Carnevale cap 110
Alice
Oggi è carnevale... festa grande qui a Palermo. Ci sono sfilate coi costumi di carnevale per la strada e carri carnevaleschi... così anche noi andremo in giro ed abbiamo comprato.. anzi ho comprato i costumi di carnevale ai due figlioletti cari. A Claudio non va tanto a genio... perciò si è rifiutato di venire con me a comprarli... sono andata con Sara, che l'ha comprato anche a Cesare. Quale mai potevo comprare per Leo? Ovviamente il leone...
per Fabio volevo comprarne uno da aquilotto... ma non l'ho trovato... ne abbiamo provati tanti.. anche perché doveva entrare nel carrozzino... mi piacevano molto uno da polipetto... da dinosauro... ma erano grandi per il carrozzino... stava stretto...alla fine ho optato per uno uno molto bello.. da ranocchietta... ops ranocchio!
Cesare invece si è fissato col costume da giraffa...
Menomale che l'abbiamo trovato.
Lui e Leo già li hanno indossati ieri alla festa di carnevale all'asilo, in cui da poco va anche Cesare. Hanno giocato coi coriandoli e stelle filanti e mangiato dolcetti... le maestre ci hanno inviato le foto su Whatsapp... se fossimo andati noi genitori... soprattutto mamme... i bimbi non si sarebbero più divertiti tra loro... ma sarebbero andati dalle mamme, essendo piccoli... e hanno ragione. Leo quando torna dall'asilo corre sempre da me.... e poi dal papà. Hanno fatto la festa ieri perché oggi i bambini non sarebbero andati visto che ci sono i carri per le strade e sfilate tutto il giorno, anche di bambini... ed artisti di strada! Anche se in realtà è lavorativo... ma qui a Palermo e tutto chiuso...sia uffici.. sia negozi... perché festeggiano tutti!
Io stamane... mi sono cimentata...anzi già da ieri dei dolci palermitani tipici del carnevale...
i dolci di Carnevale a Palermo sono la Testa di turco, tipico della zona di Castelbuono. Leggenda vuole che venne preparata per la prima volta per celebrare la sconfitta degli Arabi da parte dei Normanni. Realizzata con pasta sfoglia e ricoperta di crema al limone e cannella: un paio di morsi ed è terminata. La Pignoccata, chiamata anche pignolata o pagnuccata, sembra risalga al periodo della dominazione aragonese in Sicilia e il suo nome fa riferimento alla forma tipica delle pigne. La pignoccata, dolce tipico di Palermo, viene anche realizzato in altre zone d’Italia, in particolare in Calabria e in Campania. Composta da piccoli gnocchi fritti, disposti a forma conica e ricoperti da una colata di miele. Risulta un po’ compatta sotto i denti e non facilissima da mordere. La variante messinese, spesso cotta in forno, viene glassata in parte col limone ed in parte col cioccolato fuso. Diciamo che mi sono venute bene... non come volevo o dovevano essere... per Claudio erano una mezza schifezza... visto che è andato a comprare le graffe nel panificio vicino... borbottando qualcosa sull'avvelenamento... e menomale che so diventata brava...
Claudio
Non me ne tiene proprio di andare in giro in mezzo a questa baraonda di gente... tra carri, canti e balletti.... ma Leo è entusiasta e naturalmente anche Alice. Giacomo non c'è, è fuori per lavoro... e non posso far camminare solo Sara e alice con tre bambini... di cui uno in carrozzino in mezzo a sto casino! Mi fa paura più che altro... succede di tutto... quante volte ho sentito di incidenti o di spintoni... se non addirittura di rapimento di bambini in simili occasioni... da parte di zingari... non tanto di richieste di ricatto. Alice mi direbbe che sono pessimista se le rivelassi tali pensieri... ma in realtà sono realista... un paio di volte mi è capitato anni fa a Roma di fare autopsie su bambini... è stato terribile... per me che cerco di non farmi coinvolgere...mi ha toccato nel profondo. Pertanto a malincuore mi avvio con loro in questa passeggiata... che loro chiamano un'avventura pazzesca... per me sarà un'enorme scocciatura. Mi aspettavo molta gente... ma non tanta... nonostante sia lavorativo... molti verranno anche da paesi vicini... muniti di coriandoli, stelle filanti e fischietti... come noi... già mi hanno rimbambito... visto che Alice chiacchiera con Sara e cesare e Leo camminano vicini... porto io il carrozzino... è meglio... lei si potrebbe distrarre... qua ci vogliono cento occhi... mi sembra di essere uno di CSI... attento a tutto! Devo dire la verità i carri sono veramente fatti bene e belli come i vestiti dei ballerini... alcuni costumi sono straordinari... a tema... abbinati al rispettivo carro. C'è ne uno delle classiche maschere capitanate da Arlecchino protagonista del carro... un carro come nave da pirati con Capitan uncino, Peter Pan e coccodrilli...uno di dame e cavalieri con giostra francese..... ne sono tanti... lungo descriverli tutti...
poi la gente del posto.... adulti travestita a festa... dipinta sul viso... mi fa impressione... io che sono sempre stato lontano da queste feste...disgustato da queste sciocchezze... eccetto da piccolo credo..
