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Il fango premeva
Le pareti di fango erano amare
Giacomino lo sapeva per certo ,che la poltiglia ,noiosa mota, spingeva contro il suo viso e financo in bocca
Il grillo parlante pero' trillava pressoche' di continuo
"Giacomino " diceva" e ' arrivato il componente di Mazinga? il tubicino rosso?dai mettilo in bocca e bevi :e' una mistura giapponese.
Giacomino aveva obbedito,bevendo la sostanza zuccherata
" Giacomino" trillava il grillo parlante"adesso ti mandero' altri due tubi di Mazinga ,uno per l ossigeno e l altro ,cosi',un altro tubo ,cosi' saranno tre
Uno e trino
Ma nonostante i tubi ,il fango premeva
In cima al pozzo il capo dei vigili del fuoco ringhio' impotente,quando i genieri introdussero il tubo per l ossigeno ,poi si precipito 'da Natalia
e le urlo' esasperato:
"E'terreno franoso quello ,un immensa frana ancora in movimento ,un centimetro a settimana,e si muove pur adesso ,se insuffliamo troppo ossigeno ,solleciteremo il movimento franoso"!
Natalia lo guardo 'smarrita
"Senza ossigeno" bisbiglio'"Giacomino morira'".
Spartaco Nobile con dodici anni d esperienza sul campo ,non resse lo sguardo di Natalia
e si allontano ' di corsa
Il fango premeva
Ed Eugenio chiuso nella piccola stanza capi' che il peggio stava succedendo ,infine le vide chiaramente le pareti ,alla sua destra e alla sua sinistra ,si muovevano di concento ,piano piano con inesorabile lentezza ,avanzavano, alla fine Eugenio poteva poggiare le mani sulle pareti contrapposte,fece forza per arrestarle ,niente! le pareti avanzavano!,il muro contro il dorso,il muro contro l addome ,una forza immane che lo stritolava ,Eugenio lancio' la sua invettiva:
"mi sentite" urlo' ai suoi carcerieri"io non smettero' mai di dirlo ,la donna e' sacra !la donna e' la prediletta tra le creature !e il suo posto e' su un piedistallo! ella avra' il capo velato ,cosi' si conviene alla sua pudicizia,e un manto celestiale avvolgera' il suo corpo ,perche' ella e' madre, e' sposa ,e' moglie" !
Il fango premeva
Eugenia si era rifugiata nel piccolo bagno piastrellato di rosa e la vasca rosea, a forma di conchiglia brillava di madreperlacea luce,tre lastre di vetro blindato la proteggevano ,ma lei capi' che per lei era finita
Oltre i blindati ,il mostro aggressore si accaniva urlando con grida disumane
"Morirai ,morirai,morirai"!
E intanto il suo martello pneumatico premeva e sfracellava le lastre
Eugenia pianse, perche' capi' d aver mancato al suo dovere:non aveva messo al sicuro sua figlia
Si precipito' sul telefono nascosto, lancio' un ultimo disperato appello
" Remigio" grido' "ti prego salva mia figlia"!
Il fango premeva
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