A & S

La prima volta che Alec vide i membri del conclave aveva 6 anni e si ritrovò all'Istituto dove i suoi papà dovevano scontare la punizione per aver infranto la legge: innamorarsi del proprio parabatai e creare una famiglia con esso con metodi non consoni. Non gli furono tolti i marchi poiché erano i migliori shadowhunters che avevano. E lì si vide l'opportunismo del conclave. Veniva spesso qualcuno del conclave a controllarli, facevano sempre domande a lui di come si trovava anche perché Izzy aveva quattro.
Alec era felice lì con i suoi papà e la sua sorellina e i suoi amici Magnus e Catarina.
Alec fu li che vide anche il disprezzo per i nascosti negli occhi dei membri del conclave quando parlava di loro.
- perché il conclave ci odia e disprezza Magnus e Catarina? - chiese Alec a cena ai suoi due papà.
Michael e Robert smisero di mangiare e si misero accanto ad Alec.
- vedi il conclave non approva cosa io e tuo padre abbiamo fatto. Sono troppo tradizionalisti o attaccati alle leggi antiche per vedere la meravigliosa famiglia che abbiamo creato ma odiano noi due. Tu e Izzy non centrate nulla - disse Michael accarezzandogli la testa. -
- a me sembra che mi guardino male - disse Alec ripensando agli interrogatori. - e anche a Izzy -
Michael cercava di mantenere la calma, si sapeva che lui non aveva una buona opinione del conclave e vedere Alec così, lo riempiva di rabbia.
Robert vide che Michael stava per scoppiare e si fece avanti lui.
- no, Alec. Il conclave non ha nulla contro te e tua sorella ma contro i nascosti si. É per il loro sangue di demone ma questo non li rende tutti cattivi. Magnus e Catarina o Luke sono tra le persone più buone che io conosca. Il conclave sbaglia in tutto ciò - disse Robert abbracciando Alec. - difendi sempre ciò che ti é più caro Alec e non farti dire che l'amore che provi é sbagliato -
- perché non c'é nulla di sbagliato nell'amore - concluse Michael con Izzy in braccio. - e noi siamo l'esempio -
Alec le impresse nella sua mente e nel suo cuore.
Alec non era facile far amicizia con gli altri, Robert se ne faceva una colpa per il suo carattere ma Michael lo rassicurò che era una cosa che succedeva a tutti. Più il tempo passava più erano preoccupati, non portava nessuno a casa e parlava solo di Magnus, Catarina o Luke. Erano contenti che avesse amicizie tra i nascosti ma erano grandi. Aveva bisogno di persone della sua età. Sembrava che lui non ne sentisse l'esigenza a differenza di Izzy che era molto popolare e veniva invitata ai pigiama party o feste di compleanno. Izzy era uguale a Michael mentre Alec era come Robert.
La prima volta che Alec incontrò Sebastian, aveva 9 anni e stava facendo economica domestica. Si dovevano dividere in due coppie per dolce ma nessuno voleva far coppia con Sebastian.
Alec si alzò e si avvicinò a lui.
- ciao, vuoi far coppia con me? - disse Alec un po timido.
- non dovresti parlarmi. Ti escluderanno e penseranno che anche tu sia strano - disse Sebastian con una tristezza degli occhi.
- non mi importa. Possono pensare quello che vogliono. Amici? - chiese Alec porgendogli la mano.
- sei interessante, Alec - disse Sebastian prendendogli la mano.
Fu così che Alec incontrò il suo miglior amico Sebastian.
Alec era così felice della sua amicizia con Sebastian, dell'arrivo del nuovo fratellino Max e all'Istituto arrivò anche un nuovo shadowhunters Jace.
Nella vita di Alec entrarono Sebastian e Jace, due persone totalmente differenti. Jace divenne il suo parabatai mentre Sebastian qualcosa di più. Quello lo spavento perché non voleva perderlo. Aveva 13 anni quando un pomeriggio, Sebastian si accorse che qualcosa non andava nel suo amico Alec.
- Alec, che hai? - chiese Sebastian vedendolo triste.
- io nulla - disse Alec pessimo a mentire.
- non sai mentire, Alec. Dimmi che hai. Siamo amici - disse Sebastian mettendosi accanto a lui sotto l'albero.
- dopo questo non mi vorrai più essere mio amico - disse Alec sicuro.
- Alec, io non potrei mai. Sei la prima persona che ha voluto essere mio amico, non mi ha allontanato, mi hai salvato dalla solitudine - disse Sebastian prendendogli le mani. - Alec, non potrei mai lasciarti, credimi -
- io... Sebastian... Io... -
- tu cosa? Alec, non aver paura. Mi puoi dire tutto - disse Sebastian con un sorriso.
- mi sono innamorato di... -
Il coraggio che gli era venuto, si tolse subito e menti.
- Jace. So che non lo sopporti - disse Alec abbassando la testa.
- infatti. Non lo sopporto ma deve piacere a te, Alec. A me dispiace che soffrirai, lui é etero lo sai - disse Sebastian a quella risposta.
- si lo so - disse Alec sempre con la testa bassa.
- troverai l'amore - disse Sebastian prendendogli il mento e lo guardò negli occhi. - Alec, troverai l'amore che meriti -
' Vorrei che fossi io ma sarebbe un amore maledetto 'Pensò Sebastian triste.
' ho già trovato l'amore. Vorrei dirti che sei tu' pensò Alec triste.
' non dovrei provare questo per te, Alec. Sono il figlio di Valentine e odio esserlo. Tu mi odierai quando lo saprai' pensò Sebastian. ' e ti perderò per sempre '
- ora che hai? - chiese Alec guardando quegli occhi pieni di lacrime.
- io... Deve andare, Alec. Io e mia zia ci trasferiamo - disse Sebastian pesando che era l'unica soluzione.
- no, non voglio che ne vai - disse Alec sconvolto. - non voglio perderti -
- neanch'io ma... -
Alec e Sebastian si abbracciarono piangendo, sentivano che non era un addio quello ma solo un arrivederci.
Quando Alec tornò all'Istituto era una fontana, Izzy lo consolò nella sua stanza e sapeva quando Sebastian fosse importante per lui.

...

Passarono cinque anni, Alec era più chiuso che mai ma era un arciere imbattibile, un leader nato e alle prese della scomparsa di Jace. Il figlio di valentine. I suoi erano in missione cercarlo e lui era in istituito con Max, Izzy e Clary. Non potevano uscire secondo il nuovo capo. Lui dava la colpa a Clary e a Jocelyn per tutto quello che stava succedendo. Non riusciva a stare là senza far nulla e così con porta segreta era uscito da là. L'aveva usata più di una volta era andare da Sebastian quando era ragazzino.
Ricordava la prima volta che l'aveva usata.

Flashback

La prima volta che aveva infranto le regole perché in quel periodo non si poteva andare fuori dall'Istituto per ordini del conclave. Quella sera era corso a casa di Sebastian.
- sono contento che sei venuto - disse Sebastian finendo di montare la tenda in giardino.
- facciamo campeggio? - chiese lui confuso.
- si, solo io e te - disse Sebastian con un sorriso.
- mi piace - disse Alec entrando nella tenda.
Aveva 12 anni quando fece campeggio con Sebastian nel giardino. Era anche il tempo delle prime scoperte. Alec e Sebastian si esplorarono a vicenda, Alec era il più timido mentre lo toccava e arrossiva mentre Sebastian era quello più sfacciato, il suo tocco era più sicuro.
- Sei bellissimo, Alec - disse Sebastian ammirandolo.
- tu lo sei e anche Jace ma io no - disse Alec sminuendosi.
- non é vero. Tu sei più bello di me o di Jace - disse Sebastian sicuro, facendo aderire il suo corpo a quello di Alec. - non devi sottovalutarti. Io ti vedo, Alec. Sei meglio di lui -
Alec senti il caldo corpo di Sebastian sul suo, era qualcosa che non aveva mai provato e sentiva qualcosa crescere.
- Scusami - disse Alec arrossendo. - non so che é successo... -
- tranquillo, siamo entrambi eccitati. É normale - disse Sebastian dolce.
Sebastian si scostò un attimo da sopra di lui, si calò le mutande e Alec vide per prima volta il suo membro.
- quando si é eccitati, diventata così - disse Sebastian. - puoi toccarlo se vuoi -
Alec era curioso, allungò la mano e lo toccò. Era caldo e duro. Lo accarezzò un po per esplorarlo. Sebastian gemete al tocco di Alec e lui tolse la mano, spaventato che gli aveva fatto male.
- tranquillo, Alec. Mi hai dato solo piacere - disse Sebastian guidandolo. - quando lo tocchi o ti tocchi intimamente, ti provochi piacere. Vuoi provare? -
Alec disse si con la testa. Sebastian si avvicino a lui, gli tirò giù le mutande e prese ad accarezzarlo.
- ti piace? - chiese Sebastian con un tocco diverso da quello di Alec, andava avanti e indietro con più ritmo.
- é strano, Sebastian ma mi piace - disse Alec gemendo.
Sebastian continuò finché non lo fece venire, Alec pensava che stava per far pipi e invece il piacere saliva e arrivò all'orgasmo.
- wow! - esclamò Alec tremante.
- si, é una cosa bellissima ma molto intima. Non la devi fare con nessuno - disse Sebastian un po geloso.
- solo con te - disse Alec promettendo.
Fu quella la sua prima scoperta insieme a Sebastian.
- e io posso farlo a te? - chiede Alec vedendo il membro di Sebastian ancora eccitato.
- si se vuoi, certo che puoi. Puoi toccarmi dove vuoi - disse Sebastian leccandosi le labbra. - e quando vuoi -
Alec con fare timido allungò la mano verso il membro di Sebastian e lo iniziò a toccare. Sebastian lo guardava mentre la mano di Alec stringeva il suo membro, suo tocco era più delicato ma lento ma gli dava lo stesso piacere. Alec era così felice di dare lo stesso piacere che Sebastian gli aveva dato.
- di più - disse Sebastian al ritmo di Alec.
Alec aumento il ritmo, portando sempre di più Sebastian a gemere e farlo venire.
- wow! - disse Sebastian arrivando all'orgasmo.
Alec vide quel getto bianco sulla mano.

