Violet - L'attacco della 501esima - Capitolo 19
Piazza del Palazzo, Theed, Naboo
Edoardo la trascinò dietro ad una colonna, mentre in strada cominciava un fuggi fuggi generale di gente terrorizzata che cercava riparo.
-Dannazione, Anakin, cosa cavolo stai facendo? - domandò a mezza bocca Edoardo, forse pensando che Violet non lo sentisse.
Il ragazzo estrasse dalla fondina, che la ragazza non aveva notato, il blaster di Padmé Amidala.
-Resta qui, vado a vedere cosa succede - dichiarò il giovane.
-Scordatelo! Non ci vai là dentro da solo, sarai anche il più grande cecchino che io conosca, ma non puoi vincere contro gli Stormtroopers, e non sappiamo nemmeno cosa sia successo - dichiarò Violet riuscendo, nonostante la paura a restare lucida.
-Non voglio affrontarli, voglio solo capire cosa sta succedendo nel palazzo, perché quelli erano colpi di blaster e devo scoprire cosa è successo. Ho una brutta sensazione - fu la risposta di Edoardo che fece per muoversi, ma la ragazza lo afferrò per un braccio.
-Ragiona! Fermo! Non puoi salvare tutti, se entri nel palazzo rischi che ti uccidano e non dimenticare che Vader è qui, se ti vede, chissà cosa potrebbe farti - affermò la ragazza rendendo la stretta ancora più ferrea, non avrebbe lasciato un suo amico in mano a quel mostro di Vader.
Edoardo non meritava di morire per mano di quel mostro, era troppo pericoloso per lei lasciarlo andare.
-Non devi preoccuparti per me, so come cavarmela - dichiarò Edoardo, cercando ancora di liberarsi dalla presa di Violet, la quale però non ne voleva proprio sapere.
-Iside mi seguirà non devi preoccuparti - continuò il ragazzo indicando la fenice.
-Iside è una fenice, non può proteggerti da un attacco - Violet non ne voleva sapere.
Questa ragazza mi sottovaluta fu il pensiero della fenice, che sentí solo Edoardo.
-Non fare cavolate Edoardo, alla galassia servi vivo - affermò la voce di Sebastian.
Violet si illuminò vedendo sopraggiungere il fidanzato, il quale le riservò un sorriso luminoso.
L'ex Jedi portava la spada laser appesa al fianco, ma nascosta da un poncho color foresta, tuttavia aveva in mano due blaster, di cui uno lo passò a Violet.
Ma la giovane notò anche che Sebastian aveva con sé delle sacche da viaggio, non pensava che Edoardo avesse già informato l'ex Jedi, o forse era merito del fatto che Sebastian aveva un forte legame con la Forza?
Violet non aveva una una risposta, ma sapeva che avrebbe chiesto delucidazioni a Sebastian appena fossero stati al sicuro.
-Andremo a palazzo, anche perché dobbiamo raggiungere l'hangar reale, non possiamo lasciare Naboo a bordo della Elbereth è troppo riconoscibile, una nave standard andrà benissimo. C'è una nave nell'hangar con dentro tutto quello che ci può servire nella nostra missione. - spiegò Sebastian.
-Come lo sai? - domandò Edoardo.
-Ho avuto una visione, questo ti deve bastare, amico mio - fu la rispose dell'ex Jedi.
-Entrare nel castello adesso è da pazzi, ci cattureranno e sapete tutti cosa si dice sulle prigioni imperiali - Violet cercava di riportare gli amici alla ragione.
Edoardo sentiva che la giovane aveva ragione, se fosse entrato nel palazzo, avrebbe fatto la fine del groviera e non avrebbe potuto continuare a proteggere i piccolini come aveva promesso di fare a Padmé.
-Edo, tu conosci il palazzo meglio di noi, dobbiamo arrivare all'hangar senza essere visti.
