Parte 4


<<Finalmente. siete in ritardo>> li riprese Hwuanung.

<<Mi dispiace padre, avevo bisogno di un po' di tempo>> si scusò Ravi.

<<Ed io ora ho bisogni di un forte infuso per il mal di testa. Il vecchio maestro non ha fatto altro che lamentarsi, "Se questi sono i futuri dei che dovranno proteggere gli umani siamo proprio rovinati" >> disse imitando la voce dell'uomo. I due ragazzi si pietrificarono sul posto, comportamento alquanto strano, erano soliti scherzare insieme sull'atteggiamento lamentoso dell'anziano. <<Che vi prende a voi due?>> chiese.

<<Signore>> cominciò Leo con aria afflitta <<Mi dispiace>> e senza che fu detto altro il dio ricevette un colpo sulla testa da parte del vecchio maestro, e del suo amato bastone.

<<Ecco perché i giovani sono così maleducati. Ora muoviamoci, abbiamo perso già troppo tempo>>

L'anziano prese posto al centro del grande altare, portando Ravi con sé, prendendo poi la parola.

<<Dei e dee di tutto il mondo. Avete risposto alla chiamata di un vostro fratello e vi siete riuniti in questo giorno molto lieto. Oggi, nel giorno del suo diciottesimo compleanno, Ravi, figlio di Hwuanung, entrerà ufficialmente a far parte del mondo divino. Sarà suo compito proteggere gli umani da chiunque o da qualunque cosa che disturbi la loro vita e, la loro quiete. Ascolterà e loro preghiere, esaudendole, per quanto sia possibile. Avrà cura delle leggi divine, e porterà loro onore>> poi voltandosi verso il ragazzo disse <<Avrai fede in questo giuramento, adempiendo ai tuoi compiti?>>

<<Si maestro>> rispose in modo solenne.

<<Ora, ricevi il tuo sigillo divino>> prese la tiara consegnatagli da Hwuanung. La corona era costituita da rami dolcemente intrecciati fra loro. Su ogni ramo, vi erano delle piccole protuberanze ad imitare delle dolci spine. L'oggetto rappresentava la bellezza della natura, i rami, e la crudeltà nascosta in essa, le spine.

<<Questo è il simbolo della tua appartenenza alla famiglia di Hwuanung, e al mondo divino. Ora dacci dimostrazione del tuo spirito>>

Durante ogni rito di introduzione al mondo divino, si doveva dar dimostrazione della purezza e della forza del proprio spirito. Con una totale concentrazione si riusciva a dargli forma, e grazie ad essa si veniva accettati. Solitamente lo spirito prendeva forma animale, rispecchiando ciò a cui il possessore tiene di più. Hwuanung raccontò al figlio che, durante la sua dimostrazione, il suo spirito prese la forma di un bianco cavallo alato, simbolo del desiderio di protezione e purezza d'animo.

Ravi chiuse gli occhi, e unì le sue mani in preghiera, sprofondando sempre di più in se stesso. Riusciva a percepire la trepida attesa degli spettatori, curiosi di conoscere il suo "vero aspetto". In realtà, la persona più curiosa era proprio lui, aveva sempre sentito i grandi parlare delle loro dimostrazioni, e si era sempre chiesto come fosse il suo. Si concentrò, ancora e ancora, fino a che non riuscì ad immaginare un grande portone davanti a sé, lentamente ci si avvicinò. Posò le sue mani tremanti sui grandi anelli su di esso, e lo aprì, rivelando a sé stesso e al mondo, la sua verità. Ma quello che si trovarono davanti, era del tutto inaspettato, lasciando così tutto il pubblico e se stesso senza parole.

Una tigre, questo era ciò che nascondeva dentro di sé, una bellissima tigre dai colori quasi dorati. Il suo spirito, contornato da una luce radiosa e ondeggiante posò agilmente le sue zampe a terra, osservandosi intorno. Si posizionò di fronte a Ravi, guardandolo intensamente, per poi inchinarsi a lui con fare elegante. Ravi posò una mano sulla testa dell'animale, lasciando un piccolo sigillo sulla sua fronte, in questo modo, il suo spirito non sarebbe mai potuto essere corrotto, mantenendolo puro in eterno. La tigre, alzò la testa ruggendo maestosamente in onore del suo possessore, poi si voltò, guardando dietro di sé, sarebbe dovuta tornare al suo posto dopo quello, invece cominciò a camminare, una falcata dopo l'altra, posizionandosi di fronte a Leo che la guardava ammaliato. La tigre lo osservò attentamente, sotto gli occhi increduli dei presenti. Il ragazzo tese la mano verso l'animale, senza però toccarla, la tigre ruggì ancora, e poi si inchinò a lui ,prima di sparire.

La sala era ancora governata dal silenzio, quando l'anziano prese nuovamente la parola.

<<Ora, un'ultima cosa prima di concludere. Il sacro legame. Ogni dio, o semidio in questo caso, ha bisogno di un famiglio fedele>> il vecchio richiamò Leo, invitandolo a prendere il suo posto di fronte a Ravi, facendolo inginocchiare. Prese le mani dei due ragazzi e le unì, facendo comparire intorno ad esse un filo spinato.

<<Leo, giuri lealtà e fedeltà al tuo signore? Sarai al suo fianco dandogli buoni consigli e proteggendolo anche a costo della vita?>>

<<Lo giuro>> pronunciò in modo solenne. Il filo spinato si sciolse, rompendosi in mille schegge, una di esse si conficcò nel cuore del corvino, lasciando sulla sua pelle una piccola ferita. Le gocce di sangue colate da essa si espansero, fino a disegnare un crisantemo dai petali appuntiti, con un pugnale in esso.

<<Il nuovo marchio è nato, e così anche un nuovo sacro legame>>

Urla e applausi riecheggiarono nella notte, Hwuanung strinse a sé la moglie, entrambi fieri dei loro ragazzi.

"Ragazzi miei, oggi ha inizio la vostra nuova vita. Pregherò per la vostra prosperità in un futuro radioso" la voce del vecchio salice riecheggiò nelle loro menti, riportandoli alla realtà, e facendoli sorridere l'un l'altro.

<<È finita>> ridacchiò Ravi.

<<No, è appena cominciata>> ricambiò Leo.  

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