Presente

La loro prima esperienza insieme. Alec sorrise a quel ricordo cosi prezioso. Ogni volta che volevano, lo facevano. Sebastian gli mancava molto, in questi 5 anni si era masturbato tanto pensando a lui e a fantasticava su di lui.
Alec camminava per le strade di New York in cerca di Jace e fu attaccato dai due demoni, usci fuori le frecce per difendersi e un terzo demone lo stava per attaccare. Quando qualcuno con una spada uccise il demone.
Alec si voltò e rimase sconvolto.
- ciao, Alec - disse Sebastian più bello che mai.
Non poteva credere, Sebastian era di fronte a lui e gli sorrideva. Aveva la spada fatta da suo padre Michael ancora anni fa, le rune e un corpo fantastico.
Aveva tante domande da fargli ma non era il momento visto i demoni che attaccavano e arrivavano. Infatti ne arrivò uno alle spalle di Sebastian, prese la freccia e la mise nell'arco e con grande precisione lo colpì.
Sebastian e Alec adesso erano schiena contro schiena e sorridevano.
- ricordi quando giocavamo gli shadowhunters? - chiese Sebastian.
- si, mio padre ti aveva fatto una spada e io avevo l'arco. Ci mettevano al parco tra gli alberi e fingevamo di combattere i demoni - disse Alec con un sorriso. - e adesso stiamo avendo il nostro primo combattimento insieme -
I due ragazzi erano sincronizzati da ragazzini e anche adesso combattevano in unisono come se non si erano mai lasciati.
In poco tempo si liberarono dei demoni e si abbracciarono. Alec era così felice, Sebastian era tornato e con lui avrebbe avuto più possibilità di trovare Jace.
- mi sei mancato tanto - disse Alec stretto all'amico.
- anche tu, Alec. Lasciati é stato difficile - disse Sebastian tenendolo a sé. - ma ora sono qui -
Alec vide alcuni shadowhunters portati da conclave all'Istituto per cercare Jace e portò Sebastian nel vicolo per non farsi riconoscere. 
- scappi come al solito, Alec? - chiese Sebastian a quell'azione.
- é diverso. Devo trovare Jace, si é scoperto il figlio di Valentine e il conclave vuole arrestarlo - gli spiegò Alec attentamente. - devo arrivare prima di loro -
- Alec, Jace non é il figlio di Valentine - disse Sebastian con coraggio.
- che stai dicendo? Valentine ha detto... -
- si ma vi ha ingannati. Vedi, il figlio di Valentine é... -
Alec era confuso e sconvolto alle seguenti parole.
- ... É di fronte a te. Sono io, Alec. Sono io Jonathan Christopher - ammise Sebastian con coraggio, sapendo che Alec l'avrebbe odiato.
- ma no, non può essere. Tu sei la persona più buona che conosca - disse Alec a quella rivelazione.
- non sai tutta la storia - disse Sebastian continuando. - ti posso spiegare il tutto. Troviamo un luogo adatto -
Alec lo portò in luogo in cui andava quando voleva stare da solo, un vecchio appartamento appartenuto ai suoi quando vivevano da mondani quando lui e Izzy erano venuti al mondo.
- spiegami perché non sto capendo nulla. Come puoi essere il figlio di Valentine? Perché me lo dici solo adesso? Te ne andato per questo 5 anni? - chiese Alec confuso.
Alec era seduto sul divano e dava di matto come al solito e Sebastian era alla finestra.
- mio padre Valentine mi ha mandato come mondano per vendicarmi dei tuoi che l'avevano tradito. Io dovevo ucciderli - disse Sebastian girandosi verso di lui. 
Quella dichiarazione gli faceva venire i brividi ad Alec. Sebastian doveva uccidere i suoi genitori.
- ma é impossibile. Tu non hai mai fatto nulla per uccidere i miei - disse Alec non credendo ad una sola parola. - Valentine ti ha manipolato, non ci sono spiegazioni -
- Alec, é vero. Tu non te ne sei mai accorto ma ho provato più volte a farli fuori ma qualcosa mi bloccava sempre a farlo. Anche quella sera quando ho portato il vino ai tuoi, era un tentativo per ucciderli. Era vino avvelenato - disse Sebastian aprendogli gli occhi.
- il vino che hai fatto cadere l'improvviso quando mio padre Robert lo voleva versare - disse Alec ricordando quel dettaglio.
- ecco perché. Hai salvato la vita dei miei genitori -
- Alec, io ho tentato di ucciderli. Dovresti odiarmi - disse Sebastian a quella reazione. - come odi mio padre - 
- ma non l'hai fatto, Sebastian. Tu non sei Valentine - disse Alec a quelle parole.  - dimmi cosa ti ha fermato -
- tu - disse Sebastian soltanto.
Alec si alzò e gli prese il viso tra le mani.
- l'affetto che mi vuoi, ti ha impedito di far del male ai miei. Una cosa che Valentine non conosce - disse Alec maturo. - questo dice tanto di te -
- Alec, io non potevo distruggere una famiglia, non potevo rendervi orfani e poi non ho mai avuto qualcuno come i tuoi che mi hanno fatto sentire a casa, parte di qualcosa - disse Sebastian stringendosi a lui.- anche quello mi ha fermato -
Alec avvolse le sue braccia intorno al suo corpo e gli disse: - vedi, sei diverso da lui. Io non ti potrò mai odiare -
- ma ho il sangue di demone...
- non importa. Per me sei sempre tu, Sebastian - disse Alec dolce. - ti aiutero a combattere l'oscurità. Non ti lascerò affrontare tutto ciò -
- non merito tutto ciò - disse Sebastian con le lacrime agli occhi.
- si, invece - disse Alec deciso.
Tutto era chiarito, Alec sapeva tutto e adesso erano usciti a cercare Jace.
Per quanto Sebastian non lo sopportava, voleva aiutare Alec e sapeva dove andare ma erano stati visti da Jocelyn.
- Jonathan - disse Jocelyn sconvolta.
Sebastian si trovò di fronte a sua madre, l'odio per lei c'era sempre e ancora di più quando prese la balestra.
- Alec, vieni via di là -
Sebastian guardò la madre che gli puntò l'arma contro e Alec si mise in mezzo, ferendosi in un braccio.
- Alec, stai bene? - chiese Sebastian preoccupato.
- scappa - disse Alec mentre Jocelyn stava per caricare un'altra volta la balestra.
- non voglio lasciarti - disse Sebastian.
- vai via - disse Alec.
- no, non me ne vado - disse Sebastian deciso.
Jocelyn stava per usare di nuovo la balestra quando arrivò Clary, Simon e Luke.
- che succede? - chiese Clary confusa. -chi é quel ragazzo ? -
- é tuo fratello Jonathan - disse Jocelyn ancora con la balestra in mano.
- mio fratello? Ma Jace é mio fratello - disse Clary confusa.
Luke fece mettere giù la balestra a Jocelyn, Sebastian prese Alec in braccio e scappò via. Lo portò nell'appartamento di prima, lo mise sul divano e gli tolse la freccia, facendo attenzione e usò lo stilo per guarirlo.
- nessuno ci separare - disse Sebastian deciso.
Sebastian usò la runa per prendere altre sembianze per comprare un po di cibo per Alec e poi tornò da lui. Si mise a cucinare qualcosa, ricordava come Michael aveva insegnato ad Alec e a lui a cucinare. Le lezione ora gli tornavano utili, Alec aprì gli occhi e si trovò il tavolino con tanto cibo.
- dove siamo? E abbiamo ospiti a cena? - chiese Alec confuso.
- siamo nel vostro vecchio appartamento, ti ho portato giù e mi sa che ho esagerato un po con la cena - disse Sebastian mettendosi accanto a lui. - tu come ti senti? -
- molto meglio con le tue dolci cure - disse Alec sorridendogli. - hai rischiato parecchio -
- tu ti sei preso una freccia per salvarmi - disse Sebastian accarezzandogli il braccio. - che affettuosa mia madre -
- com'è si fa ha cercare di uccidere il proprio figlio? - disse Alec rivedendo la scena davanti agli occhi.
- mia madre mi odia fin da piccolo. É per il fatto del sangue di demone e la predizione di Ragnor. Io porterò distruzione e morte nel mondo - disse Sebastian abbassando la testa.
- io non ci credo - disse Alec alzandogli la testa. - potevi uccidere i miei ma l'affetto che provi per me e la mia famiglia ti ha fermato. L'amore é la chiave per sconfiggere il lato oscuro -
Dopo quelle parole, Alec si avvicino di più a lui e prendendo il viso con le mani, lo bacio. Sebastian ricambiò subito a quel bacio che avrebbe voluto darglielo da tempo e fu ancora più bello di come s'erano sempre immaginato. Alec pensava di essere respinto all'inizio e si sorprese quando Sebastian lo ricambio ma fu felice. Il suo amore era ricambiato.
Avrebbe dovuto dirglielo anni fa ma forse adesso era il momento giusto per loro.
Un bacio tira l'altro e si lasciarono andare alla passione, sentivano che era il momento perfetto e si tolsero i vestiti a vicenda. Alec si ritrovò sdraiato sul divano, Sebastian era sopra di lui e si baciavano con solo la biancheria. Alec aveva sognato quel momento da sempre e adesso era arrivato. Era un po nervoso ma era normale.
Aveva sentito i racconti di Izzy di nascosto e poi gli era capitato di vedere video o letto di ciò.
- so che sei nervoso. É normale - disse Sebastian rassicurandolo.
- lo so, mi sono informato - disse Alec arrossendo.
- mi immagino il mio Alec arrossire di fronte un video - disse Sebastian conoscendolo.
-Il mio Alec, mi fa sentire ancora più tuo - disse Alec innamorato.
- lo sei sempre stato - disse Sebastian baciandolo.
Aveva già avuto il corpo di Sebastian sul suo ma erano ragazzini mentre adesso erano consapevoli di ciò che l'altro provava. Erano in un altro livello.
Alec guardava il corpo di Sebastian che aveva delle cicatrici, immaginava chi gliela aveva procurate e odiava ancora di più Valentine.
- Alec, non guardarle. Non pensare a lui. Ha condizionato troppo la mia vita, non voglio che rovina anche questo momento - disse Sebastian portandolo a guardarlo negli occhi..
- pensa solo a noi -
Non fu facile per Alec ma Sebastian aveva ragione, quello era il loro momento e nessuno doveva rovinarlo.
Alec lo bacio con tutto l'amore e la dolcezza possibile, inverti le posizioni e Sebastian si ritrovò sotto di lui. Alec inizio a baciargli il corpo, voleva fargli dimenticare tutto e sentiva la mano di lui accarezzargli in capelli mentre scendeva sempre più giù.
Sebastian sentiva in un ogni bacio e carezza come Alec lo amasse. L'amore di Alec era quello di cui aveva bisogno con l'oscurità che albergava dentro di lui. C'era luce dentro di sé grazie al suo Alec. Era il suo angelo. La sua luce. Gemete appena sentì come Alec coccolava e si prendeva cura del suo membro. Era la prima volta che sentiva la bocca di lui attorno al suo membro e fu fantastico. Sebastian spinse un po la testa di Alec, lui apri di più la bocca e sentiva come Sebastian lo guidasse nel ritmo.
- per raziel! Alec, hai una bocca fantastica - disse Sebastian sentendo come succhiava e gli dava molto piacere. - non é che ti sei esercitato con qualcuno? -
- no, mai. Nessuno é alla tua altezza per me - disse Alec rassicurandolo un attimo.
- sei un talento naturale - disse Sebastian mentre Alec riprese la sua opera.
Alec continuò a dare piacere a Sebastian fino a farlo venire nella sua bocca. L'altro non immaginava che il suo Alec avrebbe ingoiato il suo seme.
Alec risalì e lo bacio.
- wow! - esclamò Sebastian riprendendosi da quel forte orgasmo.
Sebastian invertì le posizioni, adesso era di nuovo su di Alec ma lo portò a pancia in giù così da baciargli e accarezzargli la schiena. Lo sentì come le sue dita a la sua bocca nei punti giusti gli provavano sollievo e piacere ad Alec.
Scese a togliergli la biancheria, risalì per fargli sentire il suo membro contro il sedere e Alec gli sfuggi un gemito. Sebastian si strofinava contro di esso e Alec gemeva.
Il biondo si alzò da lui per scendere verso il suo sedere, lo fece alzare un po e senti come Alec era duro, toccando il suo membro e senti che era il momento giusto per prepararlo.
- Alec, sei pronto? - chiese Sebastian volendo essere sicuro.
- si, lo voglio da quando avevamo 13 anni - disse Alec super pronto.
- ho sempre voluto te. Ho mentito su Jace... -
- immaginavo. Non eri pronto e non lo ero io ma adesso lo siamo entrambi - disse Sebastian consapevole.
Sebastian iniziò a prepararlo con la sua lingua, Alec gemete stimolato e gocce fuori uscirono dalla punta. Sebastian le prese e le uso per facilitare l'entrata.
- sei così fottutamente stretto - disse Sebastian mentre lo preparava.
Alec si giro a guardare e vide la faccia sfacciata mentre succhiava il suo seme dalle dite.
Era puro e sconvolgente sesso. Lo eccitò ancora di più ad Alec.
- Alec, sei buonissimo -
Il rumore di apprezzamento continuò ad eccitare Alec. Sebastian ne prese ancora visto le gocce che uscivano.
- sembra che ti eccita vedermi gustare il tuo seme - disse Sebastian al suo orecchio.
- guarda come ti stai bagnando sempre di più -
- Sebastian, non c'è la faccio più. Prendimi - disse Alec molto voglioso.
- il mio puro Alec così voglioso - disse Sebastian toccandolo intimamente.
- Ahh Sebastian. Ti prego - disse Alec impaziente.
- tranquillo, angelo mio - disse Sebastian baciandogli la schiena. - ti sto per fare per sempre mio -
Lo fece girare in pancia in su e lo penetrò. L'inizio fece male ma pian piano il dolore si trasformò in piacere immerso.
- ahh Sebastian - disse Alec alle spinte del biondo.
Erano molto potenti come spinte, lo facendo impazzire e gemere.
- non sai quanto mi stai facendo godere così stretto intorno al mio membro - disse Sebastian continuando con voce sexy. - il tuo corpo é sexy -
- e io vedo in te l'angelo più bello che esista - disse Alec innamorato.
- non sono un angelo. Tu lo sei - disse Sebastian accarezzando il viso di Alec.
- un angelo che si é innamorato del suo nemico -
- non sono un angelo, Sebastian e tu non sei il mio nemico - disse Alec baciandolo.
Sebastian portò ancora più su Alec nel piacere assoluto, Alec gemeva sempre di più e venne dentro di Alec. Inondandolo con il suo seme, facendolo gridare fortissimo ma per fortuna quel palazzo era disabitato.
- wow! - esclamò Alec senza fiato.
- si ma tu non sei venuto - disse Sebastian vedendo Alec ancora duro.
- voglio venirti dentro anch'io. É sconvolgente - disse Alec a quell'esperienza.
Sebastian fece un sorrisetto, Alec gli chiese di fargli una runa e fu la prima volta che lo marchio. Era la runa della resistenza per durare di più.
- la prima runa - disse Sebastian appena ebbe finito.
- si, avrei voluto averne di più da te e avrei voluto farne a te - gli confessò Alec dolce.
- io voglio una runa da te, una runa indelebile. Una runa che ci leghi per sempre - disse Sebastian molto sicuro.
Alec capì a quale runa si riferisse ma era impossibile.
- il conclave non lo permette ai shadowhunters dello stesso sesso - disse Alec triste. - e poi non un po troppo presto -
- si fotta il conclave. No, non é mai presto per certi legami - disse Sebastian sicuro.
- io sapevo che eri tu da sempre -
- anche per me é così - disse Alec sorridendo.
- sei il mio universo, Alec. Voglio che tu sia mio totalmente. Voglio che sia così anche nelle nostri pelli - disse Sebastian accarezzando il suo cuore e il suo braccio.
Alec era commesso dalla frase ' tu sei il mio universo'.
Una dichiarazione molto importante
- vuoi tu Alec Lightwood Wayland prendere me Sebastian Jonathan Christopher Morgenstern come tuo sposo? - chiese Sebastian inginocchiandosi.
Alec non se lo aspettava di ricevere una proposta. Anche lui ne aveva fatta una a Lydia per salvare la sua famiglia dall'occhio sempre attento del conclave ma poi si era reso conto grazie ai suoi che avrebbe commesso un grave errore.
Quando aveva fatto la proposta a Lydia per un'alleanza politica, aveva immaginato di dare l'anello di famiglia a Sebastian.
- ho immaginato di fartela, dandoti questo anello - disse Alec tirando fuori l'anello di famiglia fatto da Magnus. - LW, Lightwood Wayland. É il nostro anello anche se i miei non sono sposati. Voglio che lo prendi tu -
Alec gli mise la collanina con l'anello al collo, Sebastian lo bacio e si misero sotto le coperte.
Alec preparò con cura Sebastian e sorrise a vedere quell'anello su di lui.
