Capitolo 21 - Olanda
Domenica
Zandvoort, Olanda
"Lights out and away we go"
La voce del telecronista mi sveglia dal mondo immaginario. Sono partiti, l'ansia è a mille. Lando non è partito benissimo, ieri alle qualifiche non ha ottenuto un buon risultato per la squadra. Un misero terzo posto, che per lui non basta, per poter avere battere Massimus. Prima curva andata liscia, riesce a recuperare una posizione.
Da quando sono tornata da Milano, ho cercato di tenere duro il più possibile cercando di evitarlo. Ho deciso di darci un taglio, se voglio fare carriera in McLaren, devo rimanere concentrata, senza nessuna distrazione. Voglio che Lando vinca, per dimostrare al mondo di cosa sono capace. Oggi abbiamo una buona macchina, tutto dipende da lui, da me e da Zak a trovare una buona strategia.
Senza accorge mene, tamburello il piede a terra quando Lando entra nella pit lane per il pit stop. La macchina si ferma e i meccanici con il loro minuzioso lavoro gli cambiano le gomme in un tempo record. Successivamente Lando sfreccia nell'aria.
Durante il quarantesimo giro sento la chiamata di Lando via radio: "Ragazzi, c'è qualcosa che non va nella vettura, che facciamo?" il mio cuore smette di battere..
"Cazzo!" urlo dando un pugno al tavolo. Gli manca solo Massimus da sorpassare, per essere primo. Controllo i monitor con i grafici che conosco a memoria, fisso i tempi di Massimus e di Lando. La maggior parte del mio lavoro consiste nel tenere d'occhio la temperatura degli pneumatici, asfalto e quella del motore. La gomme sono nuove e nella macchina è tutto normale, non capisco che cosa non funziona. Zak mi guarda male, e riesco a leggere dal labiale: "Vieni qui e fai qualcosa". Attraverso la pit lane e mi siedo con una paura più grossa di me.
Okay Sydney, resta concentrata! Oggi dipende tutto da te, dimostragli di sei veramente.
"Dimmi che sai cosa fare. Non possiamo perdere oggi" Zak ha gli occhi spalancati e quasi gli escono dalle orbite..
Zak, ho guardato i dati di Lando e sono apposto. Non ha nulla che non va ..." dico tenendo stretto il badge fra le mani. "A meno che ... cambiamo traiettoria nella curva sette. Così guadagniamo millesimi ed in due giri riusciamo ad essere primi" chiarisco velocemente.
"Sydney è troppo pericoloso. Così non rischiamo di perdere posizioni?"
"No, se Lando è in grado di compierla" fisso i suoi occhi, non sanno se darmi il via al piano"B". Ci pensa su e poi dice:
"Lando cambio di programma, abbiamo un nuovo piano" riferisce per via radio. I miei occhi si illuminano "Ti passo Sydney" ho paura di procedere, stiamo parlando della vita di Lando, quella persona di cui mi sono innamorata da Melbourne. Che non mi parla da giorni e che ora ci comunichiamo tramite radio. Lui su una monoposto a 300 km/h e io qui ferma immobile. Mi passano veloci le nostre litigate e quel maledetto bacio. Forse possiamo farcela, si che possiamo. Io voglio vincere!
"Lando? Ci sei?" Dico con una voce tremolante, nel mentre me la chiarisco e cerco di essere più chiara possibile -"Per essere primo dovresti cambiare la traiettoria alla curva tre, prendi l'esterno invece che l'interno. È rischioso, te la senti?"ci pensa troppo lentamente. Stanno passando troppi giri, se ci mettiamo ancora un po' possiamo dire addio al primo posto. E anche questa volta accontentarci del secondo gradino.
"Se questo mi consente di vincere, procedo!" ha dato il via a questo pessimo piano che ho creato io. Cerco di osservare i tempi. Rimangono invariati, la mia gamba destra trema. Sono in ansia, forse ho sbagliato tutto. Non dovevo diglielo, potrebbe andare a sbattere contro una barriera ed uccidersi.
