Conforti supremo cap 17
Claudio arriva mentre Serena é ancora qua. Cosi mentre apparecchio la tavola le dico che Claudio vuole trovare il primo possibile un appartamento e lasciare così l'albergo dove alloggia. Vorrebbe trovarne uno, naturalmente il più vicino possibile all'istituto. Per evitare di prendere l'auto, visto il traffico ed il problema di parcheggio. Lei dice che inizia a fare un giro di telefonate tra amici e parenti, ce ne sono diversi che fittano. Io gli spiego che Serena é cugina di Paolone.
"Hai capito Paolone! Tenersi tutto questo dentro! "
"Eeeeeeh! Lara lo avrebbe menato se si faceva scappare qualcosa!"
"Ci credo, immaginavo che sapessero qualcosa".
Il tempo di mangiare con noi e Serena va di corsa a lavorare.
"Sacrofano complimenti...... sei diventata brava, dici la verità, ti ha insegnato Amalia in videochiamata ".
Ma come fa a sapere sempre tutto?
"All' inizio si, poi metto i tutorial su you tube perché spesso faccio i piatti siciliani come questi."
"Mmmmmm come mai questa novità? Non é che ti é interessato tanto.... hai sempre comprato tutto pronto...... poi non penso che qui siano cosi cari!"
"Beh! Spesso é troppo condito o fritto, vorrei essere attenta al mio stomaco ed al mio fegato e non iniziare a rotolare..... poi c'era la curiosità di preparare qualcosa di mio!"
Mica gli posso dire che é stato anche un modo per impegnare il tempo ed impedirmi di pensare troppo a lui e a quello che era successo.
"Non me la racconti giusta sacrofano ma farò finta di crederci!"
"Dai ti faccio assaggiare lo zibibbo, un vino del posto che si beve alla fine del pasto col dolce. Ma ho solo di paste di mandorle. Vuoi assaggiare? Sono buoni. "
"Tesoro, ti vedo nervosa, mica hai paura di restare sola con me? Fammi assaggia sto vino ja! Ma la pasta no! Prendilo pure tu cosi ti rilassi un po'."
"Non sono nervosa, é che non ci vediamo da tanto e dobbiamo ancora chiarirci."
"Pensavo che ci fossimo chiariti.... io ti ho detto tutto!"
"Io non proprio tutto..... siediti sul divano, ti porto lo zibibbo."
"Ma lo porti solo a me, non lo prendi tu? Dai solo un goccio, ma fammi compagnia!"
Metto giusto un goccio nel mio bicchiere e mi siedo vicino a lui.
Prima di parlare e dire anche il mio, della mia sofferenza, inizio col piede avanti....
"Come hanno preso in istituto il tuo trasferimento? Specialmente la Manes? "
"Io ho parlato solo con Giorgio, che mi ha rivelato che eri qua..... poi ad Andrea l'ho messa davanti al fatto compiuto. Quando Lara mi ha detto cos' era successo, sono andato da lei e ho chiarito che tra me e lei non ci poteva essere niente..... le ho dato la colpa della tua caduta!"
"É anche colpa tua! C'eri tu con lei...."
"Lo so, ho sbagliato, mi sono fatto prendere dalla voglia di potere, ma subito ho capito...... solo che tu non mi hai voluto ascoltare..... poi sei scappata! Scusami ti prego...... mi manchi da morire." Posa il bicchiere e mi prende le mani.
"Alice al telefono mi hai detto qualche giorno fa che mi hai perdonato? Se é vero ricominciamo....... ricominciamo da zero, da dove vuoi. Io ora sono qua per te....... stamattina mi hai baciato..... dimmi che mi ami ancora! Ti vedo troppo tesa!"
"Si, perche é stata una cosa improvvisa, non mi aspettavo........ dovevi prepararmi ......."
