Ritorno al futuro o al passato? cap 162
Questo è un salto temporale... poi capirete leggendo...
Alice
Rientro a casa dopo una giornata interminabile di lavoro... Leo mi viene incontro...
"Mamma ti devo parlare..."
Lui ha fatto la maturità da poco e già si è iscritto all università, mentre gli altri due sono ancora al liceo...
"Dimmi tesoro... intanto inizio a cucinare."
"No... mamma siediti...tanto c è tempo."
"Allora è grave."
"No... ma non so come la prenderai ."
"Fammi sedere allora. "
Cosa sarà mai!
"Ho fatto i quiz per medicina..."
"Cosa?"
"E li ho superati."
"Ma già ti eri iscritto a.."
"Ho cambiato idea."
"Tu l hai fatto per tuo padre. "
"Lo sapevi che l avresti detto perciò non te l ho detto prima..."
"L hai fatto perché lui ci teneva... altrimenti l avresti fatto prima."
"No, solo ora l ho capito."
"Se sei convinto tu... comunque tuo padre sarebbe contento... e lo sai."
Lo abbraccio sperando che non si sbagli... e sia veramente convinto di quello che fa.
Perché ho parlato di Claudio al passato? Perché semplicemente non c è più... è morto 5 mesi fa... fuori del nostro istituto... investito da un ubriaco che ha tentato di scappare... quando l hanno preso stavo per strangolarlo... se non mi avessero fermato credo che l avrei fatto....ero sotto shock.... Claudio è morto sul colpo... gli ho chiuso gli occhi... non c è stato neanche bisogno di fare l autopsia... era evidente... così non abbiamo rovinato il suo corpo.... sono stata in shock per giorni... forse lo sono ancora adesso... vado avanti solo per i miei figli... adoravano il padre... io avrei voluto scappare a Sacrofano da nonna e farmi coccolare come una bambina... neanche lei è potuta venire... ha compiuto da poco i suoi cento anni e vive con una badante a cui costringo a fare le videochiamate.... sono venuti Lara e Paolone, Cordelia al funerale di Claudio, ma solo per un paio di giorni... poi mi sono chiusa nel mio mondo lavorativo mentre i ragazzi nello studio, a volte venivano gli amici... spesso Silvia.... poi i ragazzi piano piano hanno iniziato a rivivere... sono giovani...ne hanno tutto il diritto.... anche se ogni tanto li vedo andare nel suo studio o nella camera da letto... guardare nella cabina armadio... i suoi vestiti... le sue cravatte... io non ho toccato niente... è tutto come lo ha lasciato lui. Sara e Giacomo mi dicono che per superare il lutto devo togliere le sue cose, magari darle in beneficenza... io non ci penso proprio... potranno indossare i suoi vestiti e le scarpe Leo e Fabio... già Leo ha preso per l occasione di compleanni o eventi delle cravatte... i vestiti gli vanno larghi.. mentre per le scarpe hanno lo stesso numero... ma ancora non ha avuto il coraggio di indossarle. Io cerco di essere serena con loro, ma Claudio mi manca da morire... più di prima... sempre di più... mi mancano i suoi consigli, il suo sorriso, il suo sguardo... ormai ci capivamo al volo... la sua ironia... la sua risata, il suo calore... tutto di lui.... ogni tanto Lavinia viene da me e mi chiede aneddoti su di lui o su di noi... lei era la sua principessa... Fabio è quello che mi preoccupa di più... è chiuso come lui... è quello che caratterialmente gli somiglia di più... spesso gli vado vicino ed inizio a parlare... e lui scuote la testa nello stesso modo che faceva il padre... loro stanno superando questa tragedia mentre io mi sto inabissando sempre più... è inutile parlarne ancora con Sara, Serena, Silvia o altri... lui non c è e non tornerà più... e non mi basta sapere che un giorno ci rivedremo in paradiso... io lo voglio rivedere adesso... subito. Un giorno di questi sono salita sulla terrazza in istituto... mi sono affacciata... era tutto piccolo... sarebbe stato così facile un salto giù... sarei andata da lui? O all inferno... quest indecisione mi ha fatto perdere tempo... qualcuno ha notato la mia assenza prolungata e la porta aperta che porta alla terrazza e.... inconsapevolmente mi hanno fermato...
