La Potenza dell'Organizzazione
Nubi basse coprivano il paese e la campagna circostante ma il freddo intenso non fu un problema per la festa del Diotto. Un fiume di folla versava tra le strade di Scarperia. La piazza dei Vicari era pronta per i giochi medievali. Le squadre dei vari quartieri stupivano per la loro bravura nel gioco della cuccagna: turisti provenienti da ogni angolo d'Italia guardavano stupefatti i ragazzi che si arrampicavano sui pali di legno tentando di prendere l'ambito premio. Il mercato medievale, invece, offriva prodotti di ogni genere come miniature della Torre dei Vicari o di altri palazzi antichi, spade di legno e persino armature. Paolo osservava dall'alto della torre il via vai di persone mentre attendeva l'inizio della riunione. Quindici dei trentatre esperimenti erano seduti sul tetto della Torre dei Vicari. Il ragazzo dai capelli bianchi, Altair, cominciò a parlare sebbene l'altra metà del gruppo non era ancora presente.
<< "Fratelli" è un vero piacere rivedervi dopo tanto tempo. Mi sembrava giusto che ci riunissimo per parlare del nostro futuro >>. Gli altri lo guardavano concentrati sul discorso che stava tenendo. Alma era presente e dopo gli ultimi avvenimenti pareva molto più tranquilla.
<< Il nostro futuro non può essere come il presente: scappare dall'Organizzazione ogni volta che questa si fa viva >> disse l'esperimento dagli occhi azzurri. Il problema del nemico doveva essere risolto il prima possibile. Nel caso l'Organizzazione avesse rinunciato a catturarli, avrebbe spostato l'attenzione su altri bambini e ragazzi innocenti, rapendoli e uccidendo le loro famiglie. Non poteva accadere.
<< Dobbiamo affrontarla. Distruggere l'Organizzazione prima che possa far del male ad altre persone. Noi siamo speciali e siamo gli unici in grado di fermarla! >> spiegò Altair continuando a spostare il suo sguardo da un "fratello" all'altro. Mentre ascoltava il discorso del suo amico, Paolo osservava silenzioso gli altri ragazzi.
Ognuno di loro aveva poteri incredibili. Altair, per esempio, aveva il dono di trasformarsi in ogni animale esistente ed anche in creature estinte: il suo nome da esperimento era Egea . Antares, alias Cat, un ragazzo appena diventato maggiorenne poteva sfruttare il potere della clorofilla per animare le piante e creare liane spinose avvelenate dalle sue mani: da poco era passato al livello 3. Vi erano anche ragazze oltre a Rosemary. Alcor e Mizar, due sorelle gemelle che avevano il potere dell'acqua e del gelo. Unendoli, potevano creare vere e proprie tempeste di ghiaccio. Ogni esperimento aveva il proprio potere ma gli unici che appartenevano al terzo livello da tempo erano Paolo, Altair e Alma e venivano soprannominati "Le Tre Morti".
<< Sanno già che siamo qui. Dobbiamo allontanarci. Troppe persone sono a rischio >> disse preoccupata Mizar. Alma rispose con una tranquillità mai avuta prima.
<< Non dobbiamo preoccuparci della folla. Anzi forse la soluzione migliore è quella di attaccare quando meno se l'aspettano >>. Non tutti furono d'accordo.
<< Troppa gente è morta per colpa nostra >> disse Antares abbassando lo sguardo.
<< Questo è vero >> rispose Altair
<< Ma Alma ha ragione. Dobbiamo sfruttare l'effetto sorpresa e penso sia giusto attaccare quando meno se l'aspettano >>.
Qualcuno non condivideva l'idea. Il gruppo pareva diviso in due fazioni. Da una parte vi erano coloro che pensavano fosse giusto scontrarsi con l'Organizzazione il prima possibile e dall'altra chi pensava fosse meglio allontanarsi dal paese guadagnando tempo per organizzarsi nel migliore dei modi. Inoltre Paolo sollevò un'ulteriore questione. Dove si erano cacciati i diciotto esperimenti non presenti? Il suo messaggio telepatico venne inviato a tutti i "fratelli". Come spiegare dunque la loro assenza?
<< Arriveranno >> disse fiduciosa Mizar tenendo per mano sua sorella. Sebbene gemelle, era possibile distinguerle per una differenza particolare: Alcor aveva gli occhi color nocciola ed i capelli rossi mentre Mizar il contrario, capelli castani e occhi sul rosso.
<< Per ora rimaniamo qui ma credo che la cosa migliore sia controllare il paese per scoprire i movimenti del nemico >> consigliò Antares guardando gli altri. Tutti furono d'accordo e Altair decise di offrirsi volontario: chi meglio di lui poteva confondersi tra la folla?
Si tramutò in un'aquila e silenziosamente planò sulla piazza in cerca di indizi. Gli altri rimasero nascosti sul tetto della torre.
