Capitolo 9

Seguo Aaron nel bagno ai piani superiori e richiudiamo la porta alle nostre spalle.

Saranno i sette minuti più lunghi della mia vita, ne sono certa.

Mi appoggio al lavabo mentre lui estrae una sigaretta dalla tasca posteriore dei suoi jeans e lo incenerisco con il mio solito sguardo incazzato.

"Devi fumare per forza in questo momento?" domando nervosa

È già piccolo questo bagno, se ci si mette anche lui con il fumo, potremmo morire soffocati.

"Se non vuoi fare altro, sì" risponde facendomi l'occhiolino
"Sentiamo cosa vorresti fare?" lo stuzzico
"Continuare con quello che stavamo per fare prima al lago ad esempio..." si avvicina pericolosamente a me e poggia la sigaretta su una delle piccole mensole che ci sono in questo bagno
"Cosa c'è, ti hanno tagliato la lingua ragazzina?" adesso è lui che stuzzica me, la situazione si è capovolta, come sempre d'altronde.

Poggia le sue braccia ai lati del lavabo bloccandomi il passaggio e anche se avessi spazio, forse in questo momento non mi sarei spostata ugualmente.

"N-no" balbetto come un'imbranata quale sembro adesso, anzi sempre forse.

Cavolo, ecco la stessa sensazione di prima quando ero in acqua, non riesco a muovermi, resto paralizzata di fronte a lui senza fare nulla.

Di scatto mi fa sedere sul bordo del lavabo in modo da essere fronte contro fronte.

Istintivamente intreccio le mie gambe intorno al suo bacino e non appena le nostre labbra si sfiorano delicatamente una voce dall'altro lato della porta ci interrompe, per la seconda volta! è destino non devo farlo.

"Ragazzi i setti minuti sono trascorsi, potete uscire adesso" ci avvisa Cam ed io scendo subito dal lavabo sistemando i miei pantaloncini di jeans che ormai erano saliti fin troppo sopra.

Senza degnarci di uno sguardo torniamo di sotto dagli altri ragazzi e il gioco riprende.

È il turno di Nate con Ashley che si incamminano verso il piano superiore.

Noto subito Tyler irrigidirsi al mio fianco e chiudere la mani a pugno lungo il suo corpo.

"Ehi tutto bene?" gli sussurro
"Se solo osa sfiorarla con un dito, dovrà vedersela con me" sbotta infuriato al mio orecchio

Alleluia, l'ha ammesso finalmente, era da tempo che aspettavo questo momento.

"Per caso ti sei innamorato?" dico prendendolo in giro
"Ehi ehi, calma con le parole, innamorato no, ma qualcosa c'è non lo nascondo" ammette e sembra convincere più se stesso che me con quelle parole.

Tyler controlla l'orario di minuto in minuto, fin quando non passano i sette minuti e corre in fretta e furia al piano superiore.

"Ragazzi il tempo è finito, uscite!" quasi urla bussando alla porta

Nate ed Ashley escono dal bagno e nessuno proferisce una singola parola.

Si risiedono tutti e finalmente Tyler sembra tranquillizzarsi.

"Ti ha fatto qualcosa?" chiede ancora ad Ashley indicando Nate con lo sguardo
"Ti ho già detto di no, smettila!" esclama Ashley stizzita uscendo fuori casa.

Tyler si alza di scatto e la segue con passo deciso all'esterno di quest'abitazione.

Quanto possono essere dolci i miei amici penso tra me e me, li guardo e vorrei essere io al loro posto.

Restiamo tutti in silenzio, guardandoci negli occhi l'uno dell'altro e non appena noto Bridget che è mano nella mano con Daniel la mia bocca forma una piccola 'O' con le labbra.

Lei sembra accorgersene e mima un 'ti racconto tutto domani' con le labbra, ed io le sorrido felice.

Vado per intuito e collego tutto, adesso capisco cosa sia successo prima di sopra mentre erano soli in bagno, ah! questi amici birichini che mi ritrovo...

Ashley e Tyler sono ancora fuori a parlare per questo decidiamo di continuare a giocare.

È il turno di Lexie che guarda caso capita con Aaron.

In quel momento, non so neanche il perché, un leggero fastidio comincia a ribollire dentro di me, non resisto e decido di finirla qui.