Intanto il tempo passa... è estate ed è in arrivo per me un altra notizia sconvolgente... sempre da parte di Leo... parte... il mio bambino parte... ha deciso di fare medicina dove l ha fatta anche il padre.... e me lo rivela in modo così disarmante... che posso fare io? Se non diŕgli di si... dargli la mia benedizione... ed invece di andare in vacanza va con un amico in cerca di un appartamento. In pochi giorni lo vedo andare via... ma ritornerà per riprendere le sue cose prima di andarsene per davvero... chissà se non fosse morto il padre avesse preso questa decisione... ma ora è inutile pensarci... quel che fatto è fatto... però ho gli altri due... spero che faranno l università qua... non andandosene in giro per il mondo... anche se hanno diritto di fare ciò che vogliono. Per ora vanno in vacanza a casa di un amico.. entrambi... hanno 17 e 16 anni... ma conosco i genitori... siamo amici da una vita... poi loro sono responsabili... Fabio di più... mentre Lavinia è più ribelle... mi somiglia, ma io ero più ingenua di lei... come diceva Claudio tontolona... un pesce rosso in mezzo ai squali... mentre lei è molto più sveglia di me... chissà se lui avrebbe fatto andare la sua principessa lontano... ma cosa poteva fare? Impedirglielo? Ci è riuscito finché era piccola... poi l ha dovuta lasciar andare... ora hanno bisogno di rilassarsi, divertirsi, vivere la loro età dopo questa chiusura... hanno solo studiato... per onorare il padre... avendo bei voti... nonostante tutto... ora vanno via ed io resto sola... anche se si tratta di un mesetto... ma un giorno non molto lontano andranno via per davvero... ma non servirà aspettare allora... io già sono sola senza Claudio... avrei voluto invecchiare con lui... invece ora mi ritrovo questo vuoto dentro... li vedo partire con un magone insopportabile.. ho anche delle ferie ma non voglio andare da nessuna parte... anzi si... vorrei sprofondare e non pensare più a niente...
Anche Giacomo e Sara mi invitano ad andare in vacanza con loro ma rifiuto... non voglio accollarmi a nessuno...
poi mentre sono sul letto una sera prende piede un idea dentro me... da un pensiero piccolo come un puntino si propaga in tutto il mio essere... per un attimo mi sento di nuovo sulla terrazza... guardando l immensità... in procinto di saltare... e se lo facessi quel salto? Finirebbe tutto... finirebbe la mia sofferenza... non so se c è un aldilà in cui rivedrò Claudio... ma so che così non resisto più... almeno non vivrei più come un automa... senza vita, senza gusto, senza sorriso, una vita finta.. solo per non far preoccupare i miei figli... ma loro non hanno più bisogno di me... Leo se ne è andato e fra poco lo faranno anche gli altri... comunque tra studio ed amici non li vedrò mai... mi prendo la testa tra le mani... ma perché... è successo giusto a te Claudio di andartene così... quando avremmo potuto avere tanto tempo insieme.... mi manchi da morire... non ce la faccio più a stare senza di te... in preda ad un improvviso rapsus prendo la bicicletta ed esco nonostante l ora tarda... infatti c è poca gente per la strada... sono tutti in vacanza e poi non cerco posti in cui c è gente... anzi ... se fossi stata a Roma sarei andata al Tevere... sul ponte... qui posso andare al porto però... la parte non frequentata... come medico legale conosco dei posti niente male... sono fortunata non c è nessuno... poso la bici... chissa perché ho portato la borsa... non mi serve... e intanto penso alla canzone vecchio frac di Modugno...
quando ero piccola mi sembrava cosi romantica e non la capivo.... ora è quasi poetica nella sua tragicità... mi avvicino allo sciabordio dell acqua e da un lato scorgo una figura... è una donna... che starà facendo...? da sola... al limite...Che abbia la mia stessa idea? Potremmo prenderci in mano e fare un tuffo giù...
Lei mi sente arrivare e si gira... ha gli occhi spaventati... mi risveglia come da un sogno... o un incubo?
"Non avvicinarti.." mi intima... ma le trema la voce...
"Non farlo..." mi esce senza pensare... perché lei non dovrebbe farlo quando è anche la mia idea?
Prendo tempo... facendola parlare...
"Perché? " le chiedo...
"Ho perso la mia bambina.. niente ha più senso..."
"E tuo marito... il padre?"
"Non c è... non c è mai stato... sono sola... non ho nessun motivo per andare avanti..."
"Si che c è... ora è assurdo pensarlo... ma la vita è imprevedibile... com era imprevedibile che io ti incontrassi qua... vedi.. anch io ero venuta qua per farla finita... ma ora non ne sono più così sicura."
