cambiamenti
Denso come il sangue.
Puro come la neve.
Uno che cola
l'altro che cade,
Gocce e fiocchi,
Rosso e bianco,
Caldo e freddo.
Mai viste due cose cosí differenti
eppur cosí ugualmente
capaci di affliggere.
Il nero inghiotte la mia mente mentre queste parole si ripetono in continuazione.
Sembra come quando La Regina prende il sopravvento, ma questa volta é diverso. Quelle parole si ripetono nella mia mente, sussurri senza fine, poi guardo le mie mani e le vedo sparire pian piano in piccole molecole di polvere luccicante che svolazza come se qui tirasse un venticello leggero.
Improvvisamente una figura si para davanti a me, e guardandola non posso fare a meno di spalancare gli occhi.
"Ciao"
Una voce provocante e melodiosa esce da quell che dovrebbe essere la mia bocca.
É identica a me, capelli neri e punte rosse, labbra rosate, tuta di pelle aderente, armi nella cintura...solo gli occhi sono diversi. Sono completamente neri.
"Spiegami" ringhio contro quella che ho capito essere Lei.
Mi guarda fissa negli occhi, con fare deciso e indagatore, come se qualcosa non le tornasse.
"Saresti dovuta scomparire nel nulla subito dopo lo strappo delle ali, che ci fai ancora qui?"
Mi gira attorno e so che sta pensando, ma so anche che la risposta arriverà a breve dato che é una delle creature piú furbe e intelligenti al mondo.
"Io credo che Lucifero si sbagliasse"
"Quindi anche tu ti sbagliavi..."
Un sorrisino di scherno nasce sul mio viso per farla arrabbiare, ma a quanto pare non ottengo risultati.
"Non erano le mie ali..."
Riflette parandosi davanti a me e guardandomi negli occhi.
"Prima dimmi se tutta questa storia dello spirito di mia madre é vera" incalzo cercando una risposta.
Lei fa una risatina snervante per poi prendere a parlare.
"In parte é vera, mia madre ha sempre avuto un cuore debole"
Un moto di rabbia cresce in me "non osare di-" ma vengo interrotta
"Voglio dire che mia madre quando ero piccola non ha usato tutte le sue forse per immettere in me il suo spirito, ma le ha usate per preservare ciò che di umano già c'era"
Le mie palpebre si socchiudono mentre cerco di comprendere le sue parole
"Spiegati meglio"
Lei sbuffa chiudendo i neri occhi e massaggiandosi le tempie.
"Voglio dire che sapeva in cosa mi avrebbero trasformata, cosí ha usato le sue ultime forze per creare in me uno spazio sicuro, una vera anima umana...tu. Sapeva che con gli allenamenti, le torture e il nostro speciale DNA la tua anima sarebbe andata perduta e sovrastata da tutto ciò che siamo, cosí ha cercato di proteggere lo spirito umano di quella bambina prima di lasciarla, fiduciosa che quella parte di noi sarebbe venuta fuori a tempo debito."
Quindi...sono davvero due persone, solo che adesso so che una di queste non é mia madre...okay é rassicurante saperlo.
Ma ancora non capisco.
"E quale sarebbe stato il 'tasto' che ha fatto sbloccare la mia anima e che mi ha cosí fatto letteralmente sdoppiare e dividere da te, prima noi eravamo molto d'accordo ed eravamo un unica persona"
Lei sorride e mi guarda intensamente, e solo in questo momento riconosco in lei me stessa, quello che ero in grado di fare e quanto mi piacesse uccidere. L'ho sempre considerata una sorella, ma diversa da me e solo ora mi rendo conto che in realtà all'inizio eravamo una cosa unica e solo dopo abbiamo iniziato ad odiarci...ci siamo sdoppiate con l'arrivo di....
"Vedo che ci stai arrivando da sola" ghigna.
La risposta mi travolge in pieno come un treno in corsa.
"E come avrebbe fatto Peter a sbloccare la mia anima?"
A questa mia domande lei sorride e poi sospira.
"Piuttosto divertente che adesso le situazioni si siano ribaltate, io ho il controllo del nostro corpo e tu sei solo la fastidiosa e petulante vocina nella mia mente!"