"Volevo farti una sorpresa e poi a dirti la verità avevo paura che mi dicessi di non venire..... del resto non mi hai voluto dire dove ti trovavi."
"Puo' essere....... che ti dicevo di no...... vedi.... Claudio mi hai deluso molto....... io non me l'aspettavo....... ho sofferto molto....... sono dovuta andare via per stare bene..... e ho paura che può succedere di nuovo....... é piu forte di me...... per questo sono tesa...."
"Ti giuro che non succederà più, ti puoi fidare di me. Però tesoro se non ti senti pronta io non ti voglio mettere fretta, sono qui....."
Io salgo le gambe sul divano, togliendo le scarpe e lentamente l'abbraccio poggiando la testa accanto alla sua, guancia contro guancia. Poi l'appoggio alla sua spalla accarezzandogli il viso, partendo dalla guancia, la bocca e scendendo sul torace. Lui mi accarezza i capelli , poi inizia a darmi piccoli baci sulla fronte, sul naso, sugli occhi, sulle guance ed infine sulla bocca, lieve.
Rispondo al suo bacio, in modo sempre più appassionato, ma dolce. Lui mi stringe in un forte abbraccio che mi spaventa un po' e mi stacco..... non è che io non lo desideri...... ma é successo tutto troppo in fretta..... averlo qui!
"Ti ho spaventato, non vuoi?"
"Non lo so...... forse è successo troppo in fretta, mi sento bloccata........ forse perche ti devo dire ancora delle cose mie....." Lo guardo, ma non me la sento ora di raccontargli gli attacchi di panico.
" Non ti preoccupare, con calma...... ti aspetto..."
Gli accarezzo le gambe e poi mi appoggio a lui appoggiando la testa sul suo cuore..... mi rilassa.
"Va meglio ?" Mi chiede.
"Abbracciami Claudio ".
E restiamo cosi non so per quanto tempo, poi dice "si è fatto tardi, sono a piedi, è meglio che vado."
Forse si aspettava di rimanere qua stanotte, ma io non me la sento, almeno non per ora..... lo desidero certo.... tanto che prima di aprire la porta gli prendo la mano e lo faccio voltare verso me. Poi poso le mani sui suoi fianchi e mi allungo verso di lui........... lo bacio. Lui mi tiene la testa con le mani e io dai fianchi passo alla schiena, accarezzandola. Con fatica si stacca ed apre la porta. Lo saluto con gli occhi lucidi.
La notte dormo serena........ e penso, chissà come sarà averlo come direttore?
Claudio
É stata una bellissima serata.....non chiedevo di meglio...... anche se speravo di rimanere, dai suoi occhi ho capito che non era pronta ...... per stare insieme....... era ancora destabilizzata da avermi visto all'improvviso..... É una sera stranamente calda visto che siamo a dicembre o forse é il mio cuore..... ragazza di Sacrofano che mi hai fatto? Ti aspetterò per sempre..... anzi ti saprò aspettare .... come la canzone di Antonacci
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Alice
Il giorno dopo non lo vedo, impegnato nei colloqui con tutti i responsabili, poi con tutti i dottori. Al contrario delle altre volte non ha seguito l'ordine alfabetico e mi ha chiamato alla fine, per l'ora di pranzo. Si é alzato dalla sedia e si é appoggiato in piedi alla scrivania di fronte a me.....
"Siediti Alice...... dimmi veramente che pensi di quest' istituto, dei laboratori e dei dottori.....tutti..... se c'è qualche problema! "
"Vuoi che faccio la spia?"
"Voglio solo sapere se ci sono problemi, discussioni, che ne so qualche rivalità...."
Allora gli dico quello che penso senza portarla troppo per le lunghe.....
"E quali sono le cose da migliorare secondo te? Mi ricordo sai le volte che ti sei lamentata al telefono...."
Mi mordo la lingua..... quando gli ho parlato non pensavo che sarebbe venuto qui, tantomeno da direttore.
