Vacanza finita! cap 42
Claudio
Oggi è domenica ed è l'ultimo giorno di vacanza. Stamattina andiamo a Messa con calma e poi sistemiamo i bagagli. Siccome non entra nessuno nella nostra camera oggi, ma domani, ci danno più tempo per uscire. C'è la chiesa del Carmine vicino all' hotel, dopo il ponte con la funzione alle 11 e va benissimo per il ritardo cronico di Alice. In vacanza si è rilassata ed è uscito fuori prepotente. Menomale che al lavoro si controlla... e poi ormai vivendo insieme... la controllo io... buttandola sotto la doccia quando sta per riaddormentarsi.
Dopo la Messa preparo il caffè mentre sistemiamo i bagagli cercando di non dimenticare niente..... sorbendo il caffè decidiamo di pranzare e poi partire... fermandoci a visitare Caltanissetta per la strada.
Lei, inoltre decide di prendere anche diverse cose da mangiare tra dolce e salato... tanto stiamo con l'auto. Poi all'ultimo minuto decide di comprare quella borsa che le piaceva tanto....
Naturalmente è indecisa e ci mette tanto di quel tempo.... vado a farmi un ultimo giro. Ritorno e ne ha comprate anche una per Amalia e una per Silvia...
oltre che due lei... una grande ed una pochette.... mah! Ci devo credere? vedo tante buste...
Finalmente entriamo in auto con una montagna di scatole e pacchi... Menomale che ho un'auto ģrande ed un bel bagagliaio.
Accendo la radio... ma lei spegne... si vede che ha voglia di parlare... infatti...
"Che peccato che Giacomo e Sara non sono riusciti a venire... ci saremmo divertiti..."
"Per fortuna che non hanno potuto prendere le ferie con noi.... mio fratello é un rompiscatole!"
"Ma quando mai biscotto! Vabbè non avremmo avuto sempre la nostra privacy.... ma anche loro avrebbero voluto momenti da soli..."
"Evita sto biscotto.... e tanto verranno a Palermo prima di dar via alle loro di ferie...."
"Almeno questo... poi che ti lamenti a fare? Tuo fratello è fantastico, il contrario di te, pensandoci vi completate.... e poi Sara l'ha calmato un po'! "
"Chi lo calma a mio fratello.... è sempre lo stesso rompiscatole... dove lo trovi fantastico? "
"È cosi simpatico....positivo... sempre divertente allegro....insomma vivo..."
"Giacomo è sempre troppo di tutto ecco.... e poi che sarei io morto? Spento?"
"No tu semplicemente sei chiuso... introverso... parli solo nel tuo lavoro e se ti interessa qualcosa. "
"E ti pare poco?"
"Claudio il fatto che sto elogiando Giacomo non significa che mi sto lamentando di te, tu hai fatto passi da gigante da quando ti ho conosciuto e non ti cambierei per nessuno al mondo.... figuriamoci per tuo fratello."
"Mi stai lusigando? Non serve..."
"Che stupido.... comunque avresti potuto essere come tuo fratello, se avessi fatto altre scelte, invece di chiuderti a tutto per lo studio prima ed il lavoro dopo."
"E questo che sarebbe? Un complimento per me o per mio fratello..."
"Era una constatazione... nessun complimento."
"E ti sarei piaciuto di più? Come Giacomo? "
"Se non sbaglio mi sono innamorata di te... così come sei... altrimenti ti avrei mollato... cosi come ho mollato Arthur. "
"Non mi nominare quel reporter da strapazzo."
"Non mi dire che sei ancora geloso di lui..."
"È che mi irrita..."
"Ti dà fastidio che abbia scelto lui all' inizio..."
"Ormai è andata..."
"Non ti va di parlarne?"
"Non capisco perché dobbiamo parlare di Giacomo o di Malcolmes...fra poco tirerai fuori anche Sergio? "
"Era per intavolare un discorso... la strada è lunga.... e per sapere qualcosa di più su di te con la tua famiglia. Quello che so mee l'ha raccontato Giacomo. "
"A me non piace parlare del passato lo sai...."
"Ma ci sarà qualcosa di bello che ti ricordi..."
"Penso che Giacomo ti abbia già detto tutto.."
"Io lo voglio sentire da te... il tuo punto di vista."
"Ancora??? Tu dici che mi ami come sono... ma intanto insisti... ti ho detto tutto quello che c'era da sapere..."
"È che vorrei conoscere tutti... sapere tutto... tu conosci tutti i miei familiari, parenti, amici.... sai tutto di me..."
"Allora non ci siamo capiti.... i miei genitori non ci sono più.... mi è rimasto solo Giacomo ed è pure troppo! E un cugino che sento ogni tanto..."
"Ecco, ora è uscito fuori questo cugino..."
"Non sta a Roma e non lo vedo da una vita..."
"Mi piacerebbe per una volta che mi raccontassi qualcosa tu e non tirartelo con la pinza..."
"Se non ti dico niente significa che non c'è niente da raccontare o che non mi va... non puoi soprassedere? "
"Io ti racconto tutto..."
"Infatti sei logorroica..."
Ora incrocia le braccia e finalmente tace, solo che è palesemente arrabbiata... mi metterà il muso fino a stasera. Accendo la radio mettendo su kiss kiss italia perché radio Margherita non prende. So che lei non cambierà eccetto che non capiti una canzone orribile.... menomale non succede.
Alice
Uffa' sempre la solita storia.... non vuole parlare del suo passato... della sua famiglia.... lo so da Giacomo che non è stata troppo serena. Vorrei sapere tutto di lui... ma da lui, non dal fratello.
