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Trascorsero diverse settimane da quando Sunflower si era rassegnata definitivamente per la sua amica. La nave era in mare aperto da tempo ma, per fortuna, c'erano ancora abbastanza provviste per tutti. Sunflower era migliorata con la spada, anche se non poteva per niente ritenersi esperta. Non vedeva l'ora che arrivasse il momento in cui aveva il permesso di partecipare a un arrembaggio. Ovviamente, ogni tanto, si prendeva delle pause per pensare a sua madre e a Moon ma non versò più lacrime, neanche quando il nostromo o altri la prendevano di mira. Essendo una pirata, doveva farsi valere e non affondare nei propri sentimenti.
Una sera, quando Sunflower finì di sistemare le cime sul ponte, il timoniere chiamò a gran voce la ciurma. -Nave in avvicinamento!- esclamò quello. Sunflower si tirò su e osservò il capitano afferrare il cannocchiale del timoniere. Quest'ultimo, a cui avevano dato il soprannome Serpente, incrociò le braccia e inarcò un sopracciglio cespuglioso ma non protestò per il movimento brusco del capitano. Intanto, il mozzo venne spinta da parte da alcuni membri della ciurma ma si limitò a scuotere la testa e a guardare l'orizzonte. -Il Serpente ha ragione. Preparatevi all'arrembaggio.- ordinò il capitano. Sunflower sobbalzò contenta e obbedì a Shadow, mentre molti altri pirati dicevano "sì, signore". Il Guercio batté un piede sul ponte per chiamare il cuoco e alcuni mozzi sottocoperta. La nave fece rotta verso il loro avversario, che pareva un mercantile. Ciò significava nuovi bottini e forse nuovi uomini da arruolare. Sunflower si leccò le labbra e agitò le spalle, sentendosi pronta. -E' il momento ormai!- urlò lei, sollevando la spada. Ma il Guercio le fece abbassare il braccio. -Non farlo più! Se scoprono in anticipo le nostre intenzioni, perderemo il bottino e forse nuovi membri dell'equipaggio. Non senti che molti stanno agendo in silenzio?- Sunflower sbuffò e rinfoderò la spada. In effetti, il primo ufficiale aveva ragione. I pirati si stavano preparando all'arrembaggio ma senza fiatare. Sunflower si aspettava che tutti facessero casino, dato che i pirati non erano famosi per essere civili e silenziosi.
Quando lo Squalo fu vicinissimo alla nave mercantile, il capitano ordinò di fare fuoco e il casino che Sunflower si aspettava da tempo arrivò. Albatros, aiutato da alcuni pirati, caricò i cannoni e sparò alla nave nemica. Ben presto, alcuni marinai avversari si fecero prendere dal panico ma molti altri risposero al fuoco. Sunflower rimase sconvolta, quando un colpo di pistola uccise uno dei mozzi. Usando le cime che Sunflower aveva sistemato da poco, i pirati saltarono a bordo della nave nemica. -Presto, giovanotta! E' la tua occasione!- urlò il Guercio, che porse la cima al mozzo, per poi seguire il capitano. Sunflower sorrise e, urlando come una pazza, salì sulla mercantile. La ragazza non vide che tutto il suo equipaggio stava uccidendo gli avversari, per cui esitò un momento, indecisa sul da farsi. Il capitano era davanti a lei e duellava contro un vecchio marinaio. -Vai sottocoperta con gli altri, Sunflower! Cerca di arraffare il tesoro!- comandò Shadow. Ma Sunflower si mise dietro di lui e lo difese da un attacco nemico alle spalle. Per la prima volta, il mozzo uccise una persona, trafiggendolo al collo. La ragazza spalancò gli occhi per la sorpresa, mentre il capitano la ringraziava. Sunflower si riprese la spada e andò sottocoperta, in cerca del fatidico bottino.
