Vader - Vecchie conoscenze - Capitolo 7

Naboo, shuttle di Darth Vader

Vader in un certo senso lo sapeva, era quasi certo che quel ragazzo fosse Edoardo, certo non aveva prove che avvalorassero questa sua ipotesi, ma la presenza nella Forza del giovane era luminosa come una stella e Vader sapeva che Edoardo era sensibile alla Forza.

Non era mai diventato un Jedi, perché non era quello che voleva, ma Vader, così come molti altri Jedi al tempo, erano sicuri che il ragazzo sarebbe diventato un grande Cavaliere, se avesse seguito quella via.

Non avendo ricevuto alcun addestramento Edoardo non usava la Forza in modo consapevole, ma in modo del tutto inconscio.

Vader si lasciò andare ad un sospiro più profondo del solito, un rumore non del tutto nuovo, visto il suono del respiratore che era diventato, ormai, la colonna sonora della sua vita.

Ma si poteva chiamare vita quella che stava vivendo?

No, era mera sopravvivenza, niente di più.

-M'Lord, stiamo arrivando su Naboo - affermò l'ammiraglio entrando in quel momento nella stanza del Signore Oscuro dei Sith.

-Bene - furono le uniche parole che disse Vader mentre l'ammiraglio usciva dalla stanza sollevato.

Vader poteva avvertire la tensione dell'ammiraglio, la sua sola presenza dava terrore a tutti coloro che gli stavano intorno, vi erano solo poche persone che non tremavano in sua presenza e uno di questi era proprio Edoardo.

Già, il piccolo Dedo, come lo chiamavano in passato lui e Padmé, non aveva mai avuto paura di lui era come se lui sapesse, era uno dei pochi che continuava a guardarlo negli occhi, e lui si sentiva trafitto da quegli occhi così simili a quelli della sua defunta cugina, da causargli quasi un dolore fisico.

Non vedeva il giovane da almeno due anni, visto che aveva avuto a che fare con lui quando aveva rappresentato Naboo in Senato, per poi essere sostituito da Pooja, da allora, Vader non aveva più avuto notizie del ragazzo.

Certo, finché una delle sue spie non gli aveva riferito della presenza di un giovane che assomigliava incredibilmente ad Edoardo all'accademia imperiale di Vardos.

Questo aveva fatto drizzare le antenne al signore dei Sith, e aveva cominciato ad indagare, purtroppo però, il giovane doveva aver pensato ad un piano molto articolato, perché, oltre ad aver cambiato nome, non si sapeva molto sul suo conto, se non che fosse uno dei migliori cecchini presenti in Accademia.

Vader si era recato molte volte su Vardos per osservare il ragazzo e i suoi sospetti si erano dimostrati fondati.

Benedict Kenneth era in realtà Edoardo Naberrie, ma perché fosse lì era un mistero.

Inoltre gli era giunta la notizia che il ragazzo era scappato da Vardos perché qualcuno aveva scoperto che era una spia ribelle, quindi non aveva avuto scelta che ripararsi su Naboo.

Vader era lì per trovarlo, voleva parlargli, faccia a faccia, ma non come il Signore dei Sith quale era, ma come un'altra persona.

L'uomo però non stava andando su Naboo solo per avere informazioni su Edoardo, ma anche perché aveva dei sospetti sulla giovane regina Apailana.

Inoltre proprio quel giorno correva quello che sarebbe stato il suo anniversario di matrimonio, quindi voleva andare alla tomba di Padmé, nessuno sapeva la verità, e lui soffriva tutte le volte, ma quel giorno era giusto che lui fosse lì.

-Comandante, faccia rotta per Onoam - affermò Vader raggiungendo il comandante dello shuttle.

-Siete sicuro m'lord? - domandò l'uomo senza capire.

-Sí - fu la risposta secca del Sith, non amava essere contraddetto e, anche se aveva la voglia di strangolare l'ufficiale seduta stante, si rendeva conto che tutti gli uomini lì presenti dovevano essere un po' confusi.

Lo shuttle a quel punto fece rotta verso Onoam e Vader riusciva ad avvertire la presenza di Edoardo e non solo, vi era qualcun altro con lui, forse un Jedi superstite, ma in quel momento non voleva pensarci, anche perché aveva scoperto una cosa su Edoardo e voleva sincerarsi che quello che aveva scoperto fosse vero.