Da piccolo lo chiamavano biscotto... era tenero e dolce... poi é cresciuto... ma soprattutto cambiato... per le delusioni subite... avrei voluto conoscere quel Claudio... vedere le foto... ma lui tace... e non ha foto. Giacomo mi ha promesso di portarmene qualcuna quando verrà. Speriamo che non si arrabbi... come adesso.... ora mi mette il muso fino a Caltanissetta o addirittura fino a stasera. Io però, mi devo prendere le mie colpe.... prima dico di amarlo così com'è, di non volerlo cambiare con nessun altro, poi insisto perché mi parli di vicende che evidentemente non vuole... so dura pure io eh! Mi rendo conto che... non sono coerente con ciò che dico. Un passo avanti l'abbiamo fatto, almeno non scappiamo più... prima scappavamo... anzi ero più io a scappare... guardo il suo profilo... non sembra arrabbiato... vorrei dire qualcosa... ma non ho parole.... ue mi sembra che siamo arrivati... si è uscito dall'autostrada... praticamente siamo quasi a Caltanissetta.
Ferma l'auto e scendiamo in silenzio, prende il suo super telefono per vedere gli appunti sui monumenti da vedere.... "che dici se ci prendiamo un caffè prima di iniziare il nostro tour?" Esclama.
"Va bene" rispondo.
Dopo il caffè in uno splendido bar, in cui ho preso anche un cannolo croccante... iniziamo a passeggiare, anzi marciare seguendo il navigatore sul suo telefono. Siamo troppo freddi per i miei gusti... allora gli prendo la mano libera. Lo sento sussultare quando sente la mia mano, ma l'afferra prontamente... non se l'aspettava... allora gli sorrido... stringendomi un po' di più a lui.... cercando di tenere il suo passo.
Vorremmo vedere tante cose... stare più tempo... ma Claudio anche se è bravo, non vuole guidare col buio... e poi domani torniamo al lavoro.... abbiamo bisogno di riposare. Mi sento un po' stanca... lo abbraccio mentre torniamo in auto, con la classica calamita. "Sei stanca?"
"Un pochino..."
"Ti abbasso il sedile? Cosi ti riposi?"
"No... sennò mi addormento... voglio farti compagnia..."
"Non ti preoccupare tesoro... hai sonno..."
"Non ho sonno... voglio guardarti..." e gli accarezzo una gamba mentre parte.
Ha ragione lui... insisto troppo sul suo passato... su cose che non piace ricordare... mi ha detto il necessario... altro me ne ha parlato Giacomo. Quando si sentirà pronto mi dirà ciò che vuole...
L'importante è come mi tratta... con tenerezza... come prima... che ha voluto e vuole un figlio.... che è felice.... mi rende felice... con tutta la cintura cerco di girarmi di più verso di lui tenendo appoggiata la mano sulla sua coscia. Lo accarezzo lentamente mentre lo guardo assorta..... "Sacrofano! Se proprio vuoi toccarmi, appoggia la mano sulla mia...non sulla coscia."
"Mmmm perche? Mi piace."
"Eh! Piace anche a me... te lo devo spiegare? "
"D'accordo..." mi giro e gli appoggio la mano sulla sua, sul cambio... tanto non corre troppo... è stanco anche lui. Non ci avevo pensato alla coscia... sono ancora ingenua su alcune cose....
Mi sforzo di non addormentarmi... ma cado in un po' di dormiveglia. Arriviamo a casa non troppo tardi... ma ci mettiamo tempo a scaricare i bagagli e tutti i pacchi e pacchetti. Su alcuni ho scritto i nomi o cosa sono, altrimenti sarebbe facile confondersi. Riscaldo qualcosa da mangiare comprato a Scicli... non troppo perché voglio infilarmi subito a letto. Lascio Claudio a lavare i piatti e vado in camera... mi spoglio buttando tutto su un sedia, mi metto una camicina da notte e mi infilo sotto le lenzuola. Sento Claudio arrivare e soprattutto i mormorii dovuti agli indumenti e i sandali gettati così... ma sono troppo stanca per sentirlo. Giro la testa dall'altro lato... ma lui fortunatamente non insiste... ha capito che non il caso... di fare il precisino ora. Sento il letto che affonda... mi abbraccia da dietro avvicinando la testa alla mia... poi la sua guancia sfiora la mia...
"Peccato sia finita...la vacanza.."
L'ha detto veramente? O gia sono addormentata e sto sognando? Lui che non vedeva l'ora di tornare al lavoro...
"Stai dicendo sul serio?"
"Ti pare che sto scherzando?"
"Tu non vedevi l'ora di tornare al lavoro... in istituto..."
"Posso cambiare anch'io idea, no?"
"Certo... ma lo credevo impossibile per l' integerrimo dottor Conforti..."
"Vedi... tutto è possibile..."
Mi bacia sul collo ed io sento un brivido corrermi per la schiena... un calore pervadermi tutto il corpo... mentre le sue mani mi accarezzano in un abbraccio conturbante...
sono così stanca... ma non so resistergli... lentamente mi giro e lo bacio accarezzandogli il torso nudo. Lo lascio fare.... è cosi tenero... dolce... mi si fanno gli occhi lucidi... scende una lacrima.... sarò più emotiva per la gravidanza?
"Che c'è? " mi chiede asciugandomi gli occhi...
"Sono felice... "
"Mi avevi fatto preoccupare... anch'io sono felice..." dice adagiandosi piano su di me...
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