Impossibile


Mi sveglio con un mal di testa lancinante e con la vista appannata, sento come se i miei occhi si fossero sciolti.

"È successo davvero"

Sussulto presa alla sprovvista, mentre la mia vista torna lentamente normale.

"Chi e dove sei?" chiedo rendendo gli occhi a due fessure per riuscire a vederci meglio.

Sono su un letto con le lenzuola di un rosso tendente al sangue, morbide e lisce, l'aria è calda e quasi rarefatta a tal punto da farmi diventare gli occhi gonfi.

"Sono qui" quella voce melodiosa adesso mi appare così vicina da farmi scattare e il movimento improvviso mi causa un lancinante dolore in tutto il corpo.

Un espressione di dolore si deve essere dipinta sul mio volto, perché ora sento qualcuno sospirare rumorosamente. La mia vista torna normale e finalmente dopo qualche secondo riesco a guardarmi intorno.

La stanza in cui mi trovo è ampia, con il grande letto a baldacchino proprio al centro, davanti a me un piccolo divanetto, sempre rosso sangue, ospita una strana figura...un uomo che mi guarda, con i capelli corvini e gli occhi di un intenso celeste argenteo.

La sua aura è potente ma la sua espressione incute ancora più timore, ghiaccio puro quello che traspare dai suoi occhi, furbizia, intelligenza, malignità.

Lucifero...

Quell'uomo si apre in un sorriso e nello stesso istante sposta il suo sguardo verso qualcosa alla mia destra, così noto che davanti alla porta c'è una ragazza, con i capelli neri dalle punte rosso sangue, avvolta da un vestito nero completamente in pizzo con un enorme spacco frontale che finisce all'altezza dell'ombelico. Una ragazza dalle forme sinuose e toniche.

Qui dentro c'è un odore troppo familiare.

"È più sveglia di te" dice, quello che ho capito essere Lucifero, alla donna.

Quest'ultima lo degna di uno sguardo raggelante e provocatorio al quale lui risponde sorridendo maligno e divertito. Il suo sorriso non è paragonabile a nulla se non a se stesso, un viso perfetto e una voce graffiante ma melodiosa, quell'uomo deve essere veramente una droga vivente e intoccabile.

La donna d'altra parte è di una rara bellezza pericolosa, con due occhi diversi assolutamente ipnotici e delle labbra rosse e carnose decorate da un piercing nero.

Sento il mio corpo guarire velocemente, sento di potermi muovere senza problemi e mi sento leggermente più forte ogni secondo che passa.

"Adesso dobbiamo parlare" dice la ragazza quasi come fosse un ordine.

Rimango immobile a fissarla, non voglio che capiscano che ora posso muovermi, se volessero farmi del male la capacità di potermi muovere mi garantirebbe un effetto sorpresa, forse anche la sopravvivenza.

Il mio silenzio viene interpretato come un segno di acconsentimento, così lei si avvicina al letto mettendosi seduta dalla parte opposta alla mia, con movenze feline e aggraziate.

"Ti ricordi qualcosa di ciò che hai passato?"

Questa domanda non mi sorprende per niente, stranamente mi sento piena di sicurezze nonostante effettivamente io non mi ricordi nulla.

La domanda è stata posta in maniera molto diretta e non con paura ma con speranza e fermezza, ciò mi fa supporre che ciò che dovrei ricordare non dovrebbe essere un pericolo per loro, perciò se non è successo nulla per cui dovrebbero odiarmi non credo potrebbero voler farmi del male.

L'informazione sarebbe stata estorta con meno pacatezza se avessi davvero fatto qualcosa di grave o se non avessero bisogno di me.

Con questa teoria nella mia testa decido di far saltare la copertura, durata davvero poco direi, così mi alzo sulle ginocchia e lentamente mi dirigo verso la ragazza, il mio istinto mi spinge ad avvicinarmi e annusare l'aria attorno a lei, l'odore del suo sangue è fortissimo ed è davvero inebriante.

Lei rimane immobile a guardarmi come ipnotizzata da tutto questo, tutto il mio corpo è attratto dal suo e sento che per lei è lo stesso, per questo mi guarda con sguardo famelico.

Una volta di fronte a lei, metto una mia mano sulla sua tempia, in un secondo prendiamo entrambe un enorme respiro per poi cadere nel buio.

Tutta la mia vita passa davanti ai miei occhi, una vita che solo ora so di aver vissuto, inganni che solo ora so di aver subito e delusioni immani di cui sento il peso tutto sul mio cuore.

