Che Natale... 163
Claudio
E anche quest anno siamo arrivati a Natale e mi tocca portare i bambini in giro, non solo i miei, ma anche quelli di mio fratello, che è fuori per lavoro, torna giusto in tempo per la cena... beato lui.... sto scherzando... adoro i miei figli! Mentre Alice e Sara stanno preparando la cena io ho fatto i salti mortali per lasciare tutto in ordine in ufficio e li ho portato a spasso... precisamente sul trenino di babbo Natale che scorrazza per Palermo. Quest anno babbo Natale invece della slitta con le renne ha il trenino rosso. Il comune ha organizzato tanti eventi durante le vacanze di Natale incluso questo... e naturalmente salgo anch io con loro... per controllarli... devo continuamente dire di non cacciare la testa fuori dal finestrino.. che è aperto... Specialmente Cesare è il più monello e si porta gli altri dietro, lo avevo detto a Giacomo di avere un polso fermo, ma lui ha le sue idee... mentre Marisa è una piccola principessa, come la madre.. e stavolta è lei succube della mia Lavinia... a cui rivolgo un occhiataccia per farle stare ferma... tanto vede tutto anche dalla sua postazione... sono ancora estasiati mentre guardano le luminarie e gli addobbi per le strade... sono dei bambini... ma in realtà piacciono anche a me... pure se faccio il burbero e mi lamento sempre della confusione.
Poi mi piace girare per Palermo, mi sono anch io innamorato di questa città come Alice... e spesso la domenica scopriamo angoli nuovi tutti insieme... anche se quando stanno insieme tutti e cinque i bambini diventano pestiferi, per ora li riesco ancora a gestire da solo... anche se Leo e Cesare vogliono sempre fare i furbi.
"Papà possiamo prendere la cioccolata calda?"
Mi chiede la piccolina di casa ed il golosone di Leo insiste sapendo che già non è più orario, si rovinerebbero l appetito per la cena.
"Non fare il furbo... non è cosa, mangerete il dolce alla fine della cena."
"Ma papaaaa..."
Lavinia esclama già coi lacrimoni pronti, ma è anche lei una furbetta... fa sempre cosi... per convincermi...
"Tesoro mio dobbiamo cenare, devi imparare ad aspettare."
"Non mi piace aspettare."
"Me ne sono accorto, ma cosi ti godrai la cena."
"Possiamo mangiarla domani , vero? Un altra passeggiata e questa la mangiamo prima."
"Proprio furba la tua idea, Leo."
Lui subito trova la soluzione...
"Domani è Natale, passeggiata e cioccolata... affare fatto... anche mamma sarà d accordo. "
Lei adora la cioccolata, in ogni forma.. da quando si trova a Palermo ha imparato a cucinare, prima il salato... più facile e poi i dolci da forno... anche quelli siciliani, siccome ne è golosissima... cosi quando ha tempo ci delizia dei suoi manicaretti... Lavinia è ancora piccola per interessarsene, oltre a mangiare... per cui mentre lei cucina li guardo io cercando di interessarli alla lettura.. ed alla medicina ovvio... e se non proprio ci riesco, li porto fuori... la maggior parte del tempo libero lo trascorriamo con mio fratello e Sara... siamo sempre in compagnia, talvolta vorrei meno confusione, ma ormai ci ho fatto il callo. Arrivati a casa... è tutto pronto, Sara ed Alice si sono date da fare... manca solo Amalia, ma lei è anziana non può venire da sola, generalmente approfitta quando vengono i genitori di Alice o Cordelia... Lara e Paolone, ma per Natale stanno tutti in famiglia.
Alice gliel ha chiesto mille volte di venire qui, ma lei non vuole, ha le sue abitudini a sacrofano, le sue amiche... anche se qui ha fatto amicizia con tutte le comari... imparentate con Paolone... quelle volte che è venuta, starebbe bene, ne sono sicuro ed Alice sarebbe felice... le manca solo lei per essere completamente felice. Intanto durante questa cena interminabile ognuno divora tutto... Leo ha preso da Alice, goloso di tutto, mentre gli altri mangiano normalmente... come me... e menomale...
Anche Giacomo divora tutto... e fa il mattatore... scherza su tutto... fa lo showman...
come sempre, facendo ridere tutti...
"Biscotto e dai.... scherza anche tu, sei troppo controllato!"
In primis prende in giro me...
"Lo sai che non sono un pagliaccio come te!"
"Che colpo al cuore.."
Giacomo si mette la mano sul cuore come se fosse stato colpito... che attore!
