Disneyland Paris 168

Alice
Siamo a Disneyland ed i bambini si divertono un sacco... e anch'io veramente,  non tanto Claudio che lo ritiene insopportabile,  ma l ha fatto per i bambini, per rendere questa vacanza indimenticabile... già ci sono stati dietro a camminare in giro... senza lamentarsi troppo... meritavano una giornata speciale.... è stato bellissimo vedere le loro facce davanti ai personaggi dei cartoni animati e delle favole, primo fra tutti Topolino e Minnie,  vedere i vari spettacoli e balletti... e non si stancano mai di passare da una giostra all altra... mentre io li fotografo...
Claudio ormai dice soltanto...
"Calma, calma, le giostre non si muovono di qua."
Non credevo di vederlo mai in questa situazione,  mi ha sbalordito davvero... organizzare una giornata in un parco giochi è quanto più lontano da lui... poteva essere... ma mi ha dimostrato che per amore è cambiato, per me e per i bambini...
Ora ci siamo fermati a mangiare pizza e patatine fritte... vi immagino come possono essere, Claudio non si lamenta, ma dalla sua espressione lo sta facendo in silenzio... per non rovinare questa giornata ai bambini... perché se uno viene e poi si lamenta che viene a fare? Fa eccezione anche sulla Coca-Cola.. oggi è un giorno speciale... anzi questi giorni... gli altri giorni ci cerca di far mangiare decentemente,  ma non siamo in Italia e ci dobbiamo accontentare... io mi accontento... che mi piace assaggiare... cose diverse... ed anche i bambini curiosoni come me sul cibo, Claudio nun tant. Ma per questo mare questi pesci si prendono mio caro... ritorniamo in hotel che è sera... distrutti... su qualche giostra sono salita anche io ... per divertirmi... e anche lui, ma per controllare invece...
Lui poi ha perso la voce gridandogli dietro...
"Non correre, viene qui, non andare là... ecc. "
E io me la rido, lui è afono... cosi non lo sento quasi... la prima cosa è prendere una tisana bollente... in camera abbiamo il bollitore con la teiera e varie tisane... io prendo un tè forte... mentre ai bambini faccio una camomilla per calmarli... con la scusa che fa bene... sono elettrici... abbiamo bisogno di relax prima della cena...
Claudio per poco non si addormenta con la mano sulla fronte... vestito sul letto... poi si guarda tutto spiegazzato...
"Mi serve una doccia..."
Mi dice ammiccando...
"Vai da solo.. io guardo a questi birbanti."
Non si sono calmati nemmeno con la camomilla.
Io mi butto sul letto e loro sono ancora cosi contenti della giornata trascorsa che saltellano sul mio letto come delle molle ridendo a più non posso... cosi ci ritrova Claudio fresco fresco, ancora senza voce... ma nonostante questo borbotta e li manda nell altra stanza... che lui si deve vestire... poi lui con mezza voce mi fa capire che è meglio andare con loro... ed io che volevo vederlo senza asciugamano... ma ha ragione lui... i piccoli vogliono vestirsi come dicono loro e mettono a soqquadro il trolley, buttando fuori tutto... perciò mogia mogia me ne vado nella loro camera e capito proprio a fagiolo, mentre tirano fuori i primi capi...
"Eh no... faccio io... sennò non ne usciamo fuori."
Claudio è stato cosi sistemato nel piegare ogni cosa... e questi ci mettono un attimo per scombinare tutto. A cena per accontentare il padre con un fil di voce stanno tranquilli... mangiano anche le verdure per farlo contento... e poi la stanchezza arriverà pure a loro, no? Infatti dopo nel letto crollano... la giornata li ha distrutti alla fine... purtroppo ha distrutto anche Claudio...
"Tesoro sono stanco morto."
Esclama con voce roca quando dopo la doccia con un misero asciugamano mi  fiondo su di lui... cercando un po' di calore.. per iniziare... ma lui mi tronca subito....
"Mmmmmm.."
Mormoro...
"E ho freddo."
"E mettiti il pigiama... e presto."
La mia seduzione non attacca...
"Conforti la prima volta che fa cilecca.."
"Non ho fatto cilecca... non provo proprio,  sono fuori uso."
"Sottigliezze... ma se ti sveglio..."
"Sacrofano tu mi distruggi."
Ma sta opera di distruzione non inizia nemmeno... sentiamo piccoli passetti e la porta che si apre, non era chiusa completamente,  per sentire eventuali rumori di là... è la nostra piccolina che si lamenta, come ieri viene di nuovo da noi... non si trova in un posto nuovo... ma almeno ieri è venuta dopo che avevamo mmmm consumato???
"Ci mancavi solo tu!"
Arranca Claudio...
"Tesoruccio... ti devi abituare..."
Le dico... vorrei stare sola col mio CC.
"Mamminaaaaa... voglio stare con voi, non mi trovo li."
"Ma ci sono anche i tuoi fratelli."
'E dormonooooo."
"Dovresti dormire anche tu."
'E lasciala venire ja.."
Esclama con quel poco di voce che ha Claudio... e ho capito definitivamente che stanotte non si combina niente, mi sa che devo aspettare di torna a casa... altro che Parigi romantica e passionale... lui allunga le braccia e lei si tuffa in braccio al suo paparino... non mi resta che indossare il mio pigiamone di pile... menomale che all ultimo l ho infilato nel trolley per ogni evenienza insieme alle camicine che lui aveva infilato immanginandosi notti di fuoco... come anch io avevo pensato... esco dal bagno anche coi calzettoni... e li osservo entrambi addormentati... lei sul suo petto... dove dovrei esserci io, ma non devo essere gelosa di mia figlia, avremo altri momenti da trascorrere insieme... mi infilo a letto alzando il piumone anche sulle spalle di Lavinia e sposto i capelli dalla fronte di Claudio... poi allungo anch io un braccio su di loro... e mi addormento sfiorando la sua spalla...
La prima tappa del giorno dopo è la tour Eiffel... dopo un interminabile fila che CC  eviterebbe volentieri... con sciarpa al collo e cappellino per far ritornare la voce, secondo me è la prima volta che li mette... da com è insofferente,  ma qui fa un freddo bestiale, figuriamoci là sopra. Naturalmente non saliamo fino in cima ma a metà,  non ci affacciamo troppo alla balconata, sia per il vento, sia per le vertigini... riesco però a fare delle foto pazzesche,  si vede anche la Senna...