"Ragazzi vado a letto, buonanotte, a domani" parlo guardando Aaron negli occhi il quale ricambia con un'occhiataccia di cui non capisco nemmeno il motivo.

Salgo di sopra e indosso qualcosa di più comodo per trascorrere la notte, lavo i denti e mi getto sul letto a peso morto.

Passano i secondi, i minuti e forse anche le ore ma non riesco proprio a prendere sonno.

Controllo l'ora che segna le tre del mattino, diamine!

Tutte le ragazze in camera dormono, quindi decido di andare in cucina e bere un bel bicchiere d'acqua freddo, congelato se possibile, la preferisco.

Il pavimento è gelido, metto subito le mie fantastiche ciabatte a forma di unicorno ed esco dalla camera furtivamente senza fare alcun rumore.

Scendo le scale e quasi non inciampo su me stessa e mi sembra anche una cosa ovvia visto che sono totalmente al buio e non vedo una ceppa.

Finalmente raggiungo la cucina e accendo una luce all'interno di essa.

Mi verso dell'acqua frizzante,visto che quella naturale non la sopporto proprio, in un piccolo bicchiere di vetro e comincio a bere a piccoli sorsi.

Dalla cucina c'è una piccola finestra che affaccia sul giardino, mi allungo verso quest'ultima e noto subito la figura di Aaron seduta sull'altalena che fuma la sua solita sigaretta.

Senza pensarci due volte mi dirigo verso la porta, la apro e finalmente lo fisso negli occhi.

Sembra imbambolato, infatti è completamente perso a fissare un punto qualsiasi di quel posto a tal punto di non accorgersi neanche della mia presenza.

Mi siedo accanto a lui sull'altalena iniziando a dondolare lentamente.

"Cosa ci fai qui a quest'ora?" gli domando curiosa di sapere la risposta

In quel momento sembra riprendere possesso del suo corpo e finalmente da quando sono qui fuori, adesso mi guarda per la prima volta.

"Cosa ci fai tu qui, invece?" mi pone la mia stessa domanda e getta il mozzicone della sigaretta ormai finito in un posacenere posto su un piccolo tavolino di fronte a noi.

"Non avevo sonno, tu?" ribatto con nonchalance
"Pensavo" dice tornando a guardare il vuoto avanti a se.

Adesso riflette anche sulle cose? pensavo che i ragazzi come lui non avessero un cervello per pensare se devo esserne sincera.

"A cosa, se posso saperlo..." dico ma mi maledico all'istante
"Vuoi sapere troppo ragazzina" risponde tranquillamente

Non immaginavo una risposta diversa da questa, ormai lo dice in continuazione e per qualunque domanda io gli ponga.

"Ti sei divertito prima con Lexie mentre eravate chiusi in bagno?" gli chiedo e comincio a tremare per il vento gelido che c'è questa sera.

Lui sembra notarlo e si spoglia della sua felpa nera porgendomela, restando soltanto con una leggerissima maglia a maniche corte dello stesso colore.

"Tieni, prendi questa" dice appoggiandola sulle mie gambe
"Morirai di freddo così Aaron!" esclamo e lui sembra non fregarsene minimamente
"Mettila e sta zitta, non pensare a me" risponde stizzito.

Non ribatto alle sue parole e indosso velocemente la sua felpa.

È molto larga ed enorme, forse tre volte la mia taglia, infatti va a tipo vestitino e la cosa non mi dispiace affatto, inoltre profuma di lui, del suo buon odore e questo mi fa ancora più piacere.

"Come mai sei andata via in quel modo stasera?" mi domanda rompendo il silenzio che si era creato in questo momento
"Ero stufa di quel gioco e poi a dirla tutta ero anche molto stanca e preferivo andare in camera a riposare" mento e spero mi creda
"Non le sai proprio dire le bugie ragazzina" dice formando un sorriso malizioso sulle labbra

Divento rossa come un pomodoro per l'imbarazzo e cerco di nascondermi il più possibile con l'enorme felpa e i miei lunghi capelli mettendoli dinanzi al viso.

"Io credo tu sia andata via perché ti dava fastidio che io andassi con Lexie di sopra" continua ed io mi voglio solo sotterrare in questo momento
"Ma cosa ti viene...?" non faccio in tempo a finire la frase che mi ritrovo a cavalcioni sulle sue gambe muscolose.

Siamo ancora una volta faccia a faccia, fronte contro fronte e i nostri respiri che si alternano velocemente.