Altair si nascose in un vicolo e in pochi secondi si trasformò nuovamente, questa volta in un gatto bianco dagli occhi azzurri. "Per ora non ci sono novità" disse telepaticamente ai suoi "fratelli".
C'era tensione nel gruppo. Sapevano di avere una potenza elevata essendo tutti uniti ma l'Organizzazione era ben preparata e di certo non si sarebbe fatta cogliere di sorpresa nonostante la recente sconfitta. Dopotutto aveva creato i poteri dei ragazzi e sicuramente non si sarebbe arresa così facilmente.
L'esperimento dalle sembianze feline si diresse verso la centrale elettrica appena fuori dal paese. Gli agenti sapevano che alcuni esperimenti traevano forza dall'elettricità e dalla luce. Avrebbero difeso ad ogni costo la centrale privando così una delle fonti di nutrimento più importanti.
Altair si arrampicò sulla parete della centrale, attraversò il tetto e giunse sul retro dove rimase senza parole: "E' alla centrale elettrica. Ripeto la base dell'organizzazione è alla centrale elettrica". Paolo con la mente gli rispose: "Com'è la situazione?". L'amico esitò prima di dire che la situazione era più grave di quanto immaginavano.
I ragazzi cominciarono a stilare un piano per mettere in difficoltà il nemico ancora prima che questo cominciasse a muoversi. Decisero quindi di scendere dalla torre e mischiarsi con la folla che ignara di ciò che sarebbe accaduto, festeggiava serenamente. Mentre il gruppo si muoveva il più rapidamente possibile, Paolo non poteva fare a meno di pensare al futuro di ognuno di loro. Quella notte dovevano assolutamente vincere e sconfiggere l'Organizzazione Omega. In caso contrario, sarebbero tornati cavie da laboratorio per tutta la vita. Non doveva succedere.
Il gruppo si arrampicò sul tetto della casa più vicina alla centrale elettrica. Quando Altair raggiunse gli altri con le sembianze di un corvo, Alcor usò i suoi poteri trasformando il suo corpo in acqua. Una volta fatto, si diresse alla centrale, scivolando sulla parete del palazzo. Furono momenti di tensione tra i componenti del gruppo. "La situazione è grave" disse la ragazza "Ci sono esoscheletri d'assalto e almeno una decina di super corazzati". Altair guardò i suoi "fratelli"; poi rispose di andare a colpire i circuiti elettrici di ogni singolo mezzo. La pozza d'acqua cominciò il suo lavoro ma si interruppe subito. Qualcosa la stava risucchiando fuori dal mezzo corazzato che voleva mettere KO. Improvvisamente sentì le cellule del suo corpo aggregarsi lentamente.
<< Ma che diavolo sta facendo? >> chiese infuriata la gemella. Alcor si ritrovò umana senza spiegazioni.
<< I miei poteri! Non li ho più! >> disse guardandosi le mani preoccupata.
<< Quasi esatto ragazzina! >> disse un agente alle sue spalle dopo aver usato il fucile speciale. Un altro agente le sparò un dardo narcotizzante. Mizar voleva raggiungerla ma venne fermata da Alma che con la testa fece cenno di no. Far saltare la copertura sarebbe stato fatale.
<< Era una trappola >> disse a bassa voce Antares. Altair si trasformò nuovamente in un aquila bianca e prese il volo.
<< Dove vai? >> chiese Paolo sorpreso. Il rapace, oltrepassò le nubi basse presenti quella sera ma fu colto di sorpresa. Un squadriglia di elicotteri e aerei a decollo verticale stavano aspettando il segnale per attaccare. La copertura nemica saltò grazie ad Altair. "E' un'imboscata, è un'imboscata" urlò spaventato. I cannoni degli elicotteri si mossero in direzione dell'esperimento. Lui si trasformò in un corvo per ridurre le dimensioni, ma non fu abbastanza veloce. I proiettili speciali lo colpirono e in pochi secondi tornò alla forma umana precipitando.
<< No! >> urlò Paolo spiccando il volo verso l'amico in difficoltà. La copertura saltò. In pochi secondi l'apparente silenzio venne spezzato dalle urla di carica degli esperimenti. La battaglia cominciò così, come nessuno se lo sarebbe mai aspettato.
