allenamenti
Sono nella stanza degli allenamenti e guardo il gruppo dei principianti, in cui si trova anche Peter. Sono tutti molto belli e muscolosi, diciamo che gli angeli e i demoni hanno sempre corpi molto tonici per natura, e i volti sono sempre molto belli, come se il loro unico scopo fosse tentarti a scendere negli inferi o alzarti nel fresco dei cieli.
Il gruppo totale é composto da dieci angeli-demoni, cinque con degli addestramenti alle spalle e cinque principianti.
Guardando i principianti dico.
"Chi di voi ha già estratto le ali ed ha assistito a delle lezioni per la loro cura e il riscaldamento di questi muscoli?"
Quattro alzano la mano, tranne Peter che mi guarda stupito.
"Bene, voi procedete con l'estrazione ed il riscaldamento. Oggi faremo una lezione di volo." affermo sicura e decisa.
I ragazzi iniziano a togliersi le maglie per far uscire le ali.
"Peter, vieni con me"
"Dove?"
Mi domanda guardandomi curioso.
"Nei bagni" dico ovvia.
"Perché?!" domanda ancora piú sorpreso e curioso, alzando un sopracciglio.
Sexy...
Ma sta zitta.
"Lo capirai, avanti"
Ci avviamo verso i bagno che sono alla fine del corridoio dopo la terza sala. Il cammino é silenzioso e carico di tensione.
Arriviamo ai bagni, una stanza enorme con le mattonelle bianche, a sinistra una fila di lavandini e a destra diverse stanzette che compongono gli spogliatoi, ognuno con il proprio bagno privato.
Sul muro opposto alla porta c'é una finestra lunga e messa in orizzontale in alto, che illumina bene la stanza.
Mi avvicino ai lavandini, verso il centro della stanza, seguita da Peter che é sempre piú confuso.
"Peter, devi estrarre le tue ali per la prima volta"
Dico piú dolce, farà male perché le ali usciranno da sotto la sua pelle.
"Farà male vero?"
"Beh si"
Ma potrei...
Non ci pensare, le magie bianche non le fai con il MIO corpo
Non so cosa intendi dire o cosa ti prenda ultimamente, ma puoi smetterla di urlare nella mia testa? Fa male ad entrambe.
Lui sbuffa sonoramente passandosi una mano nei capelli.
"Però ho un piccolo trucco per far diminuire il dolore. Levati la camicia" dico calma, é normale che gli angeli o i demoni siano senza camicia. Lui fa un ghigno e poi procede a sbottonarsi l'indumento.
Ha...ha un corpo da paura! Altro che dio greco...
La sua maliziosa voce non fa altro che torturarmi
"Bene" dico girandogli intorno e tentando di ignorare i miei pensieri.
"Ciò che vedi ti piace?" dice divertito con un ghigno dipinto in volto.
"Silenzio" dico piazzandomi dietro di lui.
"Rilassati ora, sussurro avvicinando il mio viso alla sua schiena per percepire meglio i suoi muscoli.
"La vedo complicata se mi sei cosí vicina" la sua voce esce roca e sento l'agitazione e lansia crescere in lui, mentre il suo sangue odora in modo sempre più intenso.
Arrossisco violentemente e ringrazio che lui sia girato.
"Devi pensare che le tue ali sono sempre state qui, immaginare il fresco sulla pelle, le nuvole che ti investono, i venti che ti trasportano...chiudi gli occhi"
Dico tutto qiesto con un tono calmo e rassicurante per farlo rilassare. E toccandogli i muscoli della schiena. Se riesco a toccare i punti giusti posso fare in modo che il suo corpo si prepari allo strappo e si dilati lentamente prima, per evitare il trauma improvviso.
I miei tocchi sono leggeri, accarezzo la pelle per trovare i punti giusti, in cui sento della tensione particolare. Ascoltando i suoni dei suoi muscoli che si contraggono maggiormente in alcuni punti.
"Prova" sussurro.
Subito dalla sua schiena si aprono due enormi ali bianco latte, piú grandi di quello che immaginassi, con le punte sporche di sangue.
Si gira verso di me, con un espressione indifferente.
"Ti piacciono?" chiedo osservandolo bene.
"Ma cosa?" domanda confuso.
Indico le sue ali e lui segue il mio gesto.
Appena le vede spalanca gli occhi e sorride, si gira verso di me con un espressione felicissima. Sembra un bambino con un lecca lecca.