Dice ignorando la mia domanda ed urlando, per poi estrarre gli artigli e graffiarmi in pieno viso. Brucia da morire ma nom demordo e continuo a guardarla, mentre i quattro graffi che partono dalla mia fronte e mi squarciano il lato destro del viso continuano a bruciare come fiamme.
"Sai che riprenderò il controllo"
Lei inizia a ridere leggandosi gli artigli con fare disgustoso, appena il mio sangue raggiunge la sua lingua sembra che sia in estasi, come se avesse bevuto il nettare degli dei.
"Oppure, potremo sdoppiarci, si...in due corpi uguali, uno tutto tuo e uno tutto mio"
Sentenzia subdola e calcolatrice, ma io non ci casco.
"No, l'unica cosa che ti frena dal distruggere tutto é la mia esistenza, quindi non ti darò un corpo tuo con cui cercare di contrastarmi fisicamente"
"Peccato che ormai questo corpo é mio, quindi tu sei solo un impotente spettatrice di una vita che d'ora in poi sarà mia, e inoltre non durerà molto" dice indicando le punte delle mie dita che ormai non ci sono più "capirai quanto é stato difficile per me vivere questi mesi come un'estranea che guarda la propria vita scivolarle fra le mani, passare tempo a guardare ciò che non puoi realmente vivere." questa frase esce dalle sue rabbia come un intenso ringhio di rabbia
"Io potrei anche permetterci di sdoppiarci in due ma poi chi mi assicura che tu non nuocerai ad altri?"
A questa domanda lei alza la testa e pare calmarsi
"Non nuocerò ad altri per il semplice fatto che poi avrei il mondo contro, e con te sono riuscita a capire cosa davvero voglio. Il potere, ma per ottenerlo é piú facile farsi dei sudditi simili a te e istruirli con il rispetto. Starò con Luciferò qua negli Inferi"
Ribatte lei sicura, guardandomi negli occhi per la prima volta con uno sguardo sicuro e non ingannatore.
"Oh si certo, insieme a colui che ha tramato con AM per uccidere i nostri genitori dopo aver programmato la nostra nascita in provetta, averci torturate di allenamenti, mentito per anni e infine, ciliegina sulla torta, ci ha strappato le ali..." la guardo severa "pensavo di essere al cospetto di una creatura intelligente"
Lei mi regala solo un lieve sorrisino, come se fosse divertita dalla mia estrema stupidità e semplicità, come se per lei ogni aspetto di questo mondo sia palese e io fossi una neonata a cui deve insegnare ogni cosa.
"C'è differenza tra ciò che Lucifero vuole e cosa fa per raggiungerlo, so per certo che è stata la prima creatura da cui sono andati i ricercatori per chiederne il sangue, per un soldato nelle cui vene scorresse il fuoco degli inferi, non so cosa lui abbia fatto ma so che l'unica cosa che l'ha spinto a fare tutto ciò è il desiderio di potere, di avere qualcuno in grado di aiutarlo al suo fianco, di avere me" mi guarda intensamente "Non si può aver rabbia verso una farfalla perchè vola, è nella sua natura, come non si può avere rabbia per un demone che cerca di raggiungere i suoi scopi anche mentendo"
Ci penso e tutto nella mia mente mi dice di fidarmi di lei, forse perche é una parte di me, forse perche dovrei farlo davvero.
Un flebile e incontrollato "D'accordo" esce dalle mie labbra.
Udite le mie parole il suo volto si riaccende e sorride con semplice felicità, un sorriso che non avrei mai attribuito alla Regina prima di ora. Un sorriso sincero e calmo. Ma notando il mio sguardo indagatore e sorpreso cambia improvvisamente espressione, quasi come se si fosse accorta di aver perso per poco il controllo sulle sue espressioni.
Chissà perche fa cosí...
Si schiarisce la voce riportandomi a riflettere su ciò che c'é da fare.
"Bene, ho bloccato il corpo quindi Peter é salvo, adesso sta a te concentrarti"
Ciò mi lascia perplessa, come potrei io fare ciò se lei ha il controllo?
"Hai tu il controllo del corpo, fallo tu no?"
