PARABELLUM
Decisero di ritornare al campo e di rimandare l'attacco per il giorno dopo.
***
Sartana si avviò da solo, c'era qualcosa di familiare che la sua mente non riusciva a ricordare.
Uscì dalla grotta, superò la prima cinta muraria e poi la seconda, dove vide una ronda che effettuava il controllo all'interno di Liberia.
Erano tre soldati: il capo avanti e due soldati col fucile. Per agire doveva aspettare il momento giusto, così salì su un albero e li inseguiva saltando da un ramo all'altro.
I soldati si fermarono davanti a un carro pieno di paglia sotto a un palazzo, insospettito il capo iniziò a punzecchiarla in cerca di qualche minaccia.
Sartana con passo veloce e sicuro percorse tutto il ramo e piombò sui due soldati, il pirata conficcò i coltelli nelle loro nuche uccidendoli ed estrasse la spada, il capo si ritrovò la lama sulla carotide.
<<Molla il fucile umano>>.
<<Sentivo puzza di Oros>> il soldato scatenò la risata del pirata.
<<Bella questa, la dirò ad Eru! Però adesso -->>
Ahhhhhhhhhhhhh
Un urlo poi qualcuno cadde nel carro.
Il soldato né approfittò per scappare e urlò: <<Oros al lato ovest!>>.
<<Perfetto il mio piano va a farsi fottere. Grazie>> si rivolse alla ragazza e rimase impietrito.
Quei lineamenti delicati, quelle labbra sottili a forma di onda, le fossette, i capelli color ruggine...era il suo ritratto, notò l'anello che portava: il corvo.
Non poteva essere... era lei... aveva ritrovato sua figlia, ma furono interrotti dall'arrivo delle guardie.
<<Nasconditi>> esortò Sartana mentre estraeva la pistola sparando vari colpi, ma i soldati erano troppi perfino per lui.
Lo circondarono e dovette arrendersi. <<Prendiamoli>> disse contento il capo dei soldati.
Erano quasi una trentina. <<Che imbecilli sono gli Oros, credono di essere più furbi>> continuò l'umano <<Uno solo>> scoppiò a ridere.
BOOM BOOM
Dall'alto cadevano delle piccole granate. <<E chi l'ha detto che sono da solo!>> disse impavido Sartana.
In alto il Corvo trasportava una scimmia che lanciava granate, la ciurma del capitano avanzò a colpi di fucili ed Eru correva facendo oscillare la sua spada come le pale di un mulino.
Si creò un muro di fumo che limitava la visuale; la lotta ebbe iniziò, i soldati erano impreparati, Sartana trafiggeva i nemici con la spada, Miguel fracassava mandibole con i pugni ed Eru aveva un'agilità incredibile: un affondo e un colpo di panza.
Erano dei danzatori della guerra, in perfetta armonia.
Distrussero la prima ondata: corpi dilaniati e immersi in pozzanghere di sangue. Sartana recuperò i coltelli quando Eru lo chiamò.
Miguel giaceva per terra con una grossa ferita all'addome. Il pirata si precipitò <<Miguel>>
<<E' solo una ferita...>>
<<Eru...>>
<<Portatelo da mia moglie, lei saprà come curarlo>>.
<<Anche la ragazza>> aggiunse Parrot.
Miguel afferrò il braccio dell'amico e avvicinandosi con un filo di voce esclamò: <<Ha i tuoi occhi>>.
Sartana sorrise e lo vide allontanarsi con la ragazza e alcuni dei suoi uomini, poi si rivolse ad Eru.
<E' il nostro momento>>.
Eru sorrise <<Oh sì, ci divertiremo>>.
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