63. Lati nascosti e 'Ti voglio bene papà'
TALITA’S POV
Sarà un incubo? Non credo che lo sia. Ormai questa sembra diventata la mia vita, una preoccupazione dopo l’altra. Questa storia avrà mai una fine? Non credo neanche questo ma lo spero fortemente.
Dopo la confessione sulla storia di Harry con Liam sono un po’ scombussolata. Di certo non mi aspettavo un intrigo del genere, forse più che un intrigo è un cavolo di fraintendimento. Io credo al fatto che Harry non sapesse che Danielle frequentava Liam, come credo che Liam non sapesse che persona fosse realmente Danielle. E’ stata rovinata un’amicizia per anni e non posso fare a meno di pensare che sia completamente colpa di quella ragazza. Ma che fine ha fatto ora lei?
Più ci penso e più mi piacerebbe conoscerla e avere un confronto con lei per conoscere una terza versione della vicenda ma non cambierebbe nulla comunque. Spero solo che dopo questo chiarimento Harry e Liam prendano in considerazione di tornare amici come prima. Forse è il mio desiderio più grande.
“Sono ancora dentro?”- vengo distratta dai mattoni del pavimento dalla voce di Veronica. Arriva con in mano un barattolo confezionato di frutta fresca. Deve essere ora della pausa pranzo e io non me ne sono neanche accorta.
“Si, non capisco cosa hanno da discutere tanto.”- saranno dentro l’ufficio del direttore da più di mezz’ora ormai. Comincio ad agitarmi.
“E’ normale. L’hanno fatta grossa.”- borbotta appoggiandosi al muro del corridoio insieme a me. – “Senti, io volevo sapere come stavi.”- esordisce poco dopo portando una ciocca di corvini capelli dietro un orecchio come se fosse particolarmente nervosa. –“ E’ da un po’ che non esci con noi, volevo sapere.”
“Sto bene, qualcosa non va?”
“Liam ci ha raccontato tutto, io non voglio giudicarti per le tue scelte, ma da quando ti piace Harry?”- la mia bocca si schiude leggermente alla rivelazione. E’ vero, a loro non ho raccontato nulla, solo Liam sapeva. Le avrà raccontato anche del presunto rapimento, diavolo, ovvio che lo ha fatto.
“E’ successo tutto in fretta, non saprei spiegartelo.”- abbasso lo sguardo sulle mie ballerine rosse. E’ vero che non saprei spiegarlo, qualcosa mi attira ad Harry come una calamita e più sto in sua compagnia, più lo conosco e più mi piace. Anche nei particolari più stupidi. Il suo parlare a vanvera quando è nervoso, il suo giocare con gli anelli quando è annoiato, il suo cipiglio in mezzo alla fronte quando qualcosa gli da fastidio o ancora le fossette che scavano le sue guance quando sorride.
Non mi ero mai resa conto di quanto lo osservassi, probabilmente potrei captare ogni suo stato d’animo guardandolo semplicemente in viso.
“Capisco.”- ridacchia. –“ Scusa ma è troppo strano. Voi non vi sopportavate, non ti vedevo parlare con lui da settimane, quando è successo?”- chiede con divertimento.
“E’ successo una sera a casa, non sono riuscita a trattenermi e gli ho detto che provavo qualcosa per lui. Di certo non mi aspettavo che mi baciasse la stessa sera dicendomi che per lui era lo stesso.”- ricordo con un sorriso quella sera non troppo lontana.
“E’ surreale. Lui non è quel tipo, è crudo, sempre incazzato, frequenta cattive compagnie e non ha di certo una bella fama qui a scuola.”- arriccia il naso e purtroppo le devo dare ragione. –“ Non ce lo vedo per niente a fare il dolce ragazzo tutto rose e cioccolatini.”
“Niente rose e cioccolatini infatti, però sa come farmi sentire speciale.”- rido alla sua espressione quasi sconcertata.
“No, deve essere la fine del mondo..”- scherza come se la stessi prendendo in giro. Eppure è così.
“Veronica..”- non riesco a trattenermi dal chiederlo, oggi la mia voglia di sapere sta superando il limite. – “Tu sai anche cosa è successo-“
“Il rapimento?”- conclude per me e a quel punto capisco che Liam ha davvero raccontato anche quello.
“Si.”
“Liam me lo ha detto. Ma solo a me, Ashton e Rachel non sanno nulla.”- confessa sussurrando mentre io annuisco impaurita di quello che sta pensando adesso. Probabilmente nella sua mente io e Harry non siamo di certo la coppia più sana del mondo. – “Come ho detto, non sono qui per giudicarti. Solo, sta attenta, ora sai fino a che punto Harry è nella merda con quell’ambiente..”- annuisco ancora. Ha ragione.
