CAPITOLO 9


Appena strinsi la sua mano un brivido mi attraversò il corpo, ma era un brivido strano a tratti piacevole. Chiusi per un secondo gli occhi e sentii subito il suo profumo o meglio il suo dopobarba.

Non accorgendomi di essere rimasta imbambolata lui intervenne :< Piacere Austin, sei nuova? Non ti ho mai visto.>
< Emh, sì. Piacere Alison, per gli amici Ali, anche se di per se non siamo amici non ci conosciamo, ma se ti piace di più puoi chiamarmi Ali.> iniziai a dire tutto velocemente e balbettando. Nel momento in cui me ne accorsi guardando la sua faccia quasi divertita e in imbarazzo mi diedi un piccolo schiaffo sulla fronte per poi prendere un grande respiro e ricominciare.
< Ciao, piacere Ali. Oggi è il mio primo giorno.>
< Interessante, una ribelle.> disse alzando un sopracciglio.
< Nonono, non sono una ribelle.>
< Ah no? E cosa ci fai qui durante l'orario scolastico?> quanto lo odio
< Non mi sentivo tanto bene e avevo bisogno di stare in tranquillità.> ed alzai le spalle.
< E perché non sei andata in infermeria?>
< Tu fai troppe domande! >
Lui rise e il suo sorriso fece ridere anche me.

Dopo un momento di innocente silenzio mi incitò di seguirlo.
< Dove vuoi andare? > lo guardai confusa.
< Se non vuoi avere dei problemi quando rientri in classe ti conviene farti rilasciare il foglio dall'infermiera scolastica.>
< Ma non sto male, non me lo rilascerà mai!>
< Fidati di me.> era così sicuro di sè che non potei far altro che seguirlo, valeva la pena provarci.

< Signorina Miller, buongiorno. > disse aprendo la porta senza bussare. Maleducato.
< Austin, piccino ma come sei diventato alto! Come procede il primo giorno di scuola?> sembrava così felice di vederlo e si abbracciarono.
La signorina Miller, l'infermiera, è una donna sulla cinquantina, il suo viso rosato riprendeva il colore delle pareti, i suoi capelli castani incorniciavano benissimo il suo volto un pochino ovale. Lunghi poco più delle spalle e mossi con una grande frangetta laterale tenuta su con una molletta color azzurro, probabilmente scelta per abbinarla alla divina. La bocca sottile è messa in risalto da un lucida labbra rosato e quel sorrisino e l'aria felice la facevano sembrare una donna molto dolce e gentile. Non era molto alta ed era un pochino paffutella, ma non troppo.

< Ti presento Ali, una mia amica.> e mi avvicinò mettendomi una mano sul fianco. È nuovamente un brivido attraversò il mio corpo. Ma perché?
< Austin... finalmente ti sei fidanzato? Ah ma che bella ragazza, sono felicissima per te e soprattutto perché me la stai facendo conoscere.> talmente euforica che si avvicinò a me prendendomi le guance come fanno le nonne si nipotini.
< Nono, è solo un'amica.> e mi fece l'occhiolino. < Visto che è stata poco bene di stomaco e per questo ha saltato quest'ora di lezione potresti lasciarle il foglio che è stata qui? Essendo nuova non sapeva dove si trovasse l'infermeria.> mise la faccina da cucciolo e iniziò a battere gli occhi. Che ruffiano. Impossibile resistergli.
Esitò un pochino ma poi accettò, mi compilò subito il foglio ed uscimmo per evitare di fare tardi a un'altra lezione.

< Grazie comunque.>
< Di niente, per qualsiasi cosa passa da lei, sapendo che sei mia amica ti farà saltare parecchie lezioni. Poi quella stanza è così accogliente. Premetto che odio il rosa, ma quel rosa pesca è molto carino, il lettino è comodo che si dorme una meraviglia e molto spesso quando te ne vai ti da un lecca lecca, strano infatti che non ce lo ha dato, dovrò ricordarglielo. Del resto lei è molto simpatica, passerei ore a parlare con lei.>
< Ma è una tua parente? >
Scoppiò subito a ridere :< Nono, è un'amica. Il primo anno mentre giocavo a basket sono caduto e ho fatto una brutta storta e mi hanno subito portato da lei, da lì è la mia migliore amica.>

DRIIIIN

< Io ora devo andare è stato un piacere conoscerti, ci vediamo in giro.> dissi dirigendomi verso la mia classe.
Subito dopo mi prese il polso , brivido, e mi diede un bigliettino e aggiunse <se ti andasse di saltare qualche ora chiamami.> e se ne andò ancor prima di lasciarli parlare.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top