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Pov's Salvatore

Sono felicissimo, oggi andrò a prendere il mio cagnolino, non vedo l'ora, ho appuntamento per andare nel mondo degli umani tra 20 minuti e sono già pronto, devo solo mettermi le mie Vans nere, le prendo dalla scarpiera e me le metto, mi tiro su le maniche della mia felpa ed esco, andando verso casa di mia mamma, non so che cane prendere, non conosco tutte le razze di cane, ma so che ce ne sono una marea di razze, i pastori tedeschi, gli husky, i bassotti, ce ne sono di ogni taglia si vuole, non voglio prendermi un cane troppo grande ma neanche troppo piccolo, un cane di media taglia
Senza accorgermene sono già arrivato davanti alla casa di mia mamma, che è nel giardino seduta su una sedia, a guardare il sole che sta tramontando, visto che sono le 18
Fischio per attirare la sua attenzione, ma non mi sente, continuo a fischiare più volte, più forte che posso, ma lei continua a non sentirmi
Mi guardo attorno e vedo una pietrolina, la raccolgo e gliela tiro contro, e finalmente si accorge della mia presenza, alzandosi dalla sedia e mi raggiunse

"Ciao figliolo"
Aveva un sorriso stampato in faccia bellissimo, non la vedevo sorridere così tanto spesso, None una tipa triste, ma non sorride molto, e vederla sorridere mi riempe di gioia, e sorrido anche io

"Ciao mamma"
Aprì il cancello e mi abbracciò, la strinsi a me

"Allora sei pronto?"
Ovvio che sono pronto, che domande sono, e avrò anche la possibilità di visitare il mondo degli umani, che è molto bello da quello che ho sentito dai racconti di mia mamma, ci sono posti molto vari, dai deserti, alle giungle, alle steppe, alle città, una varietà molto ampia che qui, purtroppo, non c'è

"Allora?"
Mia mamma mi riportò alla realtà

"Ehm... Sisi, sono prontissimo, che domande fai"
Mia mamma ridacchiò e iniziammo a camminare per raggiungere i suoi amici che ci avrebbero portati nel mondo degli umani

"Ricordati che non devi mai usare le ali, non ci devono scoprire, e per precauzione una volta atterrati dovrai prendere una pillola che farà scomparire le tue ali per un'ora"
La ascoltai mentre mi guardavo attorno, qui è dove giocavo da piccolo con sascha, è un campo gigantesto, non c'è niente se non erba e qualche cespuglio, chilometri e chilometri di campi

"Hai capito?"
Disse mia mamma abbastanza spazientita del fatto che non ero molto attento a ciò che diceva
Io annuì solamente con un cenno della testa, e vidi in lontananza due persone, si notavano perché erano vestiti tutti e due completamenti neri, ed erano davanti al sole che tramontava, impossibile non notarli

"Loro ci accompagneranno sulla terra"
Li squadrai, non si vedevano benissimo da lontano, e non avendo una vista buona non riuscivo a vederli bene, l'unica cosa che vedevo e che uno era alto più o meno come me, magrolino, mentre quello alla sua destra era molto più alto, sarà alto due metri
Loro si avvicinano a noi, e quando siamo a pochi metri di distanza li riesco a vedere bene, quello alto ha i capelli a spazzola biondi, occhi blu come il mare, spalle larghe e braccia molto muscolose
Quello basso ha i capelli castani, tirati su un lato con la riga, occhi marrone chiaro, sembra quasi il colore del miele, e di statura molto magra

"Loro sono jhon e Lorenzo"
Disse mia mamma presentandomeli

"Piacere Salvatore"
Dissi porgendo la mano, e la strinse per primo quello più basso

"Jhon"
Gli sorrisi e strinsi la mano a Lorenzo, che aveva una presa veramente possente

"Lorenzo"
La sua voce era molto bassa e roca e possente, mentre la voce di jhon era molto più squillante

"Allora siete pronti"
Disse jhon guardandoci, e noi annuimmo

"Perfetto seguiteci"
Lorenzo era molto silenzioso, si vedeva che non era un tipo da molte parole, mentre Lorenzo, lui era l'opposto, secondo me sarebbe in grado di parlare per ore e ore senza stancarsi e trovando sempre qualcosa di cui parlare

"Le pillole le avete prese"
Disse mia mamma mentre camminavamo dietro di loro
Lorenzo mise una mano nella tasca della sua felpa nera e ne tirò fuori una scatolina di plastica con quattro pillole
Camminammo fino ad arrivare alla riva di un fiume, non sapevo neanche che ci fosse questo fiume

"Sarà un viaggio lungo"
Disse in modo freddo lorenzo spalancando le sue ali, tutti facemmo lo stesso e jhon spiccò in volo, e tutti e tre spiccammo poco dopo, seguendolo
Dopo pochi secondi mi guardai indietro e il campo si stava facendo sempre più piccolo, fino a scomparire, mi guardai sotto i piedi e quello che si vedeva era un'unica distesa d'acqua che sembrava infinita, dovunque ti giravi c'era solo acqua, nessuna traccia di terra ferma

"Dove siamo?"
Dissi a Lorenzo affiancandolo nel volo

"Siamo nell'oceano Atlantico, una distesa d'acqua immensa, grande migliaia di volte il nostro mondo"
Eravamo molto alti e quindi non si vedeva molto bene, ma volevo vedere meglio da vicino

"Possiamo volare più bassi?"
Dissi guardandolo in cerca di un consenso, che poco dopo ricevetti, e ci abbassammo di quota, eravamo a pochi centimetri dall'acqua, non era limpidissima, ma si riuscivano a vedere tutti quei pesci così diversi, chi piccolini, chi grandi, e chi ancora più grandi

Dopo svariate decine di minuti che stavamo volando intravisi la terra ferma, esaltai vedendola e mi avvicinai a mia mamma

"Siamo arrivati"
Gli dissi e lei si mise a ridere, ma non siamo arrivati?

