10

Il settimo implacabile giudice era seduto sulla panca di legno di faggio

E non si alzo'

Una stanchezza che superava ogni umano sfinimento,lo teneva inchiodato sulla panca 

di legno di faggio

Era Angelo

Era minuto e magro,una scarna impalcatura di ossa con pochissima carne:sollevo' a stento il braccio,indicandoli tutti,uno ad uno

 "Voi"ringhio'"voi che vi accusate in modo sanguinoso,voi che vi assolvete:vi lavate le mani del sangue di Giacomino"! 

Natalia abbasso' la testa,schiacciata dall' accusa,Spartaco che era accanto a lei ,vacillo'

"Voi" continuo'Angelo"voi sapete meglio di me cosa avreste dovuto fare,per potervi guardare allo specchio,per potersi presentare davanti al consesso umano,senza ignominia cioe'!dovevate farmi scendere per la terza volta in quel budello,in quel maledetto pozzo, dove Giacomino continuava a sfuggire dalle mie mani inette!voi sapete benissimo che solo il mio cadavere,se fosse rimasto accanto a quel bambino,solo la mia salma,avrebbe potuto pareggiare i conti,e renderci degni del perdono

Quella parola ,perdono ,piombo' sui sei giudici seduti sulla panca di legno di faggio,scese come una cappa,su Natalia e Spartaco

"ma cosi' non e ' stato"! urlo' Angelo" ma a me non bastera' il resto della mia vita per ottenere il perdono per i miei sbagli,ma il peso della colpa,gravera' anche sulle vostre spalle"!

E se ne ando'

Piccolo magro dinoccolato,lascio ',ed era il solo,la panca di legno di faggio

Gli altri rimasero seduti

Spartaco afferro' dal braccio Natalia ,e la condusse via,portandola lontano dal tragico pozzo e dalle puleggie sporche di fango

Natalia volle fermarsi,un attimo,esito' poi con rapidi gesti ,si precipito' sul tragico marchingegno,il grillo parlante dai tre occhi,lo cullo' un attimo tra le braccia,poi segui' Spartaco

Il vigile del fuoco la accompagno' a casa,conosceva la strada,erano ben venti anni che conosceva quella strada,osservo' Natalia che entrava in casa dalla finestra,sorrise indulgente,per le sue ossessioni e una volta in cucina la aiuto' per la cena:l acqua bolliva e Natalia verso' le tagliatelle, Spartaco  sorrise:

"non le conti? non dovrebbero essere trentatre, multiplo di tre?

Natalia scosse la testa:

"basta multipli di tre...d 'ora in avanti mi dedichero ' solo ai numeri primi"!

Spartaco rise per la prima volta da molte ore,una risata che si sparse nel pomeriggio morente ,arrivando fino alla limpida sera

E in quella limpidezza silenziosa si senti ' suonare al portone,piu ' e piu' volte

Natalia costretta da un orribile presagio non si mosse

Spartaco capi'

"Se lo desideri esco fuori e lo massacro,ora,subito".

Natalia scosse la testa

Da dietro la porta si fece sentire una voce implorante

"Piccola mia ti prego, apri la porta,ti supplico :non apri la porta al tuo papa"? 

Natalia si aggrappo' al grillo parante,ne aziono' il meccanismo,si accesero i tre occhi del grillo parlante ,che trillava, trillava a distesa ,nella sera limpida e tersa.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top