"Claudio non voglio che gli altri pensino che faccio la spia o la lecchina...."
"Alice voglio solo non perdere troppo tempo a capire certe persone e poi se hanno la coda di paglia significa che nascondono o temono qualcosa!" Poi cambia direzione.....
"I tuoi specializzandi come sono?"
"Sono interessati e si danno da fare..."
"Nessun imbranata come te?"
"Che gentile...... no sono unica nel mio genere..."
"Questo é sicuro mia Sacrofano ".
Quel "mia" mi ricorda quando diceva la mia allieva rimarcandolo parecchio.
"Sei sicuro che sono tua?"
"Per me lo sei....però per ora mi accontento che tu mi faccia compagnia per il pranzo."
"Direttore che onore! Cosi davanti a tutti? "
"Non ho niente da nascondere, incominciamo con il piede giusto..... poi vedranno che non faccio preferenze tra te e gli altri......sul lavoro!"
"Sul lavoro... Certo sul lavoro.... che specifichi a fare stupido!" Picchiandolo sul braccio.
"Con te c'è da specificare sempre..."
Si toglie il camice e dice "dove mi porti sacrofano..... spero non a mangiare cinese, sushi o thailandese...."
"Non ti preoccupare mi sono convertita al siciliano..."
"Menomale, però niente di pesante, ti faccio presente che abbiamo da lavorare anche nel pomeriggio..... e io non posso abbioccarmi sulla scrivania come te..."
"Uaaaaaaaa! Ma come ti permetti! Direttore mi pare che si sta prendendo troppa confidenza!"
"Non ti ricordavo cosi permalosa Sacrofano! Dai andiamo."
Mi apre la porta e cammina a fianco a me.... arrivata alla mia stanza mi tolgo il camice e prendo la borsa dall'armadietto. Gli altri gia sono usciti per mangiare. Io lo porto praticamente in uno spizzico più avanti.... che prepara anche qualcosa di caldo come i piatti di pasta con le sarde o con le melanzane. Quando arriviamo là però gli faccio assaggiare il pane ca meusa, il pane con la milza....
io prendo anche la frittola e lui ne prende un pezzo... dicendo che é troppo fritto! Se é fritto é fritto! Ma ogni tanto si può fare.... gli pulisco il musetto col tovagliolo e dico che ci vorrebbe un bel caffè.
"Altro che caffè, qui ci vuole un bel digestivo..."
"Dottò ho io quello che vi serve, vi do l'autista! Ve lo preparo in 2 minuti....con il limone, eccolo qua!"
"Grazie, non vi dovete disturbare..."
"Ma che disturbo e disturbo, per un amico di Alice questo ed altro!"
"Ti sei fatta conoscere pure qua Sacrofano? "
"È na brava picciotta e duttura".
In quattro e quattr'otto gli porta un bicchiere e Claudio alza un sopracciglio.
Lo beve solo per non fare una brutta figura..... però poi arrivati in istituto dice che ha fatto effetto!
"Vedi le tradizioni non sbagliano mai!"
"Senti Alice, non so se ci vediamo per quando finisci, io penso che faccio tardi, ma stasera voglio cenare con te...e..."
"Vieni a casa allora".
"Non vuoi andare fuori? C' è un bel ristorante vicino al mio albergo".
No, voglio parlargli con calma e preferisco stare a casa. Poi se c'è un dopocena.... preferisco a casa. Pero dovrebbe esserci Serena stasera, se non sbaglio.
"No, Claudio preferisco a casa".
"Ok, tanto hai visto come ha preparato l'autista no? "
"Sei uno stupido! Che vuoi dire? Che cucino pesante?"
"Ti sei fatta prendere troppo dalla cucina siciliana!"
"Mmmmm vabbuo' stasera cercherò di preparare qualcosa di piu leggero..."
"A stasera allora" mi dice sfiorandomi una mano, gli altri già sono al loro posto....
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