Capitolo 32

9 maggio 2018

-Due brevissime domande, ti vedo abbastanza stanco. Come va?- chiese l'intervistatore a Fabrizio durante il Blu Carpet a Lisbona.

-È una stanchezza che mi porto da tanto tempo, dal post Sanremo quindi è una stanchezza che ci rende felici perché significa che le cose vanno per il verso giusto quando si lavora tanto.-

Marco stava guardando il video del Blu Carpet su YouTube quando vide Ermal entrare dalla porta della loro stanza. Era sceso giù al pian terreno, ed era salito con in mano dei cornetti morbidi e appena sfornati, per fare colazione insieme. Nella camera , dove Ermal dormiva, c'era un piccolo ingresso con due poltroncine e un tavolinetto piccolo di vetro e Marco era seduto proprio lì, in quel momento.

-Adesso ridi anche da solo? Cosa guardi?- chiese Ermal trovando il suo amico a ridere tra sé.

-Indovina?-

-Ancora? Quante volte avete visto quel video tu e Martina? Minimo duecento volte! E dire che io, in quel momento, ero fin troppo impegnato a scappare dalle grinfie di quell' altro intervistatore. Sembrava quasi posseduto.-

-All'inizio Fabrizio sembrava anche fin troppo serio. Non appena sei arrivato tu, hai lasciato che l'intervista prendesse una piega quasi trash. Come hai detto che si chiama l'altro? William? Quando ti fa correre a gambe levate, a Martina sta simpatico anche più del dovuto.-

-Io mi chiamo Gigi!-

-Ciao Gigi cosa fai qui a Lisbona?-

-Sono un fan di Fabrizio.-

-A tutti i fan italiani, voi non sapete una cosa. Bizio ha vinto due premi. [...] Lui è il cantante più grande di età dell'eurofestival ma è stato eletto il più sexy dell'eurofestival. È vero, hanno già fatto le votazioni, in cima è arrivato Fabrizio. Ma io lo sapevo perché insomma...scelgo bene.-

-È completamente impazzita! Pensa che ha imparato il video a memoria. Anzi ora la chiamo e dico anche a Vige di venire qui. Ho preso i cornetti anche per loro.-

-A proposito di Martina- iniziò il discorso Marco improvvisamente serio in volto.
-È passato un mese da quando hai trascorso il weekend a Firenze da lei e ancora non le hai detto nulla di quel Lorenzo?- chiese Marco con sorpresa ma non in positivo purtroppo. Erano arrivati a Lisbona già da tre giorni: Ermal e Marco partirono da Milano insieme a Martina e Andrea, invece Fabrizio partì da Roma insieme allo Sceriffo.

-Non vedo perché io debba parlarne con lei...- rispose freddamente Ermal portando la sigaretta verso le labbra.

-Io direi per diversi motivi. Il primo: perché è la tua fidanzata e non dovrebbero esserci segreti tra di voi.
Il secondo: perché se lei dovesse disgraziatamente venire a conoscenza dei fatti tramite altri ti potrebbe sbraitare contro come una iena.
Il terzo: perché lei potrebbe trovare una soluzione a riguardo.-

-Marco non ho intenzione di farla preoccupare inutilmente e non voglio che arrivi a scontrarsi con lui per me. Non devo essere difeso da nessuno.-

-Forse non ti è chiaro il concetto amico. Qui non si tratta di difendere te, ma la vostra relazione. I passi si fanno sempre in due e giustamente lei gli direbbe:"Chi credi di essere per venire qui a sindacare dove non ti è richiesto? Devi ficcare il naso negli affari tuoi."-

-E sono d'accordo con te! Ma, come puoi ben vedere, le parole di Lorenzo non mi hanno toccato minimamente e sarebbe inutile affrontare il discorso anche con Martina.-

Ermal conosceva fin troppo bene la sua fidanzata e, se le avesse raccontato tutto, probabilmente sarebbe corsa a Firenze per dirne quattro a Lorenzo di santa ragione. Era troppo istintiva e lui voleva evitare problemi.

-Toccato o no poco cambia. Lei va messa al corrente di tutto!- esclamò Marco categorico.

