A Santorini cap 95
Claudio
Oggi tocca andare a Santorini, ne hanno parlato tutti bene con entusiasmo. Io ho visto le foto e non vedo l'ora di andarci. Scendiamo nel pomeriggio per farci vedere il tramonto che dicono stupendo in una zona dell' isola. Peranto la mattina la passiamo in piscina approfittando di un bel sole. Vietando naturalmente ad Alice di andare nell' area idromassaggio. La lascio nella piscina dei bambini con Leo e vado in quella per adulti per fare una nuotata come si deve e non sentire lo schiamazzo dei bambini e le chiacchiere delle mamme. Nuotare per me è rilassante anche se mi sento i muscoli indolenziti in quanto lo faccio raramente. Ogni tanto vado a correre, ma non è come nuotare.
Torno senza avere cognizione del tempo da loro, anche perché se sarebbe passato troppo tempo Alice mi sarebbe venuta sicuramente a cercare. La trovo con un diavolo per capello...
"Si può sapere dov'eri?"
"Secondo te?mi vedi? A nuotare!"
"Tutto questo tempo?"
"Perché c'è un tempo prestabilito? "
"Io mi sono esaurita con tuo figlio che vuole stare in acqua... quando torniamo a casa dobbiamo portarlo in piscina per imparare a nuotare."
"Perché non gli insegni tu? "
"Ma sei pazzo?"
"Perché non sai nuotare sacrofano? "
"Certo che si... solo che lui non mi ascolta! Fa quello che vuole! Come te..."
"Mo la colpa è mia... se non ti ascolta!"
"Ha preso da te!"
"Seeeeeeee! Quando ti conviene... vabbuo vediamo se a me ascolta... vieni con papà Leo. "
"Ma dove vai?"
"Gli insegno a nuotare..."
"Lì affoga!"
"E secondo te lo lascio affogare? Lo tengo io... per ora lo faccio galleggiare..."
Alice
Claudio cerca di insegnare a Leo a galleggiare, ma lui è troppo agitato, si muove troppo... si aggrappa a lui... vuole giocare e non lo ascolta!
Torna dopo un po' sconvolto...
"Hai ragione... non ascolta! Ma ha preso da te!"
"Azzz! Da me?"
"Si, sei tu che non ascolti mai e fai di testa tua... comunque è meglio un istruttore di nuoto che è un esperto e sa come prenderlo."
"Mi sa di si... per il momento teniamolo qui e con i gonfiabili."
Comunque gli piace tanto stare in acqua e no uscirebbe mai, tutto il contrario di quando dovevamo fargli il bagnetto a casa. Con difficoltà lo tiriamo fuori per andare in cabina a lavarci e poi pranzare. Nel primo pomeriggio facciamo la fila per scendere a Santorini... non direttamente sul porto che è piccolo, ma su un traghetto che ci porterà al porto. Andiamo con un altra coppia con due bambini, di circa dell'età di Leo. Sono italiani e molto gioviali, cosi per una volta chiacchieriamo con altre persone. Sono una bella coppia un po' più grandi di noi, lei insegnante e lui avvocato. Mentre giriamo per le stradine, tutto il contrario di quello che mi sspettavo io parlo con lui Marco, e Claudio con Giovanna. Non so come sono arrivata a parlare di un caso di omicidio particolare e lui è molto interessato e divertito. Mentre non so di che stanno parlando gli altri due... in quanto intorno a noi ci sono persone che parlano. Dopo facciamo i conti! Nelle salite faccio difficoltà a tirare il carrozzino con Leo, così marco si offre di portarlo, che cavaliere!
Mentre la sua Giovanna ci riesce egregiamente, farà palestra? Mentre Claudio chiacchiera con le mani in tasca. Santorini è bellissima e faccio un mucchio di foto con l'aiuto di Marco che mi tiene Leo. Guardo Claudio di sottecchi che si ingelosisce e si avvicina di più a noi... cosi scattiamo anche foto tutti insieme... visto che come selfie non ci riusciamo... ce le facciamo scattare dai passanti. Scopro che a Leo piacciono le foto... si mette in posa... è straordinario! Claudio si incammina affianco a me lasciando perdere Giovanna che si accosta al marito e continuiamo a chiacchierare così fino a che mi fermo davanti ad un negozio di souvenir... io insisto a comprare qualcosa mentre loro si avviano... ci rincontreremo nella zona del tramonto. Poi ci siamo scambiati anche i numeri di telefono. Compro la solita calamita ed un piatto dipinto, di cui Claudio farebbe volentieri a meno.
"Ma dove lo dobbiamo mettere? "
"Nel salone... o in cucina."
"Ma già abbiamo tante cianfrusaglie. "
"È bello, lo appendiamo."
"Vuoi dire che dovrò fare un altro buco nel muro?"
"E come lo attacchiamo con lo scotch?"
"Avevamo detto di non fare più buchi... siamo pieni.."
"Allora lo poggio sul mobile o nella stanzetta di Leo."
