>>
Domandai e lei si sedette all'istante, senza farselo ripetere due volte, seguita dalla sorella.
Sospirai e mi sedetti sul letto, cercando di mettere insieme le parole, capendo che il discorso era delicato e doloroso.
<<Elisha tu...Ti ricordi fin troppo di Shon, vero?...>>
Le domandai esitando, finché non vidi la ragazza abbassare lo sguardo ed annuire.
Sospirai, cercando di essere delicato nel discorso, nonostante sapessi che fosse impossibile.
<<Senti... Elijah è stato rapito e... La macchina del tempo non parte... Siamo riusciti ad andare da te, perché sono le dimensioni 60 e 80 ad essere bloccate, non le nostre dimensioni e neanche quelle con i sessi opposti.
Credo che questa scelta sia stata fatta, per non farci capire se Elijah si trova nella dimensione 60 o 80...>>
Elisha abbassò lo sguardo ed annuì, comprendendo il discorso e poi mi guardò preoccupata.
<<Elijah è stato rapito da...come si chiama, Shania?>>
Mi chiese ed io annuii, con la tristezza in volto e con il pianto soffocato, sentivo un forte nodo alla gola.
<<Si... È stato rapito da Shania... Senti Elisha, noi volevo chiederti se... Potessi sforzarti a ricordare qualcosa su Shon...
Capisco che sia crudele chiedertelo, però è di vitale importanza, forse...
Forse puoi aiutarci a comprendere cosa voglia Shania da Elijah, ti prego...>>
Quasi la pregai, cercando di non piangere, mentre Elisha guardava verso il basso in silenzio.
<<Io in realtà, a parte che non ricordo molto perché mi avete salvata, credo che lui agisse sotto il comando di mia nonna, la mamma di Simona'60...
Anche se, molto probabilmente, mia nonna non sa che Shon abbia tentato di uccidere Simona, dato che lei è molto protettiva con la figlia.
Anche perché onestamente, credo che abbia ucciso Simona solo per il gusto di farlo, Il punto è...
Che non può essere che ha rapito Elijah per lo stesso motivo mio, dato che il padre di Simon non sa neanche della sua esistenza.
Inoltre, lui non avrebbe più alcun motivo per volerci morti, dato che crede che Alvin'60 sia morto.
Tra l'altro, lui credeva che io fossi una Alvy, non sapeva che fossi la figlia di Alvy e Simona degli anni 60.
Di conseguenza...>>
Elisha si fermò un attimo, sospirando e guardando tutti negli occhi, preoccupata.
<<Di conseguenza, deduco che Shania stia agendo da sola, per qualche motivo che ci è sconosciuto.
Per qualche motivo, lei ha bisogno di Elijah per qualche scopo malvagio a cui non siamo a conoscenza.
Mi dispiace molto di non potervi aiutare...>>
Disse mortificata, abbassando lo sguardo, finché non le poggiai una mano nella spalla, facendole alzare lo sguardo.
<<Stai tranquilla, hai già fatto tanto, ci hai fornito un aiuto prezioso.>>
Elisha mi sorrise ed annuì, nonostante continuasse a sentirsi mortificata.
<<Senti... Sarebbe chiederti troppo, se ti chiedessimo di darci una mano nelle indagini?>>
Le domandai ed Elisha iniziò a pensarci per poi annuire, accettando l'offerta.

<<D'accordo, mi unirò a voi>>

Continua...

E finalmente anche questo capitoloooo😍
E siamo a 10 capitoli genteeee, si va alla grandeeee!😎
Che ne pensate di Elisha e Jane?
Fatemi sapere nei commenti.❤️

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