Proprio qualche giorno fa parlando di carnevale... con Giacomo...di questa voglia dei bambini di trasvestirsi e della frenesia di Alice di cercare un vestito giusto... lui mi ricordo che mamma era anche sarta e nei ritagli di tempo visto che era una bidella cuciva vestiti per gli altri e per noi... compresi quelli di carnevale... ecco anche la risposta al nomignolo di biscotto. Da piccolo mi cuci' un vestito da biscotto... Giacomo essendo più grande non lo volle... ci sono anche delle foto riposte... chissà dove. Ed eccomi qui dopo tanti anni passati a scappare... a fareuna vita che non volevo... o credevo di non volere... con una moglie che amo... io allergico al matrimonioe relazioni stabili e fedeli... con due figli... che mi chiamano... pieno di responsabilità... immerso in una golla carnevalesca in ogni senso... ma sono felice... perché loro sono felici... cerchiamo di trovare un posto dove fermarci... una panchina libera nel parco... dove sederci e riposare... dove cesare e Leo possono giocare con le spade... spade? Si spade che non so dove e quando hanno preso e non centrano niente col loro costume. Prendo il mio ranocchio preferito in braccio... è stanco di stare nel carrozzino. Come al solito Alice scatta foto a volontà... doveva fare la fotografa come il fratello... anche se non è altrettanto brava. Qui è un po' più tranquillo... nel parco c'è meno gente... meno musica e rumore... le mie orecchie si riposano... dopo poco torniamo a casa perché i pargoli sono presi dalla fame... non per altro. Nel tragitto per tornare a casa vediamo alcuni carri illuminati... sono splendidi...
"Ahhhhhh" grida ad un tratto Alice... che mi fa spaventare..." mi ero dimenticata... ci hanno invitato alla festa di carnevale i genitori di Marco... mo andiamo direttamente li e mangiamo li..."
Mi metto una mano in fronte... non ne ho proprio voglia... i bambini saltellano che vogliono andare... mannaggia a lei che se ne è ricordato... non se ne poteva dimenticare completamente?
"Però c'è un problema... ci dovremo travestire... e io non li ho..."
"Meglio... non ci travestiremo..."
"Ma sembra brutto... sono tutti vestiti..."
"Ma che te ne frega... ma se hai questo problema li accompagniamo e ce ne andiamo... poi li riprendiamo..."
"Noooooo.. loro hanno insistito... anche i genitori... per divertirci anche noi..."
"Io non mi diverto!"
"Alice io i vestiti per noi li ho... tu hai la mia misura... perciò ti va bene... una dama e un odalisca... quale vuoi?"
"È lo stesso... e per lui?"
"Non lo ho... perche Giacomo non lo ha. "
"Io non vengo.." persisto.
"Non puoi lasciarmi sola..."
"Ma sei con Sara... neanche Giacomo c'è. "
"Ma lui per lavoro... tu ci sei!"
"Lo sai che non mi piace... già ho fatto uno sforzo immane ora... per la strada..."
"Dai Claudio... puoi metterti il camice e fai il medico... ecco risolto..."
"Ma tu sei pazza..."
"Perche? Sei nel tuo habitat naturale..."
"Forse volevi dire vestito normale..."
Sto ancora per rifiutare quando il mio leoncino mi tira per la giacca..."papà vieni pure tu... non vieni mai..."... e mi ricordai all'improvviso di tutte quelle volte che i miei genitori non erano presenti alle manifestazioni a scuola o altro perché lavoravano... io non voglio essere così... non voglio che mio figlio... i miei figli sentano la mia mancanza... o che io abbia mancato in qualcosa...allora acconsento abbracciando forte Leo... cercherò di essere un padre migliore...
Prendo il mio camice e la penna nel taschino ed andiamo... una bella casa... una coppia che all' apparenza sembra snob... invece molto simpatica...tanti genitori con altrettanti bambini...si divertono tutti ballando canzoni per bambini... io prendo il ranocchietto in braccio... spaventato da tanto frastuono. Se Leo è mammone... lui è papone... mi abbraccia stretto.
Alice non fa altro che mangiare... con Sara che spilucca... preoccupata per la linea. Leo e Cesare assaggiano solo patatine e giocano con gli altri...
"Grazie tesoro..." mi sussurra Alice nell'orecchio,
"Hai ragione... non potevo mancare..." mi trovo a rispondere cullando Fabietto che guarda curioso e finalmente sorridente gli altri...
"Dottor Conforti mi ha dato ragione... un miracolo... dobbiamo festeggiare... prendo dolce e vino..."
"Già hai esagerato... festeggiamo a casa..."
"Ma a casa non abbiamo niente..."
"Festeggiamo a modo nostro..."
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