Sebastian - Al cospetto della Regina - Capitolo 11
Stanza segreta, casa di Yané, Theed, Naboo
Sebastian sapeva già che quello che stava per fare avrebbe segnato la sua condanna a morte, ma doveva vedere con i suoi occhi quello che era diventato Anakin Skywalker.
Pochi sapevano cosa fosse successo all'eroico cavaliere Jedi dopo la purga, ma Sebastian sapeva cosa era successo.
Il motivo?
Lui era al tempio quando Anakin lo aveva assaltato, aveva quindici anni ed era lì perché in convalescenza, aveva salvato dei bambini e aveva affrontato Anakin, il quale si era inspiegabilmente fermato prima di dargli il colpo di grazia.
Sebastian sapeva bene cosa voleva dire farsi vedere da Vader, voleva dire morire, ma lui era pronto a correre il rischio.
Non aveva mai temuto la morte, nemmeno nel momento in cui l'aveva vista in faccia.
La stanza dove Yané gli aveva detto di nascondersi, sembrava inespugnabile, ma non del tutto, perché Sebastian aveva individuato una via d'uscita, un cunicolo che correva sul tetto.
Le piante di cui aveva parlato Yané correvano lungo le pareti come se fossero parte integrante della casa, veramente bellissimo, ma Sebastian non aveva tempo in quell'istante.
Il fatto che la Forza fosse in modalità "off" faceva in modo che Sebastian fosse un po' sottosopra, tuttavia nulla l'avrebbe distolto dal folle piano che si era prefigurato.
Sapeva benissimo che era sbagliato, ma DOVEVA farlo anche a costo di rimetterci la vita.
Quando uscì all'aperto, grazie ad una piccola botola che dava sull'esterno, Sebastian si sentí bombardato da tutte le sensazioni dovute al fatto che poteva ancora percepire la Forza.
Si lasciò cadere sul prato, prendendo fiato, si trovava esattamente dietro la casa di Yané, forse l'ancella non si era nemmeno accorta che lui era uscito, o forse se ne era accorta e voleva lasciarlo fare.
Si alzò in piedi, osservando per la prima volta il meraviglioso skyline di Theed, una città che sembrava vivere in perfetta simbiosi con la natura, un paradiso, certo se la presenza degli Stormtroopers non rovinasse tutto.
-Coraggio, Seb, puoi farcela - affermò il ragazzo per farsi coraggio.
Aveva conosciuto Anakin prima che diventasse Vader, avevano avuto modo di combattere fianco a fianco più di una volta, ma Sebastian sapeva che non era più la stessa persona che aveva conosciuto.
Il lato oscuro corrompeva e questo lo sapevano tutti, eppure quante cose non erano state dette al riguardo, forse studiando di più il Lato Oscuro lo si poteva rendere meno affascinante.
Se una cosa non si conosce diventa affascinante, proprio perché non la si comprende.
Sebastian aveva sempre cercato informazioni su quel lato della Forza che i Jedi si rifiutavano di studiare, o meglio le ultime generazioni di cavalieri si rifiutavano di studiarlo, perché Sebastian aveva trovato, nascosto in un angolo dimenticato degli archivi Jedi degli appunti, scritti alcuni a mano altri tramite datapad che parlavano dei Sith e del Lato Oscuro, erano stati scritti dal defunto maestro Qui-Gon Jinn, un Jedi che Sebastian aveva sempre ammirato, anche se non aveva mai avuto l'onore di incontrarlo di persona.
Sebastian aveva passato le ore, quando il suo maestro non c'era, perché impegnato nelle missioni e lui veniva, regolarmente, lasciato indietro, ha riscrivere tutti gli appunti di Jinn e a studiarseli, domandandosi perché fossero messi lì e nessuno li calcolasse più, visto che erano un materiale di inestimabile valore.
Si portò una mano al fianco, maledicendosi di non avere addosso né la spada laser né il blaster.
-Perfetto, sono praticamente morto, non sono nemmeno armato. Non importa, ho sempre la Forza - cercò di farsi coraggio il giovane, mentre seguiva la pista di Vader.
Per chiunque fosse sensibile alla Forza, trovare uno come Vader era una passeggiata, anche se il giovane ex Jedi non sapeva per quale motivo la Forza lo stesse spingendo verso il Sith.
Inoltre era pure disarmato.
