10. Punto di svolta
I due trascorsero la maggior parte della giornata a dormire e a recuperare le forze. Si mossero soltanto a pomeriggio inoltrato, seguendo una direzione che li avrebbe resi sempre più distanti ed irraggiungibili, quando finalmente il destino cambiò di nuovo le carte in tavola, stavolta a loro favore.
Louis aveva esaurito tutte le sue energie nel tremendo attacco di gastroenterite della notte precedente, per cui si fermarono dopo un paio d'ore di camminata lentissima, ed accesero il fuoco. Avevano recuperato ancora mirtilli, ma ad entrambi era passato lo stimolo della fame, anche ad Harry, che si sforzò di inghiottirli.
Il ragazzo stancamente recuperò dei rami per accendere il fuoco; la legna, però, era verde, e creò un gran fumo, che li fece tossire a lungo.
Dieci chilomentri più a sud, l'elicottero sorvolava in tondo la zona boscosa, passando sopra alle teste del vasto gruppo di volontari che avevano affiancato la guardia forestale nella ricerca dei due dispersi.
Il pilota si girò lievemente a destra per guardare il crinale, quando qualcosa attirò la sua attenzione.
Comunicò lo spostamento via radio alla base, e sorvolò il crinale.
Era fumo, fumo di legna. Li aveva individuati.
-Centrale! Qui Elisoccorso 12, rispondete, passo!-
-Centrale a Elisoccorso 12. Ti sentiamo, passo-
-Ho individuato un fuoco di legna sull'altro versante, ho individuato i dispersi, ripeto, ho individuato i dispersi sull'altro versante, passo!-
-Dio sia lodato. Attendi istruzioni, Elisoccorso 12. Passo e chiudo-
Liam, che era uscito di nuovo in spedizione, venne informato tramite l'altoparlante dell'elicottero, che si abbassò di quota per annunciare:- I due soggetti sono stati individuati sull'altro versante! Rientrare in centrale, ripeto, i soggetti sono stati individuati, rientrare in centrale!-
Liam esultò gridando al cielo, presto raggiunto dai volontari che lo circondavano nei paraggi, abbracciandosi e dandosi pacche sulle spalle.
-Ma come cazzo fanno ad essere sull'altro versante?!- Esclamò lui, scuotendo la testa, incredulo. -Si sono smarriti. Quei due coglioni. Sono sempre stati al di là del crinale.-
Un'ora dopo, Harry sentì l'elicottero avvicinarsi. Louis era in uno stato di dormiveglia che lo preoccupava molto, faceva fatica a risvegliarsi. Si alzò in piedi, col cuore in gola, ed aggiunse un bel fascio di rami verdi al fuoco, ottenendo un gran fumo. Il rumore si fece più vicino, ed Harry lampeggio' con la torcia l'SOS, proiettando il fascio di luce attraverso gli alberi, pregando che li vedessero.
Cinque minuti dopo, all'imbrunire, l'elicottero individuò uno spiazzo tra gli alberi dove far calare i soccorritori, poco distante da dove proveniva il fumo.
-Louis! Louis! Ci hanno trovato!- Gridò Harry scuotendolo, ottenendo solo un flebile lamento.
-Louis, tesoro..siamo salvi.-
Le parole penetrarono nello stato di quasi incoscienza di Louis, che si sforzò di aprire le palpebre, pesanti come macigni. Mise a fuoco il viso di Harry a poca distanza dal suo.
-Mi hai sentito, Lou? Siamo salvi. Game over-
Louis accennò un sorriso, e richiuse gli occhi.
Trasportarono i due direttamente in ospedale, soprattutto per il grave stato di disidratazione di Louis.
Incannularono una vena infondendogli una flebo di glucosata, ed eseguirono una lastra alla caviglia sinistra, riscontrando in effetti una microfrattura. E questo era tutto.
Harry si sforzò di bere e mangiare, poi fu rivoltato come un calzino. Il medico che valutò la sua cartella clinica scuoteva la testa a cadenza di due minuti, stupefatto. Era incredibile. I due ragazzi erano miracolati.
Harry si fece una doccia col sapone disinfettante nel bagno dell'astanteria del pronto soccorso, lavandosi i capelli più e più volte, lasciando scivolare via col sapone anche le lacrime e la paura; poi uscì, avvolgendosi nei teli. Liam bussò, ed entrò. Aveva in mano dei vestiti puliti.
Si guardarono, poi si fiondarono uno nelle braccia dell'altro, tra pacche sulla schiena e silenzi commossi.
-Scusami, Harry.-
-Non è stata colpa tua.-
-Devo chiederti una cosa.-
-Spazio autrice-
Ebbene, finalmente li hanno ritrovati! :-)
Mi sento di dare qualche spiegazione. Io non sono una appassionata di alta montagna, ma lo sono sempre stati i miei genitori, e in passato ho percorso con loro molti sentieri di alta quota.
Una volta, sull'Alta Via delle Dolomiti nei pressi della Marmolada, siamo stati sorpresi da un tremendo temporale con tanto di grandine. Eravamo molto distanti, a piu' di duemila metri di quota, coi lampi che cadevano con boati spaventosi fino al suolo.
Fortuna volle che fossimo nei pressi di un bivacco per alpeggio di montagna, il "rifugio" della storia, fatto di tronchi e di lamiera. Ci siamo rifugiati dentro, facendo bollire l'acqua per preparare il the, che era stato lasciato "in sospeso" dagli escursionisti che erano passati di lì prima di noi.
Non avevamo bustine di the, bensi' crackers da lasciare per chi ci avrebbe seguito, ed una volta finito il temporale abbiamo raccolto la legna per ripristinare la scorta che avevamo consumato.
Se volete vedere il rifugio di questa storia, sappiate che si trova in località Franzedas, sopra Malga Ciapela (Marmolada)
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