Incalzo guardandola come una bambina svogliata, mentre lei si appresta a sbuffare e far roteare gli occhi.
A volte sembriamo una coppia di sorelle, una matura e severa e l'altra giocherellona e dolce. Questa visione della situazione rende tutto il mio mondo meno pesante da quando tutta questa situazione è venuta fuori
"Sei sempre stata una sfaticata" ribatte per ripicca con voce stanca e canzonatrice.
Poi prende un respiro profondo e chiude gli occhi, in un attimo o brusii che sentivo cessano, e il buio piú completo si schiarisce man mano, finché il bianco e una sensazione di fluttuare nel nulla mi invadono e in un attimo vengo sbattuta a terra senza troppi convenevoli.
Non vedo nulla, e riesco solo a sentire la vocina nella mia mente che per la prima volta da sfoggio della sua agoniata solitudine.
Poi tutte le sensazioni mi invadono, il dolore alla schiena é lancinante, sento gli artigli conficcati nel terreno bagnato e le zanne che mi tagliano il labbro, gli occhi che mi bruciano e una stranissima sensazione nuova nel cercare di muovermi.
Poi apro gli occhi e tutto appare leggermenete sfocato ma sbattendo le palpebre un paio di volte in piú, tutte le figure e tutti gli odori divengono piú nitidi.
Provo a tirarmi su con il busto e trovo il mio corpo piú leggero, piú facile da muovere, come se fino ad allora una forza mi avesse sempre contrastata in qualche modo.
Una volta riuscita a mettermi in piedi mi guardo attorno, e ciò che vedo mi sorprende enormemente.
Peter é ancora legato, in ginocchio e con gli occhi spalancati il cui sguardo saetta da me ad un altro punto indefinito accanto a me. Aiden é dissanguato e steso a terra senza vita e l'odore del suo sangue si mischia a quello di Peter nell'aria...poi le vedo....le mie ali, poste a terra accanto al punto in cui ricordo di essere stata trasportata nella mia mente.
Il tempo si ferma e niente ha piú importanza...vado verso le mie ali, le mie fidate ali che non mi hanno mai tradita e che combattevano con me ogni battaglia come un fedele compagno.
Le odiavo e le amavo per la loro diversità, grandissime e forti come poche.
Le prendo in mano e passo teneramente le mie dita sulle piume e sul freddo metallo, mi sembra ancora di sentire un brivido a contatto con esse, come se facessero ancora parte di me. L'attaccatura é sporca di sangue e l'osso sporge in modo inquietante il che mi porta a distogliere lo sguardo in seguito ad una bruttissima sensazione di aghi che perforano la mia pancia.
Mi guardo ancora attorno e vedo Lucifero in piedi appoggiato al tronco del Salice, poi mi guardo intorno e penso.
Questo posto era cosí bello, prima che lo riempissimo di cosí tanto sangue, dolore, morte e torture...non vorrei mai piú tornare qui dopo oggi.
Lascio con amarezza la presa sulle mie ali e mi dirigo verso Peter che vedendomi avvicinare inizia a scuotere la testa e a cercare di urlare qualcosa che a causa del fazzoletto gli muore in gola.
Probabilmente Lei lo ha spaventato, se ha cercato di ucciderlo. Ma lui dovrebbe saperlo che non ero in me, che non ero io.
Cosí con premura prima di slegarlo prendo una grande foglia attaccata ad una pianta e la riempio con dell'acqua della cascata, mi avvicino a lui e con la mano bagnata mi avvicino al suo viso, ma lui si scosta facendomi enormemente male, decido di non dargli peso e cerco di tranquillizzarlo con lo sguardo cosí al secondo tentativo non si scansa, gli pulisco il viso dal sangue e ridonando un po di rosa a quel concentrato di rosso.
Lui mi guarda sempre spaventato, cosí gli tolgo la benda. Mi aspettavo urla e insulti ma lui non dice nulla, mi guarda e so che sta cercando di capire come sono andati i fatti.
Prendo un respiro per parlare ma la sua voce blocca ciò che voglio dire, e serissimo pronuncia parole taglienti.
