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Hermione alzó lo sguardo verso di lui che le sfioró la cicatrice con il pollice.Perché improvvisamente seembravano così complici?Non andava bene.E se stava per fargli del male?
Ritiró improvvisamente il braccio e Draco commentó"non avevi detto che non avevi paura?"
"Non ne ho ma dobbiamo studiare"rispose prendendo un libro e nascondendocisi dietro.Dopo qualche secondo distolse lo sguardo dalle pagine spostandolo sulla guancia di Draco ancora attraversata dal graffio.
Avrebbe voluto medicarglielo ma ,visto come le aveva risposto la notte prima,rimase ferma al suo posto.Sentendo il suo sguardo ,Draco si tastó convulsamente la guancia mentre Hermione estraeva la bacchetta puntandola contro il graffio."Posso?".Lui annuì impercettibilmente e la ragazza pronunció la formula : "Remedica".
A quel punto recuperó il suo libro e non alzó lo sguardo da esso per oltre due ore,girando febbrilmente le pagine e scrivendo con foga su vari rotoli di pergamena.
Alla fine,chiuse il libro e chiese "finito?".Malfoy annuì e addentó un panino.
"Suppongo che ora dovremmo lasciare qualcosa quì"disse Hermione guardandosi intorno.
"Prego"
"Ho detto dobbiamo,non devo.Muoviti a pensare"
"Non dovevi essere tu quella geniale,Granger?"
"Un ricordo!Potremmo semplicemente lasciarci un bel ricordo.Hai una fiala?"
"Oh sì,ho fiale di tutti i tipi nella mia scorta personale che mi porto sempre dietro.Perché mai dovrei avere una fiala?"
"Ho bisogno di una fiala".Alle parole di Hermione,una fiala di cristallo apparve sul tavolo.Lei la prese e si puntó la bacchetta alla tempia estraendone un lungo filo argenteo che depositó nella boccetta.La tappó e la posó sul tavolo per poi andarsene dicendo"arrivederci,Malfoy".
Lui non rispose né si mosse.Rimase a fissare il ricordo argenteo.
Al suo pensiero,un Pensatoio si materializzó nella stanza ed egli si avvicinó con la fialetta stretta in mano.
Versó il contenuto all'interno del bacile di pietra e lo sfioró con la bacchetta prima di immergerci il volto.
"Non chiamarmi più lurida Mezzosangue"
I suoi occhi erano velati dalle lacrime.Draco guardó sé stesso dire che pensava non le importasse.
Le importava se detto da lui.
Draco si sentì stranamente...in colpa.
Rivide la cicatrice sulla pelle pallida della ragazza e osservó sé stesso sfiorarla.
Il biondo riemerse dal pensatoio con le parole della McGranitt che gli vorticavano nella mente : "qualcosa che ha un valore affettivo".
Valore affettivo...
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