Scusami cap 62
Alice
Mi sveglio tra le braccia di Claudio, sulla sua spalla, con la bocca sul suo collo... mi sarò spostata nel sonno, era tempo che non era cosi... l'ho tenuto sempre a distanza ultimamente. Mi è mancato... lo guardo dormire prima che si svegli il leone vorace... gli sfioro il petto giocando sui peli del torace... lo sento svegliarsi quando gli sfioro le labbra, apre gli occhi, quei fari che si ritrova e tolgo la mano... mi giro nascondendomi al suo sguardo... contemporaneamente sento lo gne gne di Leo... io lo prendo mentre Claudio si stiracchia... non va subito in bagno, ma dà un
Bacio in fronte a me e Leo e ci sfiora con una carezza... deve correre al lavoro...
Claudio
Non capisco Alice e lei non parla... si nasconde spesso, mentre prima scappava... è difficile tacere e lasciarla fare senza litigare. Prima per esempio mentre mi stavo svegliando mi sentivo toccare, una mano che mi sfiorava lenta, la sua... un toccolo leggero sulla mia bocca, ma l'ho sentito... non era un sogno... ma lei si èritirata, addirittura girata quando ha capito che ero sveglio... non so più cosa fare... parlo e si arrabbia, non parlo e si arrabbia ancora di più! Anche Amalia è sconsolata, va a tentoni, e lei essendo donna ci è passata... ma con Alice è dura! Oggi andiamo a controllo, devo modo di parlarne con la dottoressa, per trovare una soluzione... esco dal bagno e non li trovo, saranno in cucina. Mi vesto e li raggiungo... prima mi aspettava seduta sul letto... gli piaceva guardarmi mentre mi vestivo... mi aiutava ad abbottonarmi la camicia... mentre io le accarezzavo il pancione... mi baciava all'improvviso rischiando di farmi fare tardi... mi sembra così lontano nel tempo... Alice sembra un'altra persona... cerco di guardarla negli occhi di ritrovarla... ma lei mi sfugge...
Vado in cucina e li ritrovo a colazione... Alice mangia un cornetto pieno di nutella... significa che sta bene... generalmente è inappetente...
Mentre il piccolo Leo è in braccio ad Amalia... mi preparo la colazione mentre lei mi guarda di sottecchi... poi prendo in braccio il mio cucciolotto per salutarlo e lo faccio ridere con qualche smorfia... infine lo porgo ad Alice sfiorandola delicatamente e accarezzandole i capelli... li saluto e vado via...
Alice
Claudio va via... ha lo sguardo triste... odio vederlo cosi e mi odio anch'io, perché è colpa mia se sta così, anche se lui non me lo fa pesare!
Avrei voluto fermarlo... dire qualcosa... ma non l'ho fatto... mi sono trattenuta... perché?
Oggi devo parlare da sola con la dottoressa per risolvere questo problema... non posso continuare così... non credo che passi da sola a questo punto questa sorta di depressione...
Mi spalmo la nutella sulla fetta biscottata... alterno giorni di inappetenza e svogliatezza a uno di abbuffata e frenesia... mi sento elettrica...
Questo è uno di quelli... approfitto e mi vado a lavare... mi faccio aiutare da nonna perché decido di lavare anche Leo... entrambi nella vasca con un po' d'acqua... perché a lui non piace... si irrigidisce... mi ricordo il primo bagnetto con Claudio... con nonna dietro che ci osserva in silenzio commossa... eravamo entrambi emozionati...e paurosi... di scottarlo... continuavamo a controllare l'acqua... che non fosse troppo calda o fredda... Claudio cosi tenero .... col ciuffo sulla fronte inumidito dal vapore... poi io e chiccolino giochiamo sul divano mentre nonna prepara il pranzo...
Appena asciugati i capelli di Leoncino sembrano proprio la criniera di un leone... prendo il telefono e gli faccio qualche foto... ne ho fatte una caterva... le devo passare sul pc prima che si riempia la memoria del telefono.
Invio quella più buffa alle mie amiche che mi rispondono con cuoricini e faccine innamorate.
Adorano tutte il mio leoncino... so che vorrebbero venire più spesso le cugine e zie di Serena, ma lei le trattiene... l'ho sentita una volta al telefono, ho origliato, come al solito, di non assillarmi, di lasciarmi un po' sola... aveva ragione certe volte non le sopportavo, mi davano un mucchio di consigli... invece di esserne grata... ero irritata... ma le voglio bene tutte! Devo parlarne con la dottoressa...
Alle 17 precise arriva Claudio ed andiamo tutte e tre, nonna resta a casa, non vuole essere invadente... ma per me poteva venire... lei dice meglio di no!