"Cosa stai facendo?" gli chiedo titubante
"Quello che avremmo dovuto fare da tempo" risponde e mette subito fino alla nostra distanza poggiando le sue labbra contro le mie.

Comincia a baciarmi delicatamente chiedendo l'accesso con la sua lingua e glielo permetto.

Le nostre lingue si intrecciano velocemente e mi sembra di volare, forse aspettavo questo momento fin dall'inizio?

Il bacio si intensifica sempre di più e nel frattempo metto le mie mani nei suoi capelli scompigliandoli e tirandoli leggermente all'indietro, mentre le sue mani scendono e salgono in continuazione dalla mia schiena al mio sedere.

Prende a baciarmi con più foga, cominciando a mordere e succhiare le mie labbra in maniera rude e devo ammettere che mi piace da morire.

Prende il mio labbro inferiore tra i suoi denti e lo morde, mi lascio sfuggire un gemito di piacere e lui sorride.

Mette fine al nostro bacio, anche se io ne sento ancora il bisogno, voglio sentire ancora il sapore delle sue labbra sulle mie.

Neanche a farlo apposta, comincia a darmi piccoli baci a stampo e lo lascio fare.

Ci guardiamo negli occhi fino a quando non mi da un ultimo bacio sul lato destro delle labbra.

Noto subito che entrambi abbiamo le labbra leggermente gonfie e più rosate del solito.

Mi sposta dalle sue gambe alzandosi e accende l'ennesima sigaretta di questa giornata.

Cosa ho combinato? forse ho qualcosa di male, mi maledico mentalmente.

Non provavo delle sensazioni del genere da tempo ormai, forse da quando Scott, il mio ex, è andato via dalla mia vita.

Ero follemente innamorata di lui, ma ho dovuto lasciarlo a causa dei suoi continui tradimenti con altre donne che ho scoperto grazie a Tyler, poiché lo vide in un piccolo locale vicino Memphis.

Mi alzo anch'io e senza dire una parola mi avvio verso la porta per tornare all'interno della casa.

"Comunque non è successo nulla con la biondina in quel bagno" comincia a parlare e il mio cuore non fa una, ma ben due-tre capriole.

Mi mostro indifferente, anche se in realtà sono fiera di lui, forse sta facendo progressi penso tra me e me, forse davvero sta cercando di cambiare...

"Buonanotte Aaron" lo saluto ed entro in casa frettolosamente, l'aria adesso stava diventando troppo oppressiva e pesante.

Vado di sopra in camera mia cercando di non inciampare come ho fatto precedentemente.

Arrivo sana e salva alla porta, la apro lentamente ed entro in punta di piedi per non svegliare le ragazze.

Noto subito il letto di Bridget vuoto e mi domando chissà cosa starà combinando.

Mi stendo sul mio materasso inebriandomi del magnifico odore che emana la felpa di Aaron e mi addormento pensando a lui e quello che è successo qualche minuto prima.

-

POV'S AARON

Kimberly è appena andata via e sono estremamente convinto le sia piaciuto davvero tanto quello che c'è stato tra di noi poco fa.

Sapevo che prima o poi me la sarei baciata, come capita con tutte, l'unica cosa è che lei è diversa da tutte le altre troie con cui ho scopato.

Con Kimberly non sentivo il bisogno di scoparmela subito, mi stavo godendo il momento e stavo davvero bene, lei mi faceva stare bene.

Getto la sigaretta ancora a metà e decido di entrare in casa visto che sto morendo congelato, non mi ha restituito nemmeno la mia felpa quell'imbranata.

Mi dirigo in camera e non appena apro la porta noto che tutti dormono, tranne qualcuno però, c'è un letto vuoto e credo sia proprio quello di Damian, Daniel o come cavolo si chiama.

Non ci penso più di tanto, mi spoglio restando in boxer e con una maglia nera e mi getto di peso sul letto.

Poco prima di addormentarmi penso a lei e tutto quello che è successo questa sera, promettendo a me stesso che quello che è accaduto e ciò che ho provato non dovrà più ricapitare.

***

SPAZIO AUTORE:

Allora cosa ne pensate?
Lasciate qualche commento e qualche stellina se vi è piaciuto il capitolo🌟💭

Alla prossima ragazzi/e, un bacio!❤️

By Jo_210

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