Sentiva il tintinnio quando Sebastian gemeva mentre lo preparava.
-Alec, prendimi - disse Sebastian a quella lenta e stimolante preparazione.
Alec entrò in lui pian piano e il suo fare l'amore era più lento e dolce a differenza di Sebastian che era puro sesso.
- ti stai trattenendo - disse Sebastian al suo orecchio. - lasciati andare, angelo mio. Non mi farai male -
La voce calda di Sebastian lo sciolse un po, lo sentiva nelle spinte più forti che dava e i gemiti di Sebastian.
- così, angelo mio. Sento come il tuo membro fa godere - disse Sebastian andando contro alle spinte. - oh per raziel! -
Alec si sfilò e lo portò verso la finestra, lo riprese li contro il vetro e Sebastian si aggrappò a lui mentre Alec lo sosteneva e si spingeva in lui.
- si così, Alec. Mi fai perdere la testa - disse Sebastian su di giri.
Incitato da Sebastian, aumento le spinte per fargli più piacere e poi continuarono sul tappeto morbido lasciato da suoi. Sospetta che ci andavano ancora visto che era stranamente pulito e andò avanti così per un bel po quindi non venne.
Dentro di Sebastian che gridò anche lui il suo nome. Entrambe volte furono sconvolgenti.
Alec e Sebastian si misero a cenare seduti e nudi.
- mi piace vederti con il mio anello - disse Alec mentre gustava la cena. - mio padre ti ha insegnato bene a cucinare -
- i tuoi mi hanno insegnato più cose del mio vero padre. Li ho visti come un esempio - disse Sebastian ricordando i bei momenti trascorsi.
- saranno felici di vederti - disse lui con un sorriso.
- quando sapranno che sono il figlio di Valentine ne dubito - disse Sebastian realista.
- no, sbagli. I miei hanno difeso sia Clary che Jace quando si sono scoperti i figli di Valentine - disse Alec rassicurandolo. - e Clary non la conoscevano proprio -
Continuarono a cenare, Alec imboccò a Sebastian per tutta la sera e finirono di nuovo sul divano a baciarsi. Alec era così felice tra le braccia di Sebastian, non voleva che finisse mai quel momento ma sapeva che prima o poi avrebbero dovuto uscire dall'appartamento.
- non vorrei uscire ma Jace... -
- si lo so e farò il possibile per aiutarti - disse Sebastian sincero.
Alec e Sebastian si vestirono, sistemarono i tutto e prima di uscire, si baciarono ma appena misero i piedi fuori, c'erano Robert, Michael e Jocelyn.
- allontanati, Alec - disse Robert temendo per lui.
- no, papà. Non so cosa ti ha raccontato lei ma Sebastian é innocente - disse Alec mettendosi in mezzo.
- Alec, tu vedi il lato migliore delle persone come dicono i tuoi papà ma Jonathan é destinato a distruggerci tutti - disse Jocelyn insistendo.
- tu non dovresti parlare. Hai tentato di uccidere tuo figlio. Io lo conosco più di tutti. Sebastian non é quello che credete - disse Alec difendendolo. - dovete ascoltarmi -
- Alec, sai che io non do peso a queste cose ma ho visto. Magnus ci ha mostrato quello che succederà - disse Michael cercando di convincerlo. - devi allontanarti da lui -
Alec non poteva credere che i suoi due padri non lo ascoltavano. Preferivano dare retta a delle visioni.
- Alec, ti avevo detto che non sarebbero stati felici - disse Sebastian realista.
- ti prego, non lo portate al conclave - disse Alec disperato.
- mi dispiace, Alec - disse Michael dispiaciuto.
- lo portò io a città di ossa -
- no, papà - disse Alec a Michael disperato.
Robert prese Alec per portatolo in istituito e i due innamorati furono separati.
Izzy accolse Alec in lacrime, si confidò con lei e capiva entrambi punti di vista.
- se Sebastian é innocente, sarà liberato - disse Izzy stringendolo a sé.
- vuole sposarmi e io gli ho dato l'anello di famiglia - confidandoglielo Alec a bassa voce.
- oh, fatte proprio di fretta voi due - disse Izzy asciugandogli le lacrime. - e dimmi l'avete fatto? -
- Izzy - esclamò Alec alzandosi tutto rosso.
- questo é il mio fratellone - disse Izzy sorridendo
Invece di portarlo a Città di Ossa, Michael cambio strada e Sebastian si trovò in uno studio.
- perché mi hai portato qui? - chiese Sebastian confuso.
- perché adesso noi due parliamo - disse Michael porgendogli la sedia.
- di cosa? Mi avete già condannato. Sono un mostro per il mio sangue di demone o per visioni - ribatté Sebastian sulla difensiva.
- non ti conviene usare quel tono, Jonathan Christopher - disse Michael sedendosi. - ora siediti -
- mi chiamo Sebastian - disse lui a quel nome, sedendosi.
- ok, Sebastian. Non sei a città di ossa perché conosco mio figlio e so che se ti difende, c'é un motivo e io do il beneficio del dubbio sempre - disse Michael con tono calmo.
- raccontami tutto fin dall'inizio -
Sebastian aveva paura di parlare ma sapeva che era l'unico modo e così gli raccontò come aveva fatto con Alec.
Michael lo ascolto attentamente, Sebastian si apri tanto a lui e parlo del piano di suo padre ma anche di cosa significavano loro per lui.
Michael vide un ragazzo che non era stato amato dal padre e che aveva trovato in loro una famiglia. Un ragazzo che lottava contro l'oscurità tutti i giorni per amore di Alec.
- ora lei non mi farà avvicinare ad Alec sapendo che cercato di uccidervi - disse Sebastian sicuro. - ma voglio che sappia che Alec é tutto il mio universo -
- Sebastian, ora capisco. Sei una vittima di Valentine come tutti noi - disse Michael prendendogli la mano. - non ti allontanero da Alec -
Sebastian lo ringraziò di cuore e poi disse: -ma dovrò avere un processo vero? Se voglio dimostrare la mia innocenza -
- prima ancora del processo. Abbiamo un problema ancora più grande - disse Michael avvertendolo.
- un problema più grande dell'inquisitore? Di cosa si tratta? - chiese Sebastian confuso.
- l'altro padre di Alec: Robert disse Michael serio. - con lui sarà molto dura. Non é come me -
Doveva immaginarselo che Robert sarebbe stato un problema.
Michael notò una collanina mentre Sebastian si alzò da lì, l'anello uscì fuori dalla camicia e lo riconobbe subito. Era l'anello di famiglia e poteva voler dire una sola cosa.
- Alec ti ha chiesto di sposarlo? - chiese Michael diretto.
- veramente sono stato io a chiederglielo ma mi ha ha dato questo anello e mi ha confessato di immaginare di farmi la proposta con quest'anello - disse Sebastian stringendolo con un tesoro prezioso. - suo figlio mi rende la persona più felice del mondo -
- siete molto giovani ma anch'io volevo sposare Robert da giovane - disse Michael ricordando quei tempi. - ma il conclave non lo permise -
- me ne frego del conclave. Io mi sposerò con Alec anche senza il loro consenso - disse Sebastian deciso.
- prima devi convincere Robert della tua innocenza - disse Michael cercandolo di tenerlo calmo. - concentrati su questo. Convincere all'altro padre di Alec -
Robert chiamò al cellulare a Michael.
- dove sei finito? A città di Ossa non ti hanno visto arrivare - disse Robert preoccupato. - Sebastian ti ha fatto qualcosa -
- no, non mi ha fatto nulla. Dovevo parlargli da solo, Robert. Tu non mi avresti lasciato fare - disse Michael molto calmo.
- Michael, che cosa hai fatto? É un pericoloso assassino - disse Robert arrabbiato. - dovevi parlarne con me -
- non é un assassino. Ci ho parlato, é solo un ragazzo... -
Qualcosa lo colpì, Sebastian guardò suo padre Valentine e ne ebbe paura.
- eccoti qua. Giochi alla famiglia felice con i traditori - disse Valentine deluso. - mi deludi, Jonathan Christopher -
- non sono dei traditori. Sei tu che sei pazzo - disse Sebastian uscendo la spada per difendere lui e Michael.
- non ti permetterò di fargli del male -
- ma chi vuole far del male a lui? No, il mio obbiettivo sei tu - disse Valentine con un sorrisetto. - Dot, imprigionarlo e apri il portale -
Dot imprigionò Sebastian e Valentine lo prese per portarlo via da lui.
Robert arrivò dopo un po nello studio, lo trovò svenuto e c'era anche la spada di Sebastian fatta da Michael. Sapeva che non ci si doveva fidare del figlio di Valentine.
All'Istituto...
- che cosa é successo? - chiese Alec e Izzy vedendo il loro padre svenuto portato dall'altro.
- Jonathan Christopher - disse Robert con rabbia. - é sfuggito. Ha attaccato vostro padre -
- no, non é possibile. Non l'avrebbe fatto - disse Alec difendendolo.
- apri gli occhi, Alexander, quello che tu reputavi amico é solo uno sporco assassino - disse Robert duro.
- ti odio - disse Alec a quelle parole, scappando via.
Sebastian non poteva averlo fatto. Suo padre sbagliava.
Di sicuro c'era di mezzo Valentine.
- Alec, ho sentito tutto - disse Clary avvicinandosi a lui. - io ti credo. Non so perché ma sento che lui é buono e voglio venire con te a cercarlo. Forse lui e Jace sono nello stesso posto. Tutti e due intrappolati da Valentine-
- allora non c'é tempo da perdere. Andiamo, Fray - disse Alec deciso.
Alec e Clary andarono allo studio, lo esaminarono in cerca di un indizio e vide l'anello che gli aveva dato.
- é stato preso. Non se lo sarebbe tolto - disse Alec prendendolo in mano.
- il vostro anello? Che centra con mio fratello ? - chiese Clary confusa.
- Fray, non é il tempo di domande ma di concentrarsi - disse Alec cercando di non arrossire.
Alec prese l'anello, lo mise tra le mani e usò la localizzazione ma per quanto si impegnasse a concentrarsi, non trovava nessuna traccia.
- fai provare me - disse Clary volendo rendersi utile.
- se non ci sono riuscito io... -
Clary prese l'anello da mano ad Alec, lui protestò e fece come aveva visto fare.
Aspetto che Clary finisse con l'anello, tanto era sicura che non ci sarebbe riuscita e all'improvviso aprì gli occhi.
- so dove - disse Clary con sorriso. - andiamo, Alec -
Com'era possibile?
Segui Clary verso un locale di licantropi.
- perché siamo qui? - chiese Alec confuso.
- la localizzazione diceva qui - disse Clary guardandosi attorno.
- perché mai Valentine dovrebbe portare qui Sebastian? Avrai sbagliato - disse Alec riprendendosi l'anello.
- no, Alec. É qui - disse Clary sicura.
Alec uscì dal locale, erano nel vicolo e quello che vide lo sconvolse.
No. Non poteva essere.
- Alec, che hai? - chiese Clary preoccupata.
Clary vide suo fratello mentre uccideva un licantropo femmina, urlò e lui si girò verso di loro con degli occhi neri con l'oscurità e non più azzurri.
- non può essere - disse Alec sotto shock.
- dobbiamo andare, Alec - disse Clary cercando di alzarlo.
Voleva essere felice con il suo Alec.
Alec vide Sebastian scomparire nel portale e non sapeva cosa pensare.
Il suo Sebastian aveva ucciso un nascosto. Clary lo portò da Magnus, l'Istituto non era il posto giusto per lui al momento e Magnus gli diede qualcosa per farlo calmare e dormire.
Clary chiamò ad Izzy, l'avvertì che lei e Alec erano da Magnus e sarebbero tornati domani all'Istituto. Michael e Robert arrivarono da Magnus subito.
- che cosa ha Alec? - chiese Michael ripreso dalla botta.
- ha subito uno shock ma non so su cosa. Clary non ne parla e Alec continuava a ripetere ' non può essere'. Gli ho dato una pozione per calmarlo. Adesso dorme - gli spiegò Magnus conducendoli da lui.
Alec dormiva in un sonno senza sogni, Michael e Robert lo guardavano per un po di tempo e poi uscirono dalla stanza per parlare con Clary.
- allora Clarissa, dicci tutto. Perché Alec era sotto shock? E che ci facevi anche tu con lui? - chiese Robert autoritario.
- Robert, calmati. Così non risolvi nulla - disse Michael avvicinandosi a lui.
- a si, vuoi fare ancora a modo tuo come con Sebastian? - chiese Robert rinfacciandoglielo.
- quel ragazzo é innocente. Non é stato lui a colpirmi - disse Michael di nuovo. - qualcuno deve dare il beneficio del dubbio -
- hai il coraggio di difenderlo!!! Sei incredibile, Wayland! - esclamò Robert furioso.
- meglio che te ne vai - disse Michael cercando di non dire cose che non pensava.
- no, io resto. Clarissa Fairchild deve ancora rispondermi - disse Robert testardo.
- con questo atteggiamento non ti risponderà mai - ribatté Michael.
- vuoi fare tè e pasticcini - disse Robert sarcastico.
Magnus intervenne.
- signori, fate i shadowhunters civili - disse Magnus fermandoli.
- volete un bicchiere di Martini? -
- no - dissero in coro tutti e due.
- almeno su qualcosa siete d'accordo - disse Magnus versandosi da bere.
Magnus li mise come i bambini in due divani differenti e lui su una poltrona e Clary in un'altra.
- allora Clary, cosa é successo? - chiese Michael con tono gentile e preoccupato.
- siamo andati allo studio, io sentivo che mio fratello era buono. Abbiamo trovato un anello vostro a terra e Alec ha detto che Sebastian non l'avrebbe mai tolto - disse Clary a Michael. - non capivo di cosa parlasse ma forse lei si -
Michael capi che aveva visto giusto, non era stato Sebastian a colpirlo e per come stringeva l'anello nello studio, lo convinse sempre di più.
- di che sta parlando? - chiese Robert confuso.
- non adesso, Robert. Vai avanti, Clary - disse Michael deciso.
- abbiamo provato a rintracciare mio fratello con l'anello. Alec non si é riuscito mentre io si - continuò Clary. - non so perché lui non c'é riuscito. Siamo andati al locale dei licantropi. Secondo Alec avevo sbagliato e poi lui é uscito da vicolo e lo trovavo con una faccia sconvolta -
Michael e Robert guardarono Clary in attesa che prosegue.
- lui non poteva crederci. Ripetava ' non può essere'. Era sotto shock e ho urlato quando abbiamo visto mio fratello uccide un licantropo femmina -
- lo sapevo. Che ti avevo detto? É uno sporco assassino - disse Robert subito.
- non era il Sebastian o il Jonathan che veniva attaccato da mia madre - disse Clary subito. - aveva gli occhi neri oggi mentre ore prime gli occhi erano azzurri -
- Valentine e i suoi esperimenti - disse Michael alle parole di Clary.
- cerchi ancora di difendere quel sporco assassino - disse Robert a quelle parole.
- non deve essere stato facile per te. Sei stata coraggiosa -disse Michael ringraziare e abbracciando Clary.
Magnus fece vedere a Clary dove dormire quella notte e Michael e Robert rimasero da soli in salotto.
- mi ignorerai per tutta la notte - disse Robert vedendo Michael al balcone.
- sei calmo adesso? Si può ragionare? - chiese Michael per essere sicuro.
- si poteva ragionare anche prima, Michael - disse Robert avvicinandosi a lui.
- non mi sembrava - disse Michael scettico.
- Michael, tu e Alec vedete sempre il buono nelle persone. É una bella cosa ma é anche la vostra rovina - disse Robert calmo.
- non la penso così, Robert. E poi abbiamo visto crescere Sebastian davanti ai nostri occhi, é sempre stato evitato da tutti e in noi e in Alec ha trovato casa, affetto e amore - disse Michael cercando di farlo ragionare.
- ci credo che lo evitavano, sentivano che c'era qualcosa in lui che non andasse. É stato bravo ad ingannare tutti compreso me. Sa i nostri punti deboli, sa come farci male e non posso credere che quando era bambino, ho consolato quel traditore - disse Robert fermo nella sua idea. Non si avvicinerà di nuovo alla nostra famiglia e dubito che Alec lo voglia come amico dopo lo shock subito -
- quello che lega lui e nostro figlio non é amicizia ma amore - disse Michael guardandolo. - non penso che Alec abbandonerà Sebastian all'oscurità -
- cosa? Amore? No, ti sbagli. Alec é innamorato di Jace - disse Robert alla gelosia di Alec per Clarissa.
- a volte sei proprio cieco, Robert. Alec non é innamorato di Jace. Aveva solo paura di perderlo con l'arrivo di Clary, succede a tutti i migliori amici e Alec non fa eccezione - gli spiegò Michael entrando in casa.
Ognuno erano nelle loro convinzioni, Robert e Michael si misero nelle poltrone accanto ad Alec e vegliarono il suo sonno. Magnus fece apparire delle coperte per i due mentre si erano addormentati.