-Tranquillo Marco me ne sono occupata personalmente.- disse una voce provenire dall'esterno. Martina entrò nella stanza seguita da Andrea con in mano la sua macchina fotografica. Erano usciti fuori al balcone della stanza accanto e avevano scattato qualche foto al panorama. Da quando Andrea aveva comprato quella macchina fotografica, ogni momento era adatto per uscire fuori e scattare foto a panorama, luoghi e persone. Non ricordava questo spiccato interesse di Andrea verso la fotografia eppure, questo lato di suo cugino, non le dispiaceva affatto.

-Da quanto tempo eravate lì ad origliare voi due?- chiese Ermal consapevole di essere stato beccato con le mani nel sacco.

-Da un po'...uhh buoni i cornetti!- esclamò la giovane addentandone uno al volo.
-E comunque se siete curiosi di sapere i dettagli posso dire di essere stata furba nel fare in modo di riuscire a metterlo alle strette ed obbligarlo a confessare. Eri troppo strano la sera della nostra uscita a cena. Prima di uscire stavi bene per poi tornare con i grilli per la testa. Quel cambio di umore non mi aveva convinta affatto. Avevi detto di essere andato a scuola, per aiutare mio padre, ma quel giorno lui era tornato poco dopo che tu uscissi e non c'era la minima possibilità di incontrarvi. Sapevo che avrei trovato lo zampino di Lorenzo dietro tutta questa storia. Giorni prima dell'arrivo di Ermal lui mi fece capire che avrebbe cercato di riconquistare il posto perso nel mio cuore, oltre aver rimarcato il suo giudizio sul fatto che Ermal possa non essere la persona giusta per me. Oltre alle tante altre stupidaggini che avrebbe potuto sinceramente tenere per sé. Facendo due calcoli veloci solo il suo migliore amico Marco poteva sapere tutto di lui e quale occasione migliore di quella per usarlo come rampa di lancio ed ottenere informazioni?-

-Sei un genio diabolico cugina.- commentò Vige dando gli ultimi morsi al suo cornetto.

-Sono anche peggio! Un giorno il suo amico Marco si presentò chiedendo di lui e gli indicai educatamente dove lo avrebbe trovato. Fortunatamente non avevo lezioni da fare ai ragazzi quindi rimasi sulla soglia ad origliare tutte le loro conversazioni inutili e raccapriccianti. Stavo quasi per gettare la spugna, e andarmene, quando avevo sentito Marco chiedere novità su di noi. Lorenzo vuotò il sacco ed io feci notare loro di averli colti in flagrante.
Ah quanto risi soddisfatta davanti alla mia vittoria! Vorrei essermene liberata ma sfortunatamente mi toccherà continuare a vedere la sua faccia implorare perdono solo perché non ho il potere di licenziarlo. Tutto sommato è andata bene no? Ai loro occhi è stato come se li avessi scoperti in circostanze del tutto casuali.-

Andrea non aveva mai visto sua cugina così determinata nel raggiungere i suoi obiettivi. Era pronta a tutto e questo lo preoccupava perché lo trovava un comportamento molto strano. Martina era il tipo di ragazza che proponeva compromessi pur di non litigare e che preferiva sempre e comunque la pace e le seconde possibilità.

-Andrea tutto bene?- chiese Martina chiamandolo scuotendo le sue spalle.

-Sì scusami riflettevo tra me.- rispose lui subito dopo cercando di non farla indagare ulteriormente.

-Sicuro che vada tutto bene?- chiese Marco allarmandosi

-Sì Marco va tutto bene! Scusate ho bisogno di prendere aria.- rispose poco dopo uscendo dalla stanza.

-Tu sai cosa possa essere successo ad Andrea?- chiese Marco a Martina nella speranza di avere risposte.

-No purtroppo ma forse sarà solo stanchezza e un po' di riposo gli farà bene. Scusate ragazzi cerco di raggiungerlo per capire cosa abbia. Ci vediamo dopo!- rispose lei salutando il suo amico, dopo aver dato un bacio veloce ad Ermal, e uscì.

Marco si sedette sul divanetto e accese il suo computer per buttare qua e là uno sguardo sui vari social. Il riccio lo raggiunse e decise di sedersi accanto a lui.

-Sai a volte passo il tempo a guardare foto, video su Instagram ed anche post su Twitter. Stavo pensando di leggere qualche tweet scritto dai fan presenti al Forum.-

Marco iniziò a scorrere la home. Anche Ermal diede una veloce sbirciatina, ma avrebbe recuperato con calma ed una volta solo. Era bello leggere l'entusiasmo negli occhi dei fan, commenti a caldo, guardare foto e video da ogni angolazione possibile ed immaginabile.

