Cal - Combattimenti - Capitolo 30

Via per le Terre Buie, Kashyyyk, Orlo Esterno

Cal attivò la spada laser a doppia lama appena creata, pronto ad andare addosso agli Stormtroopers.

BD cinguettò qualcosa, come per dire al suo, ormai, compagno di avventure, che era pronto a combattere.

Sebastian attivò a sua volta la spada laser, affiancando Cal, mentre Violet ed Edoardo prendevano posto alle spalle dei due Jedi caricando i blaster a lunga gittata, sarebbe stata una carneficina, loro erano in netto svantaggio numerico.

Erano solo quattro, o meglio sei se si contavano anche BD e Iside.

-Vi copriremo le spalle - sorrise Violet .

-Quanti sono? - domandò Sebastian.

-Una quindicina, come minimo. - rispose Cal.

-Siamo numericamente inferiori, giocheremo di astuzia - dichiarò Edoardo.

I due Jedi annuirono, non potevano in alcun modo essere feriti gravemente, anche perché, nonostante BD-1 avesse in dotazione degli stim curativi non era il caso di sprecarli a causa di ferite che potevano essere evitabili.

-Pronto? - domandò Sebastian a Cal.

-Come hai vecchi tempi? - volle sapere a sua volta il rosso.

-Ovvio - sorrise Sebastian e sia Violet, sia Edoardo, si resero conto di non aver mai visto il loro compagno Jedi così sicuro di sé, come in quel momento.

Forse perché, finalmente aveva di nuovo al suo fianco un Jedi.

I due Jedi uscirono allo scoperto e subito i soldati si misero a sparare in loro direzione.

Erano in tanti, troppi, se fossero stati da soli sarebbero morti sicuramente, ma Cal non era più solo da tempo e questo era un bene.

Il ritorno di Sebastian e la presenza di Edoardo e Violet aveva dato all'ex Padawan un motivo in più per tentare di ricostruire l'ordine, anche se sarebbe stato molto difficile.

-Alcuni armi come le staffe, quindi saranno portati ad attaccare da vicino, quelli li lasciamo a voi due, noi pensiamo agli altri. - dichiarò Violet.

Cal fece cenno di assenso, mentre, insieme a Sebastian usciva dal loro nascondiglio.

-È il Jedi! - ruggí uno dei soldati un comandante visto lo spallaccio color oro.

-Io ne vedo due - rispose un altro iniziando a sparare.

Cal e Sebastian si facevano largo tra i soldati, facendo fuori tutti quello che capitavano loro a tiro, ma non sarebbero mai riusciti a uscire vivi da uno scontro frontale se, ad aiutarli non avessero avuto Violet ed Edoardo, i quali facevano fuori quelli scampati alle spade dei due Jedi.

-C'è la fai, Edo? - domandò Violet, notando che l'amico era visibilmente affaticato.

-Certo, non preoccuparti - fu la risposta del giovane Naberrie.

Ma si vedeva lontano un miglio che non avrebbe retto ad un altro scontro e Violet iniziò a pensare che avrebbero dovuto stare ancora più attenti, poiché Edoardo non avrebbe mai ammesso di aver bisogno di riposo, anche se era palese che ne avesse bisogno.

-Dobbiamo uscire di qui, perché Cal e Sebastian si stanno allontanando, se non li seguiamo rischiamo di rimanere divisi - affermò Edoardo caricando di nuovo il blaster, con sé aveva anche quello di Padmé Amidala, ma era a corto raggio e non era necessario utilizzarlo in quel momento.

-Ce ne sono altri due! - un assaltatore stava puntando verso Violet ed Edoardo, i quali stavano uscendo dal loro nascondiglio.

Cal tirò un calcio ad uno dei soldati che gli stavano sbarrando la strada facendolo cadere nel fiume sottostante.

Si voltò verso il sentiero tra gli alberi da dove provenivano i suoni dei blaster e vide Edoardo impegnato in un duro scontro con uno dei comandanti, il quale era armato di staffa elettrica.

