Il battesimo di Lavinia cap 137

Claudio
Ci mettiamo tre ore per mettere Lavinia in auto causa il suo vestito lungo che non vorrei stropicciare troppo per infilarla nell' uovo. Dobbiamo andare in auto anche se la chiesa,  quella in cui andiamo sempre, è relativamente vicino, perché fa freddo. Lo sapevo che avevo sbagliato a non andare con lei al negozio... sembra una bimba dell'ottocento... ma è sempre bellissima la mia principessa.

Sono tanto emozionato anche se è la terza volta che mi succede... ci sediamo al primo banco riservato a noi... vorrei sedermi accanto ad Alice,  ma ci dobbiamo sedere intervallati ai nostri figli... altrimenti questi birbanti chiacchierano sempre... in realtà è Leo a parlare a Fabio... spettegola come la mamma.
"Io non spettegolo..." disse qualche giorno fa Alice quando glielo feci notare... "io mi interesso" specifico'.
Speriamo che Fabio e Lavinia siano diversi... perché ne bastano già due in famiglia.  La Messa inizia e come tutte le altre volte il battesimo procede per tutta la  durata della Messa. La bimba forse si sente soffocata nel carrozzino e vuole stare sempre in braccio... e ce la dividiamo io ed Alice, tra la gelosia di Leo e la tenerezza di Fabio che l'accarezza. Quasi si appisola... quando è in braccio a me... però poi si sveglia sobbalzando quando don Peppino la bagna con l'acqua benedetta... e ci vuole il bello e buono per calmarla... le asciugo i capelli con l'asciugamano portato da casa... viata le esperienze precedenti. Menomale che quando don Peppino le segna la fronte con l'olio non si spaventa. La tengo stretta e lei si sente sicura... guardandomi coi suoi occhioni grandi... come i miei... è spiazzante! È la terza... ma sono emozioni uniche... mi commuovo quando lei appoggia la testa al mio collo... come fa la mamma. Guardo Alice e spero che non sia gelosa di questi momenti... come lo è in alcuni a casa... ma non deve... anche Leo è più attaccato a lei che a me... che dovrei fare? Fabio si divide tra noi due... ma deve scegliere... viene da me... ma secondo me è questione di abitudine... visto che la mamma se l'è acapparrata sempre Leo. Fabio è seduto accanto a me, poi c'è Alice ed infine Leo. Dietro di noi ci sono mio fratello e family... naturalmente ci sono anche Serena con Rosario e tutti gli acquisti palermitani.  Io mi lamento spesso della loro presenza costante... quasi invadente... ma sono sempre disponibili... e hanno sempre la soluzione ad un problema.... sempre un aiuto... però per questo Alice ha fatto la solita confettata infinita... menomale che al ristorante siamo pochi... i soliti.. Silvia e Gabriel,  Serena e Rosario e naturalmente mio fratello con Sara che è la madrina di Lavinia. Quando termina la Messa andiamo fuori... vicino alla suddetta confettata preparata dal negoziante e tutti ci vengono a dare gli auguri infilando i confetti nelle tasche... devo combattere per non far mangiare i confetti ai miei maschietti... mentre Alice pensa a chiacchierare mostrando il vestito di Lavinia che ora ha in braccio lei. Il tempo sembra non passare mai tra rispondere agli auguri e guardare le pesti che cercano di sgraffignare i confetti... menomale che Giacomo mi aiuta... anche se il suo Cesare è un birbantello come Leo. Finalmente se ne vanno tutti e ce ne andiamo al ristorante... non lontano... infatti Alice si tiene Lavinia in braccio... nonostante le mie rimostranze....
"Tanto è vicino..."
"Può succedere un incidente anche se è vicino..."
"Ueee che gufo malandrino sei!" Facendo le corna... mentre i furfanti ridacchiano dietro.
Il ristorante è molto carino... ci siamo venuti  con loro una volta... cucina semplice... l'ho scelto io e per una volta Alice mi ha ascoltato... o mi ha accontentato... chi lo sa?
Abbiamo deciso per un antipasto,  un primo, un secondo,  contorno e dolci... niente extra... poi andremo alle giostre coperte... hanno diritto anche i bambini di divertirsi.
Mangiamo tranquilli perché abbiamo acconsentito alle patatine fritte... per i maschietti un premio per il loro comportamento corretto.
Io cerco di non mangiare troppo.. altrimenti chi si alza? Mentre alice e gli altri non si fanno scappare niente... fanno pure la scarpetta! Alla fine... invece del dolce prendo un bel digestivo... Alice ha fatto preparare una torta cioccolata e panna... la sua preferita... e anche dei pargoli... per eredità genetica... evidentemente...col nome Lavinia sopra. È inutile dire che la finiscono tutta... non restano neanche le briciole... Leo si lecca tutta la panna... è peggio della madre.
Qui vicino c'è una sala con giostrine e gonfiabili proprio per i clienti con bambini... cosi noi adulti ci sediamo in panchina e loro si divertono scorrazzando e saltando. Noi ci facciamo portare il caffè... per mantenerci attenti... la piccola dormiente durante il pasto... ora si sveglia, l'abbiamo cambiata per comodità... manco questo semplice, ma almeno è corto. Visto che Alice chiacchiera animatamente con le donne... la prendo io dal carrozzino...lei per ringraziarmi mi dà degli schiaffetti in faccia...
"Non la devi prendere subito in braccio... sempre questo fai..."
"Oggi è il suo giorno!"
"Oggi è questo.. domani é quello..."
"Gli altri non sono venuti male..."
"Mmmm vuoi avere sempre ragione.."
"Io? Quella sei tu!"
"Mica vorrete litigare ora? " si insinua Giacomo.
"Ne parlate a casa..." esclama Silvia.
"Macché parlare... devono fare altre cose a casa..." risponde Giacomo.
"Guarda che Claudio è un papà fantastico Alice... che fa se la prende un po' in braccio..."  dice Sara.