Mizar colpì con schegge di ghiaccio l'agente che aveva catturato sua sorella. Alma era partita all'attacco con una velocità impressionante. Finalmente poteva dar sfogo alla sua malvagità senza pensieri. Vi era davvero un'infinità di agenti e non sapeva nemmeno lei da che parte cominciare. "Rosy, tieni sotto controllo gli aerei!" disse telepaticamente Paolo. "Ci stanno attaccando da ogni direzione!" esclamò col pensiero Antares guardandosi attorno. Gli esperimenti del primo livello, intanto, si stavano dedicando alla distruzione degli esoscheletri ma il loro potere, essendo limitato, durò pochi minuti. Quelli invece appartenenti al secondo livello, erano più avvantaggiati e assieme ai "fratelli" più potenti, volavano senza sosta colpendo più nemici possibile. Gli agenti cadevano come mosche, pareva fin troppo semplice e Paolo se ne accorse "Qualcosa non va! Non sembrano voler combattere come fanno di solito" pensò.
Proprio mentre stava comunicando telepaticamente il suo dubbio, il ragazzo venne colpito alle spalle da un missile lanciato da un elicottero. L'arma però non era speciale, serviva solo a stordire l'esperimento e ci riuscì. Alma guardò il suo amico cadere violentemente a terra. Dopo aver distrutto due elicotteri e ucciso cinque agenti provvisti dello zaino propulsore, si diresse verso di lui.
Il ragazzo si rialzò appena in tempo per constatare la situazione. Dieci esoscheletri da battaglia alti più di due metri lo circondavano col l'arma puntata su di lui. Alma atterrò dandogli le spalle.
<< Cinque a te e cinque a me >> disse con lo sguardo concentrato sul nemico.
<< No Rosy! Lasciali a me! >> disse lui alzando le braccia come se volesse proteggere la sua amica. Quest'ultima capì le sue reali intenzioni. << Giù! >> urlò il ragazzo. Alma obbedì e Paolo fece uscire il laser dalle sue mani. Due esoscheletri, uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra esplosero. Il ragazzo fece un giro completo su se stesso con le braccia tese tagliando a metà i rimanenti nemici di metallo senza dar nemmeno il tempo di una risposta. Alma percorse vari metri controllando i nemici abbattuti.
<< Accidenti Doi, niente male! >>.
La battaglia continuava senza sosta e, cosa più sorprendente, avveniva tutto all'insaputa dei turisti che a poche centinaia di metri continuavano a godersi la festa. I lampi delle esplosioni venivano scambiati per fulmini di un temporale. Paolo e Alma raggiunsero i loro "fratelli" impegnati nello scontro aereo. Due jet militari neri col logo dell'Organizzazione sulle ali, li stava attaccando alle loro spalle. Alma cominciò a lanciare sfere elettriche che colpirono il muso dell'aereo ma non accadde nulla. Paolo si fermò improvvisamente facendosi superare dal jet, poi prese un lungo respiro e lanciò un raggio laser che tagliò in due parti il velivolo. Alma seguì il suo stesso stratagemma e una volta dietro al nemico, si agganciò al post-bruciatore. Il pilota diede gas a tutta manetta credendo di aver bruciato così l'esperimento. Alma invece creò un fulmine all'interno della turbina. Il resto fu prevedibile. L'aereo non rispondeva più ai comandi ed il pilota si lanciò col paracadute ma la ragazza non ebbe pietà col nemico. Durante la caduta libera, lo raggiunse. Ci fu un duello tra i due. Il pilota cercava di liberarsi ma fu invano. Alma lo lasciò andare solo quando riuscì a strappargli il paracadute di dosso. Gli aerei e gli elicotteri rimanenti puntarono verso l'alto come se volessero fuggire ed i ragazzi ne approfittarono per prendere fiato. Fu così che si riunirono di fronte alla centrale elettrica. Alcor e Altair avevano riacquistato i loro poteri ma ancora erano storditi dal colpo subìto a differenza di Alma e gli altri che non parevano particolarmente provati dalla battaglia.
<< Di sicuro si staranno organizzando. Non è il momento di abbassare la guardia >> disse Paolo guardandosi attorno. Tutti furono d'accordo nel tenere gli occhi aperti per un eventuale attacco del nemico. Ma la compagnia di esperimenti venne distratta da qualcosa che stava precipitando dal cielo: si prepararono per il proseguimento della battaglia.
Un forte segnale elettrico arrivò al cervello dei ragazzi; proveniva dalla piazza principale del paese.
Alma, Altair e Paolo si scambiarono uno sguardo. L'Organizzazione pareva essere scomparsa per il momento e ne approfittarono per capire meglio cos'altro stava accadendo.
La folla di turisti occupava la via principale del paese.
<< Pensi anche tu a quello che penso io? >> chiese Altair speranzoso. Paolo rispose che l'unico modo per capire se erano arrivati i rinforzi fu di verificare. La Piazza dei Vicari ospitava i giochi medievali. Colori sgargianti rappresentavano i vari paesi della contrada e per un attimo persino loro vennero distratti dalla festa. Il segnale elettrico sparì all'improvviso lasciando disorientati per un attimo i tre amici. Quando Altair si guardò le spalle, rimase felicemente sorpreso.
<< Umbriel! >>.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top