Il giovane Naberrie era in evidente difficoltà, ma nonostante questo teneva testa al suo avversario, usando il blaster a lungo raggio come se fosse una staffa, anche se più difficile da maneggiare.

Violet, nel frattempo si era liberata dei due soldati che avevano tentato di rallentarne l'avanzata ed ora stava correndo in aiuto di Edoardo.

-Feccia ribelle! Direi che è ora di iniziare il tuo viaggio all'inferno - dichiarò il comandante dopo aver disarmato Edoardo.

Il ragazzo era stanco, ma cercava lo stesso di tenere testa al suo avversario, ma ormai era arrivato al capolinea, era costretto a terra, con il comandante che lo minacciava con la staffa a pochi centimetri dal suo volto.

Cal prese la mira, era pronto a lanciare la spada laser perché a piedi ci avrebbe messo troppo tempo a raggiungere Edoardo.

Violet era stata nuovamente bloccata da alcuni soldati, e di nuovo il rumore dei blaster era tornato ad essere la colonna sonora di quella situazione.

Sebastian infilzò l'ennesimo soldato incrociando la spada con la staffa di un assaltatore.

Edoardo era nei guai lo aveva avvertito, ma non poteva intervenire in quel momento.

Sebastian allontanò con un calcio l'assaltatore per poi attaccare a sua volta.

Lo scontro tra la lama blu di Sebastian e il beskar della staffa dell'assaltatore creò scintille.

Si allontanoro ancora fissandosi e studiandosi a vicenda, e di nuovo la spada e la staffa si incrociarono.

Nel frattempo Edoardo stava ancora cercando di liberarsi dalla stretta del comandante, mentre Violet era stata costretta ad indietreggiare verso un punto più riparato per riprendere a sparare.

A quel punto lo Jedi dai capelli rossi si lanciò verso Edoardo, non avrebbe permesso che un suo amico, perché nonostante conoscesse Naberrie da poco lo considerava un amico, morisse per mano dell'impero.

-Salirò di grado per aver ucciso l'erede di Padmé Amidala - rise il comandante facendo forza sulla staffa, cercando di infilzare un occhio del ragazzo, il quale riuscì ad evitarlo, spostando la testa verso destra.

-Stai fermo, maledetto verme - lo insultò il comandante.

-Io qui vedo un solo verme, e non sono io - dichiarò Edoardo cercando di fare il sostenuto.

-Taci! - ruggí il comandante alzando di nuovo la staffa cercando di colpirlo ed Edoardo era certo che sarebbe morto, chiuse gli occhi.

Era troppo esausto per riuscire a resistere ad un altro attacco, anche perché il suo blaster a lungo raggio era stato distrutto dal comandante e non riusciva a muoversi per poter recuperare quello di sua cugina, il quale giaceva appeso alla sua cintura.

Un urlo strozzato costrinse Naberrie ad aprire gli occhi, appena in tempo per vedere la lama verde di Cal trapassare da parte a parte il comandante che cadde a terra con un gemito a stento soffocato.

-Stai bene, Edoardo? - Domandò lo Jedi allungando la mano e aiutando il ragazzo ad alzarsi.

-Sì, ora sto bene - rispose l'altro estraendo il blaster di Padmé dalla fondina.

Cal aveva i suoi dubbi, come Violet anche lo Jedi dai capelli rossi vedeva benissimo i segni della stanchezza che solcavano il viso di Naberrie, tuttavia Cal finse di non averlo notato, non voleva che Edoardo si insospettisse al riguardo.

Non metteva affatto in dubbio le abilità dell'altro, ma era preoccupato per la sua salute.

-Cal! - uno Stormtrooper stava per attaccare lo Jedi alle spalle, ma il rumore di un blaster che sparava, metteva fine alla vita dell'assaltatore che aveva anche solo provato ad uccidere Cal.

Dietro al cadavere del soldato comparve infatti Violet.

-Grazie - sorrise Cal.

-Andiamo da Sebastian, avrà sicuramente bisogno di noi.

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