Riapro gli occhi e prendo grandi sorsate di aria, non so per quanto sono rimasta senza respirare ma sembra che anche lei abbia subito il mio steso destino.

"Ciao sorellina" afferma sarcastica la mia omonima in segno di disprezzo.

"Bello ricevere una centrifuga dei ricordi come prima cosa da te" continua lamentandosi strizzando gli occhi e muovendo freneticamente la testa, come se percorsa da diversi brividi.

"Smettila di lamentarti, sai bene che mi servivano e di certo non li avrei potuti prendere da lui" indico Lucifero che è ancora seduto sulla poltroncina a guardarci come divertito dalla cosa.

"Di certo io non ti avrei fatta avvicinare mocciosetta" sentenzia altezzoso lui.

"Ti ho preso per il collo una volta e posso farlo ancora" gli ringhio contro con tutto l'odio di cui sono capace.

"Prima di tutto" mi interrompe mia sorella

"Quella sono stata io" puntualizza

"E secondo, sii gentile, se non fosse stato per lui staresti ancora nel limbo con Kevin"

Quel lurido stronzo...troverò un modo per ammazzarlo così male che neppure Dio riuscirebbe a rimettere insieme i pezzi.

"Peter?" domando a mia sorella che rimane di sasso di fronte alla mia domanda.

Subito abbassa gli occhi, per poi in uno scatto alzarsi dal letto e incrociare le braccia al petto.

"È via per oggi" risponde con tono strano.

"Va...bene" rispondo molto confusa dal suo atteggiamento

"Qualcosa non va?" provo a chiedere guardando sai Lucifero sia lei, lui si mette a sghignazzare mentre lei sbuffa sonoramente, visibilmente infastidita.

"Va tutto bene, adesso lavati, dobbiamo andare ad allenarci, sei rimasta senza fare nulla per moltissimo tempo, sarai diventata un'incapace come tuo solito".

Ancora confusa mi alzo e mi dirigo in bagno per lavarmi ma proprio sulla soglia sento un dolore al petto lancinante e non riesco a respirare, le mie forze mi abbandonano e mi accascio a terra con la schiena sull'uscio della porta del bagno.

"Che mi succede?!" urlo verso i due che rimangono sconcertati a guardarmi

Qualche secondo dopo qualcuno spalanca la porta della camera e un nervosissimo Peter irrompe correndo verso di me con il suo solito bellissimo viso di angelo dai capelli scuri e io non posso che provare a sorridere vedendolo, ad ogni suo passo più vicino però sento il mio cuore venire stritolato sempre di più tanto da portarmi ad urlare e imperlare la mia fronte di sudore. Lui si ferma a metà strada dopo essersi accorto di ciò che la sua vicinanza a quanto pare provoca

"Peter esci immediatamente" tuona mia sorella

Così alla velocità della luce si precipita fuori dalla stanza e chissà dove.

Piano piano il mio respiro si regolarizza e il dolore al cuore diminuisce sensibilmente.

Sempre ansimando riesco ad alzarmi, le forze sono tornate subito e il cuore ha smesso di far male.

"Spiegami" comando con sguardo intimidatorio a mia sorella, che intanto è stranamente e visibilmente a disagio ma rimane immobile a guardarmi, solo io posso capire come si senta anche solo da un minimo movimento degli occhi. Non l'avevo mai vista così fragile come da quando mi sono alzata, lei non è fragile e di solito non ha alcuna espressione.

Siamo state insieme nella mia testa per tantissimo tempo e ora non la riconosco più.

Tutti questi mesi qui all'inferno con una persona come Lucifero non possono averla cambiata...quindi cosa lo ha fatto? Qualcuno che era con lei...qualcuno che non è come lei...

"No..." sussurro incredula guardandola, e proprio in quel momento lei sgrana gli occhi come se avesse capito che ora è in serio pericolo.

"Come è stato possibile? Tu dovresti esserne incapace!" urlo senza controllo contro di lei senza nemmeno sapere il perché

"Non è come pensi, mantieni il controllo" risponde lei che sembra aver ritrovato la freddezza

"Come posso ritrovare il controllo? Questo doveva essere impossibile, come fai ad esserti innamorata di Peter?!"





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BOOM

Non so se ve lo aspettavate oppure no...spero di no.

Comunque come al solito commentate e scrivetemi, sapete quanto mi piace rispondere ai vostri commenti. Che ne pensate?

Alla prossima! <3


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