CAPITOLO 63

5 ANNI DOPO

TRIS
ORMAI È PASSATO MOLTO TEMPO da quando Caleb ha fatto la sua scelta.Il ricordo è ancora adesso vivido,come se fosse successo solo poche ore fa.O adirittura minuti.Le sue ultime parole,che disse prima di portare il piede sinistro oltre il bordo e lanciarsi nel vuoto,mi rimbombano ancora nella mente,come un eco infinito tra le membra del mio cervello.Non riesco nemmeno a togliermele dalla testa,due semlici parole,ma piene di significato: "Non dimenticarmi."
Caccio dalla mente la marea di ricordi malinconici che mi si sono formati,non voglio essere triste,non oggi almeno.Una volta superato il lutto di Caleb,ho avuto la piacevolissima sorpresa di scoprire le conseguenze del siero della memoria:la differenza tra i puri e i danneggiati non esiste più oramai ed è questo l'importante.
Ritornando al presente,oggi è una giornata troppo importante per me,Tobias e tutti quelli che ci vogliono bene.
L'anno scorso,durante una passeggiata romantica tra i frutteti coltivati dai Pacifici,Tobias mi fermò per parlare.Lo guardai in quei suoi occhi blu cielo notturno e aspettai che parlasse,ma non disse nulla. "Allora!?mi devi dire qualcosa?" Ruppi il silenzio che si era formato tra noi,una lastra di ghiaccio che mandavo in mille pezzi con il suono della mia voce.
"Beh,volevo dirti Tris,..." cominciò con l'insicurezza su che cosa dire nella voce. "...è da molto che ci conosciamo e stiamo insieme,e questi ultimi cinque anni sono stati i migliori della mia vita.Io ti amo e so che anche tu mi ami,..." annuii a questa sua affermazione,e infatti è ancora così.Io amo lui e lui ama me,ci completiamo a vicenda e stare senza di lui è come viaggiare nel buio,vedendo lui come la luce che illumina le tenebre e le scaccia via.
"...quando ti bacio,abbraccio o sfioro semplicemente la tua pelle calda,sento un brivido che parte dalla fine della colonna vertebrale e si propaga per tutto il corpo sotto forma di scarica elettrica.Non so spiegare cosa provo quando ti vedo o sto con te,ma so che senza te non sò stare.Tu sei una droga per me,l'aria senza della quale non posso respirare,quindi vivere.Perciò volevo chiederti..." Si inginocchiò mentre mi prendeva la mano,io portai l'altra di fronte la bocca,stupefatta dalla cosa che voleva chiedermi,visto che avevo una mezza idea di cosa mi avrebbe domandato. "...Beatrice Prior,vorresti farmi l'uomo più felice del mondo e concedermi l'onore di sposarmi?"
"Tobias Eaton,certo che voglio sposarti!" Risposi senza un'attimo di esitazione.Tobias è l'unica persona,tranne i miei genitori,ad amarmi ininterrottamente,nonostante gli sbagli che ho fatto,faccio e farò.Appena gli ebbi dato la risposta,si alzò,gli misi le braccia intorno al collo,lui sui miei fianchi e ci baciammo,ma non un bacio appassionato,forte,anzi era delicato,pieno di dolcezza e tutta la gioia che stavamo provando in quel momento.
Ed ecco il motivo per cui ora sono nella stanza,o meglio
ex-camera,dei miei genitori a prepararmi per il matrimonio con Tobias.Sono sola perché ho chiesto a Christina,che ovviamente è la damigella d'onore,di uscire un secondo fuori.Stando in questa stanza mi tornano alla mente tutti i ricordi su mio padre e mia madre,la quale ho scoperto che era più simile a me di quanto pensassi.Tralasciando i capelli biondi e la statura minuta,lei era Divergente,proprio come me,io ho solo seguito le fazioni in cui è stata lei,solo al contrario.Prima Abnegante e poi Intrepida.Stare nella loro camera e rivedere dopo tanto tempo le loro cose,mi fa sentire come se fossero qui.Quanto vorrei che fosse davvero così,perché mi mancano e vorrei condividere con loro il più bel giorno della mia vita.
"Allora sei pronta Tris?Tobias e gli altri ci staranno aspettando!" Christina mi avverte di muovermi,non vedevo l'ora che arrivasse oggi da quando Tobias mi ha fatto la proposta,ma qualcosa mi attira al rimanere in questa stanza,come la forza di gravità ci tiene ancorati alla superficie,ma alla fine mi decido a uscire dalla porta.
"Eccomi Christina.Secondo te come sto?Piacerò così a Tobias?" Indosso un lungo abito bianco panna con uno strascico dello stesso colore,il corpetto ha una scollatura a cuore e dei brillanti color argento che sembra sfumino man mano che scendono il vestito,le spalline sono trasparenti e molto sottili,infine il velo di un delicato candore,come la neve,è tenuto sulla testa da un fermaglio.Il vestito di mia madre quando si sposò lei.Ho deciso di metterlo per sentirla più vicina a me,per dimostrarle che nonostante sia morta,la sento ancora qui con me,come se fosse viva.I capelli ho insistito per farli crescere e farmi uno chignon nello stile Abnegante,proprio come Natalie.I miei occhi verdi sono contornati da della matita e mascara neri,l'ombretto sfuma dal grigio polvere al bianco neve,mentre le labbra hanno solo un leggero lucidalabbra trasparente.