Claudio
Me lo immaginavo diverso questo viaggetto, ma tutto sommato non è male... le pesti non sono troppo pesti... capiscono che non si devono allontanare... anche perché il vento li prende... e addirittura Lavinia si è attaccata alla mia gamba.  Alice cerca di fare foto senza affacciarsi troppo al parapetto  che le fa impressione e poi cerca di immortalarci tutti nei suoi immancabili selfie che manda immediatamente ad Amalia e Silvia.  Sembra che stanno con noi.. per le volte che le chiama... io costretto ad avere sciarpone e cappello per questo maledetto mal di gola mi affaccio... non ho le vertigini io.. ed i birbanti ne approfittano per venirmi vicini per guardare anche loro... con le mani però...  dietro si appoggia Alice...
"Ehi... mi volete buttare di sotto?"
Tuono per quello che posso tuonare, infatti è una flebile voce... quella che esce...
Alice sospira e poi esclama...
"Dai scendiamo giù... prima che se ne va via del tutto..."
Eh no... già ho preso il medicinale, lo spray... dovrebbe ritornare al massimo domani... per quando ritorno lunedi al lavoro devo essere in forma... ho delle riunioni, le conferenze...
"Non pensare gia al lavoro.."
Mi dice scesi giù Alice prendomi a braccetto... ormai mi capisce al volo, ma  non fa sempre quello che io vorrei... al lavoro... stando lontana dai guai... ma intanto ha ragione,  godiamoci questi ultimi scampoli di vacanza... tengo per l' altra mano la piccolina mentre i birbantelli saltellano davanti a noi... hanno energia da vendere...
Quando domenica sera torniamo a casa sono distrutto e con un fil di voce... Giacomo mi prende in giro...
"Siete andati a cantare a squarciagola al karaoke?"
"Non lò faccio in italiano figuriamoci in francese, poi che ne sapevo che andavo in Siberia,  invece che in Francia.  Giusto adesso dovevamo andare sottozero? "
"Ma quale sottozero?"
Abituato al tepore siciliano... per la prima volta ho sofferto il freddo e se ne è andata la voce. Ora mi devo riempire di medicinali e sperare che mi ritorni per domani... intanto adesso andiamo da mio fratello... Sara ci ha preparato una bella cenetta... i bambini vogliono stare coi cuginetti, mi è venuta un idea... questa volta gliele do vinte e li faccio dormire coi cuginetti, tanto il posto c'è.   Così andiamo soli soletti per passare una notte di fuoco... finalmente! L'acchiappo tra le mie braccia e non la lascio andare...
"Non ti sforzare a parlare Claudio. "
E con quel poco di voce che ho le sussurro sul collo...
"Non serve parlare... serve altro..."
E dal sorrisetto devo dire che le basta... e avanza pure...

Ps.: per ora chiudo con questa storia aspettando altra ispirazione,  magari a carnevale.
Ritorno alla storia di dopo il matrimonio per l'epilogo... forse ho la giusta ispirazione,  là i figli so cresciuti e anzi ci sono pure i nipoti, ma già ho parlato di loro come nonni... chiudo altrimenti sarei sicuramente ripetitiva. Poi c è ancora la storia di  Claudia che fra poco arriverà alla fine, anche se ancora non so come.

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