"Perché? "
"Mio marito è morto mesi fa... ma mi manca da morire... sempre di più e credevo di non potercela fare senza di lui... ma farei un torto a lui e ai miei figli... lui non lo vorrebbe... e neanche tua figlia... noi non sappiamo cosa ci riserva il futuro... sarà dura... ma possiamo viverlo per loro... se ci siamo incontrate ci sarà un perché... possiamo aiutarci a vicenda e forse anche qualcun altro... forse io non potrò avere piu Claudio ma potrò amare in modo diverso e tu potrai avere altri figli..."
Lei tentenna ed inizia a piangere... poi tento l ultima carta... la canzone "meraviglioso " di modugno... l ho sentita diverse volte distrattamente, non le ho mai dato tanto peso, ma ora ricordo le parole dandole il suo peso e la carica emotivache trasmette... certo non le canto, ma lei comprende che si tratta della canzone...
È vero, credetemi, è accaduto,
Di notte su di un ponte guardando l'acqua scura
Con la dannata voglia di fare un tuffo giù...
D'un tratto qualcuno alle mie spalle...
Forse un angelo vestito da passante..
Mi portò via dicendomi così...
Ma come non ti accorgi... di quanto il mondo sia Meraviglioso....
Perfino il tuo dolore potrà apparire poi....
Meraviglioso
Ma guarda intorno a te... Che doni ti hanno fatto
Ti hanno inventato il.... mare...
Tu dici: "Non ho niente"
Ti sembra niente il sole?
La vita, l'amore....
Meraviglioso....Il bene di una donna...Che ama solo te....Meraviglioso
La luce di un mattino....
L'abbraccio di un amico....
Il viso di un bambino....Meraviglioso...
Lei mi guarda chiedendomi...
"Sei sicura?"
Io a dire la verità non lo sono per niente, ma la rassicuro... non so da dove mi sono venute queste parole, né tantomeno la canzone... ma ci sarà un motivo... una ragione dall alto più grande di me... di noi... forse posso aiutarla...
"Hai un lavoro.?.. una casa?"
"Si..." commenta sedendosi a terra... è fatta!
"Un problema in meno allora... "
"Già. " finalmente sorride lei..
Prende la borsa e tira fuori il telefono...
"La vuoi vedere.?"
"Certo." Penso si riferisca alla bambina...
Me lo porge...
"È incantevole..." non so se chiederle com è successo... ma lei mi risponde come se mi avesse letto nel pensiero...
"È morta nel sonno... la chiamano la morte bianca.."
"Non è colpa tua. "
"Invece io mi do la colpa... dovevo stare attenta."
"Non potevi stare sveglia la notte per guardarla dormire e comunque sarebbe successo lo stesso."
"Mi sa che è meglio che torniamo a casa prima che cambi di nuovo idea..."
"Non cambierai idea, ora ci sono io... ti do il mio numero... e tu non lo vuoi vedere il mio bellissimo marito?"
"Se è cosi bellissimo..."
Gli mostro une delle poche foto che ho sul cellulare...lui tanto narciso e tanto odiatore di foto.
"Davvero bellissimo... non sarà facile trovarne un altro."
"Ma io non voglio trovarlo. "
"Lo dici adesso..."
"Ora non ci penso... ti accompagno a casa?"
"Dov è la tua auto?"
"Sono venuta in bici... eccola."
"Andiamo... non abito lontano... sono venuta a piedi... comunque io sono Francesca..."
"Alice... ora siamo legate. "
"Da un filo rosso?"
"Per carità... niente fili rossi... semmai oro come il sole."
Davanti casa sua ci scambiammo i numeri di telefono e poi tornai a casa... stranamente leggera... ero sola a casa... ma era come se fossi in compagnia di qualcuno... aver aiutato Francesca oltre me stessa mi faceva sentire meglio... ed il futuro incerto che mi si presentava avanti con l assenza di Claudio non mi faceva più cosi paura... per la prima volta da quando non c era più lo pensai diversamente... chiedendo perdono per il pensiero che avevo fatto...
La mattina dopo mi sveglio con un solletico al naso... e starnuto... non c è peggire risveglio di questo... ho sempre il lenzuolo addosso anche d estate per questo... ma ora non lo sento... però sento un altra cosa...
"Salute!"
Sbarro gli occhi e poi salto sul letto... oddio ho le allucinazioni... è Claudio... o sto ancora sognando? Si è un sogno... è evidente...
"Sei qui..."
"E dove dovrei essere?"