Seguendo la firma di Forza del Sith il ragazzo corse lungo le vie di Theed, nascondendosi ogni tre per due per non essere visto dai vari soldati presenti in città.
Sebastian si ritrovò a pensare che non sarebbe stato male vivere su Naboo, era un bellissimo pianeta e anche la sua capitale era molto bella, gli ricordava il suo pianeta natale, Alderaan.
Si nascose in un cunicolo, cercando di riordinare le idee.
Vai al mausoleo di Padmé Amidala sussurrò una dolce voce femminile alle sue orecchie, ma non c'era nessuno, probabilmente era un sussurro attraverso la Forza.
Certo, ma chi era la donna che aveva parlato?
Non una dei Jedi che aveva conosciuto, perché nessuna di loro aveva una voce tanto bella.
Va bene, signora, ma potrei sapere il vostro nome? Domandò Sebastian.
Una risata cristallina giunse di nuovo al giovane attraverso la Forza.
Lo scoprirai presto mio giovane Jedi.
Non posso avere un'anticipazione? Chiese ancora Sebastian.
Mi dispiace no. Fu la risposta di lei.
Ho capito, dovrò aspettare. Sbuffò il giovane e di nuovo la risata della donna gli arrivò alle orecchie.
Ma io non so dove sia il mausoleo di Padmé Amidala... Fu quello il pensiero di Sebastian, sperava che la misteriosa voce gli desse magari un indizio.
Anche se il ragazzo avrebbe fatto di tutto pur di prolungare la conversazione il più a lungo possibile, perché la voce di lei era così bella che creava dipendenza.
In quel momento uno stridio, come quello di un rapace fece alzare la testa a Sebastian.
Un meraviglioso uccello simile ad un'aquila reale stava scendendo verso di lui.
Quando fu abbastanza vicino, Sebastian rimase affascinato dalla bellezza di quel rapace, il quale aveva il piumaggio dal colore splendido, il collo color d'oro, rosse le piume del corpo e azzurra la coda con penne rosee, le ali in parte d'oro e in parte di porpora, un lungo becco affusolato, lunghe zampe, due lunghe piume: una rosa ed una azzurra che le scivolano morbidamente giù dal capo e tre lunghe piume che pendono dalla coda piumata una rosea, una azzurra e una color rosso-fuoco.
Il rapace si fermò a mezz'aria davanti a lui e Sebastian fece un inchino al suo cospetto per poi dire :
- Post fata resurgo ("dopo la morte torno ad alzarmi")
L'uccello fece cenno di assenso con il capo, come se avesse compreso quello che il giovane aveva detto.
Signora, è vostra questa fenice? Domandò il giovane.
Lei è Iside, ti guiderà fino al mausoleo di Padmé Amidala. Fu la risposta della donna.
-Piacere di conoscerti, Iside, a quanto pare sei tu la mia guida.
La fenice fece di nuovo un cenno di assenso con il capo per poi fare segno a Sebastian di seguirla.
-Allora, andiamo - annuì Sebastian.
La fenice si mise a volare mentre il giovane la seguiva da terra, non era un compito semplice, perché Sebastian continuava a rimanere incantato dall'eleganza di quel rapace.
Il mausoleo non era lontano dalla piazza di Theed, e Sebastian si perse un secondo ad osservare la piazza, per poi accorgersi che la fenice era entrata nel mausoleo.
-Iside! Aspetta - il ragazzo si riscosse dall'incanto correndo dentro l'imponente edificio che era il luogo di riposo della più amata regina di Naboo.
Il mausoleo era un edificio alto, con al centro il sarcofago dove era custodito il corpo di Padmé, le vetrate erano decorate di dipinti che raffiguravano la regina nelle vesti tradizionali.
Vi erano fiori ovunque, segno di quanto fosse amata Padmé.
Tuttavia vi era un qualcosa che faceva tentennare Sebastian sulla soglia.
Inginocchiato davanti al sarcofago di Padmé vi era Darth Vader.
-Finalmente ci rincontriamo, Padawan.
-Maestro...
Angolo Autrice : Nuovo capitolo per un nuovo anno :) ho inserito Iside, cosa ne pensate? ;) spero vi piaccia:) dedico il capitolo a @Lyls88 e a @pingoo00 che riescono a sopportare i miei scleri e i miei ritardi negli aggiornamenti :)
Alla prossima e che la Forza sia sempre con noi :)
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