Prologo
In una lontana terra, una ragazzina di 6 anni si divertiva da sola con un pugnale di legno. La piccola era vestita con abiti leggeri per facilitare i movimenti e indossava un grosso cappello nero, che a volte le oscurava la vista. Fingeva di avere una voce profonda da uomo e colpiva con la sua arma un avversario invisibile. -Beccati questo! Arrenditi di fronte al capitano!- urlò la bambina, sferzando l'aria col pugnale di legno. Le piaceva giocare a fare il pirata, sognava di diventarlo una volta adulta. Tuttavia, dovette ammettere che era noioso giocare da sola. I suoi 2 fratelli maggiori si erano trasferiti in un altro regno, in quanto arruolati nell'esercito, e la piccola era rimasta da sola con sua madre e non aveva nemmeno amici con cui giocare. Il padre era morto da anni e non lo aveva mai conosciuto, al contrario dei fratelli. La bambina sapeva solo che era un pirata, per la precisione un corsaro. La piccola trafisse l'erba col pugnale e unì le mani trionfante ma, così facendo, il pugnale le sbatté contro la fronte. -Maledetto!- imprecò, massaggiandosi la fronte. Poi levò lo sguardo verso il cielo e le cadde il cappello. L'aria stava diventando freddina e il sole sarebbe tramontato di lì a pochi minuti. La bambina sospirò, pensando ai suoi fratelli, che avevano realizzato i loro sogni. -Sarà così anche per me e avrò degli amici.- dichiarò lei, rinfoderando il pugnale in una tasca. -Vieni in casa, Sunflower!- La bambina volse lo sguardo verso la porta di ingresso di casa sua e si trattenne dallo sbuffare. -Arrivo subito, mamma!- rispose ed entrò di corsa in casa.
La bambina si ricordò di aver lasciato il cappello in giardino e fece per andarlo a prendere ma sulla soglia c'era sua madre, che sogghignava. Sembrava avere qualcosa nascosto dietro la schiena. -Dove va a quest'ora la mia cucciola senza il suo cappello?- domandò la donna, mostrando il cappello alla figlia. Quest'ultima sorrise fino alle orecchie. -L'hai trovato, mamma! Quasi pensavo che non volevi che lo recuperassi!- esclamò la bambina. Sua madre le mise il cappello sulla testa e lo sistemò bene, di modo che non le andasse sugli occhi. -E perchè non avrei dovuto? L'ho preso mentre tu eri in bagno. So che tieni molto al cappello, dato che era di tuo padre.- La piccola tirò in fuori il petto, mostrando un atteggiamento fiero per quanto poteva. La sua schiena non era messa molto bene ma almeno non le faceva male. -Vorrei diventare come papà un giorno. Forte, coraggiosa e avventurosa. E magari pirata.- La donna le mise una mano sulla spalla e l'accompagnò in sala pranzo, già apparecchiata. -Tu sei come tuo padre, Sunflower. Lui sarebbe fiero di te.- disse la madre della piccola. Subito dopo, si mise una mano sugli occhi e singhiozzò appena. La bambina si avvicinò con titubanza, non sapendo bene come comportarsi. -Non voglio che tu diventi un pirata. E' proprio quello il motivo del perchè tuo padre è morto.- singhiozzò la donna. Sunflower non sapeva come fosse morto suo padre o il perchè ma ogni volta che chiedeva la mamma cambiava subito argomento. -Starò attenta, mamma. Se non pirata, va bene anche semplice marinaio o commerciante. Voglio andare per mare.- disse la piccola, dando delle pacche sulla schiena di sua madre. Quest'ultima si tolse la mano dal viso e abbracciò la figlia. -Poi verrai a trovare questa vecchia irascibile?- Sunflower ridacchiò e fece un sorrisetto. -Perchè no? Sei mia mamma. Magari ti presenterò qualche amico.- La donna lasciò andare la sua bambina e mise un pentolone sul fuoco. -Su, ora siediti, è già ora di cena. Ti preparerò un bel pollo arrosto.- Sunflower obbedì e si leccò le labbra. -Non vedo l'ora di mangiare quei deliziosi cosciotti.- disse la bambina. In quel momento, pensò a quanto desiderava avere un compagno o compagna di giochi. Sua madre non poteva darle altri fratelli e quelli che aveva già non potevano allontanarsi dai loro regni. Sunflower guardò fuori dalla finestra, immaginando di essere con qualche amico a navigare per mare. Forse un giorno avrebbe realizzato il suo sogno.
Nota dell'autrice: buongiorno ^^ ammetto che inizialmente non volevo pubblicare questa storia ma, invece, eccoci qua col prologo (con tanto di foto casuale su un bosco al tramonto perchè sì).
Originariamente, il prologo doveva essere ambientato quando Sunflower, alias il mio alter ego come sapete già, nasce ma ho preferito fare un salto nel tempo, pensando che sarebbe stato più carino leggere la sua giornata tipo della sua infanzia.
Venerdì o sabato pubblicherò il primo capitolo ma, naturalmente, starò ben muta sulle cose che accadranno 😉 Esattamente come per la storia precedente, ringrazio le mie amiche @FedericaMaino4 e @karla_savv per il loro sostegno e per avermi spronato a continuare a scrivere e pubblicare. Grazie ancora, ragazze 💚
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