Alice
Oggi ce l'hanno con me e danno sempre ragione a Claudio... non va proprio bene... dopo Lavinia viene viziata... dopo devo equilibrare io! Come ho fatto coi birbanti prima... è una fatica crescere questi bimbi... anche se li adoro... questa è l'ultima... basta... mi può implorare pure in ginocchio!  Tanto la compagnia femminile l'avrà presto con Marisa la cuginetta, la figlia di Sara e Giacomo... la cui nascita avverrà tra poco! Nonostante gli abbiano dato ragione... Claudio sembra un cane bastonato...
Forse ho esagerato... poi è una cosa dirglielo da soli a casa... un'altra è davanti agli altri.... forse pungendolo là dov' è una sua debolezza... i figli! La sua abilità di padre.... io come al solito dovrei contare fino a dieci prima di parlare... ma non lo faccio mai... sono troppo impulsiva... ma lui mi conosce... però è dispiaciuto ora... mi avvicino a lui sulla panchina e gli accarezzo la gamba mentre sta scambiando due parole con Giacomo... mi guarda stranito.. io lascio la mano sulla sua gamba mentro parlo con le altre e con un occhio guardo i bambini che saltellano nel gonfiabile grande. La bambina gli tira i capelli dietro la nuca vista che è appoggiata sul suo petto con la testa vicino al suo collo...
"Lui la scende mantenendogli la testa...
Davanti a lui...
"Birbantella... cosa fai? Non si tirano i capelli..." le prende prima le dita delle mani e poi le dà un bacio in fronte... che amore nei suoi occhi!
Gli accarezzo ancora la gamba... non posso fare altro... non gli piacciono le smancerie in pubblico... vorrebbe prenderla Giacomo in braccia... ma lei con le sue piccole manine si tiene alla camicia di Claudio... lanciando urletti...
"Ecco... già ha capito tutto dalla vita..." esclama Silvia ridendo. Dopo un oretta di chiacchiere e scherzi ce ne andiamo. Praticamente è quasi ora di cena... a me è venuta fame e pure ai bambini che hanno mangiato di meno rispetto a noi. Do la poppata alla piccoletta prima e poi inizio a cucinare...
"Sacrofano... io mangio solo un insalata... o un po' di frutta..." andando a mettere il pigiamino ai bimbi. Poi si tuffa sul divano... mentre Lavinia già sonnecchia nella culla. I bambini sparpagliano le costruzioni sul tappeto... hanno il tempo di giocare un po' mentre io preparo la cena. Dopo guardo Claudio che taglia la carne a Fabio... che non riesce ancora... mentre Leo fa da solo.... i nostri sguardi si incrociano per un attimo... e gli sorrido... lui ricambia... ma è distratto da Fabio.  Subito dopo cena i bambini sono stanchi e vanno a letto... si addormentano con la voce di Claudio che racconta una favola.... mentre io lavo i piatti.  Quando vado nel salone trovo Claudio seduto con un bicchiere in maño... sarà whisky... lo abbraccio da dietro al divano...
"Giornata pesante?"
" abbastanza..."
"Siamo stati bene... e i bambini si sono divertiti.."
"Questo è il tuo flashback! "
"E il tuo...perché?"
Vado davanti e gli tolgo il bicchiere di mano... è stanco... e da un po' che non beveva... lo conosco bene... o quasi... lo so che cosa non va... che l'ha spinto a bere... mi metto davanti a lui... mi inginocchio posandogli le mani sulle gambe...
"Guardami... ti devo chiedere scusa... non dovevo... non rifletto mai prima di parlare..."
"Spari direttamente..."
"Gia... ma non lo penso..."
"Non è vero... tu dici sempre quello che pensi..."
"Ma te ne sei sempre fregato!"
"È quello che pensi tu!"
"Mmmmm Claudio ho esagerato... sei un padre fantastico... ho solo paura di viziare Lavinia... non per altro."
Lui mi guarda e non risponde.
Allora io mi alzo ed accarezzandogli la guanvia mi siedo su di lui... "Claudio... scusami..."
E gli sfioro le labbra... "lo sai che ti amo..."
Continuando a baciarlo...
"Eh no! Non puoi cavartela cosi..."
"Ti rispetto... va bene?"
"Quasi..."
"Che posso fare ancora?"
"Mmmm vediamo.."
Così come siamo... mi prende in braccio e mi butta sul letto... mi sbottona velocemente la camicia...
"La camicia... me la rovini..."
"Non mi piace... sembri un oca con queste piume..."
"Uffaaaaa!"

  

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