Il giorno dopo...

Alec si svegliò nel letto di Magnus con i suoi genitori sulle poltrone e non capiva cosa stava succedendo. Era con Clary in missione e poi il vuoto.
Si sforzava di ricordare ma non ci riusciva. Era come bloccato.
- Alec - disse Michael e Robert aprendo gli occhi e abbracciandolo.
Alec era confuso mentre i suoi lo stringevano tra le loro braccia.
- che succede? - chiese Alec confuso. - perché sono qui? -
Michael capi che Alec aveva rimosso quel ricordo perché era troppo doloroso.
- prima é meglio una bella bella colazione - disse Magnus fermando i due. - e poi parleromo di tutto -
Alec si ritrovò a far colazione da Magnus con i suoi e Clary.
Perché non erano sulle tracce di Sebastian e di Jace?
Poi Clary era così vicina a lui, gli prendeva la mano e lo confortava che lo avrebbero salvato.
Non capiva. Dopo la colazione fece una doccia veloce mentre si vestiva con abiti puliti, vide l'anello e ricordò.
Le immagini di quella sera apparirono nella sua mente prepotentemente e ricordò di lui e Clary nel locale dei licantropi, lui che usciva nel vicolo e quello che aveva spezzato il suo cuore: il suo Sebastian che uccideva un innocente e i suoi occhi neri.
- nooooooo!!! - urlò Alec con il cuore spezzato per la seconda volta.
Tutti accorsero da lui, lo trovarono a terra in un angolo e i cuori di tutti si stringeva a vederlo in quello stato.
- non può averlo fatto, il mio Sebastian é buono - disse Alec a sé stesso che ai presenti.
- non posso crederci che per colpa di quel bastardo, Alec soffri cosi - disse Robert
Alec scattò a quelle parole.
- sarai contento vero? Ora lo potrai far processare - disse Alec arrabbiato.
- Alec, io... -
- tu cosa? Vuoi proteggermi da sporco assassino. É così che hai chiamato la persona che amo - disse lui furioso. - si amo Sebastian. Ci ho fatto anche l'amore. Si, padre, ho dato la mia verginità a lui e lo rifarei di nuovo -
- Alec, sei sconvolto. Vuoi ferirmi ma ferisci te stesso - disse Robert a quelle parole.
- no, padre. É la verità e lo farò tornare da me - disse Alec deciso, oltrepassando Robert.
Robert lo afferrò da un braccio e disse: - non andrai da nessuna parte, Alexander -
- sono maggiorenne, non me lo puoi impedire - disse Alec liberandosi dalla sua presa.
-sei mio figlio. Non importa quanti anni hai, é il mio compito proteggerti e anche farti capire gli sbagli. Cercare il figlio di Valentine é tra questi - disse Robert deciso.
- lui non é uno sbaglio - disse Alec arrabbiato. -
Michael si mise in mezzo. La situazione stava precipitando.
- Alec! Robert! Adesso calmatevi - disse Michael con voce ferma.
- sei d'accordo con lui? - chiese Alec a Michael.
- no, Alec. Non penso che Sebastian sia un assassino ma tuo padre parla per cose viste e adesso siete troppo arrabbiati per parlare - disse Michael mettendo la mano sulla sua spalla.
- sapevo che eri con me - disse Alec abbracciandolo. - deve esserci un motivo, papà. Lui non é così -
Michael gli accarezzò i capelli e gli disse: - lo troveremo, Alec. Te lo prometto -
- conta pure su di me, Alec - disse Clary appoggiando i due.
- non vi lasciare lanciarvi una missione suicida - disse Robert a quelle parole.
- allora vieni con noi - disse Michael allungando la mano.
- mi dispiace, non posso essere parte di questa follia - disse Robert deciso.
- fai come vuoi - disse Michael rassegnato.
Alec, Michael e Clary uscirono dalla porta, si incontrarono con Isabelle e c'era anche Simon. Max era con Lydia in istituito, lei li avvisava degli spostamenti del nuovo capo che per adesso non c'era per fortuna.
Isabelle li lascio un attimo, corre verso il palazzo di Magnus e sotto c'era suo padre Robert.
- Isabelle... -
Isabelle gli diede uno schiaffo.
- come puoi abbandonarci? Sai che potremo morire vero? - lei così arrabbiata. - dove il mio vero padre che lotta sempre con noi? -
- principessa... -
- principessa un corno! Dovresti essere con noi - disse Isabelle agguerrita.
- dovrei sostenere Alec. Per lui é difficile e tu dovresti saperlo bene -
Izzy lo rimproverò come un bambino e lei era molto persuasiva in quei casi.
Quando Isabelle tornò da Alec e gli altri, non era sola e Michael si avvicinò a lui.
- sapevo che non ci avresti lasciato - disse Michael con un sorriso.
- nostra figlia é molto persuasiva con le parole - disse Robert guardando Izzy.
- e si ci so fare - disse Izzy mettendosi accanto a Simon.
- si molto bello ma abbiamo una missione - disse Alec deciso.
- si, recuperare Jace e mio fratello - disse Clary.
Alec usò di nuovo la localizzazione con l'anello e questa volta ci riuscì.
- so dove - disse Alec con un sorriso.
Robert era molto preoccupato, vedeva Alec così felice su Sebastian e aveva paura di un'altra sua possibile delusione. Avrebbe fatto quello che era necessario se le cose si sarebbero messe male, non importava se avesse avuto l'odio di Alec ma almeno sarebbe stato salvo.
Quella era la casa mondana di Clary. Alec c'era stato già visto e controllo il retro, erano tutti molti attenti ad ogni movimento e appena Alec si trovò da solo, notò qualcosa nell'ombra.
- Sebastian, sei tu? - chiese Alec senza alcuna paura.
Era proprio lui. Aveva di nuovo gli occhi azzurri e stava per correre ad abbracciarlo.
- non ti avvicinare, angelo mio. Non voglio farti del male - disse Sebastian fermandolo.
- non mi farai del male - disse Alec credendo in lui.
- tu non sai cosa ho fatto - disse Sebastian con quello sguardo pieno di sensi di colpa. - ho ucciso vite innocenti -
- quello non sei tu, Sebastian. É l'oscurità - disse Alec avvicinandosi pian piano a lui. - Valentine ti ha fatto qualcosa, ne sono sicuro. Tu non uccideresti persone, sei buono -
- forse é vero, sono destinato a portare morte e distruzione - disse Sebastian rassegnato, allontanandosi da lui.
- no, é quello che Valentine vuole farti credere - disse Alec sicuro.
Izzy osservo da lontano la scena, Alec era così innamorato e lo ammirava la sua forza di volontà.
- devi andartene - disse Sebastian temendo per lui.
- no, non me ne vado - disse Alec avvicinandosi con passo deciso.
Sebastian si ritrovò circondato dalle braccia di Alec, chiuse gli occhi e si lascio andare a lui.
- non mi arrendero mai con te - gli sussurrò Alec dolce.
- Alec, vorrei tanto stare con te ma il nostro é un amore maledetto - gli sussurrò Sebastian prima di spingerlo via. - trova un nuovo amore, Alec. Si felice -
Sebastian attraverso il portale e Alec lo stava facendo ma Izzy lo trattene. Si sarebbe ritrovato nel limbo, non sapendo la destinazione.