È arrivato alla curva tre. Miracolosamente i tempi scendono, incredibile il mio piano sta funzionando. Zak mi abbraccia e incrocia le dita, in segno di scaramanzia.
"Guardate che mossa straordinaria sta compiendo Lando Moore. È una cosa da pazzi, mai nessuno prima di lui l'aveva fatto." afferma lo speaker dell'autodromo.
Ancora un giro e dovrebbe essere in grado sorpassare Massimus.
"Ragazzi è il momento della verità" afferma Lando. Ho il cuore in gola, non ho mai avuto così tanta paura in vita mia. Eccolo che si avvicina e ... lo sorpassa. Si difende benissimo l'interno da un aggressivo Massimus, con una chiusura perfetta.
Ecco la bandiera a scacchi, il traguardo è nostro. " Lando Moore wins the Duch Grand Prix"
Non ci posso credere, abbiamo vinto! Non è possibile, è tutto surreale. Sembra un sogno, ho ancora il cuore ha mille. Senza pensare all'etichetta del grande capo, Zak mi getta le braccia al collo, baciandomi le guancie.
"Sydney sei la migliore. Abbiamo vinto, abbiamo vinto. Tutto questo grazie a te e a quel matto di Lando" preme il bottone per prendere la comunicazione con Lando.
"P1 Lando, fantastico lavoro" Zak stenta a non urlare ma non ci riesce.
"Siete i migliori! Fammi parlare con Sydney" sento le sue urla di gioia, sono contenta per lui. Davvero, quei giorni in Italia mi sono serviti per meditare su quello che abbiamo combinato. È ho imparato che le amicizie possono esiste.
"Lando congratulazioni, qui ai box siamo tutti contenti. Ci hai fatto sognare. Grazie" si mettere ancora ad urlare dalla gioia e poi mi dice "Grazie a te"
Spengo la radio, può bastare così. Mi giro e vedo tutto il box e i tifosi festeggiare per la vittoria. Sono felice per una volta. Mi scendono lacrime dalla gioia, non sto più nella pelle. Zak si avvicina a me, tutto agitato e mi chiede:
"Te la senti di salire per ritirare il premio alla scuderia? Sei stata bravissima, voglio vantarmi con le altre scuderie della bellissima e bravissima ingegnere che abbiamo" una richiesta spettacolare, io sul palco della vittoria. Davanti a milioni di spettatori, non ci credo, io non lo merito.
"Non sono sicura di meritarmelo, non ho fatto nulla di ché. È solo il mio lavoro" si mette a ridere a crepa pelle. Mi prende per mano e mi trascina fino nella stanza dei premi.
Mentre salgo le scale verso la sala d'attesa, mi arriva il primo messaggio. Accendo il cellulare ed è Anna.
"Sydney, sei stata fantastica! Prima di salire sul podio, devi assolutamente toglierti quei pantaloni e metterti una bella gonna corta, per poter flirtare con Lando."
Digito ridendo. "Ma ti sei bevuta il cervello?"
"No Sydney, ti solo dando una mano per conquistare la tua anima gemella. Si, perché Lando è fatto per te."
Spengo il cellulare, prima di risponderle. Entro in sala ed eccoli i premi, belli brillanti e luccicanti. Sembrano delle divinità, non mi oso a toccarli. Sono troppo delicati, è importante per la squadra. Vengo interrotta dall'arrivo dei piloti. Alec e Massimus.
Stringo la mano a Massimus, che me la stritola tenendo fissi i suoi occhi nei miei. Faccio un breve cenno con la testa, senza interrompere il contatto visivo. La sua mascella contratta si rilassa, e distoglie lo guardo. Lasca la presa e stringo la mano anche ad Alec.
