Una befana particolare 167

Alice
Solo all'aeroporto ho scoperto che il nostro volo ci avrebbe portato a Parigi e di conseguenza il parco giochi non può essere nient altro che disneyland, il sogno di tutti i bambini. I bambini non hanno afferrato tanto bene, visto che sono insonnoliti, siamo partiti all alba... i maschietti sono seduti dietro di noi che sonnecchiano mentre Lavinia fa i capricci in braccio al padre... che la vizia terribilmente, come non ha fatto con gli altri, forse perchè è femminuccia? lui dice di no, ma si smentisce sempre... per fortuna poi lei si addormenta dopo che ho messo un tovagliolo sulla camicia candida di Claudio. E lui che voleva leggere qualcosa, mi spiace bel CC... tu gliele dai vinte e tu la devi sopportare addosso... non posso neanche leggere io ad alta voce che la peste si sveglierebbe.... ops la sua principessa... però com'è tenero mentre accarezza la sua testolina, che ha una massa di capelli come i suoi ed indisciplinati come i miei... almeno lei ha preso qualcosa da me, vabbè mi assomiglia a parte gli occhi di CC, il suo tratto distintivo... i primi due sono un suo clone... come se li avessi fatto con lo stampino, fisicamente intendo... caratterialmente sono diversi come il cielo e la notte, come me e lui... due satelliti che forse non si sarebbero mai incontrati se non fosse stato per la morte della povera Tamara... ed abbiamo faticato nell accettare di esserci innamorati l' uno dell altra... i problemi sono stati tanti e li abbiamo superati grazie al nostro amore, più forte di noi, di quello che credevamo... gli accarezzo il viso... e mi appoggio alla sua spalla...

"ecco ... mancavi solo tu..."

"scorbutico... ma ti amo lo stesso."

"fai la dolce per il viaggio."

"io sono dolce di natura."

"lasciami dubitare."

"tu non sei per niente dolce, non io."

"io sono piccante."

"non iniziamo.. la piccola dorme."

"e dormi pure tu, ma non sulla mia spalla, se non mi volete fuori uso."

"ti sei fatto vecchio CC."

"non esageriamo ora, ma quattro marmocchi stancano."

"tre..."

ma gia quando lo dico, immagino la risposta.

"quattro...compresa te."

"io sarei una marmocchia.?"

"un adorabile marmocchia."

esclama mandandomi un bacio arricciando le labbra...

"stai aggiustando il tiro, lo so io perchè."

"ahhh e perchè signora Conforti?"

"ora sarei la signora conforti e non più la marmocchia conforti?"

"sei entrambe e mi diverto un mondo a stuzzicarti."

"ti stuzzico io stanotte."

"non aspetto altro."

"non in quel senso."

"non esiste un altro senso."

"ed invece si, te la faccio pagare."

"vedremo, intanto recuperiamo il sonno perduto."

"allora buonanotte CC."

"buonanotte sacrofano."

mi sono sempre lamentata di questo sacrofano, ma  adoro come lo dice... c'è una complicità tutta nostra...
All'arrivo dobbiamo svegliare i pargoli, sembrano degli angioletti, quando dormono, dopo infatti diventano dei diavoletti , impazienti di scendere dall'aereo, si butterebbero tra le persone che scendono, al di sopra delle loro teste... mentre Lavinia sembra una gatta che miagola... Claudio me la passa per togliere le borse dalle cappelliere e badare ai due diavoli dietro. In realtà è sempre Leo che si tira dietro il fratello... ma stavolta Fabio lo ferma visto le occhiatacce di Claudio. 

"non facciamo gridare a papà, altrimenti non ci porta alle giostre."

Gli sento dire a Leo. Aspettiamo diligentemente il nostro turno per scendere, tanto dobbiamo aspettare anche i bagagli... con difficoltà scendo Lavinia a terra che vorrebbe stare in braccio, poi si guarda intorno curiosa, come i fratelli... infine dopo presi i trolley andiamo via. Claudio non ha badato a spese.. ha preso una junior suite in un hotel a quattro stelle in centro a Parigi, o almeno credo sia il centro... è trafficato.. e per fortuna è vicino alla metro, come vedo dall'insegna... anche alla hall ce lo dicono... lui odia prenderla, ma non ci conviene noleggiare un auto per tre giorni ed infilarci nel traffico, con la metro facciamo prima a visitare. Ma Claudio non è del mio stesso parere... sta chiedendo infatti dove noleggiare un auto...