"Si così quando lo prenderà te lo darà in testa!"
"Uffa sei insopportabile! "
"Se proprio vuoi comprare qualcosa, prendi qualcosa di utile! "
"Allora ne prendo uno più grande per mangiare!"
"Ma chi me l'ha detto di parlare?"
Seguo il consiglio di Claudio e ne compro diversi piatti da portata perché non riesco a scegliere il disegno... sono tutti bellissimi... minsa che sei ne sono pochi in caso di ospiti e ne prendo dodici con due vassoi, uno ovale ed uno rotondo.
Claudio e Leo sono rimasti fuori al negozio a guardare il panorama.
"Sei rinsavita? Non hai comprato piu niente!"
"Veramente me li faccio spedire a casa."
"Li? Ho paura a chiederti quanti ne hai presi."
"Meglio che non lo sai... ma non ho speso molto."
"Non è per i soldi, lo sai, è per lo spazio ed il tuo bisogno di accumulare oggetti."
"Ma sono belli.. e utili.. ci mangeremo dentro!"
"Come no! Ti rendi conto che dovremo visitare altri posti? Ti devi limitare."
"Ti prometto che non comprerò più niente!"
"Ci credo proprio! Tu prometti, prometti e non mantieni mai..."
"Questa me la ricordo... quando me l'hai detto?"
"Me lo ricordo anch'io, te l'ho detto all' inizio e continuo a ripeterlo ancora... non cambi mai!"
"Dovresti esserne contento! "
"Che sei recidiva?"
"Che sono prevedibile..."
"Non prendermi in giro!"
"Perché? È una tua prerogativa?"
"Sei imprevedibile nella tua prevedibilità! "
"Che giro di parole!"
"Dai muoviamoci.. che il sole sta per tramontare!"
Cosi corriamo per quando può permettere il carrozzino per raggiungere la strada dove i turisti aspettano il tramonto sul mare.
"Claudio allora tu mantieni il carrozzino ed io faccio le foto. Tra una montagna di gente addossati ad un muretto guardiamo il sole scendere nel mare tra sfumature giallorosa. Avevano proprio ragione... è uno spettacolo!
Come facciamo a ritrovare Marco e Giovanna in questa marea di persone? Li chiamiamo sulla strada del ritorno, ma non rispondono, forse non lo sentono tra il vociare della gente. Abbiamo tutto il tempo di arrivare al porto con calma. Stasera niente spettacolo, solo la cena... che si è fatto tardi. Non ho mai camminato tanto in vita mia... o almeno credo... le gambe non le sento più! Poi la stanchezza di stare attenta a Leo nel carrozzino e anche a piedi in alcuni tratti... in cui è voluto scendere... in mezzo a tanta gente. Claudio invece è sempre fresco come una rosa, non sembra neanche sudato... invece io puzzo da lontano un miglio... e ho i capelli arruffati nonostante la molletta.
Claudio
A cena questa volta mangio di più... sarà questa giornata impegnativa di fisico e di mente.... non eravamo mai stati in spazi ristretti con tante persone... attento a non percere di vista Leo che voleva camminare... ma non era possibile in quelle situazioni. L'abbiamo fatto camminare per poco tempo ed in piazze o pause. Anche ad Alice si è svegliata la fame, ma in verità quando è che si è addormentata? ha spazzolato tutto e fatto il bis di dolce. Leo non ne parliamo... nonostante gli spuntini giornalieri, ha mangiato tutto e di più! Facciamo un giretto tra le sale ritrovando Marco e Giovanna. Ci scambiamo le impressioni su Santorini. Noto Giovanna troppo interessata a me ... cosi la tratto con distacco... in modo da evitare gelosie di Alice che ha occhi di lince ed udito bionico... poi Marco è una gran brava persona... spero che lei non lo cornifichi. Non so se lui fa finta di non accorgersene o non se ne accorge proprio. In cabina Leo cade subito in letargo... preso dalla stanchezza... ho trovato il modo di tenerlo fuori uso. Speriamo che non si svegli stanotte per tuffarsi nel nostro letto.
"Apprezzo molto il tuo distacco da Giovanna..."
"È questione di rispetto!"
"Non l'hai avuto sempre..."
"Non è vero... è che mi piaceva stuzzicarti!"
"È ora? Che è cambiato?"
"Che era inutile... non mi divertiva... e soprattutto mi dispiaceva per il marito."
"Sei sempre stato un narcisista..."
"Non sento più il bisogno di esserlo e di istigare la tua gelosia!"
"Sai che mi da fastidio!"
"So che sei gelosa... è diverso!"
"Sei un presuntuoso.."
"Sono realista! E ora perché non mi ringrazi?"
"Sono troppo stanca!"
"Approfittiamo che il leone dorme..."
"Prima che faccia arrampicata col salto carpiato."
"Esatto!"
Inizio ad accarezzarla e baciare sul collo... come piace a lei...
"Effettivamente un po' di forza c'è l'ho ancora!"
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