"Sono fichissime! Ed ora? Devo volare? Ei perché c'é del sangue? E perché é anche dietro di me?"
Fa domande a raffica, sembra una mitragliatrice mentre gira su se stesso per vedere meglio.
"Calma calma, non volerai oggi. Dobbiamo fare altre lezioni riguardanti le tue ali"
Mi scappa una risatina per la sua espressione divertita.
"Bene, adesso le laviamo e poi ti insegno alcune cose"
"Ookay, cosa dovrei fare? Non so come lavarle" dice con un sorriso imbarazzato grattandosi la nuca.
"Ci penso io allora" affermo per niente sicura delle mie parole
Seria?
Che altro posso fare?
Uuff, dai sbrigati.
"Okay"
Mi avvicino ai lavandini insieme a lui, siamo uno di fronte all'altro. Gli prendo l'ala sinistra e la metto sotto l'acqua. A lui prende una scossa di brividi.
"Sono sensibili..." dice guardandole accuratamente come se fosse incantato.
"Si, sono importanti e presto ti insegnerò ad usarle ed a renderle forti. Non maltrattarle, non trascurare e non atterrarci mai sopra, sembrano forti e potenti ma sono piene di terminazioni nervose e possono spezzarsi"
Già, ricordo ancora quando ci hanno attaccato l'armatura. Non abbiamo dormito per giorni
"Quindi a te ha fatto male?"
Mi domanda mentre mi guarda, sto passando accuratamente ogni piuma sotto l'acqua ripulendola e massaggiandola. Sono state ferme per tutta la sua vita, sono molto indolenzite.
"Si." rispondo secca, non voglio ricordare quei momenti.
"Non ti va di parlarne?"
No
"Quando mi hanno addestrata hanno notato le mie ali fuori dal comune..."
Oh splendido, non dai mai retta.
"Hanno pensato di rendermi piú letale aggiungendo delle armi anche a queste, quali punte di metallo. Per mettere l'armatura mi hanno bloccata a sorpresa e poi con un movimento lento hanno infilato il metallo nella parte superiore, il pezzo di osso e muscoli che reggono tutto é piú sensibile perciò si, ha fatto molto male"
Finisco di sciacquare un ala e passo all'altra.
Lui continua a guardarmi silenzioso senza dire nulla.
Quando finisco alzo lo aguardo e lo punto nei suoi occhi color mare.
"Adesso, parliamo della pulizia. Le ali devono essere sempre pulite. Sempre. Soprattutto quelle bianche, devi togliere le piume vecchie almeno ogni due o tre giorni per far spuntare quelle nuove, fatti aiutare da qualcuno"
Lui fa un sorrisino e poi un' affermazione che mi sorprende.
"Non potresti farlo tu?" amicca malizioso.
"No." rispondo secca.
Almeno una cosa intelligente dalla bocca ti è uscita
"Come si levano le piume vecchie?" chiede pensieroso.
Tiro fuori le mie ali stupendolo.
Metto la mia ala destra tra di noi e prendo qualche piuma vecchia strofinando delicatamente per toglierla senza farmi male. Continuo cosí con qualche altra piuma, finché non intravedo la sua mano avvicinarsi alle mie ali.
Alla velocità della luce metto la mia ala dietro di me accanto all'altra provocando uno spostamento d'aria.
POV'S PETER
Mi guarda con un espressione truce ed accusatoria.
Ero rimasto incantato a guardarla, era cosí attenta e concentrata mentre puliva delicatamente le sue ali, che sono stupende, le danno un aria pericolosa ma elegante. Emana un aura tranquilla e fresca come se fosse ghiacciata ma allo stesso tempo riesce ad essere pericolosa ed intrigante, come se ci fosse un fuoco dentro di lei.
Stupido.
"Nessuno e ripeto, NESSUNO. Può toccare le mie ali, non lo permetto mai, e mai succederà" ringhia.
I suoi occhi si fanno d'oro e due zanne agghiaccianti spuntano dalle sue carnose labbra. Ringhia verso di me.
Poi improvvisamente torna nornale.
"Non farlo mai piú" dice indifferente e gelida uscendo dal bagno come se non fosse successo nulla.
Torniamo dagli altri, e appena lei entra partono fischi di approvazione, per tirare fuori le ali si é strappata la maglietta ed ora indossa un top da sport nero, con sotto dei leggins corti anch'essi neri.
"Silenzio!" urla, facendo spaventare perfino l'aria.
