Parte 1


Non posso farci nulla, non riesco a tenere le cose per me per troppo tempo, e dato che le idee su questa storia mi stanno invadendo le ho messe nero su bianco. Ma dato che non riesco a trattenermi ho deciso di pubblicare prima del previsto. 


Molto tempo fa, quando Hwuanung, figlio del cielo, governava sul popolo vivevano una tigre e un orso. Entrambe desideravano ardentemente vivere una vita umana. I due animali pregavano giorno e notte affinché esaudisse il loro desiderio. Egli, nell'ascoltare le loro ferventi preghiere, li chiamò al suo cospetto. Diede loro 20 spicchi d'aglio e un mazzo di artemisia. Poi disse loro che se sarebbero sopravvissuti 100 giorni lontani dalla luce del sole, con solo quelle provviste avrebbe esaudito il loro desiderio.

Nel tempo trascorso in una grotta, i due animali diventarono amici, dandosi forza l'un l'altro. L'orso, abituato al letargo e alla sopravvivenza, riuscì a superare la prova. La tigre, a differenza, non riuscì a sopportare la fame e la mancanza della luce, così abbandonò la caverna.

Passati i 100 giorni l'orsa fu richiamata al cospetto del dio, che mantenne la sua parola e, trasformò l'orso in una splendida Donna a cui diede il nome di Ungyeo. Ella dimostrò con lealtà la sua gratitudine a Hwuanung, ma con il passare del tempo la donna cominciò a soffrire la solitudine. Così, ancora una volta, pregò il dio affinché le facesse la grazia di un figlio. Così nacque Ravi, un semidio.

Poco tempo dopo la nascita del figlio, Ungyeo venne a conoscenza che la tigre si trovasse alla fine dei suoi giorni, decise quindi di farle visita. Nonostante fosse umana a tutti gli effetti, grazie al suo passato, era in grado di comprendere a pieno il linguaggio animale, poté così parlare con la tigre per un ultima volta.

<<Com'è la vita da umana?>>

<<Amo questa vita. Non rinnego la mia vita passata, ma ora finalmente sento di essere me stessa. Posso sentire il vento sulla pelle, la morbidezza dell'erba sotto i piedi , il calore del sole sul viso, posso cullare il mio bambino e cantargli delle dolci melodie. Proprio come le mamme che guardavamo insieme dall'altro lato del lago anni fa>>

Nonostante sorridesse al racconto della donna, dagli occhi dell'animale scivolarono dolci lacrime.

<<Ho sempre sognato una vita così. Ma a quel tempo ero troppo debole per riuscire quella prova. Sono felice che almeno una della due abbia potuto avverare il proprio desiderio. Amica, potrà sembrare egoista da parte mia, ma vorrei chiederti una cosa. Qualcosa che solo tu puoi fare>>

La donna si avvicinò ulteriormente alla tigre, posando una mano sulla sua zampa e, accarezzando dolcemente la sua pelliccia, invitandola a proseguire.

<<Prenditi cura del mio cucciolo. È così piccolo per rimanere da solo, non voglio lasciarlo così, ma purtroppo non posso fare diversamente. Prendilo con te. Insegnagli ad amare. Insegnagli la bellezza del mondo così come l'abbiamo conosciuta noi, e come la vedi tu ora>>

<<Prenderò il tuo piccolo con me, crescerà con il mio bambino. Cresceranno come fossero fratelli, e racconterò loro di quanto la mia amica tigre fosse agile e coraggiosa, e di quanto mi abbia supportata durante la prova in quella caverna>>

<<Un'ultima cosa... Vivi da umana anche per me>> e con quelle parole la tigre chiuse i suoi occhi in un sonno perenne, contenta che una delle due vivesse felice e che avesse lasciato il suo cucciolo in buone mani.

La donna tornò a casa portando con se un piccolo tigrotto raggomitolato fra le sue braccia, e prostrandosi al cospetto del dio chiese ad egli di esaudire il suo ultimo desiderio. Chiese di concedere al cucciolo di vivere una vita da umano, potendo così realizzare il desiderio della tigre. Il dio, lodò la lealtà della donna verso l'animale, ma non potendo infrangere completamente la parola precedentemente data durante la prova dell'orso e della tigre, acconsentì alla sua richiesta. Il cucciolo venne chiamato Leo, avrebbe potuto trasformarsi in un umano al tramonto, ma al sorgere del sole avrebbe ripreso la sua forma animale. Inoltre sarebbe stato legato a Ravi come suo famiglio, con il compito di proteggerlo. 


Un piccolo appunto

Nella leggenda originale la tigre non muore, semplicemente abbandona la caverna e fine della sua storia. Ma per dare un senso a tutto ci ho aggiunto questa piccola parte. 

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