Post visita cap 133
Claudio
Siamo dalla dottoressa per il controllo.... quello decisivo per il via... per capirci! Abbiamo lasciato Leo e Fabio a Giacomo e Sara poverini.. che ci sopportano e supportano e portato Lavinia con noi... per non dargli anche questo altro peso. La ginecologa sentenzia che va tutto bene e niente ci proibisce di avere rapporti... oltre ad avere i nostri figli in mezzo... soprattutto la piccoletta nella culla accanto al nostro letto. Le concede pertanto la pillola... che andiamo a comprare subito... prima che la farmacia chiuda.
In auto... mentre guido...
"Claudio stasera non se ne parla, meglio aspettare qualche giorno..."
"E perché... di grazia.?"
"Ti ricordi com' è nata Lavinia vero?"
"Per un giorno..."
"Perciò aspettiamo... che è meglio... non vorrei ricadere nello stesso errore..."
"Lavinia non è un errore..."
"Lo sai cosa voglio dire..."
"E va bene... ho aspettato quattro mesi... aspetterò qualche giorno in più! "
"Non hai aspettato solo tu!"
"Vuoi dirmi che ti sono mancato sacrofano? "
"Lo sai..."
"E dimmelo... non ti devi vergognare..."
Lei abbassa gli occhi... poi si gira verso di me e mi accarezza la gamba...
"Ti desidero da morire..."
"Mi fai sciogliere sacrofano..."
"Stupido!" E mi dà uno schiaffo sulla stessa gamba di prima... "ahia!"
"Che esagerato... per uno schiaffetto!"
"Azz!"
"Dai, che al momento giusto mi faccio perdonare!"
"Questa mi sembra una valida proposta! "
Intanto arriviamo a casa... prendiamo i pargoli... ma mio fratello ci trattiene... per una serata insieme all' insegna dello scherzo e dell' ironia... tipica nostra. Leo e Cesare giocano insieme tirandosi dietro Fabio... finalmente... non lo mandano via! A casa pertanto crollano e li infilo a letto uno dopo l'altro... mentre Alice dà la poppata a Lavinia. A letto l'abbraccio soltanto per non avere tentazioni e lei mi sorride appoggiando la testa sulla spalla e le mani alla vita... stringendomi i fianchi sotto la maglia...
"Ahhhhh hai le mani gelate..."
"E tu sei un termosifone... mi riscaldo.."
Ed infila i piedi tra i miei...
"Sei insopportabile ..."
"Ma tu mi sopporti..."
"Mi piace sopportarti..." e le infilo tra le mani nei capelli... ci addormentiamo cosi... ascoltando i nostri respiri...
Il giorno dopo.. inizia con la solita sveglia ed il nostro tran tra quotidiano...
"Ma la soelina dome sempe?"
"Quasi... è piccola, come Fabio, ti ricordi?"
"Mmmmm e quado comicera' a palare?"
"Ora ha iniziato Fabio, devi aspettare Leo! "
L'attesa non è la sua forza... infatti...
"Non mi piace apetare!"
"Lo so, ma hai gli altri con cui giocare..."
Anche Fabio gli risponde a modo suo, ma io sinceramente non lo capisco, ma siccome sono il papà... faccio finta di capirlo... e acconsento dalla mia statura! Quando vanno in camera a prendere gli zaini... Alice mi richiama...
"Non fare finta di capirlo ... e soprattutto non acconsentire a qualcosa che non sai... ti si ritorcerà contro!"
"Mica tanto... Fabio non mi chiede mai nulla di trascendentale..."
"Per ora! È comunque un bambino e può imitare Leo... che è molto furbo."
"Non ci avevo pensato... è il fratello maggiore!"
"La prossima volta starai più attento... spero per te che non hai promesso qualcosa che non potrai mamtenere."
"Io non ho promesso niente!"
"Per Fabio hai promesso e come... è peggio di te!"
Purtroppo ha ragione... devo stare più attento e non prenderlo alla leggera... sta crescendo... e anche se non è vivace come Leo non significa che devo sottovalutarlo. E iniziamo sta giornata sperando che non mi debba pentire di un consenso dato inconsapevolmente o per leggerezza. Per la fine della giornata, ovvero il ritorno dei miei figli dall' asilo me ne sono completamente dimenticato, ma ovviamente Fabio no. Lascio Leo da Cesare per giocare ancora insieme prima di cena e Fabio dai suoi gesti capisco che vuole rimanere anche lui con loro. Io non posso lasciare anche lui lì... non possono badare anche a lui, Sara ha un bel pancione ora... sarebbe più giusto che venissero da noi... anche se a me non va tanto... ma Giacomo dice di non preoccuparmi.
"Fabio vuole stae con noi..."
"E tu che ne sai..."
"Peche la detto lui!"
Caspita... lo capisce pure? Eh già... tra bambini...
Mi dispiace lasciargli anche Fabio... ma loro dicono..." la prossima volta te li tieni tu!"
E lo sapevo...
Entro in casa e mi sovviene un idea sconvolgente... questo può volgersi a mio favore... anzi nostro... se la piccoletta dorme...
Alice é in cucina... mentre Lavinia è nella culla... sveglia...
"E Fabio dov' è? L'hai perso per strada?"