"Non ho intenzione di vederti mai piú, hai tentato di uccidermi troppe volte e sono stanco, stanco di tutto. Io sono stanco di te. Avevi ragione, non ti controlli, fai del male a chiunque senza il minimo rimorso e tu e lei siete uguali. Si avevi ragione a pensare di essere un mostro, il tuo corpo è stato fermo davanti alla mia faccia per diverso tempo, aspettavo che mi uccidessi mentre annegavo in quel mare nero che erano i tuoi occhi, non so come potrò guardarti ancora"
Finisce il suo discorso con voce profonda e severa, tanto che sento il mio corpo raffreddarsi e i miei polmoni perdere aria...
Non oso dire nulla, mi limito a slegarlo e subito dopo lui manifesta le sue ali e con qualche fatica riesce a prendere il volo ed andarsene.
Come ha potuto? Come ha potuto fare tutto questo? Come fanno le sue decisioni a cambiare cosí repentinamente?!
"Adesso vattene" asserisce la voce che so appartenere a Lucifero, dietro di me.
Mi volto e lo trovo in piedi, con la sua splendida forma e impeccabile eleganza, a braccia incrociate, vicino a lui la Regina rimane a guardarmi con volto indecifrabile. É identica a me, e penso provi il mio stesso dolore fisico per lo strappo delle ali, ma i suoi occhi mostrano anche altro, che sia compassione o empatia?
Ma come potrebbe Lei provarne? Come potrebbe un essere senza anima?
A meno che in fondo la sua anima esista, solo logorata dal dolore...
La mia testa è troppo pesante adesso, insieme alle mie emozioni, e il dolore alla schiena è ancora lancinante mentre sento le ferite rigenerarsi lentamente. Decido di concentrarmi su altro.
"Si"
Cosí mi alzo e inizio ad incamminarmi verso un posto piú sicuro in cui poter riposare, dopo una ventina di minuti di camminata, alquanto sbilenca a causa delle ferite, nel tetro bosco, una voce mi ferma.
"Page" é la voce armoniosa della mia gemella a stoppare ogni mio movimento, cosí mi volto e la trovo da sola, accanto ad un grande albero.
"Dimmi" mi esce un piccolo sorriso guardando una parte di me, la mia parte forte e coraggiosa e infelice che adesso sembra aver trovato un po di tranquillità nella sua espressione sempre accigliata.
"Anche tu sei forte, lo sei quanto me sorella mia. Avevi ragione, io ho un anima ma nera e fatta per essere il male. E sarò ricordata come il male, mentre tu...tu hai un anima bianca e nella storia di questo mondo verrai ricordata cone il bene"
La sua voce calma e il suo discorso senza odio mi stupiscono non poco, ma ciò che mi stupisce ancora di piú é ciò che segue.
Lei si avvicina a me e prima che io possa pensare che mi voglia uccidere....mi abbraccia, e adesso mi rendo conto che ne avevo davvero bisogno. Ne avevo disperatamente bisogno di un suo abbraccio, é mia sorella.
"Il mondo che verrà fonderà la civiltà e le sue regole su una leggenda che riguarda noi, che siamo l'inizio del male e del bene che non sarà mai completamente cattivo o completamente buono..."
Le sue visioni sono giuste...ma mi chiedo quanto tutto questo ci porterà alla felicità.
"Vivi la tua vita..." le dico con tutta la sincerità di cui sono capace mentre la mia voce si riempie di raccomandazioni, per chi prima credevo di odiare. Ma dopo aver capito cosa ha provato...non posso che essere sicura che tutto non sia capitato solo per causa sua.
Siamo in mezzo al bosco, portatore di un sincero abbraccio.
Cosí ci lasciamo e continuiamo la nostra strada da parti opposte. Lei prese la strada verso destra, e io verso sinistra...ma so che ci lasciamo con la promessa che prima o poi ci rincontreremo.
Perché lei ora é la mia gemella...
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BOOOOM spero che vi piaccia, e vi prego commentate, parlatemi, uccidetemi che volete ma dite qualcosa, e se proprio vi piace lasciate stelline che non fanno mai male.
Allooora....Peter se ne é andato, la Regina é libera e Page é sola al mondo adesso. Come andrà?
Io vi do la buona notte e vi dico VI VOGLIO BENE ALPHINE MIE❤
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