A natale tutto vale... 164
Claudio
Come immaginavo il Natale finisce sempre con un mal di testa... le persone sono davvero simpatiche... ma stare in mezzo alle chiacchiere per ore ed ore mi esaurisce... io mi sono allontanato dai miei parenti romani e non, e me ne ritrovo altri qua... e non sono neanche parenti, ma amicizie acquisite... per colpa di Paolone... o per merito... direbbe Alice. Lei è contenta e soddisfatta... è nel suo... come del resto tutti... anche i bambini giocano con gli altri che considerano dei cuginetti, anche se in effetti non lo sono, ma si vogliono bene. Dopo il pranzo infinito abbiamo cominciato a giocare a carte e a tombola... all inizio è divertente... tra scherzi e battute... ormai conosco tutti e si prendono una certa confidenza... ma io sto arrivando al limite della sopportazione... con tutto il bene che voglio ad Alice vorrei scomparire...
Oggi poi figuriamoci... ci sono pure Silvia e Gabriel... dopo aver parlato di lavoro con lui... che devo dire più? Si o no ad oltranza... fino a che incrocio lo sguardo di Alice che come al solito è seduta vicino all' amichetta sua... si sta divertendo cosi tanto che non me la sento di portarla via... se potessi me ne andrei alla chetichella... anche Gabriel se ne è accorto... ormai mi conosce abbastanza bene... sa che la mia sopportazione è arrivata al limite... mentre mi distraggo un attimo con lui... non mi accorgo che le due amiche del cuore ci hanno raggiunto, e quello che non volevo succede... Silvia ci fa l occhietto e sussurra...
"Andate.. andate... ai piccoli glielo dico io."
Non dico che non mi fa piacere andarmene, con Alice poi... ma col benestare di Silvia no... lo racconterà per mesi tra mille battutacce!
Poi guardare i piccoli... lei che di figli non ne vuol sentir parlare... forse Alice le ha promesso qualcosa? Vabbè che stanno giocando coi "cuginetti", forse solo la piccola potrebbe aver voglia di noi ad un certo punto... ma Alice mi prende la mano e ci defiliamo prima che gli altro iniziano a chiedere cos è che non va... e chi sono io per dire di no? Anzi non aspettavo altro e corriamo a casa... io non perdo tempo... chiusa la porta gia inizio a spogliarla mentre la bacio freneticamente... lei mi sbottona la camicia e me la sfila dai pantaloni... la trascino con le labbra attaccate verso la camera da letto... finiamo di spogliarci in fretta come se ci corresse qualcuno dietro... poi quando siamo sul letto ci amiamo con tutto il tempo del mondo... sento la sua pelle fremere sotto i miei baci... le sue mani che mi graffiano la schiena... i suoi occhi languidi che mi guardono con passione e mi chiedono.... ancora... senza i piccoli in casa possiamo sentirci liberi... di ... alzare la voce e di lasciar andare la nostra passione....
dopo esserci calmati... restiamo abbracciati a coccolarci.... l adoro quando mi sbaciucchia il collo ed il petto... poi ritorna sulla mia bocca e mi sposta i capelli dalla fronte accarezzandomi il viso... è cosi dolce.... fino a che non aumenta l intensità... eh no... eh no... di nuovo no... se arrivano i bambini con Giacomo... gli ho dato le chiavi mannaggia... finisce che ce li ritroviamo all'improvviso addosso...
Alice
Praticamente scappiamo via dal pranzone di Natale come lo chiama Claudio verso casa... con la scusa che non resiste più, ma la verità è che non vedo l ora di stare da sola con lui... senza i bambini... nella stanza accanto... non riusciamo mai a stare completamente soli... ora ne approfittiamo... mi è venuta l idea quando l ho visto esausto... seduto vicino a Gabriel... prima ne ho scherzato con Silvia e poi con un flash ho ricordato le battute di ieri sera... così mi sono alzata e l ho tirato fuori da quella casa.. con il sottofondo delle battutine di Silvia... che però Claudio non dimenticherà... quello me lo farà pagare... ma intanto arriviamo a casa... e con frenesia lo spoglio... che voglia ho di lui... all improvviso... beh.. non proprio improvviso... sembriamo i fidanzatini che si vedono di nascosto dai genitori... con la paura che tornino prima a casa... ci buttiamo sul letto senza staccare le nostre labbra... quanto sto con Claudio non capisco più niente... le sue mani calde... il suo respiro ... i suoi occhi profondi... le gambe intrecciate alle mie... sembra sempre la prima volta... ed invece è tanto tempo... ma è cosi bello ed intenso stare con lui, averlo addosso... accarezzargli i capelli mentre mi sussurra nell orecchio...
"Sei bellissima..."
Poi mi gira portandomi sopra di lui... con la scusa che pesa... ma so che gli piace quando gli solletico il petto con le dita e piccoli baci... ed i miei capelli sparsi...
"Anche tu... sei cosi bello..."