...

Passarono giorni da quell'incontro, Jace era con loro ma una cosa che era dura era vedere il suo parabatai e la Fray come si abbracciavano e si guardavano, ora che non erano più fratello e sorella quindi potevano stare insieme.
Perché non poteva avere accanto Sebastian?
Vedere Clary e Jace in atteggiamenti da innamorati e loro potevano vivere il loro amore e lui no, lo rendeva geloso e gli faceva pensare a Sebastian. Era felice per Jace ma era anche geloso.
In questi giorni si sentiva così strano, come se fosse malato ma forse era la depressione
- devi dormire un po Alec - disse Michael vedendolo stanco.
- non posso. Devo trovarlo - disse Alec deciso. - non può finire così. Non lo accetto -
- Alec, tuo padre ha ragione. Devi riposare. Lo cercheremo noi - disse Robert sforzandosi e mettendo una mano sulla spalla.
- davvero? - chiese Alec stupito. - vuoi cercarlo? -
- Alec, fidati - disse Robert serio.
Alec si stupì di ciò, Michael sorrise a Robert e fece segno di fidarsi.
- non so cosa dire - disse Alec senza parole e felice.
Robert strinse suo figlio a sé e Alec si lascio cullare da quel caldo abbraccio.
- grazie - disse Alec chiudendo gli occhi. .
Robert e Michael videro Alec finalmente andare a riposare e il biondo si girò verso l'altro.
- mi hai stupito, baby - disse Michael stupito e felice.
- lo faccio per la nostra famiglia - disse Robert sincero. - non voglio perdervi -
- questo é l'uomo che amo - disse Michael innamorato.
- ora andiamo in missione - disse Robert prima di baciarlo.
- si, facciamo sorridere di nuovo nostro figlio - disse Michael dopo quel bellissimo bacio.
Izzy era contenta che i suoi avessero fatto pace e che suo padre Robert avesse capito.
Izzy bussò alla porta di Alec, lui non rispose e aprì la porta preoccupata.
- Alec! - lo chiamò Izzy appena entro.
Ma non c'era nel letto o in stanza.
Dov'era?
Poi senti qualcuno vomitare dal bagno affianco, Izzy si precipitò subito lì e trovò Alec che vomitava.
- Alec, che hai? - chiese Izzy preoccupata.
- non lo so Izzy. Mi sento strano- disse Alec confuso.
- chiamo Magnus - disse Izzy aiutandolo a pulirsi.
- lui saprà cosa fare -
- forse meglio Catarina - disse Alec all'improvviso.
- Alec, ma Catarina é un medico. Pensi che hai qualcosa che Magnus non possa trovare - disse Izzy confusa.
- non lo so, Izzy ma non é normale - disse Alec mentre si metteva a letto. - chiama lei -
Catarina arrivò subito, chiese a Izzy di uscire e lo visitò molto bene.
- sono cosa? -
Sentì Izzy da fuori.
Catarina apri la porta della stanza, Izzy ci entrò e Alec aveva una faccia sconvolta ma felice.
- Alec? Che hai? - chiese Izzy abbracciandolo. - che ti ha detto? -
- aspetto un bambino - gli confidò Alec con tanti sentimenti dentro. - Catarina pensa che forse gli esperimenti di Valentine hanno permesso che lo sperma di Sebastian potesse... -
- ingravidare anche i maschi. Wow! Eppure doveva succedere, voi cambierete il mondo delle Ombre e questo bambino ne é un esempio - disse Izzy con molto positività. - diventerò zia. Aspetta che lo sappiano i nostri papà -
- per angelo! Dovrò subirmi una predica enorme sul sesso sicuro e chissà come la prenderanno - disse Alec a quelle parole.
- la tua prima volta e già incinto. Sembra uno di questi programmi mondani - disse Izzy sfottendolo. -
- sfotti pure,Izzy - disse Alec iniziando a farle il solletico.
Era un momento così dolce tra lui e Isabelle e arrivò anche Max. I tre fratelli ridevano e si misero sotto le coperte come da piccoli.
- cosa vuol dire incinto? - chiese Max innocente.
Alec divenne rosso e Izzy rise.
- vedi Max, il nostro Alec avrà presto... -
- Izzy, non l'ho ancora detto ai nostri genitori - disse Alec fermandola.
- di cosa? - chiese Jace curioso sulla porta.
- Jace che vuol dire incinto? - chiese Max subito.
- incinto??? forse volevi dire incinta Max. É quando una donna aspetta un bambino - disse Jace diretto. - aspetta, Isabelle sei incinta? -
- io uso sempre il preservativo a differenza di altri - disse Izzy con un sorrissetto.
- basta, Izzy. Ho capito, mai senza preservativo - disse Alec arrossendo.
- preservativo? Di parlate? - chiese Clary passando di là.
- non sono affari tuoi, Fray - disse Alec imbarazzato.
- oh Alec, hai fatto sesso con mio fratello. Penso che siano affari miei- disse Clary raggiungendoli nel letto.
- hai fatto sesso, amico - disse Jace sorpreso..- ma é fantastico -
- Jace, non ti ci mettere anche tu - disse Alec volendo sprofondare.
- aspetta, sesso. Non preservativo e incinto - disse Jace mettendo tutto insieme. - sei incinto di Sebastian??? -
- cosa? Ma é normale nel mondo delle Ombre? - chiese Clary a quella notizia.
- no, Fray. Non é normale ma forse gli esperimenti... Non me lo far ripetere. Poi c'é Max - disse Alec volendo scappar via.
Izzy glielo spiegò nell'orecchio a Clary e lei esclamò 'wow!'.
- cavoli, diventerò zia e mia madre nonna - disse Clary. - e vostri genitori nonni ovviamente -
- oh immagino la felicità di tua madre. Se cerca di uccidere di nuovo Sebastian o il bambino o la bambina - disse Alec avvertendola. - non rispondero di me -
- penso che questa novità cambierà tutto, Alec - disse Clary fiduciosa.
- Alec, ma in che maniera l'avete fatto? - chiese Jace curioso.
- Jace, c'é un minorenne e poi fatti gli affari tuoi - disse Alec alzandosi da lui.
- sai una volta ci hanno provato anche qualche ragazzo con me - disse Jace avvicinandosi a lui.
- ma non mi dire - disse Alec sapendo quanto Jace facesse conquiste.
- ovviamente ho rifiutato ma mi é rimasta la curiosità sai - disse Jace continuando.
- soddisfala altrove - disse Alec nel corridoio a quella frase. - io non ti raccontero nulla -
- dai Alec, sono un pezzetto. Io ti racconto dei miei incontri - disse Jace seguendolo.
- ma chi mai te li ha chiesti!!! - disse Alec molto chiaro. - sei tu che vuoi sempre pavoneggiarti -
- dai, Alec, potresti farmi guardare - disse Jace molto esplicito.
- io ci rinuncio - disse Alec esasperato.
- anzi sai che ti dico: é una cosa intima, non so dove Sebastian e non sono la tua puttana-
- Alec, non ti ho sentito mai dire questa parola - disse Jace sorpreso. - far sesso ti ha sciolto -
- non é il sesso ma tu che mi esasperi - disse Alec. - e adesso vorrei star tranquillo -
- se cambi idea, sai dove trovarmi - disse Jace prima che Alec se ne andò.
Alec fece uno sguardo assassino e cercò i suoi genitori. Trovò il capo dell'Istituto nello studio dei suoi e stava per andarsene.
- Alec, resta pure. Volevo parlare proprio con te - disse lui alla finestra.
- di cosa? - chiese Alec non fidandosi.
- lo so che mi vedi come un nemico ma sto cercando di aiutare - disse l'altro sedendosi.
- voi del conclave non fate nulla di buono - disse Alec con disprezzo.
- questo posto é dei miei genitori. Lei non ha diritto di starci -
- Alec, non dovresti essere ostile. Un ragazzo come te potrebbe avere tutto se scenderebbe a compromessi - disse lui.
- non scendo a compromessi con il conclave. Non sarò mai un vostro cagnolino - disse Alec orgoglioso.
- é un peccato - disse il capo a quelle parole. - potevi riavere l'Istituto -
- io e la mia famiglia ci riusciremo da soli - disse Alec molto fiero.
Alec usci da lì fiero di come aveva trattato quella convenzione.
Usci dall'Istituto e qualcuno gli tappò la bocca e lui cercò di lottare ma poi vide che era Sebastian.
Lo segui verso un locale, lo strinse e Sebastian accarezzò il viso.
Alec lo bacio subito, quanto gli era mancato e l'altro lo ricambio con passione.
- non dovrei essere qui ma non riesco a starti lontano - disse Sebastian
- allora non farlo. Stai con me - disse Alec prendendogli una mano e portandola alla propria pancia. - e con nostro figlio -
- nostro figlio??? - esclamò Sebastian sconvolto.
- lo so anch'io oggi ero sconvolto quando mi hanno ciò ma é vero - disse Alec felice.
- ma é impossibile! - esclamò Sebastian sulle prime ma poi ragionando. - gli esperimenti di mio padre -
- potrebbe essere ma non pensiamo a questo. Pensiamo a noi e lui o lei - disse Alec felice. - é un momento felice -:
- rovinero ogni cosa - disse Sebastian allontanando la mano da lì. - devi proteggerlo da me e a da mio padre -
- non devo proteggerlo da te. Sei suo padre - disse Alec rassicurandolo.
- Alec, ho paura di fargli del male - disse Sebastian fragile.
- lo so ma so che non gliene farai. Tu lo ami già - disse Alec accarezzandolo dolcemente.
- si lo amo e per questo che devo proteggerlo - disse Sebastian toccandogli la pancia.
Sebastian si abbassò e diede un bacio sulla pancia di Alec disse con le lacrime: - ciao, piccolo o piccola. Papà ti vuole bene, non scordarlo. Anche se saremo lontani. Ti proteggero -
Alec aveva le lacrime gli occhi tra il commosso e il triste. Sebastian stava salutando il loro piccolo o piccola ma nello stesso tempo gli stava dicendo addio.
- Abbi cura di te, angelo mio e di lui o lei - disse Sebastian baciandolo.
Alec rispose a quel bacio con tutto l'amore possibile, fu un lunghissimo bacio e Sebastian se ne andò subito dopo.
Alec stava tornando all'Istituto quando qualcosa lo afferrò, lui si girò e c'era Sebastian.
- non posso lasciarvi - disse Sebastian stringerlo a sé. - sarà egoista ma starò con voi -
Alec era felice, lo baciò e Michael e Robert li videro.
- uhm, ragazzi. So che siete felici di vedervi ma non potete stare qui - disse Robert guardando l'Istituto.
- già dobbiamo portare Sebastian al sicuro e lontano dal conclave - disse Michael d'accordo con lui.
Così andarono tramite un portale, in Italia precisamente in una baita a Trento.
- sarete al sicuro - disse Michael sedendosi vicino a loro.
- grazie - disse Alec abbracciando entrambi.
- io non lo merito ma vi ringrazio - disse Sebastian con un sorriso.
- Alec, ma sei un po ingrassato - disse Robert al suo gonfiore.
- ma papà! Ti sembrano commenti - disse Alec arrossendo.
- non é ingrassato. Vedete, Alec... - cercò di dire Sebastian ai futuri nonni.
-... Lui é...-
- lui é? - chiesero loro alla sua interruzione.
- Papà, Padre io e Sebastian aspettiamo un bambino - disse Alec molto diretto.
Si sentì un rumore, era Robert che era svenuto e Michael era un sconvolto ma guardava la pancia di Alec.
Aspettarono che Robert apri gli occhi e lui disse: - ho fatto un sogno assurdo. Alec era incinto e il figlio era di Sebastian -