-Non serve entrare nel castello, l'hangar si trova fuori dal suo perimetro, seguitemi - Edoardo fece loro segno di seguirlo e i tre ragazzi si ritrovarono a correre incontro alla folla che correva nella direzione opposta a dove stavano andando loro.
Violet non pensava che la sua vita potesse subire tutti quei cambiamenti in così poco tempo, quando ancora era su Chandrilla non credeva che un giorno sarebbe arrivata a dover correre da un pianeta all'altro senza un minimo di respiro.
La ragazza si stupì di quanto bene Edoardo conoscesse la città, evitando abilmente ogni telecamera di sorveglianza, così come i vari appostamenti degli Stormtroopers.
-Qui è successo qualcosa - l'odore di bruciato usciva dalle porte aperte del castello e alla ragazza parve di vedere il mantello nero di Vader, ma scacciò quel pensiero, era solo suggestione.
-La 501esima è qui - dichiarò cupamente Edoardo facendo strada ai suoi amici fino allo spazioso hangar.
-Ci siamo -
Come c'era da aspettarsi l'hangar era vuoto, forse perché era successo qualcosa di terribile a palazzo, purtroppo nessuno di loro aveva tempo per indagare, ma Violet era certa che Edoardo avrebbe indagato.
-Qual è la nave, Seb? - domandò Edoardo.
Sebastian fece per rispondere ma un colpo di blaster lo costrinse a girarsi.
Gli uomini della 501 erano comparsi in quel momento, da una porta che i ragazzi non avevano visto.
-Dobbiamo trovare quella nave, Seb! In fretta! - dichiarò Edoardo.
-Per di qua - evitare i colpi non era per niente facile, anzi.
Sebastian li guidò fino alla nave che apparteneva alla Regina.
-Sei matto? Questa è la nave della regina! - dichiarò Edoardo.
-Non abbiamo tempo ora - fu la risposta di Sebastian mentre faceva scendere la rampa.
Edoardo e Violet rispondevano al fuoco con il fuoco, ma gli uomini della 501 non erano proprio dei pivelli, anzi riuscivano ad evitare tutti i colpi sparati in loro direzione.
-Seb! Muoviti! - urlò Violet mentre Sebastian saliva sulla nave correndo fino alla lussuosa cabina di pilotaggio accendendo i motori.
-Coraggio, ragazzi!
-Sali, Violet! - gridò Edoardo mentre continuava a sparare.
La 501 avanzava inesorabile, se Sebastian non si decideva a decollare sarebbero finiti dritti dritti su Mustafar e la prospettiva non era delle migliori.
La ragazza corse lungo la rampa, mentre Edoardo era ancora a terra.
-Edo!
Il giovane salí sulla rampa mentre la nave iniziava a sollevarsi.
Violet afferrò Edoardo per un braccio trascinandolo all'interno della nave, mentre loro prendevano quota e la rampa si chiudeva.
I due ragazzi si diressero verso la cabina di pilotaggio.
-Direzione Bogano - dichiarò Sebastian.
-Bogano? Io pensavo che dovessimo andare su Zeffo - intervenne Edoardo.
-Su Zeffo rischiamo fare spiacevoli incontri, inoltre c'è un vecchio amico che devo incontrare e prima che mi chiediate come faccio a saperlo, anche questo fa parte della visione di cui vi avevo parlato prima - spiegò lo Jedi.
Iside si era appollaiata sul bracciolo del sedile di Edoardo mentre il ragazzo vedeva Naboo allontanarsi e Sebastian inseriva le coordinate per Bogano facendo il salto nell'iperspazio.
-Dite che ci inseguiranno? - domandò Violet guardando fuori dal finestrino.
-Qualcosa mi dice che non lo faranno. Vader ci lascerà stare, almeno per ora - affermò Edoardo.
Violet lo guardò senza capire, come al solito il nubiano sembrava sapere di più rispetto a tutti loro.
-Ci siamo quasi, regettevi.
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