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pov's stefano

rientro a casa dopo aver controllato per l'ennesima volta fuori, marina dovrebbe essere qui da dieci minuti

sbuffo e sbatto la porta, mi butto nel divano e guardo il soffitto, magari l'hanno scoperta e tutto il piano andrà a puttane

sento la porta sbattere e mi giro subito, è salvatore

sal: sono riuscito a convincere alec

dice con un sorriso stampato sulla bocca mentre apre il frigo, alec ha accettato l'alleanza? mi sembra strano visto il suo eterno odio verso gli angeli...

io: è una buona notizia

dico con poco entusiasmo guardando il soffitto

sal: cos'è sto tono da depresso, il piano sta prendendo forma

mi siedo sul divano e lo guardo facendo un sorriso, non l'ho quasi mai visto triste

io: più che altro mi sembra strano che alec abbia accettato visto il suo profondo odio per gli angeli

dico e lui tira fuori dal frigo della carne dal frigo, penso abbia preso delle costolette

sal: anche io odio gli angeli eppure non ti ho mai fatto niente

effettivamente ha ragione, però non mi ha mai fatto niente perchè sa che sascha tiene a me, sennò non sarei ancora vivo

io: perchè vuoi bene a sascha non lo hai fatto

lui si gira verso di me con un ghigno sul volto

sal: all'inizio ammetto che era solo per quello, però tu sei diverso dagli altri angeli, siamo amici

io ridacchio e lui mi guarda storto

io: è la prima volta che ti sento dire che siamo amici, l'odiatore degli angeli che ha un amico angelo

rido e lui si gira uscendo dalla cucina

sal: non ti faccio mangiare

ma sta scherzando? ma se lo scorda

io: te lo scordi

mi alzo e prendo un pacchetto di patatine

sal: invece sì

è ritornato con un barbecue, vuole fare una grigliata per festeggiare?

io: vuoi fare una grigliata?

apro il pacchetto di patatine e lui apre la porta di casa

sal: quella è l'idea, prendi la carne in frigo

mi alzo e poso il pacchetto di patatine sul tavolo del soggiorno, vado in cucina e prendo la carne, mi sa che ne ha comprata troppa, salsiccia, fettine, costolette, braciole, wurstel, ok che mangio tanto, ma non così tanto

io: quanta carne hai comprato?

rido e porto tutto fuori, posandolo sul tavolino che c'è nel giardino

sal: non sei l'unico che mangia tanto

aveva già acceso il fuoco e mise le costolette a cuocere, io ritorno dentro e prendo il mio pacchetto di patatine, cpntinuando a mangiarle

per un po' nessuno parla, salvatore cucina e io guardo il lago nell'attesa di marina

sal: dobbiamo organizzare l'incontro

spezza il silenzio e mi giro verso di lui

io: sì

dico e prendo l'ultima patatina del pacchetto e lo lascio nel tavolino

sal: il problema è dove

dice mettendosi una mano sotto il mento, lo fa tutte le volte che pensa

io: potremmo farlo qua, non è in nessuno dei due mondi

dico e lui mi guarda con un sorriso

sal: hai ragione, lo faremo qui, tra 3 giorni

dice e io sorrido, l'incontro è fissato, mi alzo per andare a prendere un altro pacchetto di patatine, entro in casa e vado nello sportello dove ho preso l'altro pacchetto, ne rimane solo uno

sbuffo e mi giro, cosa ci fa qui marina?

mr: non speravo più che entrassi

dice sbuffando e mette sul tavolo dei fogli

mr: ho preso le informazioni, possiamo andare da lydia

io la guardo storto, però poi sorrido, deve smettere di entrare in casa di nascosto

Io: andiamo allora
Lei fa un piccolo sorriso e sale di sopra, io la seguo e vedo la finestra spalancata, sempre la solita
Esce dalla finestra e anche io e voliamo versi il mondo degli angeli

prendo il telefono e avviso salvatore che devo andare via per un po' e lo rimetto in tasca, stavamo passando un bel pomeriggio mi dispiace che sia dovuto andare via, ma ci sono cose più importanti adesso

in poco tempo arriviamo ed atteriamo nel balcone della stanza di lydia, che dopo poco arriva e ci apre la porta

ly: potete anche entrare dalla porta principale

dice facendo un piccolo sorrisetto, noi entriamo e marina posa i fogli nella sua scrivania

mr: è più bello entrare da qui che dalla porta principale

dice sedendosi su una delle due sedie messe davanti alla scrivania, lydia si siede dietro la scrivania e prendo i fogli che li ha messi un secondo fa e li inizia a leggere

ly: siediti stefano

mi dice alzando per un attimo gli occhi dai fogli

io: no, sto in piedi

dico e mi appoggio al muro, marina mi guarda stranita e io ridacchio, non ho voglia di stare seduto

ly: hai preso abbastanza informazioni

dice posandoli nuovamente sulla scrivania e guardandola, poi sposta il suo sguardo su di me

ly: con queste possiamo organizzare un buon piano d'attacco per riuscire a sconfiggierli, ci sono informazioni sui loro schemi di battaglia, sulle loro armi e sui loro poteri"

dice e lo posa in un cassetto della scrivania, chiudendolo a chiava.

ly: se non avete altro da dirmi potete andare, poi vi chiamerò quando avrò stabilito il piano d'attacco

marina si alza e va verso il balcone, ricevendo subito un'occhiataccia da lydia e vola via, io rimango fermo finchè non vedo che lydia mi sta fissando

ly: hai altro da dirmi?

mi dice incrociando le braccia

io: ho un contatto nel mondo dei demoni, e sono riuscito a convincere il loro capo ad allearsi con noi contro i vampiri

lei mi guarda e subito dopo scoppia a ridere

ly: sei molto simpatico stefano, ora puoi andare

mi dice e io rimango immobile

io: non sto scherzando, abbiamo fissato l'incontro tra tre giorni

lei smette di ridere e mi guarda in modo severo, come se avessi ucciso qualcuno

io: non dico che ti devi fidare di loro, ma per sconfiggere i vampiri ci serve tutto l'aiuto possibile

mi avvicino a lei

ly: hai ragione, ma cosa mi garantisce che a questo incontro non provino ad uccidermi?

si alza dalla scrivania e si avvicina alla porta

io: niente, per questo ti consiglio di portarti una scorta dietro

ly: di sicuro non ci andrò da sola

dice con tono ovvio, e aprendo la porta

io: allora, verrai oppure no?

ly: sì verrò, ma l'incontro deve svolgersi nel nostro mondo

mi allontano leggermente dalla scrivania e mi avvicino alla finestra.


io: abbiamo già deciso il luogo d'incontro, e non è in nessuo dei due mondi, è una zona neutra

ritorno davanti a lei, prendo una delle penne che ci sono nel tavolo e un foglio e gli scrivo il luogo d'incontro, la casa di sascha

ly: va bene allora, a mali estremi estremi rimedi

dice e io vado alla finestra e volo via, verso casa, voglio mangiare e poi fare una bella dormita



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