- non era un sogno, baby. Nostro figlio aspetta veramente un bambino da Sebastian - disse Michael.
- per raziel!!! Com'è possibile? - chiese Robert alzandosi.
- io non lo so ma questo é compito di Alec spiegarlo - disse Michael guardando il figlio.
Alec era imbarazzato e non poco.
- ecco sapete ho fatto l'amore con lui ma mi sono dimenticato di dirvichenonabbiamousatopreservativi - disse Alec velocemente.
- non ho capito - disse Robert confuso.
- non abbiamo usato nulla e Catarina pensa che lo sperma di... Per angelo... -
- pensa che il mio sperma ingravidi anche i maschi per via degli esperimenti - concluse Sebastian per Alec.
Troppo informazioni in un attimo. Robert stava per svenire di nuovo ma Michael lo fermò.
- ma il preservativo va messo nei rapporti anche dello sesso stesso, Alec ma non ricordi nulla della lezione fatta - disse Robert a quella dimenticanza. - e anche tu Sebastian, potevi pensarci a metterlo -
Alec non ricordava la lezioni di cui parlava Robert.
- Alec, mi sa che quel giorno eri molto disattento quando parlavamo - disse Michael alla confusione nello sguardo di Alec. - dicevi sempre si o ok -
Ora ricordava ma era preso da altro. Pensava a quando si masturbava con Sebastian o a lui quindi la testa era in altro mondo.
- opsss - disse Alec ricordando. - vero. Avevo altro per la testa -
- secondo te perché te lo abbiamo fatto proprio a 12 anni quel discorso perché avevano notato certi movimenti o interessi o meglio io me ne sono accorto - disse Michael alla faccia confusa di Robert a quella frase.
- io non mi ero accorto di nulla.
Comunque mi raccomando adesso che voi due starete insieme da soli, i preservativi. Altrimenti diventeranno di più - disse Robert serio. -
divertitevi ma con attenzione -
Michael notò che era ancora sconvolto da quella frase.
- baby ormai è troppo tardi che usano il preservativo - disse Michael facendoglielo notare. - non può farne un altro -
Alec divenne rosso e Robert e Michael videro come Sebastian toccava la pancia e parlava con il loro nipotino o nipotina, era così dolce. Aveva gli occhi da papà. Robert si era sbagliato, l'amore poteva salvarlo dall'oscurità.
I due salutarono Alec, il loro nipotino o nipotina nella pancia con una dolce carezza e poi Sebastian. Tornarono all'Istituto mentre Alec era tra le braccia di Sebastian.
- non l'hanno presa male - disse Alec sorridendo.
- a parte tuo padre Robert che é svenuto e diceva frasi di mettere il preservativo ora ma si vedeva che era sconvolto. Ti vuole molto bene - disse Sebastian coccolando Alec.
- Si e io anche ma a volte é difficile dircelo - si confidò Alec aprendosi con lui. - noi siamo sempre stati così riservati -
- forse potresti iniziare con 'papà' invece che di padre - gli suggerì Sebastian aiutandolo.
- é una splendida idea - disse Alec baciandolo. - non sai quante volte papà Michael mi ha detto di smetterla di chiamare padre Robert. Mette distanza e ora capisco. Non voglio che nostro figlio mi chiami padre ma papi o papà -
- già, ti sta piacendo il ruolo - disse Sebastian dandogli tanti baci.
- oh anche te, mister parlo con la pancia - disse Alec con un sorriso.
- spero che sarò un buon papà - disse Sebastian speranzoso.
- lo sarei. Sei diverso da lui lo sai - disse Alec sapendo cosa intendesse. - questo bambino o bambina sarà fortunato/a -
Sebastian prese in braccia ad Alec, lui gli mise le braccia intorno al collo e lo posò sul letto dove si vedeva dal balcone la neve.
- é bellissimo qui - disse Alec ammirando il paesaggio.
- si, saremo felici qui - disse Sebastian baciandolo.
- i miei mi hanno portato da piccolo - gli raccontò Alec con la testa sul suo petto. - c'era anche Izzy. Scappavano dal conclave sai-
- maledetto conclave!! - disse Sebastian con rabbia. - li ucci...
-
- Sebastian, guardami - disse Alec vedendo come la rabbia per il conclave portava in superficie l'oscurità. - pensa a me e a lui -
Sebastian riuscì a tenere a freno all'oscurità grazie a loro due.
- scusatemi- disse Sebastian dispiaciuto.
- non é colpa tua - disse Alec coccolandolo.
- quando sento il conclave e le sue ingiustizie ho una voglia di uccidere - disse Sebastian sincero.
- in molti si sentono così - disse Alec conoscendo bene la sensazione.
- io ho sentito il disprezzo verso la mia famiglia da parte del conclave. Ero piccolo e non é stato piacevole. Ma parliamo di altro. Siamo in questo bellissimo posto. Rilassiamoci -
- hai ragione - disse Sebastian con un sorriso.
Sebastian si alzò, si mise nudo e si mise in vasca. Alec lo ammirò poiché la vasca con doccetta era vicino al letto. Alec le raggiunse, spogliandosi e Sebastian lo aiutò ad entrare. Si sorrisero prima di baciarsi sotto il getto d'acqua.
Sebastian gli passò la spugna per tutto il corpo e Alec si rilassò tantissimo.
Poi il tocco di Sebastian che lo accarezzava intimamente. Alec era appoggiato contro il suo petto mentre Sebastian gli insaponava il membro e Alec gemeva.
- sei più sensibile del normale - disse Sebastian al suo orecchio.
Aveva ragione, si sentiva più sensibile e Sebastian notò che il membro di Alec era più grande del solito.
- wow! La gravidanza ti stimola molto - continuò Sebastian a toccarlo.
Alec si abbandonò a lui e chiuse gli occhi mentre la mano dell'altro si muoveva e lo faceva gemere.
- sei molto sensibile - disse Sebastian ai gemiti di Alec.
Già sulla punta c'erano gocce e Sebastian portò il dito lì e lo portò alla bocca per gustarlo.
- anche il tuo sapore più dolce - disse Sebastian estasiato.
- Sebastian, sai quanto amo la tua voce ma muovi quella mano o usa la bocca - disse Alec molto sensibile.
Sebastian chiuse l'acqua, si inginocchio e lo prese in bocca.
Sebastian mosse la bocca avanti e indietro, lo succhiava con molto devozione e sentiva le gocce nel frattempo che scendevano.
- più forte, Sebastian. Più forte - disse Alec incitando e gemendo.
Sebastian incominciò far più forte tanto che Alec si aggrappò alla doccetta e gemeva e urlava tantissimo. Per fortuna che la baita era isolata con lago ghiacciato.
Non ci mise molto a venire per via della gravidanza e Sebastian ingoiò tutto, non si lasciò sfuggire nulla e lo pulì per bene. Facendo eccitare Alec ancora di più che aveva voglia di prenderlo.
- Sebastian, ora é arrivato il tuo momento di godere - disse Alec sexy.
- dove mi vuoi? - chiese lui pregustandosi il membro di Alec
dentro di lui.
- sul letto, pancia in giù, gambe spalancate e sedere in bella vista - gli rispose Alec all'orecchio con una voce profonda.
Sebastian si asciugò con l'asciugamano lentamente, facendo alzare la voglia di Alec e funzionò. Alec era impaziente e vedeva come il suo membro si duriva. Sembrava un po di grande di prima. Sarebbe stata una goduria per lui prenderlo tutto.
- Sebastian, smettila di giocare. Ti voglio sul letto - disse Alec togliendogli l'asciugamano.
- mi ecciti ancora di più - disse Sebastian togliendo il piede dalla sedia. - prendimi qui ora senza alcuna preparazione. Ti voglio dentro subito -
Alec non se lo fece dire due volte, dopo il bacio di Sebastian, lo spinse verso il muro e lo penetrò.
- siiiii, angelo mio - disse Sebastian urlando. - sbattimi -
Quello che stanno facendo era puro e sconvolgente sesso. Alec era veramente sconvolgente, il suo membro era molto grande e lo faceva godere tantissimo. Mai provato un piacere così. Sebastian si godette a fondo ogni spinta e Alec lo prese in tutti gli angoli della camera persino contro la vasca e godette tantissimo.
Dopo quel puro sesso si misero a dormire nudi e un'ora dopo un rumore da sotto li svegliò e si trovarono Jace che li osservava. Alec stava per coprirsi ma Jace si mise in mezzo a loro due come se nulla fosse.
- allora ragazzi. Avete fatto tanto sesso - disse Jace malizioso guardandoli. - perché non facciamo una cosa a tre? -
- Jace!!!! Esci da qui!!! - esclamò alec scandalizzato.
- dai, Alec, so che sono il sogno di chiunque - disse Jace pieno di sé.
- il solito egocentrico. Il mio sogno non sei mai stato - lo contraddi Sebastian. - e poi non divido Alec con nessuno -
- dai, Sebastian, solo per una volta - disse Jace voglioso e curioso.
- non pensi a Clary - disse Alec a quella frase.
- già non sei innamorato di Clary - disse Sebastian da fratello protettivo.
-
- ci tengo a Clary ma non stiamo ancora insieme e non so se mai lo saremo. Voglio solo provare una volta - disse Jace.
- esci da questa stanza - disse Sebastian buttandolo giù da letto.
Alec si copri subito e sentì di nuovo rumori di sotto.
- vi avviso che Izzy sta cucinando per voi di sotto ma c'é Clary con lei e Max con un regalo - disse Jace prima di uscire.
Alec e Sebastian si vestirono e scesero di sotto. Erano tutti impegnati a preparare per loro due e Sebastian si commosse.
Max corse verso di loro, li abbraccio con molto affetto e gli diede il regalo.
Era una copertina per neonati unisex. Sebastian lo ringrazio di cuore e Max gli diede un bacino e poi anche alla pancia di Alec.
Clary si abbracciò per la prima volta con Sebastian, fu bellissimo per entrambi e Alec sorrise mentre si avvicinava ad Izzy.
- siete stati dolci - disse Alec abbracciandola. - non vi aspettavo -
- in istituito non si riesce a stare e poi voglio stare con te e il mio nipotina o nipotina - disse Izzy nascondendo qualcosa.
- che succede? - chiese Alec conoscendola.
- ma nulla, le solite cose. Non devi preoccuparti - disse Izzy rassicurandolo. - ora assaggia questa salsa -
- non é velenosa vero? - chiese Alec dal dubbio colore.
- sono migliorata sai - disse Izzy a quella frase. - papà mi ha regalato un ricettario di Idris -
- loro com'è stanno? - chiese Alec all'improvviso.
- bene - disse Izzy girandosi a mescolare.
Izzy non lo guardava in faccia e voleva dire una sola cosa.
- Izzy, dove stanno i nostri genitori? - chiese Alec preoccupato.
- non lo so - disse Izzy girandosi. - non ho notizia di loro da un po -
Alec si senti in colpa, forse erano stati presi quando erano tornati con il portale a New York e usci dalla cucina.
Sebastian lo segui, lo vide sul bordo sul letto con quella sua solita espressione e si mise accanto a lui.
- non é colpa tua - disse Sebastian rassicurandolo.
- si invece, se non fossi uscito dall'Istituto - disse Alec pieno di sensi di colpa.
Sebastian sapeva che era meglio farlo sfogare tanto in quel momento non ascoltava.

