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Sascha dopo aver fatto quel discorso preparó la cena e allesti la tavola lasciandola libera per il suo vecchio conquilino,successivamente prese le sue cose e malinconicamente abbandonó la sua casa.Stefano aveva sentito la porta chiudersi e mentre lo faceva aveva trattenuto il respiro chiudendo gli occhi,cercando per un momento di fermare il dolore.
Desiderava non esser stato in quella panchina quel giorno,non aver lasciato la Marina,non vaer desiderato lii e il suo amore per tanto tempo,non averlo invitato in macchina,non essersi innamorati di ogni suo singolo gesto,ricordava il suo sorriso,quello spensierat,le sue labbra sottili e le sue bellissime fossette,sapeva per certo che Sascha non avrebbe voluto ferirlo ma guardandosi a terra depresso,senza speranze il suo cervello ci ragionava ancora creando un'altra teoria ma quella vera rimaneva sempre da quache parte nella sua testa.
Passarono alcuni giorni,Stefano lesse il pezzo di carta e buttó la foto,non vokeva nessun ricordo eppure li dispiaceva,rigaurdava la foto girandosela fra le mani pirma di buttarla nel cestino della cucina;mangió volentieri il pasto preparatogli da Sascha.
Di lui da quel giorno non seppe piú niente,i suoi sentimenti cambiavano come se non lo amasse piú,inrealtá cercava di nasconderlo a se stesso ma ogni volta che usciva di casa e guardava una coppia baciarsi allegramente gli occhi comiciavano a lacrimare,si era ridotto a mali estremi,avrebbe voluto rimodernizzare la casa per togliere anche il profumo di Sascha ma non ce la faceva.
Sascha quella notte era andato da Giuseppe con una bottiglia di vodka in mano,aveva pendato che fosse la cosa migliore,deprimersi con l'alcool,ulrando il nome del suo amore,se tornasse indietro sarebbe riamsto a casa con Stefano,l'avrebbe accompagnato dal padre abbracciandolo per consolarlo,tutto questo lo immaginava sperando che diventasse realtá,avrebbe dato volentieri la vita per lui ma in quel momento della sua vita non aveva piú senso.
Giuseppe l'aveva gentilmente accolto a casa sua togliendole la vodka e agiustandolo,Sascha da quel giorno non bevve piú una goccia di alcool preferiva mettere le cuffiette per ascoltate canzoni deprimenti,facendosi piú male oppure pensando alla sua felicitá che da giorni non esisteva piú.
Passava le giornate al bar dove lavorava e alla playstation a casa di Giuseppe,non aveva il coraggio di mangiare,stava dimagrendo.
Era diventato non curante di se stesso,la barba era cresciuta,i capelli erano da tagliare e aveva delle giganti occhiaie sotto gli occhi.
Aveva prenotato un volo per l'australia,lo riteneva un buon paese per ricominciare,aveva considerato l'opzione di andare un ultima volta da Stefano per chiedergli scusa come un Sascha nuovo,per dirgli che sarebbe partito,per osservare un ultima volta il suo amore proibito.
Ne aveva parlato con Giuseppe,il quale non riteneva la sua scelta giusta,secondo lui,doveva provarci,doveva andare da Stefano con un sorriso in volto e un mazzo di fiori ma Sascha sapeva che non sarebbe stato credibile.
Avolte nelle giornate piú grigie si rifugiava nel parco da dove diverse volte vedeva Stefano andare in un bar a fare colazione,lui non era conciato come Sascha,riusciva a dormire,ma sognava Sascha,faceva la barba ma immaginava Sascha accanto a se che lo aiutava.
Perché Stefano stava candendo,aveva bisogno che qualcuno lo aiutasse e l'unica persona che lo poteva fare era lui,Sascha Burci.
Il ragazzo scorretto,fallito che tradiva ripetutamente;ormai questa era la sua reputazione,Stefano,invece lo riteneva un eroe,perché nonostante tutto lui li aveva fatto conoscere il vero amore,quello che non si dimentica mai,lui lo era,Sascha era indimenticabile.
Stefano era solo,cosi era rimasto,Salvatore era andato in Francia a studiare per una settimana,lui non aveva una spalla su cui piangere.
Ogni giorno dopo essere tornato a casa si guardava allo specchio,toglieva gli occhiali e si buttava sul letto a piangersi addosso,lui lo voleva ancora ardentemente peró non poteva,se lo ripeteva sempre,non poteva e non doveva perdonarlo.
Cercó di auto definirsi con una frase:
Un ragazzo coraggioso con l'amore alle spalle.
Era ero lui aveva coraggio perché qualsiasi altra persona sarebbe tornata da lui,lui ha scelto di non farlo,di resistere alla tentazione;per sempre.
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