Quando Lando entra nella sala e mi vede, cerca di evitare il mio sguardo ma è impossibile. In questo momento mi ritrovo a non saper come salutare Lando. Abbraccio, stretta di mano o bacio? Opto per una stretta di mano, ma lui mi prende e mi abbraccia come due grandi amici. Perché noi siamo solo questo vero?
"Sydney, grazie davvero. Lo vedi quel trofeo ... se è mio, è merito tuo. Ti amo" sussurra mentre le sue labbra si appoggiano al mio orecchio. Non riesco a sentirlo bene, c'è confusione, tanta confusione. I fan stanno gridando.
Veniamo chiamati per la premiazione, il primo nome che faranno sarà il mio. Penso alla mamma e al papà che mi vedranno in tv, per la prima volta. Non sanno nulla di questo, sarà una sorpresa. Spero che anche i nonni la stiamo guardando. Spero che tutti siano orgogliosi di me.
"Poche volte abbiamo visto una donna in questo sport. Oggi abbiamo l'onore di presentare al mondo l'Ingegnere della McLaren: Rossi Sydney". Esco dalla porta e vengo accecata dalla luce del sole. Mi accorgo che sotto di me c'è una folla immensa. Ritiro il premio e mi fermo su mio gradino salutando il pubblico. Vengono chiamati anche gli altri piloti, con la consegna dei premi. Il trofeo è molto pesante, non pensavo. Lo appoggio per terra e ascolto l'inno inglese.
Ma nel frattempo penso a cosa mi ha appena detto Lando. Perché l'ha fatto. Mi ci sono voluti giorni per dimenticare l'amore che provo per lui. Non è facile, ma ci stavo riuscendo. Poi quel "Ti amo" ha rovinato tutto. Non riesce a capisce che se ci mettiamo insieme, rovineremo i sogni di entrambi. Per me ci sono voluti diversi anni, per diventare quello che sono. Intere nottate passate sui libri a studiare, un sacco di prese in giro perché il lavoro della mia vita era rigorosamente maschile. Ma io ho dimostrato a tutti che questo non è vero, una donna è intelligente come un uomo. È capace di fare qualunque cosa.
"Ed ora lo champagne" lo speaker mi porta alla realtà. Non mi sono resa conto di quando Lando è stato chiamato. Prendo il trofeo e mi dirigo verso l'uscita ma vengo fermata da una mano. Quella di Lando, mi chiede di restare a festeggiare. Nei suoi occhi vedo felicità, quei meravigliosi grandi occhi del color dell'oceano. Resto solo per non dare troppo all'occhio. Zak di tutto questo non deve sapere nulla. Vedo Alec venirmi in contro per bagnarmi con lo champagne. Lo evito ma vengo bagnata da lo stesso Lando. Mi trovo faccia a faccia. Lui con tutta la tuta bagnata di champagne e io pure. Ho il desiderio di baciarlo ma c'è qualcosa che mi blocca. Gli sorrido e mi prendo la bottiglia, per bere un goccio. Al diavolo al discorso di prima, voglio divertirmi. Sono su questo meraviglioso palco.
Mando un bacio con la mano, verso la telecamera. Spero che i miei lo abbiamo preso e che lo custodiscano con cura.
"Scusate ragazzi, non è una cosa da tutti i giorni avere una donna in questo meraviglioso palco. Inizierei con intervistare la signoria. Permettete?" tutti i ragazzi annuiscono e il giornalista si avvicina.
"Bene signoria Rossi. I nostri complimenti per la sua bellissima intuizione. Ha saputo dimostrare a questo meraviglioso pubblico e a quello che si trova a casa, di cosa è capace. Non voglio essere nelle altre scuderie" si mettono tutti a ridere per la battuta del giornalista.
"Grazie a tutti. Penso che il merito non sia solo mio ma sopratutto di Lando. Ha saputo difendersi con grande grinta." lo fisso, lo guardo.
"Grazie della bellissima gara che ci avete regalato. Olandesi fatevi sentire ..."
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