"Claudio no..."

lo fermo, forse anche in modo maleducato...

"sarebbe stressante, meglio la metro."

"lo sai che non la sopporto,come non sopporto stare dietro agli orari."

"ma la metro ha orari ravvicinati."

"e tu che ne sai?"

Non penso sia il momento di dirgli che nella mia vita passata ante CC, ci sono venuta con Arthur e l'abbiamo presa spesso... cosi uso le mie reminiscenze scolastiche e chiedere conferma al concierge che ci ascolta attentamente, credo che conosca l'italiano...

"vero che gli orari della metro sono ravvicinati?"

dalla sua espressione comprendo che capisce l'italiano ma  per evitare figuracce mi risponde in francese...

"certo signori, non dovete aspettare molto tra un mezzo e l'altro, inoltre le fermate sono vicine, potete visitare tutto senza perdere molto tempo... è inutile prendere un auto per tre giorni. Poi in questi giorni c'è un traffico infernale, ci sono tanti turisti."

Vedo claudio rassegnarsi, non sopporta il traffico almeno quanto prendere la metropolitana...

"ma noi dobbiamo andare anche a disneyland domani.."

insiste...

"facilissimo, dovete prendere il treno, da qui sono quaranta minuti, vi spiego io dove cambiare la fermata."

Risponde il signore gentilmente. A Claudio non resta che acconsentire a girare con la metro. 

Arrivati in camera gli dico che sarà divertente per i bambini...

"meno per noi che dobbiamo stare attenti a loro, dovremo legarli con la corda."

"non servirà, basta che li guardi storto."

"temo che saranno distratti da altro."

"ti preoccupi troppo..."

Mi guardo in giro... in questa doppia camera... salottino-anticamera, due camere da letto ed un bagno enorme... ed esclamo...

"hai speso tanto?"

"era un offerta."

"mmm faccio finta di crederci, sei stato un tesoro..."

lo prendo per la vita mentre lui si toglie il cappotto...

lo bacio sulla bocca.... tra un grazie e l'altro....

ma i bambini ci interrompono venendo tra le nostre gambe, soprattutto Lavinia... e Leo chiede...

"non usciamoooooo???"

Claudio sbuffa e mi sussurra...

"rimandiamo i ringraziamenti a stasera, anzi stanotte."

Io sorrido, voglio uscire anch'io.. è trascorso tanto tempo da quando sono venuta... e me la ricordo poco... e poi non vedo l'ora di viverla con lui.. e coi bambini naturalmente, anche se solo con lui sarebbe stato più romantico... ma non potevamo lasciare i bambini a Palermo per quattro giorni... non tanto per i due più grandi, quanto per la piccola. 

claudio
Usciamo e iniziamo con una passeggiata per Montmartre, il posto più vicino, senza la metro e siccome abbiamo tutti abbiamo fame pranziamo in un delizioso ristorantino, sarebbe bello all'aperto, ma nonostante il pallido sole, fa freddo. Dopo prendiamo questa maledetta metro e andiamo agli champ elisee, avevano ragione, è semplice ed arriviamo presto nonostante sia affollata... non c'è posto da sedere e stiamo in piedi ma tanto ci mette poco... poi è meglio per i bambini, per tenerli sotto controllo, ma loro ci stanno vicino per paura di perdersi. Naturalmente è tutto addobbato per Natale e lungo questo vialone ci sono delle casette in legno, dei negozietti che vendono di tutto, relativo al Natale e alle calze della befana... noi manco a dirlo ci fermiamo ad ognuna, ma i bambini eccetto Lavinia e la madre non vanno matti per queste cose, cosi non perdiamo tanto tempo... stranamente Alice non insiste a comprare tante cose, mi abbraccia con una mano alla vita e con l'altra tiene Lavinia, mentre Leo e Fabio camminano davanti a noi... non me ne vedo bene perchè c'è tanta gente e cerco di non perderli mai di vista, ma devo dire che anche loro ci guardano continuamente, si vede che hanno paura di perdersi in questa folla. Quando ci fermiamo alle casette prendo per la mano Fabio, che tiene il recalcitrante Leo. All improvviso mentre ci fermiamo vicino all' ennesima casetta Fabio esclama...

"ehi.. la stessa giostrina che abbiamo a casa!"

Io la adocchio ed è vero... è una di quelle che ha portato Alice insieme a tutti gli addobbi natalizi, poi siccome a Fabio piaceva giocarci, è rimasta su una mensola anche tutto il resto dell'anno... 

