Capitolo 3


Mi asciugai gli occhi e mi lavai più volte la faccia. Ripassai attentamente i residui di trucco presenti sul mio viso.
-Mamma! Mamma!-Maria urlava come una disperata. Il sogno di un'adolescente. Il suo idolo a cena a casa sua. Peccato che non sappia che in realtà è suo padre...non avrei mai avuto il coraggio di dirglielo, ma prima o poi lo avrei fatto. Sedici anni fa io ero incinta e lui sul set. Io lottavo contro la vita e la morte e lui stava comodamente seduto con sua moglie.
Uscii dal bagno fingendosi felice. E quando scesi le scale, quei due erano intenti a scattarsi selfie a più non posso.
-Mamma, oddio!-saltellava come una bambina, ma in fondo lo era. La mia bambina...ma anche la sua...
-Calma piccoletta, che io e la mamma quando eravamo un po' più grandi te eravamo amici... - le accarezzò i capelli scompigliandole tutta la frangia.
-Mamma! Tu mi devi dire molte,ma molte cose! - mi guardò maliziosamente.
-Rimane qui da noi?
-Si... Alice potrebbe anche assistere al nostro matrimonio, che dici?!
Trattenni tutte le lacrime e la rabbia che mi stavano lentamente consumando.
-Se per John va bene... - lo chiamai con il suo vero nome, si incazzava a morte. Abbassò lo sguardo recitando come sempre,l'indifferenza.
-Per me non ci sono problemi...-si tolse gli occhiali pulendoli appena con la giacca.
-Ti devo far vedere una cosa... - Maria lo prese per mano e lo porto in camera sua. Non sono una che pensa male, ma Brian è molto geloso di mia figlia, anche se non è sua.
-Maria lascia la porta aperta! -urlò Brian prendendomi per mano.
-Calmati, lo conosco...
-Sai quanta gente conosco io e che nel tempo libero tradisce le proprie mogli con delle minorenni?-Mi guardò dritto negli occhi. Lo guardai anch'io. Non erano come quelli di Johnny, non ci sprofondato dentro. Non sentivo le stesse sensazioni, non mi eccitavo...
Ma Brian era quello giusto, lui era quello che restava, restava per davvero. Era quello che non si perdeva in piccole avventure.
-Tranquillo... - sussurrai mettendogli una mano sulla guancia. Mi allontanati ed andai in cucina, apparecchiai molto velocemente. Cucinai un po' di carne accompagnata con dell'insalata. La sera andavamo leggeri.
-Maria mi ha fatto vedere alcuni suoi disegni... E bravissima...
Lo ignorai e continuai a tagliare le foglie d'insalata.
-Mi ha disegnato da Cappellaio Matto, da Jack Sparrow e anche da Cry Baby...
Mi girai per prendere l'olio, l'aceto e il sale. Senza guardarlo negli occhi, sarebbe stata la mia rovina.
-Ma non è brava quando te... Ricordi?- in un istante vennero a galla tutti i disegni che avevo realizzato su di lui, su alcuni dei suoi film, anche quello con la sua prima moglie...
-Cristo Alice!-mi prese per i polsi facendomi girare-Rispondi!
Abbassai lo sguardo scuotendo la testa.
-Non fare la bambina piccola... Ti prego... - Mi prese il volto e lo sollevò lentamente. Mi asciugò una lacrima che aveva avuto la meglio contro la mia rabbia. Mi scappò un singhiozzo.
-Amore!- Brian entrò in cucina e Johnny si staccò subito da me.
-Che c'è?
-Nulla, mi sono commossa... Johnny mi ha fatto ricordare la prima volta che ci siamo conosciuti... - mentii palesemente prendendolo per mano. Povero Brian. Non si meritava tutto questo.
-Doveva essere davvero un'amicizia speciale, per farti commuovere...
-Si, eravamo migliori amici... - strinsi ancora di più la sua mano. Con Johnny era diverso. Era sempre lui a stringere la mia e ad aumentare la stretta. Aveva un toccò così delicato, mai brusco.
-Chiama Maria che è pronto.
Maria si sedette accanto a Brian (i posti li aveva decisi lui) ed io con la persona che detestavo di più al mondo.
-Cosa ti ha spinto a venire qui? In Italia intendo... - Brian ruppe il ghiaccio. Johnny cercò una scusa abbastanza plausibile. Disse che dato che era di passaggio si era fermato per salutarmi, e inventò la scusa di esser stato avvisato del matrimonio all'ultimo. Non poteva passarla liscia, non dopo tutto questo...
-E tu?! Che scuola fai Maria?-Chiese sorridendo. Mi mancavano i suoi sorrisi, mi mancava tutto di lui.
-Ho appena finito il terzo anno del liceo classico...
-Come te Alice! Anche tu hai fatto il classico, giusto?-Mi fissò negli occhi. Prima o poi lo avrei ucciso e lo avrei fatto così bene che mai nessuno avrebbe potuto sospettare di me.
-Si, ricordi bene... - finsi un sorriso. Era troppo falso. E poi lui lo sapeva benissimo!
-Come sono il latino ed il greco?
-Pallosi! - rispose sbuffando. Lui invece ridacchiava. Sperai tanto che finisse quella maledettissima fettina di carne, così da sparecchiare e dormire. Magari la mattina dopo sarei stata più lucida e lo avrei cacciato via. Sicuramente.
Il bastardo riuscì anche a versarsi dell'acqua sulla camicia mentre beveva. Poteva benissimo strozzarsi.
-E con Vanessa, da quanto che state insieme?-Brian continuava con le sue stupide domande. Già, mi ero dimenticata della Paradis. -Dopo dodici anni di convivenza ce la caviamo ancora.-mi fissò a lungo, cosa voleva ottenere?! Che cadessi di nuovo ai suoi piedi, mentre lui aveva ancora moglie e figli?! Non ripeterò ancora lo stesso errore. Dopo tanti anni passati a sbagliare si sarà convinto di avere la meglio su di me. Ma non questa volta. Non dopo tutte le sue compagne, non dopo Winona e non dopo Vanessa. Sempre se con Vanessa ci sarà un dopo...

Hey ragazzuole...
Finalmente le vacanze, che Dio sia lodato. Se non vi trovate con le date è perché la storia è ambientata nel 2010,mentre quella con l'Alice più giovane nel 1983. Ad ogni modo... L'Italia ha vinto contro il Belgio!!!! <3

Buon viaggio, a vederci...

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