Capitolo 13 - Magia
Dopo i festeggiamenti le persone più importanti di corte si riunirono per salutare la nuova regina.
La sala prescelta per l’incontro aveva le pareti bianche ed al centro un tavolo lungo parecchi metri imbandito di prelibatezze. Le sedie, che avrebbero dovuto essere vicine al tavolo, erano accostate al muro, le persone erano in piedi e parlavano divisi in vari gruppetti di tre, quattro, o anche cinque persone. Appena entrai nella stanza venni accolta da Mirel, che mi presentò molte persone.
«Loro sono Màtia e Lera, due amiche della Creatrice. L’hanno aiutata in diverse situazioni.» mi disse presentandomi le due ragazze. Màtia aveva i capelli biondi, corti, e gli occhi azzurri, mentre Lera aveva i capelli neri, lunghi e legati da uno spago in una coda di cavallo che si armonizzavano con i suoi occhi nocciola.
«Piacere di conoscerti Elois Alidifuoco. Speriamo che il sostegno dato alla prima Regina, possa essere utile anche a quella attuale.» disse inchinandosi Màtia.
«Si, perché ci farebbe molto piacere lavorare con voi.» continuò Lera chinandosi a sua volta.
«Certamente. Avrò sicuramente bisogno del vostro appoggio, e per questo vi ringrazio della vostra disponibilità.» conclusi.
Lera si accorse del mio anello ed esclamò: «Lorìn!» poi mi guardò con un sorriso raggiante. «Lorìn...» spiegò «...era l’anello che indossava sempre la Creatrice. Si dice contenga l’essenza della sua magia. quando l’hai ricevuto?»
«Poco prima che lei se ne andasse.» risposi.
«Sei proprio fortunata.»
Dopo la festa, mi ritirai nella mia stanza e notai che quella notte la luna sarebbe stata piena, e mi venne in mente uno degli insegnamenti di Nahim. Mi cambiai velocemente con dei pantaloni neri ed una tunica rossa. Poi scesi rapidamente le scale e uscii nel giardino sul retro del castello. In fondo a questo giardino vi era un laghetto dove a Nahim piaceva meditare. La luna si rispecchiava perfettamente sull’acqua. Incantata da quel bellissimo disegno, m'inginocchiai sul bordo del lago intonai una canzone nella lingua dei draghi.
Tu che di notte di luna piena, sali e scendi tra terra e cielo
Tu nella notte con luna piena, scendi ed atterri sul mio terreno
O drago di luce, vieni qui da me
Ho bisogno del tuo aiuto e della magia dentro di te
Dalla luna scese un raggio di luce che si immerse nell’acqua del lago, formando dei piccoli cerchi. L’immagine dell’astro riflessa tremolò formando due cerchi, più precisamente due occhi ovali di un drago.
«Sono contenta che ti ricordi uno dei miei primi insegnamenti.» tuonò la voce di Nahim.
«Come potrei dimenticare.» sorrisi «Mi serve il tuo aiuto: oggi durante un colloquio, mi hanno informato di un possibile attacco da parte dei serpenti. Che conflitti abbiamo con loro?»
«Quindi non hai notato che non ci sono serpenti Dirka a Drindals? Questo mi rattrista, perché ciò significa che non presti attenzione a ciò che vedi. Comunque sia, i serpenti non hanno voluto incarnarsi nei Dirka per il semplice fatto che volevano essere loro i capi dei maghi e non noi draghi. A causa di questo scoppiò una guerra lunga millenni.»
Annuii immersa nei pensieri. «Capisco. Ho un'altra domanda che mi è sorta da poco. Da quanto esiste la magia, Nahim?»
«Da quando è nata la materia. La magia deriva dall’energia, è l’energia. Energia sprigionata al di fuori di un corpo. Quando il corpo muore, l’energia si disperde diventando invisibile.»
«E rimane nell’aria o si racchiude da qualche parte?» chiesi curiosa. Una delle mie domande a cui non vedevo via d’uscita stava trovando risposta.
«Nel corpo del suo mago successore.»
«Qual è il tuo successore?» cjiesi un po confusa.
«Per noi creatrici è diverso. La Signora prima di me Thàlyen, aveva una dragonessa viola che, quando salii al trono, mi apparve la stessa notte in sogno per donarmi i pieni poteri. Io avrei fatto la stessa cosa con te: la mia erede. Visto che sei qui, vorresti ricevere la mia magia ora, Alidifuoco?»
Rimasi pietrificata dalla sua richiesta, e, con un filo di voce, risposi: «Ne sarei onorata, Grawaë.» maestro, insegnante.
«Molto bene, ora ripeti dopo di me…» mi fece pronunciare varie formule mentre gli occhi del drago bianco evaporarono letteralmente formando una nuvola a forma di drago. Aprì le ali e volò verso di me, aumentando di velocità. Chiusi gli occhi quando cominciai a sollevarmi da terra, poi una folata di vento mi investì. Riaprii gli occhi: il drago era sparito ed io ero di nuovo a terra.
Chiamai Nahim un paio di volte per poi chiedere al vento esasperata: «Cosa farò ora con i miei poteri? E come risolverò i problemi senza il tuo aiuto?» chiesi ad alta voce.
«Non sempre si è adatti ad ogni situazione, ma esiste sempre una soluzione. Basta trovarla.» tuonò nella mia testa la voce di Nahim.
Heylà!!!
ciao! come state? qualche commento sulla storia? Votate commentate e al prossimo capitolo!;)
Elois
~Revisionato
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