-È stata proprio una bellissima serata Marco, non trovi?- chiese lui giudicando nel complesso.

-Sì è vero! Era proprio il successo che speravamo di ottenere. Per il lavoro e l'impegno che c'è dietro si può dire che i nostri sforzi sono stati ricompensati, le aspettative dei fan non sono state deluse, e questa è stata la cosa più importante. Ermal potrei farti una domanda?- chiese successivamente con timore e dubbio se parlare o meno.

-Sì dimmi!-

-Tu sei un fratello per me, sai che appoggerei ogni tua scelta però potrei chiederti in quali rapporti vi trovate tu e Silvia?-

-Perché me lo stai chiedendo?-

-Non vorrei fare il megafono, e ho promesso a Martina che non te lo avrei detto, ma parlo nella speranza di sistemare ogni cosa. Martina ha visto che Silvia era al Forum e che, dopo il concerto, voi avete parlato per qualche minuto. Sei stato tu ad invitarla?-

-Sì Marco! Sono stato indeciso fino all'ultimo, se chiamarla o meno, ma poi ho pensato che sarebbe stato giusto renderla partecipe.-

-Sì forse hai ragione tu e mi sto preoccupando senza motivo. È solo che...-

-Marco cos'è quella foto?- chiese improvvisamente Ermal guardando lo schermo. Marco si girò immediatamente e vide una foto di Ermal e Silvia sorpresi insieme in un bar a parlare.
-Gira addirittura da un mese su internet. Possibile che nessuno di noi se ne sia mai accorto?-

-Io spero non l'abbia vista Martina. Giravano strane voci sui giorni sanremesi, di un vostro incontro, ed erano arrivate fino alle orecchie di Andrea e mie. Non abbiamo chiesto perché sapevamo che non avresti mai compiuto gesti capaci di poter ferire Martina.-

-Dannazione Marco! Dannazione!- ribatté Ermal prima di essere interrotto da un rumore di passi sempre più vicini. La loro porta si aprì con Martina che entrò, seguita da Andrea, e chiuse la porta alle sue spalle.

-Tranquilli ragazzi il nostro Andrea ha solo bisogno di riposo. Stasera dormirà qualche ora in più e domani starà meglio. Voi cosa avete fatto in nostra assenza?- chiese la ragazza tranquillamente e curiosa di sapere.
-Cosa avete? Sembra che abbiate visto un fantasma.- continuò a parlare ridendo ma forse da lì a poco non ci sarebbe stato così tanto da ridere. Martina si avvicinò al computer per sbirciare ma Marco fu più veloce di lei ad abbassare l'anta dello schermo.

-Bene vedo che avete qualcosa da nascondere. Dai voglio vedere adesso. Sono troppo curiosa.-

-Ma non è nulla di così interessante forse.- rispose Andrea cercando di farle gettare la spugna.

-Lascia che sia io a giudicare no?-

-E se fosse qualcosa di sconvolgente che solo i ragazzi guardano?- insinuò successivamente Marco cercando di metterla in difficoltà.

-Ma perché voi cosa guardate in gruppo? Scusate eh...- parlò lei cercando di distrarli. Aspettò il momento in cui Marco allentasse la presa sul computer per afferrarlo di colpo ed accendere lo schermo. Il sorriso divertito che la caratterizzò fino a pochi minuti prima sparì improvvisamente.

-Capisci ora? Volevamo evitare di farti preoccupare inutilmente.-

-Marco tu non capisci! Io ho già visto questa foto giorni fa. Non l'ho detto perché mettere in bilico la gara non mi sembrava la scelta giusta. Tra tre giorni ci sarà la finale quindi questo argomento può aspettare.-

-Ma al diavolo la gara! Avremmo potuto parlarne e chiarire la situazione. Avrei evitato ti facessi strane idee.- rispose Ermal cercando di mettere da parte inutili litigi in quel momento.

-Allora avresti dovuto parlarne subito e non aspettare di essere messo alle strette.- disse lei diretta lasciando Ermal senza sapere cosa rispondere per qualche secondo.

-Andrea, forse sarebbe meglio lasciarli parlare da soli.- disse Marco al suo amico invitandolo ad uscire insieme a lui ma ci pensò Ermal a fermarli e ad invitarli a restare.