HARRY’S POV
Potrei avere mille motivi per odiare questa fottuta situazione ma quello che mi da più fastidio è avere un coglione a destra, uno stronzo a sinistra e un fottuto rompi palle davanti. Per non parlare dello zerbino umano in un angolo dell’ufficio. Quello Smith non si fa mai i cazzi suoi.
Sguardi di fuoco arrivano a tutti partendo dalle mie pupille e bramo il momento in cui mi alzerò da questa poltrona di pelle appiccicosa e me ne andrò da qui. Spero solo che il vecchio si decida a parlare, mi sta dando sui nervi questo rumoroso silenzio spezzato solo dal respiro di chi mi circonda.
Il vecchio direttore con le rughe è dietro la sua scrivania che si tiene il naso in disperazione mentre da un’occhiata ai nostri fascicoli di tanto in tanto.
“Payne..”- espira il vecchio, sarà una lunga seduta e sbuffo incrociando gli occhi con lo sguardo sulle tapparelle verde moccio. –“Non mi aspettavo nulla del genere proprio da te, sei il presidente degli studenti, ottima condotta e hai buoni risultati in tutte le discipline.”
“Lo so io-“
“Lasciami finire.”
“Si.”
“Non ti farò la morale, sei un tipo intelligente e confido sul fatto che una cosa del genere non ricapiti più. Chiaro?”
“Si signore.”- fottuto agnellino, ruoto ancora una volta gli occhi al tetto alla sua sottomissione. Ma quando cazzo è sfigato..
“Malik.”- bene, sono anche l’ultimo a ricevere la lavata di testa.
“Qualcosa non va?”- chiede ironico il fottuto traditore.
“Io farei poco lo spiritoso se fossi nei tuoi panni. Non è la prima volta che sei seduto in quella sedia. Sei passato dal chiamare battona la tua insegnante di psicologia alle risse nei corridoi, quale punizione posso darti questa volta?”- pensa annoiato il direttore poggiando pesantemente il mento sul palmo della sua mano callosa.
“Quello che vuole lei, signor preside.”- risponde con nonchalance Zayn. Questo non farà altro che peggiorare la situazione, ma almeno la sua presa per il culo è apparentemente divertente. Solo non oso ridere, sono ancora fottutamente incazzato con lui.
“Sospensione, due settimane bastano per farti abbassare la cresta?”- ribatte il vecchio.
“Due settimane? I miei genitori mi uccideran-“
“Tre?”
“Sta scherzando? Io-“
“Facciamo quattro.”- è fottutamente divertente.
“Ma-“
“Le consiglio di chiudere il becco signor Malik, potrebbero essere cinque.”- come un cagnolino appena rimproverato Zayn riprende posto sulla sua poltrona grugnendo in fastidio e io non posso più trattenermi cominciando a ridere sommessamente. – “Qualcosa ti fa ridere Harry?”
“Tante cose mi fanno ridere.”- rispondo mentre il mio divertimento svanisce secondo dopo secondo forse nella consapevolezza che ho fatto una stupidaggine dando inizio ad una rissa a scuola.
“Io non ci vedo nulla di divertente.”- taglia crudo sbattendo una pesante mano sulla scrivania facendo echeggiare la sua voce nella stanza. – “Pensavo che tutto stesse andando bene, i tuoi voti hanno avuto un’impennata nelle ultime settimane, niente risse, niente rispostacce ai docenti, frequentavi le lezioni assiduamente.. Cosa è successo? Pensavo stessi mettendo la testa apposto Harry!”- lo pensavo anche io, poi un fottuto panettiere con la doppia faccia ha rapito le persone più importanti della mia vita e quello che ritenevo il mio migliore amico lo ha aiutato.
“Io ho messo la testa apposto.”- rispondo a tono.
“E allora qual è il motivo di una sceneggiata del genere? Perché vi siete picchiati?”- volto il capo verso la porta d’uscita nella speranza di varcarla presto.
“Non posso dirlo.”
“Perché?”
“E’ una cosa personale.”- non mi va neanche di parlare.
“Harry non c’entra niente, è tutta colpa mia, l’ho istigato io a picchiarmi.”- prende Zayn le mie difese. Perché non ho risposto semplicemente che era colpa di Zayn? Forse sono talmente abituato a parargli il culo che lo faccio inconsapevolmente.
Un lungo sospiro lascia la bocca dello stanco uomo dietro la sua scrivania di legno scuro, la sua schiena si poggia pesantemente sulla spalliera reclinabile della sua sedia di pelle e chiude gli occhi pensando a qualcosa che non ho voglia di conoscere. Uscirò da qui con una qualche punizione questo è fottutamente ovvio.