La dottoressa controlla Leo e me ed è tutto a posto...
Poi mi faccio forza e le dico che ho bisogno di parlarle da sola... Claudio mi guarda perplesso, ma va fuori con Leo ìn braccio... io le racconto cosa provo... cercando di sviscerare tutto... i miei sbalzi d'umore... le irritazioni... anche soprattutto verso Claudio... lei mi conferma la depressione post partum...io sono preoccupata... ma mi rassicura, la mia richiesta di aiuto e già un passo avanti importante ... devo essere positiva... ho un figlio ed un uomo fantastico che mi ama...le ho raccontato anche il comportamento di Claudio calmo, comprensivo ma rassegnato... lei dice che ora possiamo stare in intimità, perciò ricominciare da là, da un contatto fisico ad uno psicologico, sempre più profondo... la ascolto attentamente per poi mettere a frutto i suoi consigli... e poi parlare... parlare fino allo sfinimento... chiarsi sempre... senza farsi paranoie inutili. Scrivere anche questi pensieri se non sono in grado di esprimerli, mettermi a cucinare e sostemare a casa senza avere paura di trascurare Leo, delegare anche un po' a nonna o Claudio... fare anche una passeggiata o una spesa da sola... non succederà niente a Leo in mezz' ora...
Poi posso chiamarla sempre ed in qualsiasi orario...
Claudio
Hanno aperto la porta... alisce esce ed io non so se parlare con la dottoressa o no... però è lei che mi chiama.... chiedendo il permesso ad Alice... lei acconsente ed io le passo Leo ed entro.
La dottoressa è molto gentile ed esaustiva... mi spiega per sommi capi la conversazione con Alice... si complimenta per il mio atteggiamento comprensivo verso lei... però ora Alice ha bisogno di essere spinta ad essere più attiva e pensare anche a sé stessa, oltre a Leo... la situazione è delicata, ma sicuramente ce la faremo, è fondamentale chiedere aiuto e alice l'ha fatto. Mi dà consigli utili con lei e Leo e mi conferma finalmente la possibilità di stare insieme in intimità, ma mi consiglia di aspettare un segno di Alice. Esco sollevato... anche dalle sue parole finali... di chiamarla per eventuali problemi...
In auto facciamo qualche giro in più perché il nostro Leone piange e ho notato che il movimento dell' auto lo fa calmare... cosi guido finché non si addormenta.
A casa Amalia ha già preparato la cena... cosi poco dopo ceniamo. È presto per andare a letto, guardiamo un film in tv tutti e tre mentre Leo dorme nella culla accanto. Giusto alla fine del film si sveglia piagnucolando... è l'ora della pappa!
Alice
Prendo Leo e lo allatto in camera da letto, mentre Claudio sposta la culla dal salone alla camera. Però io dopo il ruttino lo adagio sul letto accanto a me... poi lo metterò in culla quando si addormentera'. Voglio godermi questi momenti con lui... Claudio si stende dall' altro lato e accarezza il leoncino... cosi in mezzo a queste coccole Leo si diverte esprimendosi con gorgoglii acuti... finché non chiude gli occhi...
Con uno sguardo acconsento Claudio a metterlo nella culla. Quando Claudio si stende io mi avvicino e lo abbraccio lentamente mettendomi nella mia posizione preferita vicino al collo. Contemporaneamente gli accarezzo il petto... lo sento trattenere il respiro... è nervoso!
Poi gli sfioro la guancia con la mia... è strano non semtire la sua barba... ci ero così abituata...
Intanto infilo l'altra mano nei suoi capelli.... ora mi rendo conto che mi è mancato tanto... voglio stare con lui! Mi adagio su di lui sfiorandogli le labbra e avvolgendolo coi miei capelli, viso contro viso... lui mi fissa cercando di capire i miei pensieri ... io gli stendo la classica ruga sul naso, tra le due sopracciglia... "scusami..."
"E di cosa..."
"Di come ti ho trattato..."
"È passato...ma promettimi di dirmi tutto..."
Io sorrido... "ti voglio Claudio..."
Lui quasi non ci crede... "sei sicura?"
"Certo... anzi, vienimi tu sopra..."
"Sicura?"
"Sicura... sicura... ti voglio addosso!"
Lui mi ribalta praticamente venendomi sopra e ci baciamo come non facevamo da tempo, con sempre più passione... lo voglio sempre di più... lo stringo forte.... ma ui é un po' trattenuto...
"Faccio piano..."
"Macché piano e piano..."
Dopo tre mesi di astinenza lo voglio eccome...
"Ti voglio passionale come prima, muoviti..."
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