Edoardo - Freddo metallo contro la tempia - Capitolo 46
Raffineria imperiale, Kashyyyk, Orlo Esterno
Quello che si presentò agli occhi terrorizzati di Edoardo ebbe il potere di bloccarlo lì sul posto.
Sebastian giaceva a terra mentre cercava di evitare di essere infilzato dalla staffa del soldato epuratore.
-È finita, Jedi - furono le parole grondanti di soddisfazione del soldato.
Il giovane non rispose, si limitò a tirare un calcio al soldato che rotolò di lato ansimando.
-Non è ancora finita - rispose Sebastian facendo leva sulla spada laser per tirarsi in piedi e puntando la lama contro il suo avversario.
Il suo amico era esausto, Edoardo doveva fare qualcosa mise mano al fianco, ma, inaspettatamente, non trovò il cinturone e la fondina con il blaster di Padmé.
Il panico lo assalí.
Non poteva aiutare Seb se era disarmato, ma come era possibile?
Non poteva permettere che succedesse qualcosa allo Jedi.
Si guardò in giro cercando di vedere se erano presenti Violet e Cal, ma di loro non vi era traccia, erano solo lui e Sebastian.
I colpi che i due contendenti si scambiavano erano forti, ma si vedeva che l'ex Jedi soffriva per la stanchezza.
Edoardo strinse i pugni sentendosi perfettamente inutile ed era una sensazione che odiava, la quale, purtroppo, si presentava ormai troppo di frequente.
Per pura fortuna trovò, attaccato alla cintura un piccolo stiletto, non era granché come arma, ma sempre meglio che niente.
Sebastian era riuscito a mettere all'angolo il soldato, ma l'altro non aveva alcuna intenzione di perdere, soprattutto se il suo nemico era uno degli ultimi Jedi ancora in circolazione.
Edoardo sapeva che l'imperatore aveva promesso avanzamenti di carriera a chi gli avrebbe portato la testa dei Jedi ancora liberi e il giovane Naberrie era convinto che quel soldato puntava alla promozione, non avrebbe ceduto di un centimetro, perché aveva un motivo per uccidere Seb.
L'ex senatore mise mano allo stiletto, pronto a lanciarlo contro il soldato.
-Io non muoverei un muscolo, principino. - il freddo della canna di un blaster lo fece irrigidire.
Un Death Trooper era comparso da una porta che Edoardo non aveva notato e ora lo aveva praticamente bloccato, se avesse mosso un solo dito l'uomo avrebbe premuto il grilletto e per Naberrie sarebbe stata la fine, eppure non poteva lasciare Sebastian in mano al soldato epuratore.
Eppure, nonostante tutta la sua buona volontà, non poteva intervenire.
Vide Sebastian faticare sempre di più, chissà da quanto tempo il suo amico stava combattendo e non era sicuramente riposato visto tutta la fatica che avevano fatto per arrivare fin lì.
Doveva fare qualcosa!
Ma cosa?
Era bloccato contro il muro senza il blaster di Padmé e con la canna di un altro blaster contro la tempia.
Proprio mentre pensava ad una soluzione, Sebastian perse l'equilibrio cadendo a terra e perdendo la presa sulla spada laser che rotolò a qualche centimetro di distanza.
Edoardo fece per muoversi, ma il Death Trooper lo afferrò per un braccio con una presa ferrea, ed Edoardo si trovò bloccato definitivamente contro il muro.
Sebastian era a terra, non sarebbe mai stato in grado di impedire al soldato epuratore di trafiggerlo con la staffa ed Edoardo era costretto a guardare.
Dannata sia la Forza! Fu il primo pensiero di Edoardo mentre il soldato abbassava la staffa.
Merda!
-ANAKIN! - l'urlo, che doveva essere solo mentale, alla fine uscì dalle labbra secche di Edoardo, ben sapendo che suo cugino non poteva sentirlo, era dall'altra parte della galassia.
Il Death Trooper lottò per tenere Edoardo bloccato al muro.
Il giovane Naberrie si dimenò cercando di liberarsi dalla stretta ferrea del soldato, ma questo lo superava in forza, mentre il suo collega, ridendo faceva scendere inesorabilmente la staffa verso il petto scoperto di Sebastian.
Poi, accadde tutto talmente in fretta che Edoardo faticò a seguire tutto.
Il soldato epuratore stramazzò a terra trafitto da una lama che Edoardo conosceva bene, mentre il Death Trooper rimaneva pietrificato sul posto, forse anche lui aveva riconosciuto quella spada, ma ancora di più il suono del respiratore che ora aveva preso il controllo sonoro della stanza.
Il Death Trooper fece per dire qualcosa, ma poi Edoardo sentí il rumore del blaster del soldato che cadeva a terra, producendo un suono metallico, di rimando la presa ferrea del soldato venne meno, lasciando il ragazzo libero.
L'uomo si portò le mani alla gola, come a cercare di incamerare aria.
Edoardo rimase immobile mentre il Death Trooper stramazzava a terra, privo di vita.
Vader superò Sebastian, il quale venne aiutato ad alzarsi da Cal, comparso alle spalle del Sith, mentre il signore dei Sith puntava dritto ad Edoardo.
Naberrie notò Cal cercare di andare verso di lui, forse per proteggerlo, ma Sebastian, che si era rimesso in piedi anche grazie all'amico, lo fermò scuotendo la testa.
Persino BD, ricomparso sull'uscio della porta, rimase fermo.
La figura nera del Sith ora si stagliava davanti ad Edoardo, il quale alzò gli occhi castani verso Vader, e il ragazzo sapeva che suo cugino non era lì per niente.
-Mi hai trovato - affermò il ragazzo rassegnato.
-Pensavi davvero che non lo avrei fatto?
Edoardo scosse le spalle appoggiando la testa dolorante alla fredda parete.
Aveva l'aria esausta e il giovane fu certo che Vader lo avesse notato.
Lo conosceva troppo bene per potergli mentire in maniera così spudorata.
-Cosa ti è saltato in mente, Dedo? - la domanda di Vader galleggiò nell'aria senza che il giovane Naberrie proferisse parola.
-Ho una missione...
-Lo so! Ma se muori prima, non la porterai mai a compimento! - la voce del Sith aveva un tono di rimprovero e questo lasciò sia Cal che Sebastian stupiti.
Forse non immaginavano che il secondo in comando dell'impero potesse provare affetto per qualcuno.
Se solo sapessero quanto siamo legati fu quello il pensiero di Edoardo, sentendo che le forze gli stavano venendo meno un'altra volta.
Probabilmente aveva esagerato.
Di nuovo.
-Il dottore che cosa ha detto? - domandò il Sith battendo un piede a terra, forse per cercare di contenere la rabbia.
-Che non sa per quanto possa durare, potrebbe essere un mese, così come sei così come un anno, tutto dipenderà da come mi comporterò io.
-E forse non è ora che inizi a rispettare, cugino?
-Cugino?
Edoardo sobbalzò.
Quella era la voce di Violet.
Angolo Autrice : Eh eh, Violet ha scoperto la verità nel momento peggiore...cosa ne pensate? 😉 😉 😉 Fatemelo sapere e che la Forza sia con noi :)
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