“Va bene.. andate.”- conclude inaspettatamente reggendosi il ponte del naso. –“Professor Smith faccia entrare la signorina Naràn.”
“Cosa? Perché vuole parlare con lei?”- chiedo aggrottando le sopracciglia alzandomi dal mio posto. Adesso sono più alto di lui.
“Non credo di essere tenuto a darle spiegazione.”- e io non so come controbattere, forse non ne ho neanche voglia. Serro la mascella e raggiungo la porta uscendone per ultimo. Smith è già fuori e Tal è lì che annuisce distrattamente al professore mentre mi guarda preoccupata. Cerco di apparire il più calmo e rilassato possibile.
Si avvicina a me e i nostri sguardi si incrociano intensamente, odio vedere la preoccupazione nei suoi occhi marini. Ora come ora vorrei rassicurarla, vorrei dirle Hey, va tutto bene fiorellino mio, ora dammi un bacio perché ne ho bisogno ma non è il contesto adatto e forse anche questa fantasia appare troppo sdolcinata per uno come me. Non ho il tempo neanche di dirle che l’aspetterò fuori che passa oltre me per andare in contro al suo colloquio con il direttore.
Sono un fottuto disastro di persona.
TALITA’S POV
Non so perché sono qui, pensavo volesse parlare solo con i tre ragazzi, io non so davvero quale possa essere l’argomento della discussione. A meno che non abbiano parlato di me. Non ne ho idea.
Io volevo solo aspettare Harry e andare a casa insieme.
“Si sieda.”- sorride cortesemente l’uomo con mille scartoffie sulla scrivania. –“Io non so davvero perché abbia convocato proprio lei signorina Naràn ma in qualche modo sento che lei può fare molto.”
“Non capisco.”- ma immagino che si riferisca ad Harry. Aspetto che chiarisca i miei dubbi.
“Io e il professor Smith siamo preoccupati per Harry da un po’ come lei sa e personalmente ho chiesto a Smith di fare in modo che lei aiutasse Harry per tornare sulla retta via.”- spiega mimando due virgolette immaginarie alla fine della frase. Ma questo già lo sapevo, cosa vuole sapere?
“Si.”
“Vorrei capire quel ragazzo. Voi vi siete conosciuti, vivete nella stessa proprietà no?”
“Si.”- mi sento come se conoscessi questa sola parola.
“Mi parli di Harry Styles.”
Una richiesta alquanto bizzarra, resto senza parole non sapendo nelle specifico cosa dire, da dove cominciare, cosa raccontare. Harry è solo Harry per me, dire il suo nome è dire tutto, lui è così, è complicato. Ma è proprio nella sua complessità che io amo stare.
“Harry è..”- inizio concentrando più parole possibili per formulare una frase, ma non posso descrivere Harry, mi sento in dovere di difenderlo adesso. Chi ho davanti ha dei pregiudizi su di lui, loro non conoscono il vero Harry, vedono solo il risultato di suoi episodi tristi. Voglio far loro capire che c’è molto di più dietro quel ragazzo.
“Harry non è quello che sembra. All’inizio non lo sopportavo, tutti mi avete messo in guardia su di lui e mi spaventava anche un po’ dopo voci del genere. Ma poi conoscendolo è venuto fuori anche il suo lato divertente, scherzoso e ho cominciato a parlare con lui perché era interessante.”
“Ne parla come se noi non lo conoscessimo signorina.”
“Penso che sia così.”- ammetto. –“E’ estremamente intelligente, colto quando vuole e lo ha dimostrato.”- i due annuiscono alla mia affermazione. –“E’ anche.. dolce.”- un ghigno divertito compare sul volto del direttore e contemporaneamente su quello del professor Smith. Mi sento presa in giro.
“Lei sa che è difficile ammetterlo vero?”
“Lo so, ma con me lo è, con sua sorella si trasforma, diventa il miglior fratello maggiore del mondo e anche se non lo ammetterà mai, nonostante l’astio che prova per i suoi genitori, credo che in fondo gli voglia un gran bene. Ha questo lato nascosto che non fa vedere a tutti.”- e io sono contenta di essere una delle persone con cui si apre.
“Ho sempre saputo che c’è qualcosa di buono in lui, è solo che sembra continuamente arrabbiato col mondo, stava cambiando, ma la rissa di oggi lo ha riportato indietro di dieci passi. Penso di essermi sbagliato e che in realtà sia sempre lo stesso.”- ammette l’anziano signore.
“Lui è cambiato. Posso assicurare che è davvero cambiato.”- rispondo certa di quel che dico.