A New York...

- dove si trova Alec? - chiese il capo dell'Istituto a città di ossa.
- non te lo dirò mai - disse Michael testardo.
- state coprendo l'amante del figlio di Valentine - disse il capo furioso.- e anche quel demonio -
- voi non avete capito nulla - disse Michael con testa alta. - ma é normale, siete del conclave. Tutti ottusi -
- hai lo sguardo fiero di suo figlio mentre mi rispondeva a tono - disse il capo. - suo figlio é un ragazzo così bello ma ribelle. Gli avevo fatto un'offerta ma ha rifiutato per quel demonio. Poteva avere tutti i privilegi e l'Istituto con un comportamento più accondiscendente -
Michael capi subito a cosa alludeva e questa ipocrisia della conclave lo disgustava.
- ma quando saprà che i suoi papà potrebbero finire ad Idris, mi sa che cambierà idea -
- non osare toccarlo - disse Robert in altra cella.
Robert lo prese per il colletto dalla cella con rabbia e cercò di strangolarlo.
- mi sta aggredendo - gridò il capo prima che la presa si fu più intensa.
Gli shadowhunters liberarono il capo, Robert guardò uno di loro entrare nella cella e colpirlo.
- non ti permettere più - disse uno shadowhunters a Robert.
Alec si svegliò con il dolore e il grido dei suoi genitori e Sebastian lo strinse per calmarlo.
- i miei sono in pericolo - disse Alec agitato.
- Alec, era solo un brutto incubo - disse Sebastian rassicurandolo. - cerca di riposare -
- no, Sebastian. Lo sento - disse Alec sicuro.
Sebastian lo vide mentre si alzava e guardava fuori.
- non posso starmene giù. Devo andare a città di ossa -
- ma é pericoloso, Alec - disse Sebastian allarmato. - ho paura per te e il piccolo -
- lo so ma sono i miei genitori - disse Alec deciso. - mando un messaggio a Magnus, lui mi creerà un portale -
Alec stava per prendere lo stilo ma Sebastian lo fermò.
- non puoi andare - disse Sebastian deciso.
- ormai ho deciso e non mi farai cambiare idea - disse Alec svincolandosi dalla sua presa. - io andrò lì -
Era la prima volta che lui e Sebastian litigavano ma era deciso, prese lo stilo e scese giù in cucina.
- io verrò con te - disse Sebastian raggiungendolo. - non accetto un no -
- tu non verrai. É pericoloso, il conclave e Valentine ti vogliono - disse Alec categorico, mando un messaggio di fuoco.
- non mi importa e io verrò con te. Non ti lascio solo - disse Sebastian testardo.
- siamo due testardi - disse Alec guardandolo.
- noi veniamo anche - disse Jace all'improvviso già armato.
Anche Izzy e Clary erano già pronte e Max stava dormendo.
- no, non venite - disse Alec categorico.
- ricordi il nostro giuramento, Alec. Non ti lascio - disse Jace deciso.
Vide gli occhi delle altre due e sapeva di non avere altra scelta.
Magnus aprì un portale, Alec lasciò Max da lui e lo ringraziò di cuore di tutto.
- lo sai che per te farei qualsiasi cosa, Alexander - disse Magnus sorridendogli.
- sei unico - disse Alec abbracciandolo.
Sebastian si senti geloso della complicità tra Alec e Magnus. Era sempre stato così.
Una volta fuori dalla casa di Magnus, elaborarono un piano e usarono la runa per trasformarsi in altri.
- tra te e Magnus é mai successo qualcosa? - chiese Sebastian nascosto con Alec in un punto.
- io e Magnus? Ma che vai a pensare! - disse Alec a quella strana domanda.
- sicuro? Mi sembrate molto intimi - disse Sebastian geloso.
- abbiamo un bel rapporto d'amicizia ma nulla di più. Non essere geloso - disse Alec rassicurando. - e poi siamo in missione. Dobbiamo pensare ai miei papà. Non distrarti dalle cose inutili -
Tutti erano nelle loro posizione, Izzy si senti al telefono con Simon e lui era con Jocelyn in Istituito. Li teneva in aggiornati sugli spostamenti degli shadowhunters a cui avevano preso l'aspetto e soprattutto su quelli del capo dell'Istituto.
Gli shadowhunters era tutti li in Istituito così Alec e gli altri aggirino, andarono al cimitero per entrare nella cripta per città di ossa. Attivarono le stregaluce e scesero fino alle segrete.
- cosa ci fate qui, shadowhunters? - chiese uno dei fratelli silenti alla loro presenza.
- vediamo a prendere Michael Waywood e Robert Lightwood per portarli ad Idris- disse Alec trasformato.
- mi sa che vi sbagliate. Non sono più qui - disse lui a quella frase.
Alec non riusciva a capire. Dov'erano i suoi genitori? Uscirono da città di ossa e tornarono alla loro sembianze. Izzy chiamò a Simon e scoprì dov'erano i loro genitori.
- sono all'Istituto. Non capisco il suo gioco - disse Izzy confusa.
- io si. Vuole me - disse Alec ricordando l'incubo e le parole dette ai suoi genitori.
- come vuole te? - chiese Sebastian confuso.
- vuole che sia il suo giocattolo - disse Alec con difficoltà.
- ho visto tutto nel sogno. Li libererà solo se io mi cedo a lui -
- no, non lo farai - disse Izzy a quella confessione.
- assolutamente no. Io lo uccido se ti tocca - disse Sebastian cambiando gli occhi. - gli spezzo il collo -
Clary si avvicinò a lui e cercò di calmarlo ma lui la spinse via. Delle ali nere gli spuntarono e volò via da lì, Alec restò stupito ma subito lo chiamò e lui se ne era andato.
- dobbiamo fermarlo - disse Alec
Correndo verso l'Istituto. - più uccide più l'oscurità prende il sopravento - Alec e gli altri arrivarono all'Istituto e Sebastian era in cima con il capo per il collo.
- tu non toccherai il mio Alec - disse Sebastian con gli occhi neri.
- Sebastian, non farlo - disse Alec da giù. - l'oscurità ti prenderà di più. Pensa a me, a nostro figlio e a Clary. Non farlo -
- non posso, angelo mio. Deve essere ucciso - disse Sebastian stringendogli il collo
- no, Sebastian - disse Alec disperatamente. Alec voleva fermarlo ma non sapeva come fare, era troppo alto e all'improvviso sentì qualcosa sulla sua schiena.
- Alec, guardati - disse Izzy meravigliata.
Alec si guardò dietro e vide due ali bianche. Era il bambino o era il destino? Sebastian l'angelo nero e lui l'angelo bianco.
Volò e raggiunse Sebastian. Lui lo guardava incantato, un magnifico angelo come se l'era sempre immaginato e gli occhi tornarono normale.
- Sebastian, pagherà ma non ucciderlo. Non condannarti all'oscurità - disse Alec facendolo ragionare.
Per Sebastian era difficile, quell'uomo voleva abusare del suo Alec e non lo sopportava ma guardava anche Alec che lo supplicava. Scelse l'amore.
Izzy ammanettato il capo mentre lo portava dentro e gli disse: - prova ancora a far del male alla mia famiglia e te ne farò pentire - Alec e Sebastian ancora angeli si baciarono e poi le ali non c'erano più. - mi hai salvato ancora - disse Sebastian con uno sguardo dolce. - ti salverò sempre dell'oscurità - disse Alec giurandolo. - con le ali era come ti ho sempre immaginato da angelo - disse Sebastian accarezzandogli la schiena. -
- chissà come mai sono spuntate - disse Alec curioso. - forse é il bimbo. Forse ti sta dando qualche potere oppure é il tuo potere da Shadowhunters, ricorda che sei figlio di due parabatai -
Alec e Sebastian entrarono in Istituito e Michael e Robert lo abbracciarono subito. Erano stati liberati da Jocelyn e Simon mentre ex capo era in una gabbia costruita da Magnus.
- stai bene meno male - disse Robert stringendolo forte.
- papà, mi soffochi - disse Alec così naturale.
- mi hai chiamato papà - disse Robert stupito e felice. - Michael, nostro figlio mi ha chiamato papà -
- sono felice per te - disse Michael pensando finalmente.
- é merito di Sebastian, papà. Lui mi ha fatto capire e anche il nostro bambino - disse Alec toccandosi la pancia. - mi dispiace di averti fatto soffrire con questo 'padre' per 18 anni ma tutto cambierà, te lo prometto -
Michael e Sebastian li lasciarono soli, Alec e Robert avevano bisogno di stare un po da soli a parlare e sorrisero entrambi al loro abbraccio.
Izzy cercava qualcosa da tutte le parti e Simon si avvicinò, vedendola preoccupata.
- Izzy, che c'é? - chiese Simon preoccupato.
- si tratta di Max. Non lo trovo più - disse lei abbracciandolo disperata.
Era la prima volta che Simon la vedeva così vulnerabile, la conforto e l'avrebbe aiutata a trovarlo. Simon uscì dall'Istituto e trovò Max com un'altra ragazzina di 9 anni. Non era sola c'erano altri, per esattezza 7 con un uomo adulto con gli occhiali.
- chi siete? - chiese Izzy arrivando.
- siamo la famiglia blackthorn - disse Arthur Blackthorn facendosi avanti.
- da los Angeles - disse Catarina arrivando. - che ci fate qui? -
- cerchiamo aiuto - disse Arthur serio. - contro Valentine -
- Catarina, é un po che non ci vediamo - disse Malcolm il sommo stregone di Los Angeles.
- non mi hai ancora risposto al mio invito al cinema -
- sono stata un tantino occupata sai. Ho avuto delle ricerche da fare - disse Catarina con alcuni libri antichi in mano.
- e poi anche tu mi sembri occupato -
- ricerche su cosa? - chiese Malcolm curioso.
- su gravidanze maschili - disse Catarina sorprendendolo.
- oh non ne avevo mai sentito parlarne - disse Malcolm stupito. - qualcuno é incinto? -
- si ma non ne parliamo qui - disse Izzy invitandoli.
Entrarono tutti in Istituito e Catarina e Malcolm aumentarono le protezione.
Nella stessa stanza erano riuniti i membri delle più antiche famiglie shadowhunters: Lightwood, Wayland, Fairchild, Morgenstern, Herondale e Blackthorn più tre stregoni, un vampiro e un licantropo.
Tutti insieme per sconfiggere Valentine una volta per tutte anche se i blacktnorn non si fidavano di Sebastian.
- é il figlio di Valentine - disse Arthur diffidente.
- anch'io sono la figlia - disse Clary a quella accusa. - ma non siamo come loro. Siamo diversi -
- Ha ucciso dei nascosti - disse Helen protettiva con i suoi fratelli e per via delle uccisione di fate. - anche fate. Non mi fido -
- in più Valentine tiene Mark prigioniero - disse Arthur continuando. - già mio fratello e mia cognata non ci sono più. Non perderò un altro membro della mia famiglia -
- Mi dispiace, Arthur - disse Robert per la sua perdita. - anche per voi ragazzi. Potete stare qui finché volete -
All'improvviso Lydia che si occupava dei bambini, entrò nella stanza e Helen fu rapita da lei.
- c'é unseelie li fuori che chiede udienza. Hai capelli blu - disse Lydia comunicando la visita.
- c'é unseelie li fuori che chiede udienza. Ha i capelli blu - disse Lydia comunicando la visita. - lo conoscete? -
- penso di sapere chi é - disse Helen avvicinandosi a lei. - portami da lui, splendore -
- oh certamente - disse Lydia nascondendo il rossore a quel complimento. - da questa parte -
Lydia portò Helen all'ingresso, si sentiva strana accanto a lei e non capiva il perché.
- eccolo - disse Lydia indicandolo.
Helen guardò Kieran, sapeva che era lì e si avvicinò.
- che ci fa qui? Per colpa tua Mark é stato rapito - disse Helen ostile.
- se non ti avesse incontrato, non sarebbe successo -
- io non ho nessuna colpa. Io non sapevo che Valentine era lì al teatro - disse Kieran sulla difensiva. - non volevo che fosse catturato -
- ma gli hai dato appuntamento tu nel guardaroba - disse Helen alle sue parole.
- era l'unico modo per vederlo. Non dovrei essere qui ma ci sono per mark - disse Kieran per le regole imposte.
- é sincero, Helen - disse Lydia riconoscendo l'amore nei suoi occhi.
-vieni dentro, parleremo di come liberare Mark -
Così Kieran si unì a loro, Sebastian lo abbracciò subito appena lo vide e Alec si ingelosì.
- Alec, non essere geloso. Sono solo amici - disse Izzy calmandolo.
- non si vedranno da tempo -
Sebastian si avvicinò poi a lui con Kieran e li presento.
- questo é Alec, il mio fidanzato e padre del mio bambino - disse Sebastian con un sorriso poi si rivolse ad Alec - mentre Kieran, é un mio caro amico. Ci siamo fatti compagnia a vicenda, tutti e due non amati dai nostri padri e lui anche dai suoi fratelli. Ci siamo confortati a vicenda -
- oh confortati a vicenda molto bene. Pensavo di essere l'unico per te - disse Alec geloso allontanandosi.
- Angelo mio, ma che dici? - chiese Sebastian a quel tono.
Michael vedeva molto di Robert in Alec in questo. Quante scenate di gelosia Robert gli aveva fatto.
Alec uscì dalla stanza senza segnarlo di una parola, Sebastian per rincorrerlo ma Michael lo fermò.
- lascialo sfogare un po. É come Robert. Geloso al massimo - disse Michael consigliandolo. - per una sola frase o abbraccio. Ne ho viste tante di scene del genere. Il lato lightwood sono molto gelosi -
- ma non detto nulla di male - disse Sebastian triste.
- e lo so, é tutto nelle loro teste - disse Michael con un sospiro.
Così Sebastian accettò il consiglio di Michael, lasciò che Alec si calmasse da solo e intanto fecero sistemare gli ospiti nelle loro stanze.
Era notte, Lydia non riusciva a dormire e andò nella sala allenamenti. Non aveva proprio l'abbigliamento adatto ma si mise lì a pensare. Era un eccezionale shadowhunter eppure faceva ferire facilmente e la sua vita amorosa era in disastro.