"Ne manca ancora di strada, quella che vedi è terra abbandonata, dove non vive nessuno"
Mi disse scrollando le spalle e sbuffai, mi iniziavano a fare male le ali, era da molto che stavamo volando
Arrivammo sulla terra ferma e ci alzammo di quota perché c'erano gli alberi che ostruivano il viaggio, mi guardavo sotto ed era pieno di alberi, una distesa infinita di alberi su alberi

"Quanto manca?"
Dissi sbuffando ormai con le ali che mi sembrava che da un momento all'altro si sarebbero spaccate

"Siamo arrivati"
Disse jhon in modo freddo, come facciamo ad essere arrivati se qui ci sono solo alberi?
Tutti atterrarono e io li seguì, eravamo in mezzo agli alberi

"Adesso prendi la pillola che ti farà sparire le ali"
Disse jhon prendendo la scatolina che prima ci aveva fatto vedere a me e mia mamma, la aprì e ne prese una, io ne presi una, e poi mia mamma e Lorenzo ne presero una, la prendemmo tutti insieme e ci incamminammo nella foresta per un paio di minuti, fino a che gli alberi iniziarono a diradarsi e davanti a noi si vedeva una città gigantesca, c'erano un sacco di grattacieli, edifici enormi, case, condomini, era enorme

"Benvenuto a San Paolo"
Disse jhon sorridendo e iniziando a correre, Lorenzo sbuffò per il suo gesto e mia mamma ed io ci misimo a ridere, rincorrendolo, e subito dopo ci seguì Lorenzo, e in una decina di minuti raggiungemmo la città, era piena di persone con un colorito scuro della pella, c'erano poche persone con la nostra stessa carnagione, infatti tutti si giravano a guardarci, e mi sentivo leggermente a disagio
Raggiungemmo un edificio molto grande, isolato da tutti gli altri, non c'era nessuno, e tutti si fermarono

"Siamo arrivati"
Disse jhon suonando al citofono di quel enorme edificio, poco dopo la porta si aprì, tutti entrarono e io mi guardai un attimo intorno prima di entrare
Una volta entrati era tutto un'unica stanza gigantesca, piena di oggetti e di gabbie,si sentiva fin da qui l'abbaiare dei cani, che dal rumore intenso scommetto che sono parecchi
Si avvicina a noi un uomo di carnagione molto scura, più scura di tutti quelli che avevo visto in giro per la città
Quando ci raggiunse iniziò a parlare, ma non si capiva niente di quello che diceva, Lorenzo, che era stato sempre in silenzio, iniziò a parlare con il signore in un modo incomprensibile, ma che cos'è?! Che diavolo stanno dicendo?
Di punto in bianco il signore inizia a camminare e Lorenzo dice di seguirlo, raggiungiamo il fondo della stanza, dove ci sono tantissimi cani

"Puoi scegliere i cani tra questi due, perché gli altri li ha già venduti"
Indicò due cani molto simili, cambiavano solo il colore del pelo, non so che razza sia, però sono bellissimi, hanno il muso leggermente schiacciato, gli occhi enormi, le orecchie giganti, un pelo molto lungo e sono di taglia media, uno è bianco e marrone, e l'altro è bianco e nero
Il cane bianco e nero si avvicinò a me strusciandosi sulle mie gambe, mi abbassai e iniziai ad accarezzarlo, e non si staccava più, continuavo ad accarezzarlo e lui o lei si sdraiò a terra mettendosi a pancia in su per le coccole
Mia madre mi guardava sorridendo e Lorenzo mi guardava impassibile mentre jhon stava parlando con il tipo sempre in modo incomprensibile

"Vuoi quello?"
Disse Lorenzo guardandomi, e io annuì

"Voglio questo"
Sorrisi come non mai prendendola in braccio
Lorenzo disse qualcosa di incomprensibile e diede una busta al tipo, lui la posò in un tavolo che c'era lì vicino e Lorenzo si girò

"Ora è tua"
Sorrisi continuando ad accarezzarla, e lei si mise comoda tra le mie braccia continuando a scondinzolare, era ancora abbastanza piccola, infatti non pensava molto, uscimmo da quell'edificio e ritornammo da dove eravamo venuti, ritornati dentro la foresta ci risputarono le ali, e ripartimmo per ritornare a casa, per tutto il viaggio la cagnolina stava attaccata a me per paura di cadere,e io la tenevo stretta per non farla cadere, poi quando arrivammo la misi a terra, tremava dalla paura, allora mi abbassai per accarezzarla e per tranquillizzarla, mia mamma si mise di fianco a me, e jhon e Lorenzo se ne andarono senza salutare, che tipo
Dopo poco la cagnolina si tranquillizzò e iniziò a correre per tutto il campo, e io iniziai ad inseguirla fino a che non arrivammo davanti casa di mia mamma, ormai era buio pesto, mi guardai intorno e rimasi a bocca aperta

Non c'era più la città
Era distrutta

















Lo so che non aggiorno da tanto, ma come penso sappiate ormai la scuola è iniziata, facendo la seconda liceo è molto impegnativa e non ho mai un momento libero
Poi ultimamente la voglia di scrivere scarseggia, il tempo pure, quindi non scrivo più molto
Non vi prometto che entro poco pubblicherò un altro capitolo, ma entro l'anno prossimo cercherò di pubblicare almeno 3 capitoli, spero di riuscirci

Ringrazio tutti voi che continuate a leggere la storia nonostante ormai aggiorno con pochissima frequenza, grazie mille che continuate a leggerla e a supportarla

Vi sta piacendo la storia?
Sam

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