“Le credo.”- dice dopo pochi minuti di silenzio. I miei muscoli sembrano rilassarsi, come se fossi riuscita ad ottenere quello che volevo. Harry è una grande persona. A suo modo ovviamente. –“Io non so quale sia il rapporto tra voi due, ma credo che siate molto uniti.”- un leggero imbarazzo seguito da un leggero rossore alle guance a tale affermazione. Se solo sapesse.
“E’ una brava persona.”- annuisco.
“Ne sono sicuro.”- sorride alzandosi dalla sua poltrona e come gesto di cortesia lo seguo imitandolo. – “Grazie signorina Naràn.”- mi stringe la mano allungando un braccio sopra la scrivania congedandomi ma prima che arrivi alla porta mi richiama. –“Si ricordi che dopo Natale inizieranno i suoi corsi di lingue.”- sorrido e annuisco uscendo.
Ma ritorna un dubbio che mi preoccupa. Come pagherò quei corsi? Non ho più un lavoro e la mia iscrizione è già stata fatta. Papà non mi parla ancora, lui sembrava disposto a finanziarli. Non so cosa fare. Forse dovrei cercare un altro lavoro.
***
“Vuoi dirmi cosa ti ha detto?”
“Te l’ho detto, mi ha avvisata che i corsi inizieranno dopo Natale.”
“Vuoi dirmi cosa ti ha detto davvero?”- insiste e io ruoto gli occhi sul tettuccio della macchina.
“E’ vero.”- è vero.
“Sei stata dentro per venti minuti non penso sia solo quello.”- era ovvio che arrivasse ad una tale giusta conclusione, ma quello che ho detto li dentro su di lui penso debba restare lì dentro. Probabilmente mi accuserebbe di aver distrutto la sua immagine da duro ragazzo con le palle d’acciaio. – “Non me lo dirai, vero?”- chiede poi sterzando verso l’entrata della tenuta Styles.
“No.”- ridacchio aggiustando la borsa sulla spalla prima di scendere dal veicolo.
Non dice altro sapendo che non glielo dirò, ma mi piace pensare che si fida di me a tal punto da non ritenere che qualsiasi cosa io abbia detto possa in qualche modo comprometterlo.
“Posso tirarti le parole di bocca se solo volessi.”- sussurra al mio orecchio afferrando la mia mano sul vialetto.
“Ne sono sicura.”
“Fossi in te avrei paura.”- avverte stringendo la mia mano più forte. Mi fa ridere.
“Non ho paura di te.”
“Quanto coraggio per una piccola indiana che si veste male.”- mi beffeggia facendo una delle sue facce strane. Sto per rispondergli a tono per aver preso nuovamente in giro il mio modo di vestire ma sono immediatamente distratta dalla figura di mio padre che lascia la serra in giardino velocemente per raggiungere la casa della servitù.
“Papà!”- urlo per richiamarlo ma m’ignora. E’ come se mi stesse dando una pugnalata al cuore. E’ davvero una colpa innamorarsi?
Lui continua la sua corsa verso la porta di casa ma non posso permettere che le cose restino così. Non posso proprio. Mentre il vento fa ondeggiare la sua camicia bianca sulla schiena e i suoi capelli sul collo si muovono penso che devo dire qualcosa per fermarlo. Harry al mio fianco stringe nuovamente la mia mano, come se volesse darmi coraggio e lo trovo.
“Papà! Non scappare da me.”- sospiro. –“Non puoi trattarmi così.”- sento già le lacrime agli occhi e la mia voce si rompe all’ultima frase quasi urlata, so che mi sta sentendo. “Io ti voglio bene papà!”
La sua corsa si ferma facendomi sperare il meglio ma continua a mostrarmi la schiena tonica. Voglio solo essere abbracciata da lui come prima, è il mio papà. Continuo ad aspettare. Ma il mio cuore si frantuma quando senza voltarsi per guardarmi chiude la porta di casa alle sue spalle.
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Non mento, Ruben mi sta facendo arrabbiare eppure sono io che decido come mandare avanti la storia lol.
Spero vivamente che il capitolo non vi abbia deluse, io penso sia carino no? Comunque ci sono ancora molte cose da sapere riguardo Harry e riguardo Tal. La storia è ancora ben lontana dalla fine, sencodo il mio prospetto mentale.
Commentate, votate e se vi va cosigliate la storia! Siamo quasi a 2 Milioni di visualizzazioni! Grazie mille.
Date un'occhiata all'intervista che mi ha fatto "xsmilehazza_" la trovate nel suo profilo!!
Buona settimana di fottuta scuola a tutti (cit. Harry)
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