Com è... che con il tempo è diventato ancora più bello? Anche più stronzo certo... domandatelo pure in istituto...ma sempre affascinante con le rughette intorno agli occhi e quel ghigno malefico ... ora invece è un sorriso tenero... ma anche cosi sensuale... con le labbra dal petto mi avvicino al collo... mentre lui infila le mani nei miei capelli... io sono attirata dalle sue labbra... sono una calamita per me... le sfioro... le assaporo soltanto... poi approfondisco sempre di più... mentre le mie mani vagano sul suo corpo, dove non dovrebbero vagare... forse è tardi, ma io continuo a muovermi su di lui come una sirena... mmmmm mi sento come una sirena ammaliatrice... ma lui mi ferma...
"Sacrofano ferma... vorrei fare tanto il bis... ma è tardi... non rischiamo.."
Infatti... booommm... sentiamo il rumore di una porta in lontananza e l inconfondibile voce di Giacomo...
"Ehi ragazzi... siamo tornati.. dove siete????"
Ragazzi? Che complimento! Ma non soffermiamoci a pensare... acchiappiamo i vestiti per terra e cominciamo a vestirci di fretta, ma dobbiamo infilarci sotto le lenzuola, abbiamo giusto messo l intimo, quando sentiamo dei passetti veloci e la nostra figlioletta entra dalla porta... noi cretini l abbiamo lasciata pure aperta... seguita dagli altri e Giacomo...
"Vi ho telefonato.."
Dice scuotemdo la testa... per dire come siete scemi, dove l avete messo il telefono?
Ehhhh sicuramente in cucina... dove ho buttato la borsa e lui la giacca....
"Ma come mai siete a letto? Avete la febbre?"
Chiede Lavinia... povera piccola.
"Si proprio la febbre hanno. "
Risponde Giacomo.
Neanche rispondiamo che Leo esclama...
"E la cena chi ce la prepara? Tu zio? Veniamo da te?"
"Con tutto quello che ti sei strafogato a pranzo vuoi la cena?"
Risponde Claudio che cerca di mettersi i pantaloni sotto le lenzuola... io non ci provo neanche... tanto il danno è fatto...
"Ora mi alzo e ti preparo qualcosa, aspettateci di là. "
"Ma mammina... se non ti senti bene mangiano da zia Sara ed io ti porto la camomilla."
"Che dolce Lavinia, ma mi sento meglio, non ti preoccupare, andate a giocare."
Lei contenta se ne va in cucina con gli altri...
"Allora io vado."
Ci saluta Giacomo.
Mentre ci vestiamo sento Fabio dietro la porta che dice a Leo...
"Ma perché si sono messi a letto? Non è che hanno veramente la febbre?ora la passano anche noi!"
"Ma quale febbre... ai grandi piace stare a letto, ma la prossima volta dobbiamo stare attenti, altrimenti ci fanno un altra sorellina."
"E tu che ne sai?"
"Me l ha detto a scuola un amico più grande."
"Ma di notte pure stanno a letto, come dobbiamo fare?"
"Ma di notte non c è bisogno, dormono."
"E come sei sicuro che ci fanno una sorellina? E se è un altro fratellino?"
"Eh no? Guardaci... due maschi e una femmina.. un altra femmina e siamo pari."
"Dici? E non mi torna... zia ha fatto un maschio ed una femmina..."
"Perché era uno... e uno."
"Boh... non ci capisco più niente... ma a me piacerebbe un altro."
"A me no... pensa... ci toglie attenzioni... ora che è cresciuta Lavinia... ci seguono a tutti."
"L avevo dimenticato... hai ragione... e se tornassimo nel lettone con loro? Per impedire.."
"Ma no... crollano di notte... e poi voglio stare nel lettino mio, loro danno i calci."
"Semmai ci mandiamo Lavinia che è più piccola, per sicurezza."
"Bravo Fabio, mi hai superato in furbizia."
Ma guarda a questi... che discorsi che fanno... ci guardiamo con la bocca aperta... forse dovremo farci un discorsetto... Claudio mi capisce al volo.
"No cara, basta dargli più attenzioni... e coccole."
Storce il naso, gli dà fastidio non averci pensato prima.. pensavo fossero grandicelli per essere gelosi di Lavinia... ed invece hanno sentito delle mancanze... ora vado di là e me li vado a strapazzare... di coccole... mi tuffo sul divano con loro... spaesati...
"Mamma... che fai?"
Si divincola Leo mentre Fabietto si lascia andare,
"Ho voglia di abbracciarvi, si può? "
Lui fa finta di pensarci, vuol far vedere che è grande, ma alla fine capitola... mentre Lavinia si siede sulle gambe del papà... poi non resiste...
"Pure io... pure io..."
E si lancia sui noi tre sul divano... i due maschietti non vorrebbero, ma io gli sussurro...
"Dai... è piccolina.."
E loro cedono... poi anche Claudio si siede vicino a me afferrando Fabio per le gambe e poi quel birbante di Leo per i capelli, ma senza fargli male... e lui di risposta lo guarda cogli occhi da cucciolo pregandolo...
"Papaaaaa' mi cucini qualcosa..."
Io scoppio a ridere... e Claudio mi guarda storto.
"Questo è uguale a te."
Bofonchia.
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