Poi vedndo la mia bocca spalancata esclama...
"Mi sembra che hai visto un fantasma!"
Oddio... non sembra un sogno...
"Ma tu sei morto..." dico per riportarmi alla realtà...
"Tiè " fa lui col segno delle dita...
"Avrai avuto un incubo.." e si alza definitivamente dal letto... io salto sul letto raggiungendolo dall altro lato... devo farlo anche se finirà questo sogno e mi sveglierò perdendolo come ogni mattina finita la notte...
"Claudio ... aspetta... Claudio..." e lo tocco... ma praticamente lo stringo e poi lo schiaffeggio sul corpo ...
"Sacrofano sei pazza.?"
"Volevo vedere se sei vero.."
"Sei completamente impazzita... ma schiaffeggiati tu..."
Effettivamente ha ragione... mi tocco ma non succede niente... sono sveglia... oddio sono sveglia? E lui è qui... ma è impossibile... non può essere che ho fatto un sogno anzi un incubo lungo mesi, scandito minuto per minuto, notti insonni, pianti coi miei figli...
"Claudio non è possibile... mi devi credere... eri morto... il funerale... sono passati sei mesi..."
"Tu non stai bene, ora chiamo gli altri, vediamo se ti fanno ragionare."
"Leo non c è, è entrato a medicina sai.."
"Ma che dici?"
"Si.. ha cambiato e vuole andare pure nella stessa facolta dove sei stato tu."
"Ma se ieri sera non mi ha detto niente."
"Se ne è andato ti dico... e pure gli altri... sono in vacanza a casa di Luca. "
"E la scuola? "
"Siamo a luglio."
"Ma quale luglio siamo a gennaio."
Gennaio? Guardo fuori la finestra gli alberi spogli del cortile... ma era luglio... mi so davvero sognata tutto?
"Quanto di gennaio."
"16." Dice guardamdo il calendario che ieri era a luglio...
Penso 16... lui è morto il 15... perciò non siamo tornati indietro a quel giorno, è trascorso già, non siamo tornati indietro per evitare la sua morte, come visto in tanti film... ricordo ritorno al futuro... si chiamava cosi?
Ripeto di nuovo... " non è possibile.. era tutto così vero!"
"Ora li chiamo..." dice Claudio andando nella stanza dei nostri figli ed io tremo non sapendo cosa sperare...
"Cosa c'e?" Ci risponde Leo gia sveglio, mentre fabio sbadiglia.
"Visto? Sono qui!" Mi dice Claudio... io mi sento una rimbambita...
"Tua madre mi ha detto che vuoi fare medicina."
"Cosa? Ma come fa a saperlo? Io lo sto cercando di capire ora."
"Vedi? Hai sognato tutto!"
Io ritorno in camera, devo fare urgentemente un caffè mentre sento alle mie spalle Claudio e Leo parlare di questo dubbio su medicina. Poi vengono in cucina per la colazione, compresa Lavinia scapigliata, ha preso i miei capelli... li guardo intontita... non so se tutyo questo è vero... credo che fra poco mi sveglierò e ritornerò all inferno... o sto completamente impazzendo? All improvviso suona il telefono...
"Mamma è il tuo.."
È vero.. avevo cambiato suoneria...
"Come ti è venuto in mente di mettere meraviglioso? È da vecchi.." mi rimprovera bonariamente Lavinia.
Io alzo le spalle e prendo il telefono... guardo con gli occhi sbarrati il nome... Francesca.
Loro mi guardano curiosi...
"Francesca?"
"Aliceeeeeeeeee.... mica ti ho svegliato? Non sai che mi è successooooo."
Era un fiume in piena... gioiosa...
"Veronica è viva..."
"Chi?"
"Mia figlia... Veronica... stamattina mi sono svegliata... e lei era qui... viva... a gennaio poi... che è successo? "
"Un miracolo... il nostro miracolo... poi ti racconto oggi anche il mio..."
"È tornato anche Claudio vero?"
"Si."
"Ci vediamo stasera allora."
"A stasera."
"Chi è questa Francesca.?" Mi chiede Claudio.
"L ho conosciuta ieri sera."
"Ieri sera? Ma se non sei uscita."
Lo raggiungo seduto al tavolo abbracciandolo... e sbaciucchiandogli il viso come una ragazzina...
"Non puoi capire... non è un sogno...è un miracolo.."
"Tu sei pazza."
"Si.... pazza di te."
"Non fate i ragazzini." Ci prendono in giro i nostri figli.
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