Lavinia alza le braccine verso di me...

"voglio vedere anch'io."

cosi la alzo ed avuto il permesso della negoziante, una ragazza molto carina la prendo per mostrarla alla piccola....

"me la compri papà?"

e lo sapevo... 

"non la compriamo uguale però eh?"

"più grande e coi cavalli."

e certo...  mentre pago guardo attentamente tutto... quella giostra che abbiamo a casa l'ha presa qua e non è una copia, o comunque qualcuno gliel ha regalata e posso immaginare chi sia stato, visto anche il suo silenzio... non ha detto una parola. 

Arriviamo fino all arco di trionfo, i bambini sono stanchi, lei approfitta per farci delle foto e per includere anche lei... dei selfie, ma si sa io non li sopporto tanto, cosi prendo il telefono e gliele faccio io le foto e poi facciamo i conti....io vorrei visitare qualche museo, ma i bambini si annoierebbero, mi sa che devo dire anche addio al Louvre... praticamente andiamo in giro a visitare solo dall'esterno fino a che in una delle tante stradine si imbattono in una vetrina di una pasticceria che mostra i tanto famosi macaron.. che io aborro...un ammasso di zucchero.  Alice ne va pazza, invece e Leo è curioso.. entriamo e li compriamo, ma Fabietto più intelligente va verso la cioccolata... mentre anche Lavinia è attirata dai colori sgargianti di questi macaron . 
Sembra anche Alice una bambina a mangiare questi dolcetti... anche Leo li divora, mentre Fabio si delizia coi cioccolattini a forma di confetto... dopo qualche morso Lavinia non lo vuole, non le piace, faccio il segno ad Alice di darmi la cioccolata che tiene in borsa, quella della calza per intenderci, ho visto che l' aveva presa per ogni evenienza... e questa lo è. Cosi scarto una barretta che Lavinia mangia con estremo piacere... che figli golosi che ho... prendo un bonbon dalle mani di Fabio e lo mangio.

"ma papà?"

"ma papà cosa? li ho comprati io!"

lui non risponde, ma si stringe il sacchetto per evitare che ne prenda altri... ma a me uno basta, era giusto per addolcire la bocca, mi è rimasto un gusto amaro in bocca dopo la giostrina. ci sediamo ad un baretto per un caffè e far mangiare i dolci ai bambini con calma e non farli sporcare...

"perchè non mi hai detto che eri già stata a Parigi?"

le chiedo di soppiatto... lei sobbalza, non se l'aspettava... poi sospira... decide di non mentire... riconosco quel suo sguardo indeciso... 

"è stato tanto tempo fa."

"o perchè ci sei stata con qualcuno che non sopporto?"

"ci sono tante persone che non sopporti."

dice lei per sdrammatizzare, ma ha capito bene a chi mi riferisco. avrei dovuto immaginarlo visto che quel reporter ha abitato a Parigi parecchio tempo, Paul ha una casa qui. Lei è stata là con lui? mi innervosisco anche ora che è passata un eternità da allora. Lei mi prende la mano e la intreccia alla mia... e accostandosi con la sedia mi sussurra....

"ho dimenticato tutto..."

come fa a capirmi al volo? anch io sono diventato trasparente come lei?

"e la giostra? perchè ..."

"è solo un giocattolo Claudio, un souvenir, niente altro.."

poi si avvicina per sfiorarmi le labbra con un bacio... in un modo per niente casto.. poi si allontana...

"però mi sembra che tu abbia guardato troppo la proprietaria della giostra..."

"non cambiare discorso sacrofano, era solo una bella ragazza."

"ecco..."

"come non notare quelle poppe..."

"ahhhh"

"sto scherzando sacrofano, adoro te, anche se ne sei sprovvista."

"me ne potrei sempre fare due finte."

"ti preferisco al naturale... anche se ora ci penso, quando allattavi non eri male."

"Claudioooo.."

"che c'è? sono sincero."

menomale ci interrompono i bambini...

"papà abbiamo finito di mangiare, ce ne andiamo?"

e va bene... continuiamo questo giretto fino ad una giostra grande, quella di Amelie, per farvi capire e loro ci salgono sopra per interminabili giri... mi sto pentendo di averli portati qui...

Alice mi abbraccia dicendo...

"immagina domani a disneyland... ehehehe l'hai voluto tu!"

eh si povero me... l'ho voluto io!

Ps le foto sopra le salvo continuamente, non so perché spariscono sempre.















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