E sapeva per certo che Eljsa fosse a conoscenza di tutto, solo che, ovviamente, avrebbe cercato di proteggere il figlio, forse la donna avrebbe pensato che Vader fosse lì per punire Edoardo, in realtà non era così, perché con il signore dei Sith portava con sé, uno dei medici migliori che ci fossero su Coruscant.

Non aveva dubbi che su Naboo ci fossero dei professionisti qualificati, però voleva sentire un parere esterno, inoltre doveva discutere con il ragazzo riguardo a delle cose che aveva trovato in uno dei suoi molti taccuini.

Edoardo era infatti un cantautore, fin da giovanissimo aveva composto brani, suonava benissimo vari strumenti oltre ad essere molto bravo a cantare e Vader si era spesso domandato, quando ancora viveva con Padmé, come mai un anima fragile come quella di Edoardo potesse aver scelto di diventare un politico.

Di una cosa però Vader era certo, le canzoni di Edoardo avevano sempre una storia dietro, sempre.

Prendeva spunto dalla vita reale per creare le sue melodie, tuttavia Edoardo era anche abilissimo nell'utilizzo delle figure retoriche, soprattutto quando non voleva che il messaggio, contenuto nel brano che stava cantando, non fosse troppo esplicito.

E questo per Vader era un problema perché stava a significare che, qualunque verità celassero i taccuini che aveva trovato, non poteva essere letto da lui perché il messaggio era abilmente occultato.

Questo lo faceva innervosire, perché avrebbe voluto sapere prima che Edoardo era stato in accademia, avrebbe potuto parlargli prima, forse lui sapeva cosa era successo veramente a Padmé.

Il signore dei Sith era certo che Edoardo sapesse cose a lui precluse vi era una frase, che aveva letto su uno di quei taccuini che continuava a balzargli in testa, ovvero l'angelo, che è la stella più luminosa che illumina il mio cammino, veglia sui soli gemelli...

Vader continuava a chiedersi chi o cosa fossero i soli gemelli...era quasi certo che l'angelo di cui parlava Edoardo nella ballata fosse Padmé, e mentre colui che le tenebre hanno lambito come fiamme oscure era sicuramente lui stesso, Darth Vader, ma vi era anche un'altra persona citata nella canzone di cui Vader non capiva l'identità, ovvero il guardiano silente.

Che fosse lo stesso Edoardo?

Erano tutte cose che il signore dei Sith ignorava e questo lo faceva oltremodo innervosire, perché non aveva mai la soluzione sotto il naso?

Perché era tutto così complicato?

-Signore, siamo arrivati su Onoam - affermò il comandante.

-Bene - dichiarò Vader.

****
Eljsa era certa che sarebbe morta di infarto, non si aspettava di vedersi comparire davanti Darth Vader in persona senza un minimo di preavviso.

La regina Apailana era stata gentilissima quando aveva fatto in modo che Edoardo fosse portato su Onoam, mentre i suoi due compagni erano al sicuro su Naboo, a casa di Yané, era più sicuro che fossero separati, visto anche il fatto che Sebastian era un Jedi e andava protetto.

-Cosa ci fai qui? - domandò Eljsa quando si fu ripresa.

-Cerco Edoardo, devo parlare con lui - rispose Vader, in modo forse un po' troppo brusco.

Era preoccupato, questo sì, e voleva vedere il ragazzo e sincerarsi di persona che stesse bene.

Dietro di lui, Eljsa notò un altro uomo, alto, dai corti capelli neri e gli occhi blu intenso, doveva avere al massimo trent'anni, non di più, ma la cosa che stupì Eljsa fu che il suddetto non indossava la divisa imperiale, sembrava un civile come tanti, ma la donna dubitava che Vader si portasse dietro un uomo qualunque.

-Lui è il dottor Masi, uno dei migliori presenti su Coruscant e nel resto della galassia - affermò il signore dei Sith indicando l'uomo.

-Ho sentito parlare di lei - affermò Eljsa stringendo la mano al medico.

-E perché lo hai portato qui? Edoardo è solo stanco - dichiarò la donna.

-So tutto Eljsa, ho letto il referto del medico dell'accademia che ha effettuato gli esami di routine su Edo e adesso vorrei vederlo - affermò Vader ed Eljsa si rese conto che non poteva impedirglielo.

Angolo Autrice : nuovo capitolo, spero vi piaccia :)

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