Alice
Serata Conforti tipica... con Giacomo che scherza e Claudio che si tapperebbe le orecchie, i bambini che vorrebbero alzarsi per combinarne di tutti i colori, mentre CC li ferma... devono restare a tavola se stiamo mangiando... ahhhh queste regole... però grazie alla sua intransigenza stanno crescendo educati, io non riesco ad avere il polso fermo come il suo e certe volte me la fanno quando sono da sola... come dice lui... come gli spuntini fuori pasto, giochi sul telefono e ad altro che Claudio non ammette.
Ora per esempio basta una sua occhiata storta ed i maschietti smettono di lanciarsi la frutta secca... anche Cesare... menomale le femminucce sono ancora tranquille... interessate alle bambole ed ai vestiti... oltre a sistemarsi i capelli in varie pettinature...
I bambini non ne possono più di aspettare, vogliono aprire i regali... a me piacerebbe aspettare la mezzanotte, ma loro sono piccoli.
"Babbo Natale arriva stanotte perciò avrete i regali domattina."
"Ma papà lo sappiamo che Babbo Natale sei tu... che aspettiamo a fa domani?"
Esclama Leo...
"Ma che dici? Gli altri non sono d accordo con te, vero?"
"Ma si papà... siamo grandi, lo sappiamo che babbo Natale non esiste."
Continua Lavinia.
"Ma se abbiamo scritto la letterina e siamo andati ad imbucarla in piazza dove c era babbo Natale con gli elfi."
"È per la festa... ma lo sappiamo che è un attore, come quelli che vengono a scuola."
Alla fine tanto che fanno che lo convincono ad avere i regali... cosi ce li scambiamo anche noi... sono dei pensieri, non ci facciamo mai dei regali costosi... cosi anche per i bambini.. bambole per le femmine e libri per i maschi. Fabio è contento, mentre Leo più grande di meno, vorrebbe già usare il telefono come vuole lui... alcuni amici hanno giochi di tutti i tipi, anche violenti, ma Claudio si rifiuta... cerca di portarlo su altro, ma non so fino a quando ci riuscirà. Poi li convinciamo ad andare a letto, si è fatto tardi, mentre noi continuiamo a chiacchierare, o almeno vorremmo... Lavinia non ha sonno e vuole la favola dal papà... che quasi ogni sera si ingegna nel raccontare storie dell antichità, anche mitologiche, almeno prima di dormire, invece dell atonomia o storie di medici che potrebbero non farla dormire. A Leo invece piacciono le storie sanguinolente... lo vedrei bene ad effettuare un autopsia, mentre Fabio lo immagino più chino sui libri... chissà che strada prenderanno... Claudio li tratta come piccoli adulti, mentre io li vedo come bambini da coccolare... non è che lui non lo faccia... ma da uomo, non come me... anche se con Lavinia è più coccoloso.. come ora che la tiene fra le braccia, invece che nel lettino... io non vedendolo tornare presto mi affaccio all uscio della camera, è cosi tenero... finalmente lei chiude gli occhietti, lui le bacia la fronte e la infila nel letto sistemando bene le coperte... e' freddolosa come me... quante volte si è svegliata di notte perché si scoprivano le braccia... mentre Leo e Fabio sono sempre un fuoco come lui e dormono tutti sbracciati e non hanno più bisogno della favoletta... anche se sono coccolosi... Specialmente Leo se vuole qualcosa....
Quando Claudio ritorna sono sola e mi sto infilando a letto...
"Sacrofano finalmente questa giornata è finita!"
"Questa, ma domani ne inizierà un altra che dovrai sopportare."
"Cosa mi aspetta?"
"Come se non lo sapessi, mangeremo tutti insieme."
"Tutti tutti?"
"Claudio, me lo chiedi ogni volta... lo sai."
"Spero sempre che sia l ultima."
"Lasciati andare e divertiti pure tu."
"Ma io mi diverto... per un ora... poi non resisto più. "
"Allora vorrà dire che se proprio non ce la fai andremo via..."
"Non verranno qui?"
"Andiamo da Serena.. per cui possiamo lasciare anche i bambini là, se vogliono giocare con gli altri."
"Ma sei sicura? Non voglio che tu vada via per me."
"E non voglio che a te venga il mal di testa ad ogni festa."
"Te ne sei accorta?"
"Claudio... sei molto espressivo... e lo sai."
"Credevo di aver imparato a dissimulare."
"Non sei un attore."
"Che smacco!"
"Dai, che sei contento...e poi saremo un po da soli senza i bambini intorno."
"Allora fa piacere anche a te... andare via prima."
"Farò questo sacrificio, ma solo se è necessario."
"Sarà necessario... vedrai."
E me lo dimostra con un assaggio... di quello che succederà... solo un assaggio... perché siamo veramente stanchi... anche se vorrei che le sue mani non si fermassero mai su di me... e vorrei sentire ancora la sua bocca fremere sul mio collo... ma i miei occhi si chiudono... ed io crollo sul suo petto...
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