"Spiritosa... si è fermato con gli altri da Giacomo."
"E lo immaginavo... scommetto che era questo che ti ha chiesto stamane."
"Può essere! "
"Così impari a dire di si..."
"Però forse è meglio..."
"È piccolo per stare con loro e non possiamo dare troppe responsabilità a Giacomo e Sara... stare dietro a loro tre..."
"La prossima volta verranno qua.."
"Conforti hai promesso questo? 3 piu 1 in culla?"
"Beh si!"
"Tu hai la febbre..."
"Tu mi fai venire la febbre..."
"Stupido... fermati... fammi cucinare..."
La prendo per i fianchi e cerco di baciarla...
"Non mi vuoi sacrofano? Approfittiamo di questa solitudine..."
"Ahhhhh ecco il si.... fammi spegnere il fornello... altrimenti si brucia tutto..."
Do un occhiata alla piccola... sveglia... ma tanto dalla culla non ci vede... speriamo che non si mette a piangere... ha poppato prima...
La porto sul divano... sbottonandole la camicetta mentre lei ride come una bambina...
"Andiamo a letto... se poi vengono... stiamo cosi..."
"Non li accompagnano... li vado a prendere io!"
"Furbo il mio CC!"
"Poi Giacomo mi ha fatto l'occhiolino... ora che ci penso..."
"Ho detto a Sara della visita... e della pillola!"
"Hai capito il mio fratellone... sapeva tutto! "
"Meglio così.."
"Meglio così sacrofano? "
"Siamo soli... eccetto la piccoletta!"
"Pensandoci è meglio andare a letto e lasciarla nel salone... tanto dalla culla non può cadere."
"E perché! "
"Perché tu gridi sacrofano e non voglio tapparti la bocca oggi!"
"Ma quando mai..."
"Ti ricordi quella volta che Leo è venuto preoccupato durante la notte?"
"Ehm si!"
"Se si è svegliato un dormiglione come lui... può svegliarsi anche la principessa..."
"Hai ragione..."
"Io ho sempre ragione sacrofano... muoviti!"
I nostri vestiti volano in un attimo intorno a noi.... ci soffochiamo di baci .... affamati d'amore... lei è bellissima con gli occhi velati di desiderio... parlando la sua lingua... mi guarda come un gelato al cioccolato...da mangiare in fretta altrimenti si scioglie... dopo tanto tempo non riusciamo ad essere lenti... io vorrei essere delicato, attento... ma lei mi ricorda che ha avuto il cesareo... e mi prende per i fianchi... mi sconvolge...eppure sono diversi anni che siamo assieme... dovrei essere abituato a lei... ma mi sconvolge sempre... ora i suoi occhi sembrano caramello fuso... mi perdo nei suoi sospiri... la sua voce che mi chiama.... quanto tempo...
Saliamo insieme sulla vetta della nostra passione... lei mi tira i capelli... mannaggia a me che l'ho ascoltata e me li sono fatti ricrescere... mi graffia la schiena... non le aveva tagliate le unghie? Fino a che ritorniamo ansanti sulla terra... mi tiene ancorato a lei... con le sue braccia dietro la schiena... sussurrando il mio nome... il tempo di respirare e ricomincia a baciarmi lentamente... mentre una mano va tra i miei capelli... leggo l'amore nei suoi occhi... oltre il desiderio... e non vorrei muovermi più di qua.
Alice
Mi perdo nei suoi occhi... non capisco più niente tra le sue braccia.... ho solo voglia di guardarlo e accarezzarlo all' infinito... dopo esserci amati così... senza freni... dopo tanti mesi... non me lo ricordavo così bello, cioè si lo ricordavo che era bello... ma non così... così... esaltante! È stato fantastico... durato poco secondo i suoi tempi però superlativo... devo pensare che non lo facciamo da più di quattro mesi... lo stringo a me... lo bacio ancora e poi ancora... mi è mancato tanto... anche se mi vergogno a dirglielo... ma Claudio sa farmi sentire una donna... desiderata... preziosa... unica! Non vorrei muovermi da qua... guardo l'orologio a muro... senza farmi notare... ma poteva mai essere che Claudio non lo notasse?
"Sacrofano guardi l'ora? Abbiamo ancora un po' di tempo. "
Vorrei negare... ma perché? Lo voglio ancora... e poi è mio marito... il padre dei miei figli... e perché dovrei vergognarmi... prendo coraggio e dico tutto d'un fiato...
"Claudio ti voglio ancora..."
Lui alza un sopracciglio meravigliato e poi si abbassa sulla mia bocca... sussurrandomi... "anch'io! "
Claudio mi ama con tutta la passione di cui è capace... ed è tanta... questa volta lentamente, senza fretta. Questo non mi impedisce di mordergli la spalla... graffiargli la schiena e tirargli i capelli... e forse di gridare... e alla fine questa volta sono io addosso a lui... sorridendo sul suo viso... accarezzando il suo ciuffo ribelle... che adoro...lo bacio e vorrei cominciare di nuovo se non fosse per il trillo del telefono....
Claudio risponde... è Giacomo...
"Biscotto... i bambini hanno fame... venite qua a mangiare... tanto so che non avete cucinato!"
"Giacomo..."
"Forza... vestitevi e ricordatevi di biscottina..."
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