Helen passò di là e la vide, era molto sexy e sembrava anche triste.
- ehy, mi sembri un po smarrita - disse Helen avvicinandosi a lei.
- Helen! - esclamò Lydia sorpresa.
Cercò qualcosa per coprirsi, si sentiva nuda di fronte a lei e cercò di non arrossire.
- Non devi imbarazzarti o coprirti. Sei così sexy - disse Helen fermandola.
- io sexy? Penso che ti sbagli - disse Lydia a quella frase. - sono più l'algida regina delle nevi secondo molti -
- sono degli stupidi. Non capiscono la vera bellezza o chi si protegge perché ha sofferto molto. Io ti vedo, Lydia. Sei forte, bellissima, sexy, a volte sei in imbarazzo ma cerchi di nascondere - disse Helen al suo orecchio.
- non hai bisogno di quest'armatura. Hai bisogno di lasciarti andare ma con la persona giusta -
- forse non c'é una persona giusta per me - disse Lydia agitata al contatto con lei.
- o forse hai paura. Ho visto il desiderio nei tuoi occhi - disse Helen con voce ammaliante.
Helen aveva capito tutto di lei in poco tempo e questa cosa la spaventava.
- io... Devo andare - disse Lydia staccandosi da lei.
- ok, ma se vuoi approfondire la nostra chiacchierata sai dove trovarmi - disse Helen a pochi cm dalle sue labbra.
Lydia scappò via a quella vicinanza e quando le fece l'occhiolino.
Helen rise a quella reazione così genuina e sapeva che non era finita.
Jace trovò Alec in biblioteca, era da molte ore che non si faceva vedere e sapeva che non era una buona cosa.
- Alec, dai, esci da lì - disse Jace vedendolo dietro uno scaffale.
- voglio stare da solo - disse Alec scontroso.
- certo che sei testardo ma io lo sono di più - disse Jace raggiungendolo.
-
- ti manda Sebastian? - chiese Alec arrabbiato.
- no, sai che non mi sopporta ma secondo me sotto sotto gli piaccio - disse Jace scherzando.
Alec si alzò di là, non aveva voglia di sentire nessuno o le battute di Jace.
all'improvviso accadde una cosa, rivide davanti agli occhi le immagini di lui e Sebastian, tutte le parti importanti.
Senti l'amore assoluto di Sebastian e le sue emozioni. Com'era possibile
Il bambino!!!
- ehy, piccolino. Vuoi farmi fare pace con papà? - chiese Alec alla pancia.
Senti come dei colpiti dentro di sé.
- lo prendo come un si - disse Alec sorridendo.
Alec andò da Sebastian e mentre lo faceva, si dovete fermare perché senti qualcosa crescere e l'altro lo trovò con una pancia un po più grossa.
- Sebastian, penso che ci sia qualcosa che non va - disse Alec agitato. - ho sentito più colpetti. Forse ha più arti o tentacoli o non lo so -
- andiamo da Catarina - disse Sebastian alle sue ipotesi.
Catarina li portò nell'infermeria dell'Istituto, un po cambiata con un po di macchinari e fece stendere Alec su un lettino con la pancia scoperta.
Catarina spalmò un gel sulla pancia per l'ecografia.
- questa ovviamente non é una gravidanza normale. É più veloce anche per il sangue di demone ma anche perché sei figlio di due parabatai. Non siete i primi a cui succede ma il conclave ha nascosto tutto ciò. Non voleva che gli shadowhunters sapessero che un angelo della luce e un angelo oscuro si erano accoppiati e aveva concepito una stirpe, una stirpe che per il conclave era maledetta - disse Catarina prima di iniziare.
- la loro stirpe anche i maschi erano in grado di partorire o fecondare altri maschi ma i conclave non era d'accordo, per loro era un abominio e poi uccise tutti i bambini di quella stirpe. Volevano cancellare per sempre quell'errore -
Alec si mise la mano nella bocca per non urlare, era crudele e orribile e il conclave avrebbe pagato anche per questo. Sebastian doveva far forza contri di sé per non far emergere l'oscurità che gli diceva di uccidere tutti quello che conclave e vendicare quei bambini innocenti.
- e quindi il nostro bambino se fosse maschio potrebbe partorire come Alec o ingravidare come me? - chiese Sebastian cercando di star calmo.
- si ma non penso che sia giusto parlare di singolare. Penso che gli esperimenti abbiamo aumentato i tuoi spermatozoi quindi potrebbero essere di più - disse Catarina avendo studiato il caso molto profondamente.
- quanti? - chiese Alec sconvolto.
- 3 o 4 o di più - disse Catarina sincera.
Aec era sconvolto da quella risposta, dentro di sé aveva tanti bambini e anche Sebastian rimase a bocca aperta. Catarina chiese se erano pronti a scoprire quanti erano e Alec e Sebastian si presero per mano e le dissero di si. Non importava quanti fossero, erano sempre loro figli.
Catarina iniziò con l'ecografia e Alec e Sebastian videro 4 piccoli esserini sul monitor, guidati da lei e sentirono i loro cuoricini. Era un'emozione indescrivibile, Alec si commosse come Sebastian e Catarina sorrise a quella dolce scena.
- prevedo che in 4 mesi partorirà se la gravidanza é così veloce - disse Catarina sorprendendoli.
- Quattro mesi??? - esclamorono due sconvolti.
- si e faremo un cesario per farli uscire - disse Catarina continuo a spiegare. - i vostri gemelli sono in ottima salute e penso che anche la loro crescita una volta fuori sarà diversa dagli altri. Cresceranno in fretta ma poi si fermeranno ad una certa età -
I due assimilavano tutti quelle informazione mentre Catarina gli dava l'ecografia. Alec si sistemò e Sebastian lo rassicurò che c'é l'avrebbero fatta e poi non erano soli.
Catarina gli spiegò anche che la gravidanza avrebbe reso Alec gli sensibile, più stimolato al livello sessuale e come succedeva alle donne con il seno, a lui invece gli sarebbe diventato grande il pene.
- si, abbiamo già visto - disse Sebastian leccandosi le labbra con un Alec imbarazzato. - e il suo seme é anche più dolce -
- Sebastian!! - urlò Alec molto rosso.
- a proposito del seme - disse Catarina subito. - vi consiglio di spalmarlo sulla pancia, fa bene ai bambini -
- e anche a me - disse Sebastian ripensando a quel sapore. - glielo farò uscire tanto al giorno, così i bambini cresceranno tanto bene -
-Sebastian!!! - lo rimproverò ancora Alec a quella frase.
Catarina rideva a quella scena mentre scriveva l'alimentazione ad Alec. quest'ultimo la ringraziò di tutto ancora rosso mentre spingeva Sebastian fuori dall'infermeria.
- niente sesso - disse Alec deciso.
- ma Catarina ha detto che dobbiamo spalmare il tuo seme sulla pancia - disse lui furbo.
- posso farlo da solo - disse Alec con un sorrisetto. - e poi penso che Jace sarebbe felice di aiutarmi -
Sebastian uscì fuori di testa all'immagine di Jace che tocca il membro di Alec o prendeva il suo seme.
- no! Tu sei mio e nessuno ti tocca - disse Sebastian con tone forte.
- per angelo! Scherzavo, sai che non mi interessa Jace - disse Alec calmandolo.
- non farlo più! - esclamò Sebastian a quella frase. - lightwood idiota!! -
- ehy sono anche un Wayland e non sono idiota - disse Alec offeso.
- Michael non é idiota. I wayland non lo sono ma il ramo lightwood si - disse Sebastian specificando meglio.
- sai una cosa: confermo niente sesso e vai a dormire altrove dopo questa - disse Alec sbattendogli la porta in faccia e chiudendosi.
Sebastian si pentì subito di quello che aveva fatto e sapeva che parlare con Alec adesso era una pessima idea. Ci avrebbe pensato domani.
Il giorno dopo, Sebastian prepararono la colazione per tutti e la portò in camera a tutti ghtwood e poi entrò in quella di Alec ma era vuota. Lo trovò nella stanza degli allenamenti con Lydia, parlavano e si allenavano.
- Non vorrai rubarmi il posto di cuoca - disse Izzy raggiungendolo. - é squisito -
- no, volevo solo rimediare ad un errore - le confidò Sebastian con un vassoio in mano.
- ho capito, hai detto qualcosa che ha fatto arrabbiare mio fratello - disse Izzy intuitiva. - bravo, ti farai di certo perdonare con questa colazione -
Sebastian guardò Alec abbracciare Lydia e sussurrarle qualcosa. Lei si asciugò gli occhi e lo ringraziò di cuore.
Che aveva la Branwell da farsi consolare da Alec?
Entrò nella stanza, Alec stava prendendo a pugni il sacco a torso nudo e gli veniva una voglia.
- ti ho portato la colazione. Doveva essere al letto ma eri qui - disse lui con un sorriso.
- stai cercando di farti perdonare? - chiese Alec continuando l'allenamento.
- ho portato la colazione a letto a Izzy, Max e anche i tuoi e ho fatto la colazione per tutti gli altri, sono in cucina a mangiare - gli spiegò Sebastian. - ieri ho esagerato, mi sono pentito subito e mi dispiace. Non é vero che siete idioti. Sono io l'idiota e mi dispiace tanto.
Robert mi ha accolto in casa e io non dovevo parlare così. Voi mi avete dato una famiglia, una vera famiglia -
- perché hai reagito in quel modo? - chiese Alec avvicinandosi alle sue scuse.
- sono impazzito all'idea di Jace che ti toccava - disse Sebastian sincero. - sono molto geloso -
- lo sono anch'io. Non dovevo esserlo di Kieran - disse Alec capendolo.
- pace fatta? - chiese Sebastian speranzoso.
- mi aiuti con il seme da spalmare per i nostri gemelli - disse Alec con un sorrisetto.
- oh certo - disse Sebastian malizioso.
- oh per angelo! Non ho ancora detto agli altri o ai miei genitori che sono 4 - disse Alec all'improvviso.
- immagino Robert svenire - disse Sebastian ricordando la reazione alla baita.

Quattro mesi dopo...

Alec stava per partorire, non gli sembrava vero e la minaccia di Valentine era un ricordo e il vecchio conclave non esisteva più.
Le cose si erano sistemate e Sebastian li teneva la mano mentre Caterina faceva il cesario. Pian piano li tirò fuori tutti. Quattro splendidi gemelli: due maschi e due femmine. Sebastian piangeva felice mentre teneva in mano, i bimbi uno dopo l'altro e Alec era così emozionato mentre li vedeva.
Tutti aspettavano di vederli da fuori dall'infermeria, Robert e Michael erano così agitati, avevano paura che qualcosa andasse storto e solo i pianti dei quattro neonati li tranquillizzarono.
Erano nati, tutti erano felici e facevano le congratulazioni ai neo papà.
Catarina mise i quattro gemelli in culle molto protettive e loro li guardavano estasiati.
- allora quali sono i nomi? - chiesero le zie curiose.
- vi presentiamo Rose, Cecily, Will e Matt Lightwood Wayland Morgenstern - disse Alec guardando i suoi figli.
- e vorremo come sue madrine e padrino: Izzy, Jace, Lydia e... -
-... E la mia sorellina Clary - disse Sebastian con un sorriso.

...

Rose, Cecily, Will e Matt crebbero in fretta e stavano portano i cuscini all'altare. C'erano doppie nozze: dei suoi papà e dei suoi nonni. Finalmente si potevano sposare con il nuovo conclave così giovane e giusto dove i nascosti erano i benvenuti e facevano parte del consiglio. Era una nuova era e Alec, Sebastian e gli altri avevano lottato per questo.
Sapevano che ci sarebbero stati nuovi nemici ma avrebbero combattuto insieme.
Alec guardò tutti i presenti, erano tutti felici e accoppiati: Jace e Clary, Izzy e Simon, Lydia e Helen, Jocelyn e Luke, Kieran e Mark, Julian e Emma e tanti altri. Izzy si alzò per prendere posto accanto al fratello silente e celebrare i due matrimoni ad Idris.
Le due coppie si scambiarono gli anelli fatti da Magnus e poi si macchiarono a vicenda. Fu emozionante e si baciarono felici.
La famiglia Lightwood Wayland Morgenstern fu una delle famiglie più felice e famosa delle mondo delle ombre. Alec e Sebastian con il loro amore e i loro 4 splendidi figli avevano cambiato tutto.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top