"Peter, va dal tuo gruppo e fatti insegnare come riscaldare i muscoli delle ali" dice senza guardarmi.
"Voi" sivila guardando verso i ragazzi che poco prima stavano prendendo a pugni i sacchi appesi al muro.
"Vi insegnerò come tirare dei pugni decenti, però prima farete degli incontri amichevoli tra di voi, cosí avrete l'occasione per studiarvi e capire le vostre personali tattiche"
Mentre mi riscaldo i muscoli quei ragazzoni iniziano a scontrarsi. Il piú bravo ne ha già messi tre KO, e sta adesso combattendo con il quarto.
Il ring é costituito da alcuni tappeti celesti e morbidi nella stanza accanto a quella di prima.
Intanto noi abbiamo finito il riscaldamenti e ci uniamo agli altri per guardare il combattimento.
Il piú basso sferra un calcio verso il volto del ragazzo piú bravo e veloce che mi pare si chiami Aiden, ma quest'ultimo lo afferra per la caviglia e lo scaraventa a terra avventandosi su di lui, che riesce a rotolare via.
Allora Aiden parte di nuovo all'attacco, sbilanciando e facendo cadere il ragazzo, Raian mi pare, per terra colpencolo alle caviglie con le sue ali nere.
Fulmineo mette il suo ginocchio sulla gola di Raian, che riesce solo a pronunciare uno strozzato e stanco "Basta, hai vinto Aiden"
Il ragazzo si alza, aiutando l'altro ad alzarsi. Beh almeno é leale.
Ma non mi piace il modo in cui guarda Page.
"Ti sfido Page"
Gli altri fanno dei risolini e sento bisbigliare 'é scorretto, lei é una ragazza' 'é strano che lei ci faccia da insegnante, sembra debole, perderà'.
"Chiamami professoressa Moore, se vincerai potrai chiamarmi Page. Praticamente passerai la tua permanenza qui a chiamarmi professoressa Moore."
Dice divertita lei salendo sui tappeti e togliendosi le scarpe, gesto che sorprendere tutti.
"Bene, possiamo usare i nostri poteri, e le ali. La regola é che chi si arrende per primo perde"
Afferma tranquilla mentre rotea piano le caviglie e le spalle.
"Però puoi usare solo i tuoi poteri da angelo-demone, niente cose strane di altre razze"
Dice lui puntandole un dito contro con un espressione tra il divertito e il malizioso.
"Sisi" fa un ghigno divertito e malefico che farebbe gelare il sangue anche al diavolo.
I due iniziano a girarsi attorno studiandosi. L'impuro sembra molto attento e meticoloso mentre lei é rilassatissima, quasi annoiata.
Aiden parte all'attacco, correndo verso di lei con una velocità che mi impressiona, ma ciò che impressiona ancora di piú é la velocità con cui lei lo schiva facendogli lo sgambetto. La semplicità con cui lo ha atterrato é disarmante.
Il ragazzo si rialza e carca di colpirla con un pugno, che lei schiva velocemente scagliando un potentissimo colpo alla carotide con il lato della mano che lo fa stramazzare a terra.
"Tutto qui?" lo canzona lei.
Lui estrae le ali e inizia ad avanzare tentando di colpirla con potenti fendenti.
Ma lei velocissina estrae le sue e fa un taglio enorme sul torace del ragazzo, con le sue punte di metallo, che rimane scioccato.
"Non ti preoccupare, in infermeria hanno dei medicinali che risolveranno tutto in poche ore" dice lei non curante togliendo il sangue del ragazzo dalla sua ala.
Aiden silenziosamente e veloce come il vento arriva a poca distanza da lei, prima che quest'ultima salti e gli dia un calcio sulla schiena facendolo atterrare di pancia. Si mette sopra di lui, prendendo le sue ali in mano, il piene al centro della sua schiena e tirandole facendolo urlare di dolore.
"Aaaah, mi arrendo basta!"
Urla il ragazzo.
"Bene, allenamento finito. Andate a riposarvi tutti, tu..."
Dice guardando Aiden che intanto si é alzato un po a fatica.
"Ti medicherò io, cosí sarò sicura che le tue ali saranno come prima."
É seria?! Come può avvicinarsi a quel tizio?!
E soprattutto, perché mi da fastidio?!
Quel momento in bagno non si ripeterà, é stata piú dolce del solito, il suo tocco era leggero. Era come un momento di intimità, anche se non so se per gli esseri alati toccarsi le ali a vicenda é qualcosa di intimo....
Magari!
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