-Hai ragione! Era giusto che te ne parlassi prima ma una parte di me avrebbe preferito non parlarne mai. Il giorno in cui io e Fabrizio fummo accusati di plagio, come ben ricordi, ci trovammo sommersi da milioni di interviste. Lei mi cercò e chiese di incontrarci per parlare. Dopo nove anni di relazione trovavo impossibile trattarla come una persona sconosciuta. Mi diede appuntamento in un bar vicino l'Ariston e, una volta lì, mi chiese di prendere in considerazione l'idea di dare una seconda opportunità a quella storia ormai finita. Se lei mi avesse cercato poco dopo la nostra rottura avrei sicuramente accettato ma io avevo il cuore a pezzi e lei non poteva più aggiustarlo, non dopo tutto quello che stava accadendo fra noi. Fui sincero e ne parlai anche con lei. Stavamo tornando agli stand delle radio, perché avevo appuntamento con Marco e Andrea per tornare in albergo, e lei mi baciò, cogliendomi inevitabilmente di sorpresa. La fermai subito data la mia intenzione a non volerle dare false speranze. Lei parlai di te, di come mi eri stata accanto durante il periodo della nostra separazione, e dei miei occhi che da allora ti guardavano in modo totalmente diverso.-

Martina lo ascoltava con attenzione, mentre era seduta sul divanetto della stanza. Nonostante le rivelazioni di Ermal sorrise davanti al ricordo della prima volta che andò a Milano. Non avrebbe immaginato neanche lontanamente che le cose tra loro si sarebbero evolute in quel modo. Non aveva mai pensato ad Ermal, come ipotetico fidanzato ovviamente, prima di Natale, quando lui si presentò a Firenze con Andrea, iniziando a realizzare quanto accaduto. Non sapeva dare una spiegazione razionale al suo gesto se non quella di dire di trovarsi lì per assicurarsi che stesse bene. Se fosse servito lo avrebbe fatto anche per Andrea e Marco. Però quando sentì uscire, dalla bocca di Ermal, la parola bacio, si sentì improvvisamente morire dentro. Non fu iniziativa di Ermal, certo, ma faceva ugualmente male.

-Per questo quando ti parlai dell'invito di Silvia, di andare a trovarla nella sede radiofonica dove lavora, non accettasti la notizia con entusiasmo...-

-Esatto! Non sapevo cosa aspettarmi da lei. Avrebbe potuto fare finta di niente come avrebbe potuto dire qualcosa di sbagliato e creare scompiglio.-

-E immagino ancora non ti abbia dimenticato. Per questo chiese di poterti vedere anche dopo il concerto al Forum.- terminò il racconto la giovane traendo le sue conclusioni. Ermal invece non fece altro se non annuire e dare alla ragazza le conferme che cercava.
-Da una parte la capisco però...sei abituata a vivere le tue giornate accanto a qualcuno e poi improvvisamente capisci che qualcosa non va più per il verso giusto. E lotti con tutte le tue forze perché è il finale di una vita che non vuoi accettare.-

-Marti cosa ti turba?- chiese Andrea ascoltando le sue parole.

-Mi ha dato una sensazione strana vederla dopo due mesi. Quando vidi Ermal raggiungerla fu come sentirlo lontano miglia da me. Per non parlare dei momenti in cui lei cercava la sua mano per stringerla a sé. La situazione è peggiorata giorni dopo quando ho trovato questa foto di loro due insieme. Ermal ha le braccia conserte appoggiate sul tavolo, insomma nulla di allarmante, ma Silvia ha una mano dietro la sua schiena e mi è sembrato un atteggiamento troppo sospetto. Ma arrivati a questo punto io non posso pensare solo a me stessa.-

-Cosa vorresti dire?- chiese Ermal cercando di capire le intenzioni della giovane.

-Per quanto io voglia cercare di essere menefreghista non riesco a fare finta di nulla. Non finché lei non starà meglio, ed io sarò in pace con me stessa. Per cui dovrai cercare di sistemare questa situazione con lei.-

Era più forte di lei non riuscire a non pensare a Silvia. Si sentiva in colpa e responsabile delle sofferenze che la donna stava attraversando. Ermal stava cominciando a capire la morale di quella storia e non gli piaceva affatto.

-Riprenderemo il discorso quando saremo di nuovo a Milano.- concluse quella conversazione Ermal uscendo da quella stanza. Lei era pronta a mollare tutto, a farsi da parte, ma lui non glielo avrebbe permesso.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top