Capitolo 1

Grace Field House, un normale orfanotrofio di campagna. Oggi era il tanto atteso momento dell'adozione di un altro bambino. Tutti erano elettrizzati all'idea, ma al contempo, ne erano tristi perché non volevano separarsi dalla loro sorellina. Maggie invece, come al suo solito, osservava tutto da lontano. È sempre stata una bambina di poca parola, solitaria, intelligente e con una buona resistenza fisica.

Calata la notte, Isabella, la mamma che gestisce l'orfanotrofio, accompagna Connie al cancello per portarla dalla presunta famiglia che aveva deciso di adottarla.

Dopo qualche istante Emma nota che Connie aveva dimenticato Little Bunny, il suo peluche, sul tavolo 《Norman guarda, Connie ha dimenticato Little Bunny!》

《Andiamo a ricordarglielo, di corsa》 risponde Norman seguendo Emma

Maggie decise di pedinarli in silenzio senza farsi notare, nè da Ray ne da Gilda. I due riescono a raggiungere il cancello e scoprono una realtà veramente traumatizzante per loro. Connie era stesa e priva di vita su un carro e dei demoni stavano comunicando con Isabella parlando delle merci di trasporto. Praticamente, l'orfanotrofio in realtà è una fattoria dove allevano bambini per poi darli ai demoni. Quei due prima di essere scoperti scappano ma dimenticano Little Bunny.

Isabella lo trova e lì capisce che qualcuno dei bambini ha visto tutto. In quel preciso istante, Maggie compare dietro di lei, tanto i demoni erano già spariti 《Mamma ho dimenticato io qui Little Bunny, tanto so già il mio destino, lasciami svagare un pò》 la guarda normalmente

Isabella si volta per guardarla 《proprio perché sono la tua mamma non devi disobbedirmi, su vai a dormire》

《Come sei noiosa, e va bene》 mette le mani in tasca e cammina tranquilla verso l'orfanotrofio. In quel momento vede Norman ed Emma sconvolti salire le scale verso la loro stanza 《quindi lo hanno scoperto, una reazione più sconvolta delle nostre a quanto pare》

《Si può sapere dove sei stata?》 Chiede Ray

《A fare da esca, mamma ha trovato Little Bunny quindi, ho detto di essere stata io a farlo, anche se dubito mi abbia creduto, non è una sprovveduta》 risponde Maggie al fratello

《Dimmi la verità, non ci sei andata per fare da esca ma perché eri preoccupata per N-》 Ray viene interrotto

《Ho sonno vado a dormire, domani farò un po di corsetta mattutina, mi piace tenermi in forma》 sale di corsa in stanza e si rimbocca le coperte facendo finta di dormire per sentire Emma e Norman discutere. Aveva tanta voglia di abbracciare Norman e confortarlo ma per proteggerlo, decide di non fare nulla e limitarsi ad ascoltare mentre si guardava le bende che le avvolgevanol e mani. Si era fatta male rompendo il vetro della finestra mentre era sveglia a causa di un incubo, almeno questo è ciò che tutti credono.

Il giorno seguente quei due provano a comportarsi come sempre, anche se difficilmente. In più si isolano per discuterne e si avvicinano al cancello per trovare un piano per salvare tutti di lì per poi tornare indietro. In quel momento una bambina si era persa e Isabella apre un orologio per poi andarla a cercare. Lì Norman ed Emma capiscono che lo ha fatto apposta a farsi notare da loro quindi presumono di avere dei trasmettitori per essere rintracciati ma non sanno dove.

Appena rincasati, quando nessuno li vede, Maggie davanti a Norman ed Emma che stavano salendo le scale si lascia scappare qualcosa 《per fortuna il prurito dietro l'orecchio sparisce crescendo, quel prelievo fatto da neonata era molto fastidioso》

Norman si volta subito avvicinandosi a lei 《di cosa stai parlando?...》

《Quindi mamma non te lo ha mai detto? Be' ora lo sai》 risponde a Norman

In quel momento ad Emma viene l'illuminazione, ma non può indagare al momento.

《Sentite, invece di fare i misteriosi per chissà che cosa, perché non andiamo a mangiare? Ho fame》 chiede Maggie

《Si, andiamo》 esclama Emma scendendo le scale e andando in cucina

《E tu Norman? Non vieni?》 Chiede Maggie

《Si certo, vado solo in bagno prima》 risponde Norman

《D'accordo, ed io che credevo ti servisse una corda, ne ho proprio una sotto il letto, be' pazienza, a dopo e fai in fretta》 scende le scale con le mani in tasca per nascondere le fasciature nelle mani e si dirige in cucina

Norman non capiva come facesse a sapere che gli serviva una corda ma qualcosa aveva intuito conoscendola. Reperisce immediatamente la corda e poi va a cenare con gli altri.

Il giorno dopo tornano al cancello per nascondere la corda e Maggie e Ray li seguono. Ray mette due braccia intorno a quei due.

Maggie si fa solo vedere davanti a loro 《è da quando siete andati al cancello che siete strani, voi avete visto qualcosa vero? Vedete di sputare il rospo o vi strapperò la verità con la forza》 li guardava in modo serio e loro raccontano ciò che hanno visto 《quindi è veramente una strega quella che chiamiamo mamma?, be' immagino avete già pensato ad un piano per evadere da qui, sarò curiosa di sentirlo e spero vivamente di poterne essere partecipe》

《Si certo, molti sono piccoli e non hanno tanta resistenza così abbiamo pensato di sfruttare l'acchiapparello》 propone Emma

《È una buona idea, attenzione perché li farò correre, a loro piace giocare in modo spensierato》 risponde Maggie

《E sai anche saper fingere bene senza far trapelare alcuna emozione, sei molto brava Maggie》esclama Norman

《...........》 Maggie era leggermente a disagio da quel complimento e gli da le spalle pensando 《non doveva battermi proprio adesso il cuore....uffa!》

《Tutto apposto?》 Domanda Norman

《Ovviamente...》 risponde Maggie 《dai Emma andiamo!》insieme corrono verso la fattoria ma Maggie si separa da lei per potere spiare Norman e Ray. Nell'instante stesso in cui arriva, sente Norman dire che gli piace Emma e facendosi prendere di nuovo dalle emozioni, ritira un pugno contro un albero anche se le ferite non si sono ancora rimarginate e corre via tornando allo stabile.

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