6. Orizzonte - 1°parte

_Aula di combattimento_


<< Sei un idiota se pensi di battermi! >> Dico aggressiva.

<< Ti dai parecchie arie per essere una principiante. >>
Risponde il rosso con la sua risata irritante.

<< Illuso! >>

Con un balzo all'indietro mi allontano. Anche lui fa lo stesso e ci prepariamo alla carica.

Poi...un boato.

Una luce ci avvolge e le nostre potenti energie si mescolano.

Volete sapere come siamo arrivati a questo punto? Meglio partire dall'inizio.



CAPITOLO 6: "ORIZZONTE - 1°PARTE"



_Aula di simulazione_


<< Tutti in riga! Mostratemi quello che sapete fare. Non voglio scansafatiche nella mia classe. >>
L'insegnante tiene d'occhio sia noi che il registro, pronta a chiamare il primo alunno come fosse qualcuno da sacrificare.

<< Leya Vega, è lei la prima. >>
Dice, smanettando alcune leve di controllo.

Si fa avanti una ragazza dai capelli castani e vivaci occhi giallo oro, la stessa dietro cui Fen si nascondeva poco fa.

Si sente un click e, in un attimo , ci ritroviamo in una stanza dalle pareti di metallo: da una parte noi alunni, dall'altra la professoressa, mentre al centro si trova Leya, imprigionata in una gabbia di legno.

Sono un po' confusa, ma a chiarirmi le idee è un ragazzo molto più alto di me, dai capelli neri e gli occhi cremisi.

<< È una prova di fusione. >>
Mi dice impassibile e senza guardarmi.

<< Il suo alph è il fuoco. >>
Conclude.

<< Proceda. >>
Invita l'insegnante.

Così, in un attimo, assisto a una trasformazione del tutto inaspettata di questa Leya:
I suoi capelli si infuocano, proprio come le mani e i simboli apparsi sulla sua pelle.
La sua divisa si bruciacchia, riducendosi a una tenuta corta e scollata.
Adesso il suo sguardo è diverso, più combattivo.

Stringe i pugni e subito comincia a scagliare decine e decine di sfere di fuoco contro ciò che la imprigiona, che a quanto pare non vuole cedere alla ferocia delle fiamme.

<< Mi delude, signorina. Quello non è semplice legno. Cosa pensa di fare con quelle sferette? >>
Chiarisce l'insegnante.

Ed ecco che risento la fastidiosa risata della barbie-occhi d'oro.

Leya, o meglio, il suo alter-ego, abbassa lo sguardo, ma lo rialza poco dopo cominciando a ridere sgraziatamente, in modo quasi perfido.

La temperatura si alza all'improvviso e noto alcuni ragazzi intenti ad asciugarsi qualche goccia di sudore. Capiamo tutti che la colpa è della ragazza sotto esame, ma nessuno fa in tempo a parlare perché il calore aumenta e si sente un boato. La ragazza ha appena provocato un enorme fiamma, che investe per intero la gabbia intorno a lei: sembra un vulcano in eruzione.

I miei occhi sono ormai socchiusi, ma riesco comunque a notare che le fiamme della rossa stanno cominciando a corrodere il metallo della stanza.

<< Ahia! >>
Esclama un ragazzo.

<< Sta' attento, stupido fratello. >>
Lo rimprovera una voce femminile.

Con un altro click, la prefessoressa Sanna riporta la stanza allo stato originale e, avanzando fino a raggiungere Leya, la riporta alla normalità con uno schiocco delle dita.

<< Bene, signorina Vega. Alph potente, ma enorme difficoltà di controllo delle fiamme...e della sua doppia personalità. >>
Dice prendendo appunti e sollevando solo alla fine lo sguardo dal registro.

<< Può andare. >>

La ragazza torna tra noi, un po' confusa e con la divisa ancora bruciacchiata.

La professoressa non perde tempo e con la sua voce dal tono autoritario annuncia:
<< Si faccia pure avanti...Sun-Hee Yon.>>

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