"Sei perfetta,Tobias non potrà fare altro che cadere ai tuoi piedi." Esclama entusiasta alla mia domanda Christina,per poi continuare: "Ora muoviamoci però,che ci stanno aspettando tutti!"
"Okay,okay,calmati ora,però,che sembri più agitata di me." Dico per poi scoppiare entrambe in una risata genuina.Usciamo da quella che una volta era casa mia per raggiungere un furgone del Dipartimento parcheggiato fuori,alla guida c'è Amar,il testimone di Tobias e colui che mi accompagnerà all'altare,al posto di mio padre.Il fatto che quest'ultima persona non possa portarmi all'altare,ora che le fazioni e le differenze non esistono più,mi stringe il cuore in una morsa di tristezza e malinconia.
Basta ora,però,essere amareggiati,oggi è un giorno stupendo e non devo rattristarmi pensando ai miei genitori.
Saliamo in macchina,naturalmente Christina mi aiuta a sistemare lo strascico,un po' ingombrante.
"Muovetevi ragazze,che siamo in ritardo!" Ci avverte Amar. "Oh,ma stai zitto un po'!" Esclamiamo all'unisono io e Christina.
Il viaggio lo passiamo in silenzio,con la tensione e l'agitazione che vibra tra noi come elettricità.
Quando arriviamo,Christina si stira con le mani il vestito color pesca lungo fino poco sopra le ginocchia,una manica copre quasi tutta la spalla sinistra e finisce sotto l'ascella destra,l'altra spalla è scoperta,in vita porta un centurino rosa confetto con una rosa bianca di lato.I capelli corti,neri come la pece,sono lasciati liberi.Gli occhi sono messi in risalto da un semplice eyeliner nero. "Beh,io vado a posizionarmi al mio posto." Dice Christina,prima di stringermi in un ultimo abbraccio frettoloso.
Passano dieci minuti,poi Amar rompe il silenzio: "Sei pronta ad andare Tris?" Si gira a guardarmi.
Annuisco.
Esco dal furgoncino e,a braccetto con Amar,ci incamminiamo verso il centro dei frutteti dei campi dei Pacifici.Io e Tobias abbiamo pensato che sarebbe stato romantico sposarci nel luogo in cui lui mi ha fatto la proposta.
Arrivati dove ci sono tutti gli invitati,parte una musichetta che indica la mia entrata.A segnare il mio percorso c'è un tappeto rosso come le mele mature sugli alberi.Lo cerco oltre gli invitati,che si sono alzati e guardano nella mia direzione,ed eccolo lì,fasciato in un abito elegante nero,il colore degli Intrepidi,ma ormai il colore dei vestiti non conta più,non indica di quale fazione fai parte,altrimenti io che indosso il bianco farei parte dei Candidi,e dire sempre la verità non è il mio forte.Una rosa bianca orna il taschino sulla giacca in alto,i capelli castani sono tagliati secondo le solite regole degli Abneganti e la barba è scomparsa,probabilmente se la sarà tagliata.Quando mi vede sorride,un sorriso che parte da un lato del viso e finisce dall'altro,non posso fare a meno di sorridere anch'io.Più avanzo verso di lui,e più il cuore mi batte a mille,non posso fare altro che guardare solo lui e nessun altro,isolandoci dal resto del mondo.
Quando sono di fronte a lui,prima ci guardiamo per qualche secondo e poi lui mi sussurra all'orecchio due semplici parole,che bastano a farmi arrossire e affluire il sangue alle guance: "Sei bellissima."
Durante la cerimonia continuiamo a guardarci,senza togliere gli occhi di dosso l'uno dall'altra.
Alla fine,quando siamo finalmente sposati,vedo i miei genitori in fondo,dietro tutti gli invitati,che mi guardano fieri,felici,come se loro fossero ancora vivi,qui con me in questo momento speciale e indimenticabile.Stranamente con loro vedo anche Caleb,che mima con le labbra,senza emettere un solo suono,quanto gli dispiace per quello che ha fatto.Quando notano che li sto fissando,mi salutano e sorridono,dopodiché scompaiono,senza lasciare traccia,come se non fossero mai stati lì.Non posso impedire che un sorriso si dipinga sulle mie labbra e una lacrima solitaria scivoli sul mio viso.

***

Il resto della giornata scorre tra chiacchiere,risate e baci che io e Tobias ci scambiamo,ormai marito e moglie.Continuo a sentire la presenza costante di mia made e mio padre,però non una presenza triste,ma contenta e di supporto.Sono sicura che è per indicare la loro felicità e il fatto che sono sempre con me,nonostante non li senta concretamente e il fatto che sono morti.

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