Sunflower afferrò un sacco che sapeva di erbe per curare, ritenendole utili per la ciurma. Gli altri mozzi si erano impossessati dell'oro e del rum. Dove potevano essere le scorte alimentari? Non di certo in quella parte buia della stiva. -Sunflower, vai a cercare qualcosa nella cambusa!- le disse Dente Molle, uno dei mozzi più vecchi dello Squalo. La giovane si diresse di corsa nella cambusa e la trovò protetta dal cuoco. -Stanne fuori, pirata!- esclamò quello. L'unica arma che aveva fra le mani era una padella ma Sunflower era pronta. Lei duellò contro il cuoco ma, alla fine, venne disarmata. -Le provviste non si toccano, stupida storpia!- Sunflower digrignò i denti e prese una padella come arma. -Ora siamo pari, ciccio di un cuoco!- disse lei, ammicando. Essendo più allenata, riuscì a sparire dalla vista del cuoco e lo colpì alla testa con la sua padella. Questo cadde come uno stoccafisso a terra con un tonfo e Sunflower lasciò cadere la padella sul sedere dell'uomo. Sunflower sogghignò, orgogliosa di sé stessa, e arraffò tutto il cibo che vedeva, mettendolo in un altro sacco. Quando le parve che sopracoperta ci fosse molta meno confusione e i colpi di cannone si fossero zittiti, il mozzo tornò sui suoi passi. L'arrembaggio era giunto alla fine. I pirati avevano vinto.
Di ritorno sullo Squalo, Sunflower godette a vedere i marinai superstiti, che erano stati presi in ostaggio, venire derisi da alcuni pirati. Quelli feriti erano stati affidati al cuoco e ai mozzi che erano rimasti a bordo durante l'arrembaggio. Il capitano era ferito a una mano e il Guercio gliela fasciò con una benda inumidita. Sunflower evitò gli sguardi pieni di disprezzo del nostromo e del quartiermastro e si incamminò dal capitano, che l'aveva chiamata. -Non appena il Guercio avrà finito con me, ti darò una buona metà del tesoro. E' merito tuo se ho solo questa brutta ferita. Per la trippa di Nettuno, se non ci fossi stata tu, a quest'ora sarei cibo per i gabbiani.- disse Shadow. Sunflower arrossì. Era la prima volta che il capitano si stava congratulando personalmente con lei. Il Guercio le fece l'occhiolino e finì di legare con un nodo la fascia intorno alla mano del capitano. -Sei stato bravo ad addestrare questo mozzo, Guercio. Farla diventare una di noi non è stata una pessima idea. Proprio per niente.- dichiarò il capitano. Sunflower ridacchiò in imbarazzo, mentre il Guercio scuoteva la testa. -Smettetela, signore. Ho solo fatto quello che ritenevo giusto. Il mozzo è come una figlia per me.- Sunflower smise di ridere e fissò con stupore il primo ufficiale. Non aveva mai pensato a lui come un padre, era più un mentore ed amico. Lei non sentiva il bisogno di un padre. Se l'era cavata benissimo in 22 anni senza. Il capitano si alzò e fece cenno al mozzo di seguirlo nella sua cabina. Era la prima volta che Sunflower veniva invitata nella cabina del capitano. La ragazza si chiese quale ricompensa volesse darle il Capitan Shadow e, soprattutto, cosa sarebbe stato degli ostaggi.
Nota dell'autrice: buongiorno ^^ ebbene sì, siamo al penultimo capitolo della storia. Non ho potuto fare a meno di mettere alcuni riferimenti a Rapunzel e alla sua serie (ormai da quando conosco quella serie, ci inserisco sempre delle citazioni nelle mie storie😉).
In realtà, questa non è la prima volta che Sunflower riceve complimenti dal capitano ma è la prima volta che lei gli salva la vita. Finalmente, la protagonista si sente davvero accettata nella ciurma. Ma, come ben sapete, purtroppo non durerà.
Sabato o domenica pubblicherò l'epilogo e a fine novembre/inizio dicembre inizierò a condividere un "midquel" di Destiny of Love. Ci si legge nel weekend ^^
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